La storia di Matteo Viola
La storia di Matteo Viola è una di quelle storie che ti rende orgoglioso di essere un appassionato di tennis, perché per chi l’ha vissuta e per chi conosce la persona averla vissuta o magari riviverla (come proverò a fare io) ti fa sognare e fa capire che niente è impossibile se lo vuoi ed inoltre ti fa apprezzare il tennista Matteo Viola e allo stesso tempo il grande uomo, dietro al tennista che corre, suda e lotta e a volte si dispera perché le cose non vanno come sperato.
Matteo è nato il 7 Luglio del 1987 a Venezia, sempre lì nei dintorni ha mosso i suoi primi passi da tennista, prima di essere preso in consegna già in tenera età dal suo storico allenatore Andrea Mantegazza, il quale lo segue tuttora, coadiuvato dal preparatore Massimo Pietrogrande, ai quali vanno i complimenti per aver tirato su un tennista in cui in pochi avrebbero auspicato i risultati poi ottenuti.
Viola, essendo dell’annata 87′ è cresciuto nell’ombra dei vari Naso, Arnaboldi e soprattutto Fognini, giocando pure per le nazionali giovanili, ma poi il passaggio dai junior al mondo dei pro, come per molti tennisti, non è stato dei più semplici. Nonostante la sua prima vittoria future in Italia nel 2006, Matteo non andava mai oltre il 650 del mondo e nel 2008, dopo un’annata precedente disastrosa vinceva due future ed entrava nei top 500.
Il 2010 è l’anno della svolta, quello che diede al tennista veneto la consapevolezza che con il suo tennis, nonostante c’era ancora tanto da lavorare, di poter entrare nei primi 200 del mondo e perché no qualcosina in più. Il “primo” Matteo Viola era un tennista prettamente da terra, con un rovescio bimane che è, era e sarà sempre il suo marchio da fabbrica, davvero un colpo sublime che ti lascia di sasso per la sua naturalezza e bellezza. La combinazione servizio dritto, invece, poco sicura che non gli dava garanzia fuori dalla terra rossa e con avversari di livello. Dopo i primi veri buoni risultati ottenuti a livello challenger nel 2010, trai quali la sconfitta a Roma solamente al tie break del terzo con Volandri, a Furth con Kamke e per 6-3 al terzo da Giraldo in un challenger colombiano, portavano Teo a sfondare il muro dei 300. Per la prima volta in carriera, il tennista di Marghera, partecipava alle quali di un torneo dello slam, lo Us Open 2010, vincendo pure la sua prima partita battendo Attila Balazs, per poi perdere al secondo turno da un certo Lukas Rosol.
Nel 2011, iniziava a partecipare a tutte le quali dei Grand Slam, senza ottenere risultati strabilianti, ma a livello challenger cominciava ad essere un avversario temuto dopo la finale di inizio anno a Caltanissetta persa contro Haider-Maurer e la vittoria a fine anno a Guayaquil, su Guido Pella che lo proiettava nei primi 200 del mondo, esattamente alla posizione 155 del mondo.
Il 2012 si apriva col botto, il primo accesso (e unico), tramite le quali, in un main draw del Grand Slam, esattamente agli Australian Open, dove ci fu la celebre vittoria al primo turno di quali su Dusan Lajovic per 8-6 al terzo, ma Matteo era sotto per 0-5 e 0-40 al terzo, dove annullò vari match point. Durante l’anno poi Matteo non ottenne risultati al pari delle attese che crescevano su di lui, ma iniziò comunque ad essere continuo e a fine anno arrivò la prima vittoria challenger su cemento, in Giappone, che lo proiettò ad un passo dalla top 100, obiettivo tanto voluto e sognato che però non arrivò, causa le due stagioni 2013 e inizio 2014 non proprio felici.
Queste due annate furono e sono state poco continue a livello di risultati e piazzamenti per poter ambire alla top 100, nonostante vari exploit nei tornei Atp, su tutte la qualificazione all’Atp 500 di Rotterdam. In quel torneo, Teo dopo aver superato le quali, sconfisse Granollers prima di perdere da Simon.
