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Simona Halep: “Ho fiducia in me e nel mio tennis. Credo di meritare la mia posizione perché ho vinto alcuni tornei, così come incontri importanti”

25/08/2014 09:33

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Simona Halep classe 1991, n.2 del mondo

Queste le dichiarazioni di Simona Halep agli Us Open.

Dichiara Simona: “Si, mi piacciono questi tipi di campi perchè si adatta bene alle mie caratteristiche. Gioco un tennis veloce. Mi piace colpire la palla con molto anticipo e rimanere vicina alla linea di fondo. Quindi mi trovo bene. Mi sono allenata molto, qui. Sento la pallina. Sono abbastanza sicura di me stessa e convinta di esprimermi ad un buon livello.

Le persone che volessero allenarsi come tennisti professionisti, quali esercizi, da svolgere in palestra, indicheresti come tuoi preferiti? Ed altri, invece, in cui.. No, questi mi annoiano.

Gli esercizi per gli addominali non sono esattamente quelli che prediligo. Non li sopporto (ridendo). Mi piace allenare i bicipiti anche perchè ci riesco facilmente. Ed in campo adoro giocare gli “uno ed uno”, un diritto ed un rovescio, terminando con un attacco. Non mi diverto a fare pratica, per troppo tempo, sulle diagonali.

Pensi di aver disputato un numero sufficiente di partite prima degli U.S. Open?

“Si, credo di si. Come ho detto prima, mi sento sicura. Ho fiducia in me e nel mio tennis. Ho affrontato alcuni match complicati a Cincinnati, penso di essere pronta a competere qui. Staremo a vedere. Il primo turno è sempre difficile, quindi devo mantenere la concentrazione per dare il massimo e vincere la partita. Ma staremo a vedere. Non si sa mai”.

È ovvio che un tennista professionista si aspetti di raggiungere le posizioni più alte possibili. Sei sorpresa di aver scalato la classifica così rapidamente, in un solo anno?

“Abbastanza, si (ridendo). L’anno scorso non immaginavo che avrei raggiunto la “Top 10”, in questa stagione, benché il mio sogno fosse comunque essere entro i migliori 20.
Attualmente mi trovo al secondo posto del ranking, è fantastico. La cosa non mi sorprende, perché in passato ho offerto ottime prestazioni anche contro le migliori. Le ho battute, e quindi la mia autostima è cresciuta. Il mio gioco -pian piano- é andato migliorando. Così come il mio servizio. Con il diritto colpisco più forte di prima. Credo di meritare la mia posizione perché ho vinto alcuni tornei, così come incontri importanti.
Ho raggiunto finali di Grand Slam. Voglio soltanto continuare con il duro lavoro per vedere quanto lontano e bene io possa andare, quali siano i miei margini di miglioramento.

L’anno scorso hai giocato molti incontri su campi minori, e poi sei stata spostata sull’Armstrong. Hai avuto l’occasione di allenarti sull’Ashe? Non vedi l’ora di disputarvi un match?

“Si, quest’anno sono riuscita ad allenarmi sull’Arthur Ashe, è enorme. È davvero grande. È un’esperienza di cui vado fiera. Forse riuscirò a giocarci in occasione del primo turno, non so. So come comportarmi in ogni circostanza, quindi mi sento pronta in qualsiasi caso. Mi devo solo preoccupare di esprimere il mio tennis, penso sia la cosa più importante. Il campo su cui farlo è secondario. Si tratta solo di dare il massimo.”

Cambiando argomento, so della tua provenienza da una comunità rumena di religione ortodossa. Viaggi accompagnata da un’icona?

“Si, è una parte importante della mia vita. Credo in Dio ma, sai, non vado in chiesa ogni domenica perchè non fa parte della mia routine. Ci credo comunque, porto sempre delle cose con me che hanno un forte significato”.

Edoardo Gamacchio

TAG: Halep, Notizie dal mondo, Simona Halep, Us Open, Us Open 2014

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cercasifuturiroger (Guest) 25-08-2014 19:35

ne ha meno della Stosur che è una signora giocatrice e che nessuno si è mai sognato di denigrare o fare congetture o illazioni sul suo conto. Prima di lanciare il je accuse portate documenti concreti a riguardo. In ogni spazio dedicato al tennis siamo un pò stanchi di allusioni o teoremi. Io ad oggi posso avere dei dubbi ma non accuserò mai nessuno nemmeno un giocatore come Nadal contro cui si sono schierati contro avanzando sospetti ex giocatori e medici sportivi. Portiamo casi concreti altrimenti sono chiacchiere da bar dello sport. Se questo vale per Nadal….figuriamoci per la Halep.

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