Taylor Townsend e quei chili di troppo che fanno discutere
Taylor Townsend è una giovane tennista statunitense classe ’96 che finora ha fatto parlare, ingiustamente, più per il suo peso forma, non proprio da modella o da atleta super tonica, che per i risultati che invece cominciano ad arrivare in modo sempre più continuo.
Attualmente numero 125 del ranking WTA e 104 della Road to Singapore, la Townsend sta vivendo la sua prima vera stagione da pro, regalandosi ottimi risultati nel circuito ITF con qualche capatina clamorosa nel circuito delle grandi: ottima doppista, la giovane Taylor si è rivelata al grande pubblico tennistico al Roland Garros, quando ha raggiunto il 3T in singolare regolando all’esordio la connazionale Vania King e soprattutto al 2T la testa di serie n°20 e beniamina di casa Alizé Cornet prima di cedere scarica alla spagnola Carla Suarez Navarro in due rapidi set. Al momento impegnata nel torneo di casa di Cincinnati, ha prima superato le qualificazioni e poi ha battuto contro pronostico la ceca Koukalova (rivincita del 1T perso a Wimbledon quest’anno), preparandosi ora ad affrontare la nostra Flavia Pennetta al 2T. Purtroppo però si continua a parlare quasi esclusivamente dei suoi chili di troppo, relativizzando le sue partite, dimenticandosi del suo gioco e lasciandosi andare a battutine che arrivano puntuali come un orologio svizzero.
Con i suoi 168 cm d’altezza e i suoi 80 chili di peso (anche se alcune fonti citano 170×77), la Townsend sta suo malgrado diventando un caso mediatico e sinceramente non so quanto lei sia davvero interessata a mettere a tacere queste voci o quanto in realtà stia cavalcando quest’onda lunga, dimenticando che prima di tutto è (o dovrebbe essere) una tennista, incurante di questo circo che si sta creando attorno a lei.
Recentemente ha giocato un match di esibizione di doppio contro la coppia Hingis/Rodionova da sola, poiché la sua compagna Liezel Huber si era precedentemente infortunata: una partita a senso unico ma il prevedibile plauso e supporto del pubblico presente, e lo status di beniamina che diventa sempre più realtà. Il consiglio per lei, o per chi le sta attorno, è quello di dimenticarsi di polemiche e facili pubblicità e ricordare piuttosto che il suo pane quotidiano deve essere fatto di campo, racchette e palline.
La Townsend me la ricordo per ben altre motivazioni, concrete e che dovrebbero fare in ogni caso riflettere: ricordo che quando aveva 16 anni e si apprestava a giocare gli Us Open, fece clamore la notizia che la USTA (la federazione di tennis statunitense) si rifiutò di pagarle le spese di viaggio e iscrizione al torneo, motivando la surreale decisione con la preoccupazione che il fisico della Townsend non fosse adatto a uno sforzo fisico del genere, aspettando e augurandosi di ritrovarla il prima possibile in una forma accettabile, dichiarando inoltre di puntare molto forte su di lei per il futuro. Il problema è che il fisico della giovanissima americana, non era ritenuto in leggero sovrappeso ma prossimo all’obesità. Il presidente dell’USTA Patrick McEnroe disse che la Federazione non era contraria alla partecipazione della Townsend agli Us Open ma che vigeva solo uno stato di preoccupazione riguardo la sua salute. Finì che la madre Sheila pagò di tasca sua le spese per il torneo, ma la Townsend divenne abbastanza famosa da attirare su di sé attenzioni di vario genere e il supporto della campionissima Serena Williams, che per lei spese parole di stima molto incoraggianti. Non mi sento di condannare i propositi della Federazione americana, da me reputati validi e di buon esempio, il problema semmai sono stati i modi in cui la faccenda è stata gestita, in primis proprio dalla USTA e in seconda battuta dalla famiglia e dall’entourage della stessa tennista.
Va detto che la Townsend ha raggiunto il suo peso dopo una dieta ferrea che le ha fatto perdere più di 20 chili ma tuttora il suo fisico sembra appesantito e il suo gioco, fatto di molte variazioni e del quasi sconosciuto serve&volley, a detta di molti ne risente: il suo gioco è ovviamente limitato, così come i suoi spostamenti, e la sensazione è che i livelli veramente top in queste condizioni resteranno un’utopia, non rappresentando peraltro un buon esempio per le giovani americane, una generazione sempre in lotta con i problemi di peso e per cui tante battaglie si sono combattute, scomodando perfino la first lady Michelle Obama, da sempre vicina alla causa.
