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Rafael Nadal e un nuovo rientro complicato

14/10/2014 08:07 31 commenti
Rafael Nadal classe 1986, n.3 del mondo
Rafael Nadal classe 1986, n.3 del mondo

In una vita sportiva condizionata da molti e frequenti infortuni, Rafa Nadal è appena rientrato dall’ennesimo stop, quel problema al polso che gli ha fatto saltare per intero la trasferta estiva sul cemento nord americano.
Solo in questo 2014 Nadal ha inaugurato l’anno con un infortunio alla schiena che ne ha compromesso l’efficacia nella finale giocata e persa contro lo svizzero Wawrinka, per giungere fino all’arcinoto problema al polso che lo ha visto costretto a rinunciare appunto ai tornei di Toronto, Cincinnati e soprattutto New York.

Anche in quest’ultimo caso come nel resto della carriera dello spagnolo, la voglia di rientrare è stata tanta ma un fisico logorato dai plurimi acciacchi come il suo ha avuto bisogno di tutte le attenzioni del caso, così il suo ritorno sui campi da tennis è stato tanto atteso quanto graduale e ragionato è stato il suo riavvicinamento a un match agonistico (basta pensare al tira e molla di difficile decifrazione che ha accompagnato il suo pre Us Open con dichiarazioni sibilline e una rinuncia apparsa inevitabile ma allontanata il più possibile).

Nadal ci ha abituato a ritorni dai vari infortuni in cui è apparso sempre più forte di prima, come se degli stop che per qualsiasi tennista professionista possono essere montagne insormontabili per lui invece hanno avuto semplicemente la funzione di molla per scattare verso nuovi successi. Al suo rientro nel continente asiatico per i tornei di Pechino e Shanghai c’era quindi molta attesa e forse da lui ci si è aspettato fin da subito troppo: certo, Rafa in passato come detto ci ha abituato benissimo, ma questa volta quest’ennesimo infortunio ci ha fin qui fornito indicazioni contrastanti. Dopo due buoni match portati a casa contro Gasquet e Gojowiczyk, sono arrivate due battute d’arresto non da Nadal, contro Klizan nei quarti di finale di Pechino e al 1T del Masters 1000 di Shanghai contro l’amico rivale Feliciano Lopez, uno contro cui neppure al 50% delle sue capacità solitamente perde.
Premesso che nessuno voglia stare a guardare gli altri giocare (soprattutto un campionissimo abituato ad alzare trofei a ripetizione negli appuntamenti clou della stagione), la sensazione è che questa volta la fretta, come recita l’adagio popolare, sia stata cattiva consigliera, viste anche nuove problematiche fisiche comparse ex abrupto che avrebbero richiesto maggiore cura e un’attenzione massima: meglio andare per una volta coi piedi di piombo e accertarsi di essere al 100%, soprattutto quando il tuo gioco, evidente nel caso dello spagnolo, si basa su una grande componente fisica e l’integrità relativa diventa base imprescindibile dell’insieme. La componente anagrafica sta diventando un fattore da tenere attentamente in considerazione e se prima il bionico iberico ci metteva relativamente poco tempo a riprendersi, adesso i tempi sono e devono essere necessariamente più lunghi, perché ogni componente del puzzle deve essere al suo posto e quegli automatismi che prima erano rapidi a ripartire adesso hanno bisogno di tempistiche diverse, perché il fisico di un ventenne ha una resistenza e una capacità di rigenerarsi decisamente migliore di quelle di un uomo che si avvicina alla fatidica soglia (sportiva) dei 30 anni di età.

Ogni volta ho il crescente timore che l’ultimo infortunio di Nadal sia anche il definitivo
, perché polsi e ginocchia nel tennis sono (quasi) tutto: senza di lui il circuito ATP perderebbe uno dei suoi massimi protagonisti, un attore che insieme ai suoi colleghi Federer e Djokovic ha in questi anni reso questo spettacolo magnifico e trascinante. Le ultime news riguardo la salute dello spagnolo parlano di un nuovo problema, uno di quelli che non sei abituato a tenere in considerazione nelle stagioni di uno sportivo ma che si è comunque presentato: un’appendicite che non equivarrà certo a un infortunio alla schiena o alle ginocchia ma che può diventare limitante se non la si affronta nella giusta maniera. Nadal ha espresso la volontà di non operarsi al momento e di puntare alla fine dell’anno tennistico, con la speranza di poter prendere parte agli ultimi Masters della stagione indoor e soprattutto alle Finals di Londra. Ma è necessario correre questo rischio?

