Una questione tutta russa: Tursunov contro Sharapova
In principio fu la bella siberiana Maria Sharapova a lanciare una bomba nei circuiti ATP e WTA con una dichiarazione eclatante, affermando che secondo lei sarebbe stata una buona idea cominciare a far pagare i medical time out, rendendo a parole chiare e dirette quel malumore diffuso secondo cui giocatori e giocatrici di tutte le nazionalità si approfittino di questo espediente spesso per rifiatare, ritrovare le fila del loro discorso e soprattutto spezzare il ritmo dell’avversario, tentando di deconcentrarlo e poter invertire la rotta di un match che progressivamente si sta perdendo. Difficile vedere in effetti una tennista o un tennista, richiedere l’ausilio del medico in una situazione in cui si è avanti nel punteggio, eccetto ovviamente dei casi seri in cui appare complicato il prosieguo del match, indipendentemente dall’esito.
Un pensiero che può essere in parte condivisibile, anche se dei distinguo andrebbero fatti: se effettivamente esistesse il modo di far pagare i medical time out a mio avviso si necessiterebbe di una regolamentazione del tutto, specificando che alcuni interventi andrebbero pagati e altri no, perché un massaggio a un adduttore affaticato che ti rende claudicante o una schiena bloccata e invalidante sono di ben diversa portata rispetto a un massaggio a un bicipite che si è indurito; non credo sia difficile comprendere quando un intervento simile sia richiesto e necessario rispetto a quando la situazione puzzi un po’ di bruciato e il sospetto di un malessere decisamente lieve si faccia tangibile.
Un altro punto da tenere in considerazione sarebbe il differenziare le tipologie di tornei: in un challenger le possibilità economiche di chi vi prende parte sono sicuramente differenti da quelle di chi partecipa a uno Slam o a un Master 1000; nei casi dei tornei più ricchi dotati di prize money invidiabili i medical time out potrebbero diventare sì a pagamento, mentre nei tornei di livello più basso, dove le spese sono coperte a malapena dai guadagni, mi sembrerebbe un discorso quantomeno risibile mettere al vaglio l’entità dei vari infortuni e la possibilità relativa di avvalersi di un medico solo sotto pagamento.
Inattesa è giunta la risposta di Dimitri Tursunov, giocatore russo dal dritto esplosivo, che inaspettatamente ha attaccato la bella connazionale in merito a queste dichiarazioni, puntando piuttosto l’indice contro le urla delle colleghe e dei colleghi (ma chiaro è sembrato a tutti il riferimento diretto proprio a Masha), proponendo delle multe per chi urla mentre colpisce la palla, avvenimento più continuo nell’arco di un singolo match e che alla lunga distrae molto di più rispetto a una breve interruzione medica. Secondo Tursunov inoltre, sarebbe troppo difficile trovare un rimedio a tutti i comportamenti antisportivi che si possono verificare su un campo da tennis: troppe le “strategie” dei vari giocatori (imprecazioni, urla e discussioni con l’arbitro, lunghe pause al servizio solo per citarne alcune) e spegnere sul nascere alcune tematiche spinose con decisioni drastiche non risolverebbe l’interezza del problema.
Chiaro che alla base del tutto ci sia un’antipatia di fondo fra i due russi e una stima poco presente, ma se dovessi prendere le parti di qualcuno non avrei assolutamente dubbi su quale delle due visioni appoggiare: Tursunov a mio modo di vedere le cose non ha scoperto l’acqua calda come sostenuto da alcuni che hanno cominciato a sciorinare elenchi di giocatrici (ma anche giocatori) per spiegare come nell’esplosione di un urlo ci sia in realtà un modo inconscio per caricarsi e spingere sui colpi, ma ha evidenziato un malcostume e una mancanza di educazione che nei campi di tutto il mondo sta toccando vette inaudite.
Detesto chi mescola al tennis, uno sport decisamente elegante, comportamenti antisportivi e fuori luogo: non credo alle utopie dove in campo vincano solo i valori sportivi ma se per vincere una partita contasse maggiormente il gesto tennistico misto a una condizione psico fisica ideale senza tutti questi teatrini, sicuramente lo spettacolo ne trarrebbe beneficio.
Alessandro Orecchio
TAG: Dmitry Tursunov, Maria Sharapova, Notizie dal mondo, Sharapova, Tursunov
Di chi? Mia che non sapevo che sta a mosca o sua che sostiene che la Sharapova non sa parlare russo anzi che lo parla con un forte accento, quale? forse della Florida? Chissa` che lingua curiosa dev’essere il russo parlato con l’accento della Florida? …mah …
Secondo me ha ragione Tursunov. La Sharapova è antisportiva come nessun’altra
Stefre, che figuraccia! 😉
Poffarbacco, … c’e`sempre qualcosa da imparare!
i vieterei soprattutto i calzoncini della Azarenka.