Lei di contro però continua incurante nella sua scalata al vertice: un numero 1 juniores in grado vincere prove Slam sia in singolare che in doppio, meriterebbe certamente maggiore considerazione e una tutela più efficace, invece di essere esposta continuamente a illazioni o provocazioni di vario tipo, creando una sorta di scudo mediatico per rendere la sua crescita tennistica e personale più sicura, libera di curare fisico e anima e al riparo da attacchi a volte iniqui, anche perché al momento la Townsend sembra solida e sicura di sé, ma quanto basta per andare in crisi o in confusione alla sua età?
Alessandro Orecchio
TAG: Notizie dal mondo, Taylor Townsend, Townsend
No, quello che mi fa sembrare diversi i due casi è tutt’altro. Ad esempio (per non sconfinare nel “complicato”) che uno il colore della pelle non lo sceglie, mentre l’alimentazione ed il peso (almeno in parte, ed escluse situazioni eccezionali) sì. Ma soprattutto io non mi riferivo alla discriminazione (che è sbagliata in tutti i casi), ma alla battuta che si mantenga nei limiti del buon senso.
@ Giuseppe A. (#1138734)
Appunto.
Sarà poco intelligente, che vuoi che ti dica?! 😉
@ AA9 (#1138445)
Anche a me,trovo abbia un viso molto carino…
@ Dylan (#1138671)
🙂 😉
Sono basito…
L’articolo è ottimo e il punto di vista di Orecchio assolutamnete legittimo.
Ma dire che Taylor sia un pessimo esempio per le giovani ragazze americane lo trovo non solo sbagliato ma quasi “criminale”.
Ma scherziamo?
Per una volta che un’atleta dal fisico non perfetto riesce ad emergere e solo attraverso talento, sacrifici e forza di volontà, raggiungere traguardi straordinari (N°1 juniores e già 100 del mondo) la vediamo come un esempio?
Ma sai quante ragazze sovrappeso americane possono vedere nella Townsend un esempio di riscatto, un punto di riferimento?
Ovvio che per lo sport professionistico è auspicabile un altro fisico, ovvio che se Taylor dimagrisca per lei è solo un bene ma sant’iddio, di ragazze sovrappeso ed obese ne esisteranno sempre, il problema non si può eliminare, e allora avere un’atleta che dice a tutte loro”non vergognatevi, fate sport, ce la potete fare” è solo un meraviglioso esempio.
Io di diseducativo non vedo nulla, semmai il contrario.
È bello constatare la devianza della natura umana: da un buon articolo, che riesce a dire qualcosa di intelligente su di un tema semplicissimo (“la Townsend è un bidone di grasso”), I commenti perdono progressivamente contatto con l’articolo per arrivare a parlare del senso dell’humour dei gatti.
Sto guardando il mio: mangia, tr… e se ne frega. Non deve saper leggere I commenti su livetennis.
Come no? Ma lo sai che esistono a livello internazionale movimenti per la lotta contro la discriminazione degli obesi, soprattutto negli stati uniti, dove il problema dell’obesità è di grande portata.
Quello che ti fa sembrare diversi i due casi è solo che il razzismo sulla base del colore della pelle è ormai condannato universalmente mentre la discriminazione sulla base del peso è ancora un fenomeno culturale accettato (sul lavoro per esempio, sono molteplici gli esempi che si potrebbero fare).
Circa 40 anni fai iniziai a praticare judo.
Con quel fisico non avrei mai avuto l’idoneità agonistica.
Non venitemi a dire che se sta bene a lei, deve stare bene a tutti: ci dovrebbe essere chi si deve prendere delle responsabilità.
E se collassa sotto il sole mentre giocando senza remore supera il suo limite che per forza di cose non può essere ottimale?
Poi usciranno fuori i moralisti che diranno che doveva essere fermata…
Neanche il mio gatto ride alle tue battutine..
Però a questa sì, gli è piaciuta..
🙂
Non preoccuparti Fantumazz. I miei due gatti e i miei due cani, ridono da matti. Loro, a differenza di altri, sanno scherzare. 😉
Ti ringrazio 🙂
Ti stimo.