Chiaramente bisogna fare anche in questo caso attenzione alle varie illazioni e teorie che compaiono in breve su social media e sui più disparati mezzi di comunicazione: lo spagnolo non è uno sprovveduto e avrà consultato esperti in materia per decidere il da farsi e le possibili infezioni da qualcuno paventate, forse nel suo caso specifico non sono poi così possibili. Ovvio che la situazione vada monitorata ma se Rafa ha deciso per ora di non operarsi, vuol dire che può non farlo.

Resta da valutare se ne valga veramente la pena e se obiettivi già raggiunti in passato siano così attraenti da diventare irrinunciabili in questo fine 2014 a tal punto da giocare a dadi con la salute: sinceramente preferirei fare pace in toto col mio fisico per poter poi ricominciare da zero. Un nuovo inizio, l’ennesimo suo rientro, senza zone d’ombra e senza dubbi su quale sia la strategia migliore da portare avanti. Il 2014 è stato difficile, di nuovo a tratti frustante, con un fisico che si ribella e non riesci a calmare, perché stanco di essere sollecitato di continuo, perché ti dice stop ma tu non vuoi ascoltarlo: senza la gioia parigina, arrivata per la prima volta senza i crismi dell’essere il favorito assoluto, è lecito pensare che Nadal volesse di più, decisamente di più. Tornare e stupire quindi deve essere ancora il mantra dello spagnolo, d’altronde in questo Rafael Nadal è davvero un numero 1 incontrastato.


Alessandro Orecchio


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31 commenti. Lasciane uno!

alexalex 14-10-2014 19:39

@ mariano (#1190300)

Bisogna considerare che Nadal è arrivato ad altissimi livelli (e ci è rimasto ininterrottamente) più giovane di Federer ed il suo stile di gioco è sempre stato più logorante dal punto di vista fisico e mentale. E non parlo solo di partite, ma anche di allenamento. Inoltre, il fisico di Nadal, essendo prevalentemente potente per costituzione, è più fragile. Tutto questo, secondo me, basta a spiegare i numerosi infortuni patiti, che invece lasciano perplessi e sospettosi altri utenti. Nadal sta cominciando a pagare quelle cambiali (intese come usura del corpo) di cui parlava Agassi (e secondo me si aspettava che arrivassero in scadenza anche prima). Quindi, quando dici che sembra avere 5 anni in meno Federer, non sbagli di troppo. Anzi, credo che la loro età tennistica, dal punto di vista della quantità di energie spese e ancora da dare per stare ad alti livelli, sia quasi la stessa. Quindi non mi meraviglierei se si ritirassero l’uno a poca distanza dall’altro.
Per quanto riguarda il discorso degli slam, non vedo nessuno dei due troppo favorito per vincerne ancora. Credo che Federer (e sarò felice di sbagliarmi) abbia avuto le due ultime chance quest’anno a Wimbledon e a New York. L’epilogo dimostra che il buon Roger, seppur a 33 anni abbia ritrovato una condizione fisica invidiabile, il suo livello massimo attuale non può più contrastare facilmente un fuoriclasse maturo come Djokovic ed un campione relativamente giovane come Cilic. La stessa cosa, secondo me, potrebbe accadere per Nadal (e anche qui sarò felice di sbagliarmi), che su Roger ha un solo vantaggio: la sua qualità nettamente superiore a tutti sulla terra rossa. Ma anche a Parigi per il maiorchino le insidie potrebbero essere le stesse che hanno fermato Federer quest’anno: Djokovic o un campione nuovo. Quanto a Murray, a mio parere, senza un condottiero al suo fianco non ritroverà più la forza mentale del 2012-2013.

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lending (Guest) 14-10-2014 17:27

Certo il fatto che sudasse troppo è una gran prova…

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mariano (Guest) 14-10-2014 17:22

A Nadal mancano tre tornei del grand slam per raggiungere Federer a quota 17. Due Roland Garros e un’altro, tra i tre rimanenti, li potrebbe anche vincere, sempre se re Roger non ne vince qualcun altro. Sembra che i 5 anni in meno li abbia Federer

29
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Kriss69forever 14-10-2014 17:19

Se si opera di appendicite, chiedo se la trapiantano a me, magari imparo a fare il diritto liftato 😉

28
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alexalex 14-10-2014 17:07

@ Libeccio (#1190269)

una volta qualcuno disse che sudava troppo! :mrgreen:

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Libeccio (Guest) 14-10-2014 16:55

Sempre un gran parlare ma mai nessuno che a mio avviso porta tesi interessanti…

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Piero (Guest) 14-10-2014 16:54

@ Emiliano (#1190131)

che non manchi a gente come te è solo un segno distintivo per uno come Rafa

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alexalex 14-10-2014 16:26

Scritto da el rebaton
Vedremo se davvero sarà operato di appendicite.
Come mai non ha mai avuto un infortunio nel periodo aprile maggio ossia durante la stagione della terra rossa?