(e anche il MTO).
@ stefre (#1162013)
L’amico Radames vive da anni a Mosca 😉
@ Radames (#1161894)
beh, vogliamo proprio andare a vedere le partecipazioni dei due giocatori rispettivamente nella davis e in fed cup? la sharapova si è fatta vedere in fed solo all’indomani delle olimpiadi per potervi partecipare, e questa la dice lunga. Senza contare poi che le altre giocatrici russe non mi pare si siano mai sperticate dai complimenti con la siberiana. che ne so, forse una ragione ci sarà pure, o no?
Incredibile il livello culturale dei frequentatori di questo sito, c’e` anche chi e` in grado di giudicare “la qualita`” del russo parlato dalla Sharapova, ….. azz!!!!
Non ti ringrazierebbe mai.. 🙂
Gianfranco, sono d’accordo con te. Ci sono tenniste/i che addirittura si infuriano al primo errore dei raccattapalle. Robe da farti salire il crimine. Io dicevo solo: “Loro sanno cosa devono fare; se accettano, devono farlo senza pretese, PURTROPPO”.
CHIEDO SCUSA, MA AVEVO DIMENTICATO UNA H
quanto al definire Tursunv un russo-russo, contrapposto alla russa-americana, fa un po’ ridere: Tursunov si e’ trasferito in America all’eta’ di 12 anni, nel 1994, e vive da allora in America. E’ un prodotto della Gorin Tennis Academy di Vitaly Gorin, emigrato dalla Russia per insegnare tennis in California.
a tutti coloro che chiamano la Sharapova “la Siberiana” vorrei chiedere: per voi, Quinzi e’ veneto o marchigiano? Perche’ e’ nato a Cittadella, anche se e’ cresciuto nelle marche, e tutti lo considerano marchigiano (parla anche con la calata di quelle parti).
Allo stesso modo, la Sharapova e’ nata a Nyagan, in Siberia, figlia di genitori bielorussi, e si e’ trasferita a 2 (due) anni a Sochi, sul Mar Nero. A otto anni si e’ trasferita da Bollettieri in America. Si evince da questo che Masha di siberiano a ben poco. A tutt’oggi, Masha parla il russo con difficolta’ e con un forte accento, come si evince dalle interviste della TV russa.
Immenso turni hai fatto capire All arrogante russa la parabola della pagliuzza nell ‘occhio e la trave
Commento troppo criptico, mancante dei tuoi stilemi: così corri il rischio che non tutti colgano il reale messaggio 😛
P.S. Non importa che mi ringrazi per il favore che ti ho appena fatto 😉
@ Dylan (#1161813)
Condivido tutto ciò che ha scritto Fantumazz aggiungo inoltre che quei “spocchiòsi” giocatori(che ad ogni punto pretendono l’asciugamano) non sì accorgono che spesso l’asciugamano finisce nella terra da loro calpestata?
I racattapalle (che saran quasi tutti ragazzi/e di qualche sQuola locale) spesso sì sentono obbligati a porgere l’asciugamano.Ciò a loro può anche far piacere perchè quel gesto,e solo quel gesto,li avvicina al loro idolo.
Io,che non sono nessuno,ordinerei ai giocatori,spocchiòsi e no,di dire grazie ogni qualvolta l’asciugamano viene a loro consegnato.
Chi l’asciugamano lo…getta,senza ringraziare,una salata multa….poi da dividere fra i simpatici boy.
Gian.
P.s.
Sono contrario alle urla;così come i giocatori e le giocatrici sono contrari ai rumori “esterni”…tipo telefonino che squilla o risate baritonali.
Beh, mi pare di ricordare che anche le altre tenniste russe non brillino molto per attaccamento alla bandiera, basta ricordare chi fu costretto a schierare Tarpishev nell’ultimo incontro di Fed Cup proprio contro l’Italia; Maria almeno ha la scusa di abitare negli States ma risiedere in un paese diverso da quello di cittadinanza ormai e` un fatto normale (a parte quel politico ceko pazzo che tempo fa voleva togliere la cittadinanza alla Kvitova che risiede a Montecarlo): comunque ormai dare addosso a Maria e` diventato uno sport molto diffuso; vabbeh,come diceva l’omone con gli stivali, “tanti nemici, tanto onore” …
Pensate di vedere una partita di doppio tra Urlapova-De Brito da una parte e Azarenka-Aia da un altra…..ha ha, penso che anche l, arbitro scapera via….
Credo che stiamo fraintendendo le parole del russo-russo (che rispondeva a quelle della russa-americana): lui ha detto una cosa tipo “tutti ne fanno di tutti i colori, chi MTO chi urlacci chi la pennichella tra un punto e l’altro, e bisogna pensare all’interesse DELLO SPORT e NON A QUELLO PERSONALE”.