E non solo pe l’avatar…
Il groucho vero.
Beh dai non è proprio la “stessa cosa”, su. 😉
Questo sito fa vedere com’era e come diventò,al ritorno dall’infortunio.Spero si veda.
https://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&docid=lvNqUaMdmp7EIM&tbnid=MZ1I5Sa9T1wRmM:&ved=0CAMQjhw&url=https%3A%2F%2Fguessingjar.wordpress.com%2Ftag%2Fanna-lena-groenefeld%2F&ei=cDrrU5PENYK8Oc65gCA&bvm=bv.72938740,d.ZGU&psig=AFQjCNHSX0zPCbDKMwS3WPkoa5LOavkVOw&ust=1408011246541603
La tedesca ha un best ranking al n.14 wta,nel 2006,a 21 anni,se non erro.
Prendendo spunto dai chili di troppo della Townsend,ricordo che rimasi impressionato qualche anno fa,almeno è l’effetto che mi fece,dal cambiamento della tedesca Groenefeld,che ricordo,anni fa per poco non giocò un brutto tiro alla Hingins,perchè in una partita contro la svizzera,stava vincendo ed anche nettamente,quando si infortunò piuttosto seriamente,e fu costretta al ritiro.Da lì immagino che provò una cocente delusione,oltre allo sconforto al pensiero che avrebbe dovuto ricominciare tutto da capo,una volta tornata alle competizioni.Il suo ritorno,appunto,mi impressionò,quando fecero vedere una sua partita,dove la trovai decisamente con dei chili di troppo,e visibilmente cambiata.Feci la riflessione di come una tennista dal grande potenziale come lei,potesse ridursi così.Però i media non se ne occuparono,mentre ora la Townsend,è diventato un caso tennistico mondiale.Non capisco perché nessuno si preoccupò della perdita di forma della tedesca,che,almeno a me,sembrava piuttosto forte,e destinata ad una carriera di alto livello,mentre ora,tanti,per la giovane americana,quasi si stracciano le vesti,per quei chili di troppo.
Mi spiace che tu ti sia così tanto arrabbiato.
Soprattutto, mi spiace che il tuo gatto non rida alle mie battutine.
Ma guarda che è poco più che una ragazzina. Io non escludo che con la crescita questa qui metta su un fisico sufficiente a emulare la “non snella” Serena W.. E siccome tecnica e intelligenza sembra averne in abbondanza, sarà – nel caso – uno spettacolo da vedere.
@ Fantumazz (#1138514)
Non era obbligata, ma conveniva alla squadra. Informati prima di replicare a vuoto.
Non ho risposto sgarbatamente.
Del resto, a parte i due punti sottolineati, sul resto del tuo lungo post sono sostanzialmente daccordo.
Che stigmatizzare espressioni tipo “Taylor XXL Townsend” sia ‘moralismo’ non sono invece per niente daccordo. Anche io disapprovo il vieto moralismo, ma mi sa che abbiamo idee diverse di moralismo. Perchè stigmatizzare un’espressione come “Taylor NEGRA Townsend” ti sembrerebbe ‘moralismo’? Guarda che è la stessa cosa (etichettare una persona per una sua caratteristica fisica con evidente intento dispregiativo).
@ Fantumazz (#1138453)
Io credo che tu, ogni tanto, faresti bene a informarti. Non su tutto, perché scrivi di tutto senza sapere niente, ma almeno su una cosa: le regole.
Townsend ha giocato da sola perché si era infortunata la Huber. Tu non lo saprai (ovvio) ma giocavano nella WTT, quindi ha preferito continuare da sola, perché avevano già fatto un game e perdere 1-5 risultava meno dannoso rispetto a un 0-5 a tavolino. Per la squadra. Ma tu non saprai nemmeno la formula del torneo (figurati) che prevede una somma finale dei punteggi dei singoli match, però senti l’esigenza di scriverne ugualmente, con aria da gran maestro di vita, vaneggiando di questa esibizionista che per far parlare di sé gioca il doppio da sola. Ah, sì.
Se vuoi metterci becco, oltre che guardare lo spassosissimo video postato tempo fa sul sito, informati di cosa si tratta.