Sbaglio o quest’anno ha tirato la prima a 170 all’ora per tutta la primavera! E ha perso ai quarti in tornei dove faceva finali (o vittorie consecutive) da 10 anni con giocatori che sul rosso non lo avevano mai battuto, ha rischiato una batosta memorabile da Noshikori a Madrid e a Roma si è trascinato a fatica in finale prendendo una caterva di vincenti da Djokovic? Eppure Nadal non è quello che quando è in aria di sconfitta si sottrae o si ritira???

24
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Bonnie75 (Guest) 14-10-2014 16:13

Io non vedo tutti questi problemi, ci scommetto che nel 2015 sarà di nuovo vincente come al solito sulla terra. Sul cemento magari si dovrà risparmiare un poco, ma sulla terra sarà il re ancora per 3 anni almeno

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Rui Emaciato (Guest) 14-10-2014 16:01

@ fabrizio (#1190204)

Neanch’io metto mani sul fuoco, solo che queste pause (a volte con motivazioni fantasiose – tipo sindrome di hoffa – poi smentite qualche giorno dopo dal suo staff) mi lasciano un pò perplesso…

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fabrizio (Guest) 14-10-2014 15:47

@ Rui Emaciato (#1190170)

Conosco bene la storia di Lance che da ciclista di corse da un giorno (campione del mondo ad Oslo se non sbaglio nel 1994) a grande ciclista per corse a tappe (7 Tour vinti), ma se posso trovare questo paragone calzante per l’importanza del personaggio trovo delle differenze, Armstrong vinse 7 tour dal 1999 al 2005 ma in quel periodo praticamente non vinse molto altro (segno chiaro della preparazione specifica per quell’ appuntamento) Rafa è vero che ha principalmente ha vinto sulla terra (9 Slam) ma come mi spighi Wimbledon 2008-2010 Australian Open 2009 e Us Open 2010-2013 più di venti master1000, Olimpiadi, finali slam perse con Roger o Nole. Ti ricordo che questo giovanotto nel 2004 a soli 17 anni diede 6-3 6-3 a sua maestà Roger a Miami sul cemento, da quella partita sono passati più di 10 anni tante vittorie ed imprese anche in periodi diversi dell’anno. Io credo che Rafa sia solamente un fenomeno di applicazione e perché no anche di talento in tutto quello che fa e credo che lo farebbe anche in altri sport, poi come ti ho detto prima non metto la mano sul fuoco su nessuno nemmeno su Rafa.

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Beh (Guest) 14-10-2014 15:38

Credo che gli ultimi tornei li giochi in primis per rispettare i contratti con gli sponsor e gli obblighi imposti dall’ATP per la partecipazione ad un tot di tornei all’anno, e in secondo luogo per difendere soprattutto la seconda posizione che è importante in ottica slam, o meglio di tabellone slam, perché in caso arrivasse da terzo dovrebbe affrontare o Federer, Djokovic o Murray in semifinale. Non sarebbe una tragedia (come infatti si è visto al Roland Garros 2012), ma prima della finale giocare qualche incontro meno tosto può sempre aiutare, soprattutto in superfici a lui meno favorevoli.

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Rui Emaciato (Guest) 14-10-2014 15:05

@ Libeccio (#1190168)

E’ uno che ha vinto per 10 anni ingannando tutti (leggasi doping)…

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Libeccio (Guest) 14-10-2014 15:04

E adesso che c’entra Armstrong?

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Rui Emaciato (Guest) 14-10-2014 14:58

Scritto da fabrizio
@ el rebaton (#1190096)
Magari anche in qualche Roland Garros nel passato non era al meglio ma un po la forza di volontà (sapendo anche che sulla terra ha chance di vincere anche se non al meglio) un po perché i suoi avversari non erano alla sua altezza non si è cancellato e ha vinto il torneo.Per il resto Rafa ha come al solito un solo modo per smentire tutti Vincere, altrimenti i dubbi dei suoi denigratori rimarrebbero, anche io che sono un suo tifoso non metto la mano sul fuoco, ma mi chiedo come fa un simile atleta ad ingannare tutti per più di 10 anni ? Mi sembra difficile ma se come credo continuerà a vincere ci sarebbero zero dubbi o quasi.

Hai mai sentito parlare di Lance Armstrong ?

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fabrizio (Guest) 14-10-2014 14:39

@ el rebaton (#1190096)

Magari anche in qualche Roland Garros nel passato non era al meglio ma un po la forza di volontà (sapendo anche che sulla terra ha chance di vincere anche se non al meglio) un po perché i suoi avversari non erano alla sua altezza non si è cancellato e ha vinto il torneo.Per il resto Rafa ha come al solito un solo modo per smentire tutti Vincere, altrimenti i dubbi dei suoi denigratori rimarrebbero, anche io che sono un suo tifoso non metto la mano sul fuoco, ma mi chiedo come fa un simile atleta ad ingannare tutti per più di 10 anni ? Mi sembra difficile ma se come credo continuerà a vincere ci sarebbero zero dubbi o quasi.