A fine anno 2012 iniziò la “seconda vita” tennistica del veneto. Matteo iniziò a capire che sul cemento poteva esprimersi ancor meglio che su terra, così cominciò a lavorare sulla combinazione servizio-dritto, migliorando appunto il dritto, un tempo troppo corto e morbido e il servizio, che iniziava a toccare una media di 180 km/h con la prima.
Dopo le deludenti e amare sconfitti nei primi turni delle quali slam, nell’annata 2013 e quest’anno, il 20 Agosto 2014 esattamente oltre un 1 anno e mezzo dopo, Viola torna al successo in un turno delle quali Slam, battendo il talentuoso francese Pierre-Hugues Herbert per 76 al terzo.
Vittoria che sicuramente potrebbe dargli la carica, per inserire la quinta nuovamente e tornare a sognare l’ambita top 100, traguardo accarezzato ma che negli ultimi mesi si è drasticamente allontanato.
Intanto bisogna ripartire dalla vittoria odierna, senza mai perdere la speranza, perché i sogni possono realizzarsi anche quando meno te l’aspetti, basta sempre crederci e mollare mai.
Luigi Calvo
TAG: Italiani, Matteo Viola
Vi leggo spesso e non ho mai commentato. Complimenti per il sito, è fantastico.
Forza Rogge
Grazie di esistere a livetennis. Articolo sublime
Se “live tennis.it” non esistesse bisognerebbe inventarlo. È diventato il mio passatempo preferito. Grazie a tutti.
Bella storia. Manca solo il piccolo particolare dei quarti del 250 di bogotà dove ha perso 64 al terzo con pospisil…ma…va bene dai. Lunga vita al SuperTeo!!!!
Personalmente trovo molto più interessanti gli articoli e le notizie su tennisti non di primissimo piano , soprattutto gli italiani . Questi sito si chiama LiveTennis e non TennisStars …….
@ diegopablo (#1144341)
Critiva garbata e costruttiva. Si può sempre migliorare e Grazie.
Un abbraccio.
@ gianniarcieri (#1144286)
se non vuoi che si parli di onesti pedalatori senza classe e parlare solo di fuoriclasse..caro mio credo il sito chiuderebbe. Non solo. Il tennis chiuderebbe.
Perche ricordati che senza gli onesti pedalatori senza classe (il 95% dei giocatori in fondo) il tennis non esisterebbe.
Il circuito non esisterebbe.
Non si produrrebbero racchette.
E nemmeno tu andresti a giocare..se per caso lo fai.
Ricordati che il movimento tennistico, i campioni possono esistere, solo perche ci sono “gli onesti pedalatori senza classe”. Che poi mi spiegherai cosa e’ secondo te la “classe”..se ne sei in grado..
@ Andreas Seppi (#1144345)
MI ARRENDO
ASPETTIAMO LA PUNTATA DI “SFIDE”
@ Buon Rob (#1144284)
a me non piace il tono continuamente critico di groucho ma devo dire che forse in questo aspetto non ha torto. forse l articolista ha sbagliato aggettivo usando la parola celebre circa quella vittoria di Viola. Una cosa e’ celebre quando un sacco di gente se la ricorda e ne e’ a conoscenza credo. In quel caso, credo solo pochi addetti ai lavori si ricrdassero sta vittoria. Credo fra gli stessi appassionati tennisti del sito pochi se la ricordassero.
Magari sarebbe stato meglio scrivere …”l’incredibile vittoria al terzo set…”
in ogni caso il senso dell articolo si e’ capito e trovo comunque pessimo che qualcuno (i soliti)critichino ogni volta un articolo che viene scritto comunque a beneficio di tutti. Troppo facile criticare dall anonimato. A me hanno insegnato che prima di criticare devi proporre un’alternativa. Per cui proporrei al buon groucho di scrivere lui qualche articolo visto che e’ bravo e poi noi gli diremo cosa ne pensiamo dei suoi scritti.no?