Senza contare perle moralistiche, sociologiche, psicologiche, mediche e quant’altro su questa ragazza, senza sapere niente su di lei (ma figurati, ovvio).
P.s. ogni volta che apro questo sito ci sei tu che fai le battutine. Niente di male, un impiego come un altro. Perché non continui? Non fanno ridere nemmeno il mio gatto, ma è meglio rispetto a quando scrivi cose in modo serio facendo ridere.
Abbiamo finalmente l’erede di Zina Garrison, cosa volete di più? Se riuscirà anche a ripercorrerne la carriera, avrà molto di cui essere soddisfatta.
La vera cosa triste è che una tennista con questa mole possa essere efficace in un tennis di vertice….non depone molto a favore delle altre….! 🙄
Secondo me ciò che ha scritto Fantumazz è molto intelligente e penso che abbia perfettamente ragione
Questo sito comincia ad essere popolato di falsi groucho…
Oddio, non è che a me interessi tanto l’esclusiva del nick, anzi direi pure chissenefrega. E’ che mi sembra ridicolo usare il nick già usato da un altro… A meno che groucho non sia già un mito dei nostri tempi, una sorta di Pasquino che tutto poteva dire contro gli abusi dei potenti.
Venendo alla Townsend, grassa certamente lo è, ma sulla sua stazza per me un po’ c’è e un po’ ci fa. In fondo per il momento è un caso per quella. Personalmente spero che resti grassa e vincente, pensate che smacco per le altre essere battute da una panzona.
Per quando all’articolo, che dire, mi sembra discreto. Certo ci sono alcuni svarioni “dilettantistici” (quello più evidente è il passaggio “.. dimenticando che prima di tutto è o dovrebbe essere una tennista…”), ma anche alcuni confortanti progressi. Se non altro il tema scelto è “estivo” e dalla sdraia sotto l’ombrellone fa piacere osservare le signore vicine a noi e immaginarle scuotersi su un campo da tennis, tutte sudate, al solleone.
Primo: nessun regolamento, nemmeno il più stupido, può “obbligare” chicchessia – men che meno un tennista professionista – a proseguire un doppio se il compagno abbandona. E’ stata dunque una sua libera scelta.
Secondo: se prosegue questa deriva moralistica, il politicamente corretto ci soffocherà tutti.
Terzo e ultimo: è curioso che uno che si indigna per dei nomignoli, esponga poi le proprie ragioni in maniera tanto sgarbata.
un problema che centra poco con il tennis. Se riesce a giocare anche pesando 100 kg bene per lei.
Ma il problema è culturale. Come ho già detto il 50 % delle donne afroamericane è sovrappeso, di cui una buona metà è obesa.
Non sanno cosa siano i cibi, ne il loro contenuto. Non sanno cucinare, ne farsi una insalata, ne sanno cosa sia. Tutto cibo spazzatura e fast food. C’è una ignoranza pazzesca in USA, ma son tutti a dire che non è vero e che è una mecca. Tutte le volte che vado in USA rimango stupito di quanto gli americani siano ingenui e creduloni, ma soprattutto ignoranti.
Sissì, ma infatti sono d’accordo con te. Ho scritto sovrappeso “E” obesità proprio per questo.
Sono comunque situazioni delicate: a volte evolvono per il meglio, a volte ti rovinano la carriera.
A Serena Williams – che tu hai giustamente ricordato – è andata bene. Anche se credo che il sovrappeso di Serena fosse lieve. Penso, cioè, che la Williams fosse più “grossa” che “grassa”; e tale è rimasta, sebbene più muscolosa. Però non sono un medico e – in ogni caso – “a occhio” sono cose difficili da valutare, anche perché talvolta le distinzioni sono sottili.
Un altro esempio che si può fare è quello di Romina Oprandi. La talentuosa italosvizzera, secondo me, è stata danneggiata dal grasso in eccesso che aveva da ragazzina: non è riuscita a sviluppare appieno tutte le sue potenzialità e, in più, ha avuto un sacco di infortuni. Alcuni accidentali, altri in cui ha concorso il suo peso eccessivo. Fatto sta che tuttora è sempre fasciata.
Ribadisco: a mio avviso, Taylor si porta dietro un sacco di “ciccia” (pura massa grassa) che non può che penalizzarla.
E, comunque, possiamo metterci tutti l’animo in pace perché – a quanto pare – la Townsend non ha nessuna intenzione di dimagrire.
