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Tommy Robredo e Feliciano Lopez hanno giocato in Coppa del Re durante il fine settimana della Davis Cup
20/09/2014 18:11 
13 commenti
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Tommy Robredo e Feliciano Lopez
Tommy Robredo e Feliciano López, entrambi rifiutatisi di prendere parte alla trasferta spagnola in Brasile, sabato 13 settembre hanno preso parte, a Huelva, alla Coppa del Re di tennis. L’avvenimento non ha subito forti ripercussioni poichè la stessa “RFET” (Federazione Spagnola di Tennis) ha omesso, dalla propria pagina web ufficiale, l’esito così come la notizia, presumibilmente per non alimentare una polemica che avrebbe coinciso con le ultime battute dell’impegno in Brasile.
Robredo e Feliciano hanno disputato la finale sulla terra battuta, stesso terreno sul quale la Spagna, a San Paolo, è stata costretta a cedere la propria categoria.
Il catalano ha giustificato la sua assenza dalla Coppa Davis appellandosi alla stanchezza e puntualizzando come fosse stato impegnato in sei delle ultime sette settimane, oltre a menzionare una “mancanza di motivazione”, per onorare la Davis, ed a spiegare che fosse reduce da una “estate davvero sfiancante” e che “il corpo come la mente” necessitavano riposo.
Ha poi aggiunto che “La Coppa Davis costituisce sempre un argomento spinoso, e che dovrà intavolare una discussione con la Federazione e tentare di giungere ad un compromesso. I giocatori hanno sempre meno voglia di partecipare, li spostamenti sono proibitivi ed i calendari molto severi”. Sembra che Robredo non abbia una forte intenzione di tornare a disputare la Coppa Davis. “Ci dovrò pensare –ha spiegato–. Quando non si hanno più 22 anni bisogna operare un’oculata selezione, non si può giocare ogni settimana. Se voglio rimanere entro le migliori 10, o 20 posizioni della classifica devo pianificare in un certo modo, se voglio vincere la Coppa Davis in un altro”, ha fatto presente.
Feliciano López, al contrario, non ha fornito spiegazioni circa la sua assenza ed l’ex capitano Carlos Moyà non si pronunciato al riguardo, tuttavia si può ipotizzare un certo allineamento con l’atteggiamento assunto dagli altri compagni. Il tennista nativo di Toledo scontava un ingente carico di fatica dovuto alle numerose partite giocate, visti i soddisfacenti risultati ottenuti durante l’estate.
Il fatto che Feliciano López e Tommy Robredo siano scesi in campo in concomitanza del weekend di Coppa Davis è significativo, benchè il tipo di impegno non sia comparabile agli oneri della massima competizione per paesi.
La trasferta in Brasile avrebbe implicato raggiungere San Paolo almeno sei giorni prima, imbarcarsi in lunghi viaggi, sopportare la pressione della competizione, adattarsi alla superficie e recuperare le energie dopo lo sforzo compiuto. Non sussistono paragoni, ma lascia sbalorditi come l’aver preso parte alla finale di Coppa del Re non abbia destato il minimo clamore.
“Io sono molto comprensivo. Capisco coloro che la abbiano già giocata e vinta svariate volte… faccio fatica a capire, invece, quelli che la abbiano giocata poco o che nemmeno abbiano debuttato”, commentava Carlos Moyà al momento di rendere nota la propria posizione in qualità di leader della squadra.
Il maiorchino non ha fatto nomi, ma il riferimento all’atleta Pablo Carreno Busta, che ha terminato la propria settimana sollevando il trofeo del Challenger di Siviglia, è stato di facile intuizione.
Riflettendo circa la sua decisione, andare in Brasile non avrebbe apportato un grande stravolgimento del calendario, visto che avrebbe comunque preso parte ad un evento sulla terra battuta.
Edoardo Gamacchio
TAG: Coppa Davis, Coppa Davis 2014, Feliciano Lopez, Robredo, Tommy Robredo
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Ste polemiche sulla Davis vanno avanti dalla notte dei tempi.
Solo a pochissimi interessa partecipare per amor di patria, ma per la maggioranza è solo un fatto economico e di programmazione, senza tener presente che molti non sanno neanche se saranno convocati o no.
bo io non ci vedo niente di male nel rifiutare di giocare per la propria nazione. se uno non ha voglia, o preferisce risparmiare energie per altre cose, o se semplicemente uno non si sente nazionalista che male c’è? per me nessuno! ricordo che questi ragazzi viaggiano in giro per il mondo fin da piccoli, vengono allenati da americani, spagnoli, inglesi, girano sempre il mondo, ci sta perfettamente che uno non abbia grandi interessi per giocare la davis. Se uno la gioca, bene è un idolo, se uno non gioca chissene, scelta sua.
la stupidata l’hai detta tu che non hai capito un cavolo di quello che volevo dire. Era proprio perchè la Davis ha perso prestigio che dicevo che l’atp doveva intervenire in qualche modo.
Certa gente scrive perchè forse non ne può più di grattarsi altrove.
Probabilmente con tre o quattro singolaristi per sfida, e magari abolendo il doppio, si rispecchierebbe il vero livello medio di un paese, e l’assenza di un solo giocatore di punta non sarebbe troppo decisiva
Che stupidata! Anche i sassi sanno che le massime competizioni tennistiche sono gli Slam,con Wimbledon più prestigioso degli altri tre.Altro che la vostra adorata Coppa Davis,in declino da ormai 30 anni,se non di più. 😎
quando rispondo io con numeri “stranamente” vengo bannato…bah? come mai? se i tuoi numeri sono questi siamo a posto….. tra te , commentucci, magilla ed altri non saprei chi ne sa meno…. la cosa più triste è che siete convinti di essere esperti e sicuramente qualcuno di voi è nel mondo del tennis, da ciò si spiegano i 40 anni di trionfi azzurri…. o meglio … TONFI!!!! come mai?
Ti ripeto uno dei tanti esempi che ti sono stati fatti i giorni scorsi, e ai quali, “stranamente” 😆 , non hai risposto.
210 punti dei punti di Fognini sono grazie alla Davis.
Senza, sarebbe quattro posizioni più in basso in classifica.
Se proprio vuoi mantenerti la fama di troll, almeno trolla bene. 😉
a parte tutte le idee fantasiose sul cambiare la Davis, se la si vuole lasciare cosi come è c’è bisogno di maggiore collaborazione dell’atp. Eventuali penalizzazioni dell’itf lascerebbero il tempo che trovano, se invece l’atp impedisse ad esempio l’accesso agli slam a chi rifuta la convocazione senza buon motivo, allora assisteremmo a molti meno rifiuti.
La questione stanchezza e viaggi poi fa sempre ridere visto gli enormi spostamenti cui si sobbarcano a fine anno per guadagnare qualche “spicciolo” in più
ma lo capite o no che la davis e la fed cup non contano niente per nessuno!!!
come si vede, poche polemiche – da noi bolelli e seppi (non dico fognini perché non meriterebbe nemmeno di essere convocato a rappresentare la Nazione)che avessero declinato la convocazione per partecipare alla serie A avrebbero preso l’ergastolo, dopo una gogna pubblica…..
Imparate italiani, imparate
Questi due li manderei a quel paese anche se stimo feliciano.
BE Robredo è catalano; visto il periodo non mi sorprende!
complimenti a robredo e lopez, ma quindi anche carreno ha rifiutato??? 4 calci nel ….