Simone Bolelli vs. Pascal Maria: un arbitro può rovinare tutto?
La vicenda è purtroppo nota, divenuta popolare e fonte dei più svariati e accesi dibattiti fra gli appassionati: il nostro Simone Bolelli sta giocando in maniera perfetta il suo 2T degli Us Open contro il numero 18 del mondo, lo spagnolo Tommy Robredo, aggredendolo e impostando il match nel modo giusto, sul timing dell’uno/due e con poche possibilità per il ritrovato spagnolo (ad alti livelli) di scambiare a lungo per sfiancare l’avversario azzerando le sue resistenze.
Sotto 4/5 e servizio nel terzo set dopo due parziali giocati in maniera sublime, Bolelli gioca un game surreale, fatto di recuperi, falli di piedi sul secondo servizio, accelerazioni e vincenti ad annullare set point avversari, e un giudice di sedia che si erge improvvisamente e immeritatamente a protagonista di giornata: l’arbitro Pascal Maria non fa ripetere un punto su cui il nostro alfiere è stato condizionato da una chiamata OUT proveniente dagli spalti.
Il punto secondo logica evidente andrebbe rigiocato, il supervisor Lars Graff chiamato in causa, Maria che cambia idea 4/5 volte e l’epilogo più sorprendente: punto allo spagnolo, l’italiano che va in crisi e perde non solo la concentrazione, ma in un attimo il terzo parziale, per poi crollare in modo vertiginoso nel 4° e nel 5° set, cedendo rapidamente l’onore delle armi.
La rabbia prende il sopravvento ed è difficile scrollarsela di dosso, perché contestualmente l’avversario non sbaglia più nulla e tu vedi nemici dappertutto, dagli spalti alla sedia dell’arbitro e gridare al complotto è conseguenza immediata.
Si possono fare le più disparate discussioni, tutte dotate di una dietrologia che analizza e spesso rende vano ogni pensiero, ma alcune riflessioni, nel segno dell’obiettività, vanno comunque fatte: chiunque abbia impugnato una racchetta e giocato una partita sa che, anche una singola chiamata discutibile ti può fare andare fuori di testa, deconcentrandoti completamente, ritrovandoti a rimuginare sempre su quell’errore che a tuo dire cambia completamente l’andazzo di un match. Un solo punto, un singolo problema, ma la partita scappa via. Non apprezzo molto ragionamenti del tipo “se fosse un campione queste cose non gli succederebbero” o “la solidità mentale evita proprio questo tipo di situazioni”: non conta a mio modo di vedere quanto tu possa essere alto in classifica, il tennis è sport anche psicologico, con un avversario che può mandarti in un attimo nel pallone con i suoi comportamenti anti sportivi o con un giudice che discutendoci contro, ti allontana progressivamente dalla partita, e da quanto di buono costruito fino a quel momento. Peccato per Simone, la storia non potrà mai dirci se senza quella chiamata avrebbe chiuso la partita in 3 soli set: i nervi spesso saltano e se non volano racchette, a scapparci di mano sono proprio le certezze faticosamente costruite.
Un altro aspetto però da tenere in considerazione è quello relativo alla sua tenuta fisica: sono sincero nell’affermare candidamente che Tommy Robredo, nonostante l’età maggiore abbia una preparazione fisica e una resistenza migliore rispetto a Bolelli e che, episodio discusso e discutibile a parte, sulla lunga distanza dei 3 set su 5 parta in vantaggio rispetto all’italiano e possa essere tranquillamente in grado di recuperare anche una situazione di 2 set a 0 sotto. L’atletismo di Robredo è superiore rispetto a quello di Bolelli, che se non la chiude in 3 set contro un giocatore duro come lo spagnolo, può subire un brusco calo con il prolungarsi di un match Slam. L’esplosività è a favore dell’italiano ma la tenuta sorride all’iberico.
Terzo aspetto comunque da sottolineare è l’incompetenza di alcuni giudici di sedia, che si rendono attori protagonisti con un’incompetenza mista al loro desiderio di popolarità: è inconcepibile che vengano assaliti da tali ambizioni, ma troppe volte abbiamo assistito a decisioni arbitrali che definire dubbie è un eufemismo, votate alla spettacolarizzazione anche fuori dal rettangolo di gioco (epici alcuni episodi recenti nel femminile dove anche le più pazienti sono arrivate a perdere le staffe, quasi a disarcionare il giudice dalla propria sediolina).
Ormai l’occasione è andata, Bolelli avrebbe potuto chiudere tranquillamente in 3 ma ha finito col perdere, condizionato dall’errore arbitrale ma, diciamocelo chiaramente, anche perché aveva finito la benzina: perdere la concentrazione per un set o per una parte di esso va bene, ma se esci dal match con due set di anticipo vuol dire che il tuo corpo sta dicendo basta. Alibi o non alibi, alla fine Simone non ne aveva proprio più.