@ nick00 (#1144325)
grazie ci vado subito
mi ha stupito perche io lo davo per perdente ieri. mi pareva un tennista con poco carattere nei momenti topici invece mi ha smentito.
@ diegopablo (#1144341)
scusa..ma di che enfasi parli? dov’e’ l enfasi?
e’ stata raccontata la sua storia tennistica. in breve.
sei tu che semmai avevi aspettative diverse per cui il problema se sei deluso e’ tuo non di chi ha scritto.
In ogni caso vai sul sito della gazzetta.it e guarda i titoloni che sparano per farti cliccare i loro video…e scopri che dietro il titolone non c’e’ nulla…
Il miracolo sportivo sono i risultati ottenuti da Matteo, due vittorie challenger, main draw agli australian Open, secondo turno a Rotterdam, insomma per uno che dell’annata 87 non veniva preso in considerazione, invece ha fatto meglio degli Arnaboldi, Naso ecc, secondo solo a Fognini. Come se adesso un 96,95 per niente calcolato ti diventa 118 del mondo, tu diresti che è impossibile…e invece per Matteo è successo!
Capito?
Grande Matteo, sudore fatica orgoglio e tanta passione
Sono un accanito lettore di livetennis, ma l’enfasi dell’articolo a me appare ingiustificata. 27 anni e 194 del mondo: ma da come apre sembra si stia per raccontare un miracolo sportivo.
Tutto qua
Basta che entri nel tag “Matteo Viola” per vedere quante notizie ci sono a lui dedicate 😆
Fallo e capirai di aver detto una castroneria 😉
Grande Matteo! Sono fiero di essere l’amministratore della sua fanpage su Facebook, per chi volesse fare un giro si chiama ‘Matteo Viola fanpage’
@ maxrenard (#1144308)
Assolutamente falso! Capitato oggi per una cosa del tutto casuale, anzi ringraziamo Matteo per averci regalato delle dichiarazioni sulla partita di ieri.
Certe volte dite davvero delle cose senza alcun fondamento solo per il gusto di scrivere cose totalmente inesatte e prive di verità.
Scriviamo dalle 23 alle 30 news al giorno. Sarebbe bello scrivere solo di Viola per noi, sarebbe tutto molto semplice e meno faticoso ;(
Saluti.
è una tua opinione, ma secondo me la storia di un professionista non è mai banale, soprattutto se te lo sei guadagnato con impegno e dedizione.
Mai notato onestamente, si parla spesso di Quinzi, gli altri più o meno in egual misura.
l’ho notato soltanto io, ma tutte le volte che apro questo sito vi sono notizie su viola, addirittura in questo momento vi sono 2 foto e 2 notizie su viola, qualcuno sa spiegarmi il perchè? Il sito è gestito da un suo amico? Era da tanto che lo avevo notato e che volevo domandarvelo vi sono sempre nuove foto su di lui, ma oggi vi è un monopolio Viola con tanto di lungo articolo ed ho preso finalmente la palla al balzo ed ho scritto
mah una storia banale di un onesto pedalatore senza classe ….Non credo possa wntrare stabile nei 100 ….
Anch’io. Conoscendolo, pensavo non avrebbe superato la terza. Forse lo hanno aiutato le illustrazioni.
Se poi non è memorabile un terzo e decisivo set vinto dopo essere stato sotto 0-5 0-40, ci dica quel tipo cosa ritiene di ricordare.
Nel racconto della sua carriera tennistica e di come è emerso! cosa non ti è chiaro?
scusate, ma dov’è la storia???
@ groucho (#1144218)
Considero una notizia che tu possa aver superato la decima riga .
Quando sono arrivato alla “celebre vittoria al primo turno di quali su Dusan Lajovic” mi sono arreso…
Mi sembra che Viola giochi meglio adesso di 2 anni fa quando ha fatto il best ranking. Ma proprio perché gioca meglio, mi sembra che la sua palla sia più pulita adesso e dia meno fastidio all’avversario.