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dave (Guest) 14-10-2014 14:30

@ Emiliano (#1190131)

:mrgreen:

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Emiliano (Guest) 14-10-2014 14:24

Fai con comodo ticchio che manchi a pochi……

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el rebaton (Guest) 14-10-2014 13:48

Vedremo se davvero sarà operato di appendicite.
Come mai non ha mai avuto un infortunio nel periodo aprile maggio ossia durante la stagione della terra rossa?

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alexalex 14-10-2014 13:36

Scritto da evan
@ antiocheno (#1190051)
A dirla tutto credo che lui e il suo staff non sempre siano chiari sui reali infortuni, sulle loro entità e i relativi tempi di recupero. Ripeto, tutto qua. Nessun riferimento ad altro, come qualcuno di voi con la coda di paglia ha subito dato per scontato.

Scusa tanto ma il tuo primo messaggio somiglia a quello di diverse persone che appena compare un articolo su Nadal parlano di passaporto biologico (tanto per usare un termine che non venga bannato). Poi, alla prima replica di antiocheno nascondi la mano con cui hai lanciato il sasso. Non è questione di avere la coda di paglia. Facile sparare queste banalità, quando ci sono tifosi di Federer antisportivi che le ripetono da anni solo perché non si danno pace per le delusioni date al loro beniamino dallo spagnolo.
Detto questo, è innegabile che la comunicazione intorno a Nadal, quando si tratta di rientrare da un infortunio, sia spesso confusionaria e fastidiosa.

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evan (Guest) 14-10-2014 13:18

@ antiocheno (#1190051)

A dirla tutto credo che lui e il suo staff non sempre siano chiari sui reali infortuni, sulle loro entità e i relativi tempi di recupero. Ripeto, tutto qua. Nessun riferimento ad altro, come qualcuno di voi con la coda di paglia ha subito dato per scontato.

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Luis (Guest) 14-10-2014 13:07

Io tifo Roger ma trovo fastidiose e antisportive queste illazioni verso Nadal supercampione che ha spesso giocato pur essendo menomato in tanti incontri in cui altri si sarebbero ritirati.

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antiocheno (Guest) 14-10-2014 13:05

@ evan (#1189986)

scusa tanto ma “sicuri che non ci sia qualcosa sotto” lascia veramente poco spazio alle interpretazioni.

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rosy (Guest) 14-10-2014 12:53

@ antiocheno (#1189968)

bravo! era ora che qualcuno risponda a tutte queste imbecillita da parte di innominabili e pseudo sportivi

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evan (Guest) 14-10-2014 12:06

@ antiocheno (#1189968)

Non fare processi alle intenzioni…mi chiedevo semplicemente come mai sia sempre lui a essere bersagliato dalla sfortuna…tutto qua!

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Marco (Guest) 14-10-2014 11:48

Tanto rispetto per Nadal, tanto sfortunato fisicamente, quando forte al ritorno.

Non sono uno stimatore di Rafa, preferisco di gran lunga Roger o Nole, ma è questione di gusti (come si poteva preferire un Borg o un McEnroe).

Non condivido però chi lo accusa di fingere o di fare pretattica.

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antiocheno (Guest) 14-10-2014 11:39

@ evan (#1189833)

sempre questi soliti commenti …i. sono 10 anni che li postate, vi stancherete un giorno spero, o no?

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pier-Rafa (Guest) 14-10-2014 11:12

son sicuro che tennisticam l obiettivo che sarà tenuto maggiormente in considerazione è il RG2015

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UNOPERUNO (Guest) 14-10-2014 10:49

Raffreddare un’appendicite acuta è tecnica comune per poter posticipare l’intervento in condizioni di elezione. Non sempre questo è possibile o consigliabile e necessita comunque di mantenere il paziente tranquillo ed in osservazione. Sono quindi possibili tutti gli scenari ipotizzati, anche quelli meno rassicuranti (vedi Giraldo), trattandosi di patologie spesso infide.
A dirimere la questione saranno quindi le condizioni cliniche, la volontà del giocatore e… contratti e bonus (come sempre)

3
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lallo (Guest) 14-10-2014 09:53

Sicuro che la voglia di rientrare sia tanta???? Poker… poker…

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evan (Guest) 14-10-2014 09:05

Tutti questi infortuni…ogni volta qualcosa di nuovo…sicuri non ci sia qualcosa sotto?

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