Perlas parla del suo rapporto con Fabio Copertina, Generica

Intervista a Josè Perlas che parla anche del rapporto di collaborazione con Fognini “Io non sono tenuto a dire nulla. Sto lavorando con Fabio Fognini per cercare di fargli guadagnare continuità. Stimo molto David Ferrer e lo ritengo un campione”

11/10/2014 13:44 13 commenti
Jose Perlas potrebbe essere il nuovo coach di David Ferrer
Jose Perlas potrebbe essere il nuovo coach di David Ferrer

José Perlas, allenatore di Fabio Fognini, ha concesso un’intervista esclusiva al portale “Punto de Break”. I guai fisici del tennista italiano, le sue escandescenze in campo e le grandi aspettative che ne hanno caratterizzato la stagione sono alcuni dei temi che Perlas ha analizzato nel dettaglio. Inoltre, il tecnico di Barcellona nega fermamente di aver già raggiunto un accordo con David Ferrer, valido per la stagione prossima.

Il longevo percorso professionale di José Perlas (Barcellona, 1960) ha reso lo stesso una figura di riferimento nella sfera tennistica spagnola ed internazionale. Ha ricoperto il ruolo di capitano del G4 e del G3, con i quali la Spagna ha conquistato due edizioni della Coppa Davis.
Nel suo curriculum figurano anche risultati non indifferenti ottenuti alla guida tecnica di giocatori del calibro di Carlos Moyá, Albert Costa, Guillermo Coria, Juan Carlos Ferrero, Janko Tipsarevic, Feliciano López, e Nicolás Almagro. Dall’inizio della collaborazione nel 2013, l’italiano Fabio Fognini è al centro del suo impegno quotidiano.



In cosa è migliorato Fabio Fognini, da quando lei lo allena?

Abbiamo lavorato sotto tutti i punti di vista. Aveva una serie di problemi fisici a cui sono stati trovati i rimedi. Ne sono rimasti alcuni insiti nella sua personalità, che sono difficili da eliminare in via definitiva ma che, comunque, stiamo cercando di correggere per mantenere alto il rendimento.
Contemporaneamente, è stato svolto un grande potenziamento fisico perchè ne aveva bisogno in modo particolare. A livello tecnico, ha cambiato la postura nel servizio (posizionamento più basso delle gambe). E’ un percorso che si concretizza lentamente, perchè i cambiamenti hanno un effetto considerevole. Le novità vanno ancora metabolizzate, ma ho notato miglioramenti nella velocità e nella percentuale.
Nel dritto, è stata cambiata la natura degli appoggi. Non sono intervenuto sul rovescio, forse leggermente sullo slice. Nel rovescio bimane, mi preoccupo soprattutto di ‘retroalimentarlo’ per far sì che sia più spesso nella condizione di forzare la giocata.

Inoltre, ha sviluppato un modello di gioco conforme con la sua personalità, che lo faccia sentire a proprio agio. C’è stato un grande passo avanti in un determinato momento e, grazie a questa progressione, abbiamo terminato l’anno passato come numero 16 della classifica (il best ranking rimane la posizione numero 13).
L’ostacolo più grande è stato su Nadal, Djokovic e Ferrer, avendo perso tre volte consecutive con ciascuno. Era riuscito a battere tutti gli altri, almeno in una occasione. Ci trovavamo in questa situazione nel 2014, il cui primo periodo è stato particolarmente positivo anche grazie al successo contro Murray, in Coppa Davis. Tutto stava procedendo per il meglio sino a quando, a Montecarlo, è stato vittima di uno sfortunato infortunio ed, allo stesso momento, le aspettative su di lui sono aumentate più rapidamente del previsto.

Durante tutto questo processo, ho cercato di lavorare anche sulla mente, capendo come si rapporti con la competizione ed offrendogli strumenti utili a tenere a bada certe emozioni che, talvolta, caratterizzano negativamente la persona, ed è riuscito a regolarle. In questo momento, ci troviamo di fronte ad una situazione nuova.
Le attese sono altissime e crescono troppo rapidamente rispetto allo stile di un paese (l’Italia) molto caloroso. Le esigenze sono state grandissime e non ha saputo farvi fronte al meglio. Durante questi ultimi mesi, abbiamo cercato di ‘sopravvivere’ e trarre il meglio da ogni circostanza. Non è una cosa facile di cui farsi carico.



Quali sono i problemi fisici “congeniti” di Fognini?

Gli spazi che ha tra le ossa sono più stretti della norma. Nel caso di un tennista, ciò si ripercuote fortemente sul fianco e sul polso. In una qualsiasi circostanza, le ossa si sfregano ed il contatto produce infiammazioni, ematoma e dolori che invalidano e tardano a scomparire. A seconda di come ci si alleni, ulteriori problemi potrebbero aggiungersi o si potrebbe riuscire ad ampliare quello spazio.



