Challenger Brescia: La storia di Dustin Brown che sarà presente al torneo lombardo
È il tennista più famoso al mondo tra quelli non compresi tra i primi 50 della classifica ATP. Dustin Brown è il primo “colpo” degli organizzatori e sarà tra le attrazioni principali della prima edizione del Trofeo Città di Brescia, in programma dall’8 a 16 novembre presso il Palazzetto San Filippo. Lui si fa soprannominare “Dreddy” in virtù della sua capigliatura rasta che lo ha reso un “Bob Marley della racchetta”, ma le sue particolarità non finiscono qui.
Già, perché Dustin ha una storia da raccontare. Nato in Germania (il paese della madre), si è trasferito a 12 anni in Giamaica, dove era nato papà Leroy. Laggiù è diventato un tennista, senza particolari supporti didattici ed economici, sfruttando il gran fisico che gli ha concesso Madre Natura (196 centimetri per 78 chili). Ha raccolto i primi punti una dozzina d’anni fa, quando la Giamaica aveva ospitato una serie di tornei internazionali. La svolta è arrivata nel 2004, quando è tornato in Germania (di cui ha preso la cittadinanza nel 2010) e i suoi genitori gli hanno regalato un camper Volkswagen. Al volante del nuovo mezzo ha girato i tornei di tutta Europa, limitando le spese di viaggio e azzerando quelle di alloggio. Non è stato facile, per Dustin. Per cinque anni ha sgomitato nelle retrovie, alternando l’attività di tennista a quella di indossatore, poi ha compiuto il salto di qualità. Nel 2009 è entrato tra i primi 200, un anno dopo addirittura tra i top-100. E la stampa mainstream ha iniziato a occuparsi di lui, ad apprezzare il suo tennis istintivo e per questo così divertente.
Piace ai giovani per il suo aspetto e le sue stravaganze (anni fa non si sedeva ai cambi di campo, mentre ancora oggi porta i lacci delle scarpe di colore diverso), ma è apprezzato da tutti perché è un ragazzo educato, senza spocchia. Il suo tennis artigianale e spettacolare è perfetto per i campi indoor, quindi Brescia lo attende come protagonista. Dustin ha un rapporto speciale con l’Italia: ci ha vinto un torneo, a Genova, e negli anni del camper (oggi può finalmente permettersi di viaggiare in aereo) ha trascorso tante settimane nel nostro paese per racimolare punti e guadagnare qualche soldo. Anche per questo ha scelto Brescia anziché il ricco torneo di Helsinki, dove ha giocato fino all’anno scorso. Il suo atteggiamento fintamente naif saprà conquistare chi lo vedrà per la prima volta, mentre chi già lo conosce è grato agli organizzatori per averlo portato in città. Poter ammirare uno che ha battuto Rafa Nadal non più di quattro mesi fa: non c’era modo migliore per iniziare la grande avventura del 1 °Trofeo Città di Brescia.
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3 commenti
Ha scelto Brescia invece di Helsinki solo perchè da noi gli viene garantita l’ospitalità, mentre in Findandia no…
Ma più famoso all’infuori dei primi 50 siamo sicuri?
Un tipo che fa vedere il Tennis da un’altra prospettiva