In pratica, io leggo (trucidamente): “Maria cara, ti stai lamentando pro domo tua dell’MTO dopo che hai perso con la Ivanovic, ma di cose che non vanno e che a me Tursunov fanno schifo ce ne sono un sacco (compreso il tuo modo di disturbare l’avversaria urlando DOPO il colpo e tutte le volte che lasci pubblico e avversaria ad aspettarti 10 minuti intanto che ti fai gli affari tuoi negli spogliatoi)”.
Viceversa il suo intervento non avrebbe alcun senso, significherebbe “l’MTO va benissimo, è una figata, l’unico problema del tennis sei tu e i tuoi urli” e non credo proprio che intendesse questo.
Ora non esageriamo. Ok per il MTO, ma non per l’ asciugamani. Ci sono tennisti come Nadal con abbondante sudorazione e che ad ogni scambio devono obbligatoriamente asciugarsi. Vamossss
Hai scritto un articolo condivisibile in stile Marco Mazzoni, molto lungo, ma interessante.
Io li vedrei bene a giocare il doppio misto contro, vedremo scorrere il sangue.
Non entro nel merito sull’antipatia tra i due giocatori, anche se è evidente che la Sharapova si è legata al dito la sconfitta a Cincinnati contro la Ivanovic viziata da un MTO (che a me è parso più che legittimo, ma non sono in grado di giudicare…).
Sul MTO trovavo corretto quanto affermato da qualcuno che ha commentato di recente: max 1 a match, 2 a torneo, perdita del game a tavolino, si riparte dallo 0-0 del game successivo.
L’abolizione a me sembra una follia, ci sono atleti che la usano con coscienza e magari per estrema necessità, non puoi sparare nel mucchio per punire i disonesti.
di russo c’è ben poco. la sugarpova se ne frega della russia, lei è una yankee in tutto e per tutto e non fa nulla per nasconderlo. nessuno/a russo/a vuole avere a che fare con lei, e hanno tutte le ragioni.
Nelle scorse olimpiadi invernali di Sochi in Russia ha cercato di
farsi un po’ perdonare questo suo apparente scarso attaccamento alla
sua nazione presenziando in molti eventi legati alla manifestazione.
Questa “distrazione” xro’ l’ha pagata subito nel torneo di I/W come
ci ricordiamo bene tutti…
Stop Alla FARSA dell’MTO. Stop all’asciugamano ad ogni scambio. Tutto il resto è noia!
Diciamo che farebbero ciò che Taylor Townsend ha fatto nel suo doppio con Liezel Huber. Solo che i due russi non si fermerebbero.
Fantumazz, hai pienamente ragione. Però, voglio ricordarvi una cosa: i “raccattapalle” sanno benissimo che se accettano di fare i “ballboys” devono ANCHE fare cose “da maggiordomi”. A me sembra piuttosto umiliante, ma pensateci: se accettano, probabilmente per loro non è così, o no? Sicuramente non vengono costretti, la decisione finale spetta a loro.
@ Fantumazz (#1161776)
Li vedrei bene a giocare il doppio misto insieme. Si prebderebbero a racchettate
Il discorso a me sembra chiaro e l’articolo coglie perfettamente il segno: la Sharapova è invisa a molti, soprattutto russi e russe…credo c’entri il suo poco attaccamento al Paese…voi che ne pensate? Fondamentalmente si è ricordata di essere russa solo poco prima di Londra 2012
ognuno ha i propri gusti,certo devo dire che la sharapova si riferiva al match perso con la ivanovic e tursunov ha repplicato.certo tursunov parla sapendo che lui ha saltato quasi tutto il 2014.
Quoto sia DYLAN che FABIO.
A mio avviso, il Medical Time-Out andrebbe abolito sic et simpliciter. E’ una norma sbagliata nella sua “ratio” e di difficile applicazione. L’errore di fondo sta nel voler intervenire artificiosamente dall’esterno su uno dei principi cardine dello sport: lo sport lo si pratica se si è in grado di praticarlo (vedi il certificato medico necessario per le ore di educazione fisica a scuola). Quindi, se un tennista è nelle condizioni giocare, gioca; sennò si ritira (o dà forfait prima dell’incontro). E’ vero che l’intervento del medico è ammesso (in corso d’opera) in tantissimi sport; ma è altrettanto vero che in nessuno sport ha un impatto così importante sullo svolgimento della competizione come nel tennis. E per impatto non intendo gli eventuali effetti benefici sulla salute dell’atleta, ma il nocumento che queste interruzioni recano al regolare svolgimento dell’incontro. La norma, inoltre, è di difficile applicazione. Questo perché è difficile formularla in maniera chiara. Proprio per la vasta natura della materia, qualunque norma che regoli il MTO presenterà sempre delle pieghe a cui chi volesse fare il furbetto potrebbe attaccarsi. Lo spettro di un possibile aumento delle partite concluse causa ritiro mi sembra insussistente. Io credo che, una volta abolito il MTO, si potrebbe verificare un lieve aumento dei ritiri; per contro, si avrebbe una drastica riduzione dei presunti infortuni. Insomma, basta con le furbate: il tennis è uno sport e non una sceneggiata. Per quelle c’è il teatro.