Quali altri problemi ha patito, durante gli ultimi mesi?

Soprattutto dovuti a sovraccarichi e, in particolare, a Montecarlo contro Tsonga ha riportato una lesione all’adduttore. Si potrebbe scrivere un libro al riguardo, ma si tratta di guai fisici quasi abituali, per un giocatore di élite. Lui ha sempre dovuto conviverci, è preoccupato del fatto che potrebbero causargli uno stop forzato di due o tre mesi. L’anno scorso aveva sofferto di una fascite plantare che lo aveva fermato per tre mesi. Ha ben chiaro quanto gli sia costata, la gestione di queste cose per lui è più impegnativa che per altri.



Sono stati i guai fisici ad averne condizionato i cattivi risultati recenti?

No, è un misto tra aspettative esagerate ed il fatto che la ‘sfera’ sia diventata più grande, sono sempre richiesti ulteriori sforzi che possono provocare problemi muscolari.



Si parla più volte del suo comportamento in campo piuttosto che del suo tennis. La stampa è ingiusta con Fognini?

No, non credo. La stampa sportiva che sia professinale, e fortunatamente siete molti, nella spiegazione di quello che abbia visto o sentito, non commette alcuna ingiustizia perchè riporta soltanto la realtà. Allo stesso modo, è vero che ci sia una parte della stampa che lo prende di mira e dà più importanza a questo, rispetto a determinate situazioni di gioco degne di nota. Nonostante il fatto che, certe volte, si potrebbero comunicare le ragioni per le quali tutto ciò avvenga, non intendo nemmeno dire che ci sia giustificazione.



Ritiene che la stampa italiana sia particolarmente dura nei suoi confronti?

Si, molto, troppo. Sono molto ‘sensazionalisti’. Quando hanno ragione ammetto assumano atteggiamenti giustificabili, tuttavia credo che riservino fin troppo clamore alla situazione. Comprendo anche questo, ma ribadisco che credo siano un po’ troppo ‘sensazionalisti’.



Ritiene che l’ATP ed i comitati organizzativi di tornei come Wimbledon abbiano esagerato nelle sanzioni a Fognini?

Non riesco a dare una misura a questo tema. Mi sono confrontato con molte persone, mi hanno spiegato come il costo di riparazione e manutenzione fosse alto. Ho accettato argomentazioni a mio parere non troppo convincenti, ma è altrettanto vero che Fabio abbia meritato le punizioni e le sanzioni. Mi rimane difficile valutarne l’entità. Sono comunque penalità giuste, incluse nel regolamento.



Queste reazioni che ha, sono qualcosa su cui lei sia intervenuto o abbia ridire, o le accetta come parte della personalità?

No, non le accetto nè difendo. E’ ovvio che si lavori insieme per correggerle, tuttavia gli esseri umani assumono atteggiamenti diversi sotto pressione. Ha molto chiari il ‘prima’ ed il ‘dopo’. Si tratta del ‘mentre’ che, in molte circostanze controllato, a volte gli sfugge. Si sforza moltissimo per migliorarsi, ma è un compito arduo e difficile come possiamo testimoniare.



Teme che possa aggiungersi una sanzione sportiva, oltre alle multe?

Sportivamente parlando, non ho paura di niente. Questo non rientra nella mia sfera di controllo, io devo impegnarmi per aiutarlo. Se, nonostante tutto, non si dovesse riuscire e qualcuno dovesse ritenere necessari ulteriori provvedimenti… non spetterebbe a me decidere. Quando lavoro, non lo faccio temendo le conseguenza, ma pensando che certi comportamenti non ne agevolino la crescita tennistica. Non condivido affatto queste reazioni, nemmeno nei miei confronti, e quando sono ripetitive sono ingiustificabili.



A questo punto della carriera, pensa sia qualcosa possibile da correggere?

Ritengo di si, perchè già lo abbiamo corretto. Non è nulla di nuovo, ma prima non era numero 15 del mondo. Era comunque sbagliato, tuttavia lo ha combattuto e corretto. Ora ha una maggiore risonanza, ma sono convinto che possa ripetersi. E’ una cosa da decidere con la forza di volontà e l’amor proprio.



C’è stata una ricaduta nell’autostima, a causa della pressione che avverte?

Ovviamente. Volendo andare bene per gli altri piuttosto che per se stessi, cose simili accadono sempre.



Quale è la situazione contrattuale tra Perlas e Fognini?