Ma pensa un po’ se uno/a deve farsi imporre stile di alimentazione e modello fisico dagli altri! Che faccia come vuole, tutto il resto è moralismo. Compreso (o soprattutto) quello dei (fasulli) moralisti che si preoccupano (fintamente) della sua salute.
Primo: informati meglio. TT non ha giocato da sola contro due per scelta, ma per una circostanza in cui è stata ‘costretta’ a farlo dal particolare regolamento della gara a squadre cui stava partecipando. E’ tutto in rete, basta informarsi.
Secondo e ultimo: le battutine e i soprattutto i nomignoli che girano in rete non sono “falso moralismo”, sono solo epigoni di stupidità, come ho cercato di far notare a uno che su queste pagine ha scritto di “Taylor XLL Townsend”. (Chissà chi era… non mi ricordo…)
Ho guardato il match townsend knapp a indian wells e la townsend era veramente overweight. Nonostante questo, si muoveva rapidamente e con lucidità. Probabilmente la giovanissima età compensa in questo momento i chili di troppo. La tennista americana dovrebbe seguire un regime alimentare adatto e perdere chili. Ho anche ascoltato una intervista con la cnn e l townsend mi è sembrata una ragazza con idee chiare e molto simpatica
@ Fantumazz (#1138453)
hai usato il termine sovrappeso e obesità. sono 2 cose diverse…taylor non è obesa. e se il suo metabolismo non la fa dimagrire nonostante i suoi ritmi da atleta….pazienza. deve per forza diventare snella per essere un esempio?
forza taylor! qualcuno non si ricorda che anche quando Serena esordì non era esattamente tutta muscoli. taylor è giovane, allenamento e incontri la porteranno a plasmare il suo corpo come deve essere. o soprattutto come vuole lei. è un atleta pro, quindi sotto controllo medico. quelli della usta furono cosi “teneri” a preoccuparsi di lei…. forza taylor!!!!!!
Un articolo equilibrato che ha il pregio di mettere sul tavolo molti degli aspetti-problemi del “caso Townsend”. E ce ne sono davvero tanti.
Vogliamo partire da quello prettamente tecnico-sportivo? La Townsend ha dimostrato di saperci fare con la racchetta. La ragazza ha talento: il braccio c’è, la mano pure. Perché, allora, buttare nel cestino una possibile buona/ottima carriera? E’ sin troppo evidente che la sua mole la penalizza, rendendone più difficoltosi gli spostamenti. A meno che Taylor non voglia dedicarsi al doppio (specialità che una con le sue caratteristiche può giocare anche da ferma), la carriera nel singolare difficilmente potrà decollare come la classe di Taylor meriterebbe.
Poi ci sono gli aspetti, tutt’altro che secondari, riguardanti la salute. A parte la possibile insorgenza di problemi cardiovascolari, c’è un rischio elevato che Taylor vada incontro a seri infortuni alle articolazioni. Non ci vuole un professorone di ortopedia per intuirlo.
Ancora. Una sportiva (inizialmente) vincente diventa giocoforza un modello per le sue coetanee. Nei paesi post-industrializzati, la percentuale di persone in sovrappeso è in continuo aumento. Negli Stati Uniti, in particolare, il sovrappeso e l’obesità sono un flagello. Come giustamente ricordato dal giornalista Alessandro Orecchio, la stessa Michelle Obama si sta battendo, sin dell’inizio del primo andato presidenziale del marito, proprio per cercare di incentivare uno stile di vita più “sano”. La Townsend, invece, rischia di sortire l’effetto opposto ed essere un cattivo esempio per le giovani generazioni.
Il riferimento – che fa il giornalista – al “circo mediatico” che si è creato attorno a Taylor è corretto, ma va sottolineato che lei ne è non solo vittima ma – in parte – anche artefice. Qualunque tennista che gioca un doppio da sola avrebbe fatto parlare di sé; se poi questa tennista ha la stazza della Townsend…
Un’ultima cosa. Ai tanti (fasulli) moralisti che in questi mesi si sono (fintamente) indignati per le facili battutine sulla Townsend, mi sento di dire che questo è un problema assolutamente marginale. Cerchiamo di non esagerare col politically correct…
Anche se è un po’ in sovrappeso, a me la Townsend piace così com’è 😀