Quanto alle urla della Sharapova, della Larcher De Brito, della Errani, etc. a mio avviso possono ricadere sotto la fattispecie di comportamenti antisportivi. Infatti, non solo possono risultare fastidiose per coloro che seguono la partita da casa – i quali hanno comunque la possibilità di abbassare il volume del televisore – ma possono anche interferire col gioco dell’avversario. E non è solo una questione di preservare i timpani: chi esegue il colpo deve poterlo fare in tranquillità e non sotto l’aggressione di esagitate urlatrici. Far cessare questi comportamenti antisportivi è complicato. Se alle lungaggini di Nadal e Djokovic si potrebbe ovviare con l’introduzione di un timer palese e di un arbitro dedicato (come il vecchio giudice del net), in questo caso mi sembrerebbe eccessiva l’introduzione di un misuratore di decibel per le urla della Sharapova 🙂 Dovrebbe essere il giudice di sedia ad intervenire; mi sembra improbabile che questo possa accadere.
Multe, ticket et similia sono sciocchezze facenti parte delle schermaglie dialettiche fra i due russi.
Un’ultima cosa, segnalata giustamente da Fabio nel commento n°3. I raccattapalle (“ballboys”) sono deputati a sgomberare il campo dalle palline e basta. Non sono lì per fare i maggiordomi che porgono e ripongono asciugamani sudati, o baristi che servono bottigliette e banane opportunamente refrigerate, o addetti alla raccolta differenziata. Sono sì ragazzi fortunati perché hanno l’opportunità di stare a contatto con grandi campioni, ma non bisogna approfittarsi della loro disponibilità. Dunque, che i raccattapalle tornino a raccattare le palline. E basta.
Sì abbastanza assurdo il discorso di tursunov . Masha ha parlato dopo la rabbia della partita con Ana, ma l’idea non è affatto brutta, sono soldi che tornerebbe utili.
Ma perché Tursunov dovrebbe avercela con Maria? Si sa qualcosa in più?!?
Concordo. Viziatissimi. Questi bisonti di 2 metri che si piantano sulla linea di fondo facendo mimiche orrende per farsi portare quel fetido di asciugamano sudato; quegli orrendi teatrini delle tenniste isteriche che vogliono le palline da un angolo e non dall’altro; altri che corrono 4 ore sul campo ma quando è tempo di togliere la busta di plastica dalla racchetta aspettano il raccattapalle preché è troppa fatica. Per l’appunto si chiamano raccattapalle, se vogliono dei camerieri magari se li portano da casa.
Tursunov chi??
Stiamo parlando di uno che non era nemmeno tds nell’ultimo slam e sta rosicando come non mai…ci sta! Non aggiungo altro
Quoto. Se si sta male, non si scende nemmeno in campo. Se non ti senti bene, te ne ritorni a casa.
per me il mto andrebbe abolito. se c’è qualcosa che non va e non puoi risolverlo nei tempi di pausa dei cambi campo te ne torni negli spogliatogli.hai perso.punto.sta diventando solo uno sport per fighetti, io caro tennista pro ti abolirei anche l’asciugamano dopo ogni 15, poi al cambio campo se vuoi un’altra bottiglia d’acqua o quello che ti pare, visto che di solito è tutto disponibile a mezzo metro dalla tua sedia, ti alzi e lo prendi, stessa cosa se hai da buttare qualcosa(bottigliette vuote, sacchetti della racchetta con incordatura nuova e quant’altro)ti alzi e lo butti.da questi poveri raccattapalle manca solo che vi facciate cambiare la maglietta. e per fortuna che per il tennis uno dei marchi più conosciuti per una campagna publicitaria aveva usato questo slogan:If you need a substitution, play football.#noexcuses (e io aggiungo #sognaragazzosogna)
Le parole della Sharapova sono condivisibili o meno.
Quando Tursunov dice che chiamare l’MTO è parte del gioco non si può sentire.
Grande Dimitri Tursnov, sei un mito!
io odio, quando vedo una partita in TV, sentire urli sconsiderati a ogni tocco palla…infatti dopo un pò sono costretto a cambiare canale o schiacciare il tasto del muto.
Chi urla, soprattutto in maniera oscena è un maleducato e un antisportivo