Io lavoro di anno in anno. Ho un contratto valido sino a novembre, quando si dovrà iniziare la preparazione per la stagione prossima.



Si è parlato della prossima stagione? Sono state prese delle decisioni?

No, stiamo lavorando insieme per dare una continuità al progetto. Una volta finiti i tornei, potremo rinnovare l’attuale contratto o tornare a fare contrattazioni ma, nel frattempo, si continua a lavorare. Nei tre tornei che ci mancano, cercheremo di esprimere quel tennis che manifesta in allenamento e non riesce a consolidare nelle competizioni.



David Ferrer ha dichiarato, di recente, di aver deciso chi sarebbe stato il suo prossimo allenatore ma di non poterlo annunciare, perchè lo stesso sarebbe impegnato con un altro giocatore. Ne ha parlato con lui?

Io non sono tenuto a dire nulla. Sto lavorando con Fabio Fognini per cercare di fargli guadagnare continuità. Stimo molto David Ferrer e lo ritengo un campione. Se avesse effettivamente pianificato tutto, spererei che ogni cosa gli vada bene. Non è una cosa che mi riguarda al momento”.



Può negare di aver raggiunto un accordo con Ferrer?

Non ho nessun accordo con nessuno al momento.


Edoardo Gamacchio


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13 commenti. Lasciane uno!

Koko (Guest) 12-10-2014 23:17

Per un Ferrer anche solo trentenne Perlas non avrebbe avuto nessun dubbio a lasciare immediatamente Fognini. Il problema è che David è davvero quasi alla frutta e non penso che se va a scemare la tenuta fisica ne abbia ancora per molto da ultratrentenne. Per cui magari Fognini per quanto instabile può comunque offrirgli un percorso ancora lungo e potenzialmente redditizio! Se va ad allenare Ferrer deve allenare in un sistema di coaching che preveda anche un tennista di ricambio alla Bautista Agut se David dovesse all’improvviso arrendersi agli anni.

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tennisgo (Guest) 11-10-2014 19:01

Perlas sa che l’obiettivo max con fognini l’ha già raggiunto e che con un personaggio simile da gestire, che l’umiltà e la maturità nn sa neanche cosa siano, da ora in avanti ha solo da perderci.
Troppo intelligente x fogna…sarà una vacanza x Perlas allenare un vero campione come Ferrer, l’antitesi tennistica di fogna !!

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L84AD8 11-10-2014 16:43

Scritto da eunosio
Perlas è l’unico che parla in maniera misurata e tecnicamente adeguata dei problemi caratteriali di Fognini.
Tutti gli altri non vedono l’ora di fare i maestrini. che pena le nullità che fanno i maestrini!

anche a me sono piaciuti moltissimo i “modi” di questa intervista… misurata, concreta, senza troppi fronzoli

poi sui contenuti è giusto che ognuno abbia le proprie opinioni (ma non mi sembra abbia detto nulla di scandaloso…)

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Jose mourinho (Guest) 11-10-2014 16:27

Mi sa che è l’ultimo mese insieme ….ora x Fabio sarà dura trovare un allenatore come perlas….

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eunosio (Guest) 11-10-2014 14:52

Perlas è l’unico che parla in maniera misurata e tecnicamente adeguata dei problemi caratteriali di Fognini.

Tutti gli altri non vedono l’ora di fare i maestrini. che pena le nullità che fanno i maestrini!

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Raffaele83 (Guest) 11-10-2014 14:43

Fa bene ad abbandonarlo

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tomax (Guest) 11-10-2014 14:34

Ma un allenatore italiano tipo sanguinetti gaudenzi nargiso pescosolido no

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zagortenay 11-10-2014 13:58

Anche con tutti i “presunti” guai fisici potrebbe almeno sforzarsi di apparire più simpatico e meno pieno di sé! !!! 👿

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titamocari (Guest) 11-10-2014 13:25

vabbè è da quattro mesi che lo dico.
si devono separare…

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intrepid 11-10-2014 13:18

non ci vuole molto per capire che ne ha abbastanza del “caratterino” di fognini

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yes (Guest) 11-10-2014 13:08

Credo che oscar serrano tornerà ad allenare Fognini è da luglio che ne sono convinto ma sia chiaro che è un pensiero mio….

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roberto (Guest) 11-10-2014 12:17

perlas e l’allenatore giusto per ferrer. in quanto a fognini, sapendo di tutti questi problemi fisici che possono arrivare, mi meraviglio che la programmazione preveda cosi tanti tornei.se non sbaglio tra i top 20 e quelli che gioca di piu, alla lunga si paga.

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the mitic (Guest) 11-10-2014 12:15

Perlas dice: “Al momento”….
meditate gente, meditate…
😉

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