Alessandro Orecchio
TAG: Robredo, Simone Bolelli, Us Open, Us Open 2014
@ Jose mourinho (#1155220)
E infatti su questo sono d’accordo con te special one!
L’avevo anche scritto in un commento ma penso non sia stato pubblicato,ultimamente mi capita abbastanza di frequente e non capisco il motivo visto che non conteneva insulti o simili,deve esserci qualcuno tra i tanti e bravi redazionisti che non simpatizza per me,come dargli torto! 🙂
Nonostante si possa essere in disaccordo con la sua tesi la professionalità e bravura di Orecchio rimane fuor di discussione.
Che sia un giornalista e fuori discussione visto che scrive articoli e anche ben scritti come dite voi….poi do bisogna vedere se le cose scritte così bene siano vere o false….dire che Bonelli ha perso x una chiamata dell’arbitro e una gran cavolata…si può dire che ha perso il set x una chiamata e ha perso la partita xke era cotto….non era scritto da nessuna parte che bolelli andava 5/5 e vinceva il terzo set e la partita….era in sofferenza e si doveva ripetere il punto sul 5/4 40/40…dimmi come fai a dire che ha perso x quella chiamata ….bah
Bè che Orecchio sia un gran giornalista sportivo è indubbio,mi associo ai complimenti!
Ovvio che Bolelli ha accusato il colpo per la decisione arbitrale a suo svantaggio, che gli ha tolto la chance di chiudere in tre, ma soprattutto dispiace che fisicamente non abbia tenuto almeno un’altra mezz’ora allo stesso livello dei primi due set. Se così fosse stato non saremmo rimasti certamente a recriminare su questo episodio, perchè la superiorità su robredo era evidente, benchè lo spagnolo riuscisse sempre a limitare i danni.
Ottima analisi
Grande stima per Bolelli, sia come persona che come giocatore.
Detto questo volevo fare i complimenti ad Alessandro Orecchio, autore di questo articolo.
E’ un piacere leggere qualcosa di così ben scritto.
Tutto scorre liscio è perfetto: sintassi, punteggiatura, costruzione del discorso. L’interesse viene tenuto fino all’ultimissima parola.
Dovrebbero impararare da Orecchio il 99% dei giornalisti sportivi, che invece scrivono cose illeggibili e tediose dando la colpa alla fretta.
Grazie di cuore, continua così!
Detto questo: Bolelli è sulla strada di guadagnarsi il posto da singolarista in Davis a tutti gli effetti. Non so se al posto di Seppi o di Fognini, ma a me sembra al momento migliore di entrambi.
(E comunque in campo è un gran signore!)
@ Gabriele Firenze (#1154413)
Quando l’arbitro pronuncia la sua frase “replay…” Bole era già fermo ma, ahilui, dopo aver ricacciato di là la palla (e con grave ritardo rispetto l’urlo dagli spalti). L’arbitro può aver fatto confusione e cambiato idea, ma alla fine la sentenza sul punto è giusta.
E Bole non ha certo perso per quello.
Ma il supervisor lo ha chiamato Pascal? Se così fosse va allontanato subito dall’arbitraggio per manifesta incapacità. Non ci può essere un arbitro al top con richiesta di balia-Graff ad ogni errore in cui non si sa come agire.
Che Robredo sia piu atletico di Bolelli è un dato di fatto, però chiunque abbia mai giocato a tennis ha capito che dopo il torto subito da Bolelli nel 3 set, chiunque avesse avuto come avversario avrebbbe cmq sbroccato e perso le redini della partita… Pascal è pessimo, il supervisor Graff (non capisco perchè ma lui ex arbitro, è il supervisor in ogni torneo del mondo…non conosco altri supervisor se non lui…)
è peggiore forse di Pascal, ma sopratutto è una figura totalmente inutile in quanto non incide e ne decide mai un fico secco, se non dare matematicamente supporto ai giudici di sedia e torto ai giocatori, classica figura che sta li riscuote ma non serve a niente.
la partita si e´decisa nel finale del terzo set; andando avanti era chiaro che vinceva il fondista/regolarista Robredo; ergo l’errore arbitrale ha deciso la partita; p.s. ho giocato a tennis anch’io…
starace a 2 punti dal match (1 set a zero.. ) poi prende 60 al terzo..
BOLELLI per un punto contestato .. crolla nel 4 e 5… vabbè episodio sfavorevole.. MA SI PERDE E PUNTO.. SENZA SCUSE !
“Chiunque abbia impugnato una racchetta e giocato una partita sa che, anche una singola chiamata discutibile ti può fare andare fuori di testa”.
Non è vero. Questo non succede al 98% dei giocatori. Il resto, 2%, appartiene al perimetro fogniniano che è una cosa a parte.
Chiunque giochi a tennis ha capito che Simone non ha perso per quella chiamata.
