Intervista a Pietro Licciardi: “[..] Non ho grandissime lacune [..] però devo essere più aggressivo”
Articolo apparso su Spazio Tennis il 13/09/2014 (a cura di Luca Brancher).
Tra i giovani italiani che più hanno destato sensazioni positive in quest’ultimo periodo è sicuramente degno di menzione Pietro Licciardi. Classe 1994, finalista nel torneo junior di Salsomaggiore Terme nel 2012, lo abbiamo avvicinato per rivivere queste ultime settimane, cercando di carpire quanto siano mutati i suoi propositi dopo prove tanto incoraggianti.
“Sì, è vero, a partire da Este – un future da 15.000$+H – la mia stagione è decisamente svoltata a livello di prestazioni. [..] Dopo Este, è stata la volta di Como: dai futures si passa dunque ai challenger. “Mi ero presentato convinto di fare le qualificazioni, ma, a seguito di alcuni movimenti nelle entry list, Sergio Palmieri mi ha concesso una wild card per il tabellone principale.” E qui ha affrontato Mate Delic, croato in costante ascesa. “Già, me la sono giocata e, quando, nel terzo parziale, mi sono trovato sul 3-3 15-40 in risposta e lui ha piazzato 3 aces, ho provato sulla mia pelle come, a questi livelli, contro tennisti così forti, un’intera partita possa girare su 1 o 2 punti, non di più.” [..] Poi è stata la volta di Genova. “Con Pashanski mi sono piaciuto, lui è molto ostico, ma sono riuscito a superarlo, mentre con Kovalik, all’ultimo turno di qualificazione, devo ammettere di aver avuto un po’ di “braccino”, quando mi sono trovato avanti di un set e di un break. Succede.“.
Quattro settimane ad alta intensità, condite da prestazioni prestigiose e che hanno poco da condividere con la sua attuale posizione in classifica (657 Atp oggi).
“E’ questo il problema, ho giocato bene, ma l’ho fatto in tornei di alto livello, probabilmente se avessi giocato in manifestazioni di lignaggio inferiore avrei guadagnato qualcosa in più. Con questo non voglio asserire che ci sia un modo per fare “punti facili”, però di sicuro ho provato una strada abbastanza tortuosa.”.
Non resta che guardare avanti. “Il mio programma è già parecchio dettagliato. In verità avrei voluto fermarmi una settimana, dal momento che ho girato molto in quest’ultimo periodo, ma per quanto appena spiegato devo assolutamente andare a conquistare punti per migliorare la mia classifica; dunque, a giorni volo in Serbia per disputare due tornei da 10.000$”.
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6 commenti
Rovescio da terza categoria..
Ho fatto un paragone quinzi licciardi?penso che un 20enne dovrebbe pensare di dover migliore in qualsiasi cosa e nn credere che abbia già raggiunto il massimo delle potenzialità
@ utente moderato (#1169443)
Il 657 Atp è così perché guardando la sua activity gioca un sacco di tornei forti specialmente in Italia.
Sai è facile fare l’attività di Quinzi, che non ho mai visto in un tabellone di un future in Italia.
Il livello conta di più della classifica, con questo non dico che Quinzi non abbia livello, ma di certo se giocasse sempre in Italia come i vari Licciardi, Rondoni, Basso, ecc… magari anziché essere 300 era 500.
Una lacuna ce l’ha, il gioco a rete.
Contro Kovalik avrà fatto 0/20 a rete, e purtroppo non esagero. Lo slovacco lo aveva capito e infatti lo “chiamava” a rete spesso.
Per il resto è un buon giocatore, ha buonissimi fondamentali e tiene bene lo scambio. Forse gli manca il colpo risolutivo, quello con cui fare vincenti “facilmente” (tipo il rovescio volandriano o il dritto di un Bolelli o un Trevisan). Però per me ci vuole ancora un po’ di tempo per crescere, il livello challenger ad ora mi sembra un po’ troppo alto per lui.
Nn ho grandissime lacune cit il 657 atp
le lacune vengono fuori, quando si comincia ad essere aggressivi..