Lei, signor Orecchio, appartiene forse al 2% ?
Detto questo Simone perso il terzo set doveva lasciar passare il 4 perdendolo in riposo e dare tutto al 5°..
Ma è facile parlare adesso a cose fatte.. in campo contro quel cagnaccio di Robredo c’era lui ed è andata così (ci avrebbero perso in molti anche più quotati di lui)
Esistono video del punto incriminato?
Durante la diretta non mi sono accorto della chiamata di Pascal…avevo avuto l’impressione che Bolelli si fosse fermato (tra l’altro con gran ritardo) di sua iniziativa.
Se un arbitro si rimangia una decisione che ha interrotto il gioco lui:
1) è già a priori nel torto perché all’errore ne aggiunge comunque un secondo
2) non può più permettersi di dare un punto a questo piuttosto che a quell’altro perché in mezzo al punto c’è finito lui
Adesso quello che io mi chiedo è: cosa succederà a quest’arbitro?
una pacchetta sulla spalla e via che sei andato sempre bene?
o esiste una federazione che giudica anche gli arbitri capaci e quelli incapaci?
Ancora con sta storia??? Bastaaaa
Già ci sono i tifosi che dicono che bolle li ha perso x quella chiamata…se ora ci si mette x chi scrive l’articolo a scrivere una cavolaia del genere siamo a posto….bolle li era già in difficoltà a fine secondo set, con Roberto che stava salendo di tono, è riuscito cmq portare a casa anche il secondo set, era nella posizione perfetta x gestire le energie….doveva vincere un set su 3…sicuramente non il terzo…invece ha continuato a lottare, era in difficoltà ed era 40/40 sotto 5/4….non stava servendo x il match….ora se volete dire che quella chiamata l’ha fatto deconcentrare e perdere fate pure, purtroppo non è così, era cotto punto….è il punteggio lo dimostra….nei primi due set ha giocato alla grande…poi fine della benzina e fine della partita!!!
Oltremodo la versione che Pascal raccontava a Graaf non era proprio quella corretta, lui spostava il suo intervento a quando il punto era già stato fermato da Bolelli, ma non era così. Bolelli è stato troppo morbido in quel momento, pare assurdo ma ci sarebbe voluto un giocatore un po’ più alla Fognini in quel caso
Infatti: è stato l’arbitro a gridare ‘replay the piont’…poi -e non si sa bene il perché- ha cambiato idea tre o quattro volte. A mio avviso il punto andava rigiocato proprio perché l’arbitro ha gridato quel ‘replay the point’ mentre la palla era ancora in movimento e Bolelli era attonito.
Di certo non andava dato a Robredo, questo è poco ma sicuro.
Pascal e il supervisor si sono dimostrati davvero ridicoli e incompetenti.
Sig.Orecchio lei non solo ha buon udito ma ci vede anche benissimo. Sono d’accordo
No ti sbagli. E di grosso. Perché abbiamo capito tutti la vostra versione che segue perfettamente il regolamento, ma il punto lo ha interrotto Pascal e non Bolelli, perché sebbene Bolelli si sia fermato è Pascal ad aver parlato mentre la palla era ancora in gioco.
Ma pur di poter dire su agli italiani, sport nazionale, voi correte dietro ad un regolamento che in questo caso non si applica.
Pare che qui non si voglia capire questa semplice cosa pur di poter dire che gli italiani sono dei vittimisti.
ma non sai di cosa parli…simone non ha fermato il gioco, si è solo rialzato e Maria ha detto “replay the point”. Fine della discussione, punto disturbato
Pascal….
In ogni caso, un buon articolo.
Complimenti sig. Orecchio.
Soprattutto, basta parlare di arbitri in uno sport dove la loro influenza è minima! Odio la scherma che è fatta di lamentele continue verso gli arbitri, non vorrete mica farmi odiare anche il tennis?
ma basta!! la decisione arbitrale e del supervisor è stata corretta. Che palle, solo perché Bolelli è italiano allora sto macello. Applicato il regolamento, sebbene dopo un po’ di casotto
Se si ripetesse il punto per ogni chiamata dagli spalti si sentirebbero continuamente chiamate farlocche!
Bolelli era pienamente in partita anche se il terzo set era gravemente compromesso. Di sicuro aveva speso molto e con Robredo non si può regalare nulla: bisogna guardare avanti e non voltarsi indietro.
Simone e’ stato un Signore a non nascondersi dietro a questo episodio e dicendo chiaramente che nel 4 e nel 5 set non pensava più a quel punto…
Non c’è la contro prova ma se avesse portato a casa quel game così lottato forse la partita l’avrebbe chiusa in 3 set…
Comunque sempre forza Bole!!
Ricordiamo anche la chiamata dubbissima contro nishikori a Wimbledon. Sempre in un momento decisivo
Bell’articolo, ha fotografato perfettamente la partita. Complimenti.