Tsonga batte anche Federer in finale e corona la sua settimana magica a Toronto e ritorna in top ten (Video)
E’ la notte di San Lorenzo, quella delle stelle cadenti, …nonostante la famigerata “Super Luna”. Due stelle del tennis a Toronto si sono sfidate per vincere il primo Master 1000 in stagione: Federer e Tsonga. E’ il francese a spuntarla, suo quinto successo contro Roger in 16 match disputati e secondo Master 1000 in carriera. Una vittoria che corona una settimana per lui magica, insperata vista l’annata fin qui più ricca di momenti grigi che di gioie. Tsonga ha meritato ampiamente questo titolo. Ha giocato il tennis più vigoroso e continuo nell’arco di una settimana che l’ha visto superare Djokovic, Murray, l’emergente Dimitrov e quindi Federer. Un filotto da sogno che regala al francese il successo forse più prestigioso in carriera, anche sul piano storico: Guy Forget nel 1991 a Cincinnati era stato l’ultimo francese a vincere un Master 1000 fuori dalla Francia! Jo Wilfried veniva da mesi di dubbi e prestazioni altalenanti, condite da qualche incertezza di troppo sul piano tattico (inclusi cambi di coach che non sempre sono la miglior soluzione per ritrovare il filo del proprio gioco) e anche su quello fisico. Meno esplosivo, meno veloce, pareva appannato; anche meno giocoso in campo, rabbuiato. Toronto ci ha restituito un giocatore che era mancato al circuito negli ultimi mesi, un ragazzo solare e molto positivo, capace di produrre un gioco muscolare e ricco di adrenalina, seppur imperfetto sul piano tecnico. Un successo che è ingeneroso liquidare come “fortunoso”. Non è colpa sua se Djokovic s’è presentato in formato balneare, se Murray va ancora a singhiozzo, se Dimitrov ha disperso troppe energie nella settimana, e se Federer è incappato in una giornata non brillante. Nemmeno è colpa sua se Nadal è scassato. Alla fine chi vince sul campo ha sempre ragione.
Continua invece la stagione mediamente ottima di Federer, ma con troppe finali parse (Indian Wells, Monte Carlo, Wimbledon, oggi Toronto). La lotta incredibile dell’ultimo Wimbledon sembrerebbe in contrasto alla sensazione che forse che Roger arrivi all’atto decisivo stanco, e pure molto teso. Eppure non è la prima volta quest’anno che proprio in finale lo ritroviamo più lento, a commettere troppi errori e produrre un tennis meno incisivo rispetto ai turni precedenti. A fotografare il match di oggi ci aiuta un dato statistico eclatante: nel primo set (quello più equilibrato sul piano tecnico) lo svizzero ha commesso 15 errori non forzati ed una manciata di winners, roba davvero strana per lui. Ma l’aspetto più negativo è quello di non aver mai davvero trovato la misura dei suoi colpi da fondo, e di non esser riuscito ad approfittare di percentuali di servizio basse con la prima del rivale nel primo set. La sconfitta di Roger deriva da una prestazione generosa ma incolore sul piano tecnico, in cui non è riuscito a far pesare in campo la propria differenza tecnica, con cui di solito prende il controllo del gioco contro Jo. Al contrario, ha commesso una valanga di errori col colpo migliore (il dritto) perché non ha trovato la giusta distanza dalla palla, e nemmeno il feeling, con troppe palle terminate a mezza rete nella spinta, cosa molto inconsueta. Ad aggravare un quadro tecnico sconfortante, l’incapacità di fare la differenza alla risposta, per colpa di una giornata per niente lucida sul piano della reattività pura. Altro indizio di questa scarsa reattività i tanti dritti mal centrati quando la palla gli finiva addosso o nei piedi, come se necessitasse di una frazione di secondo di troppo per scattare via a trovare la corretta distanza.
Non finendo quasi mai sotto pressione al servizio, Tsonga ha potuto giocare un tennis scarno ma estremamente efficace per spinta e precisione, e con quel pizzico di coraggio nei momenti più importanti, quelli che gli sono valsi il successo. Del resto il miglior Tsonga è sempre stato questo: un giocatore imperfetto ma molto forte, tosto, esplosivo, coraggioso. I vari tentativi di renderlo più completo non l’hanno poi molto migliorato, perché i suoi difetti di sensibilità e “mobilità fine” non lo potranno mai rendere forte nello scambio come i mostri che guidano la classifica da anni. Molto più intelligente per lui concentrare i suoi sforzi nel restare un giocatore potente ed aggressivo, pronto a prendersi di forza le occasioni grazie a servizio e dritto micidiali, proprio come oggi a Toronto.
Che Federer abbia forse pagato il primo match giocato alla luce del sole, visto che aveva sempre giocato nella sessione serale? Difficile a dirsi.
Tsonga inizia il match servendo e trova un primo winner con un rovescio a tutto braccio, il suo colpo nettamente meno sicuro; quindi serve a tutta e spinge immediatamente da ogni posizione di campo, anche a costo di sbagliare. E’ il segno evidente della sua tattica: prendersi tutti i rischi possibili pur di non lasciare l’iniziativa a Roger e farsi invischiare nello scambio, dove i colpi in anticipo dell’ex n.1 possono fargli malissimo, mettendo a nudo le lacune nella fase di contenimento.
Federer replica con la stessa moneta, anticipando al massimo il suo gioco per non lasciare spazio alla potenza dei colpi del rivale. Il servizio è fondamentale per entrambi: Tsonga cerca spesso la botta centrale, a solleticare da destra il rovescio di Federer, oppure un kick che rimbalza molto alto; Roger invece lo varia di più, preferendo la soluzione slice che schizza via e mette a nudo la minor sensibilità di Jo, soprattutto sul lato sinistro.
I primi giochi scorrono via rapidi, con il servizio che la fa da padrone (anche se con percentuali di prime non altissime, soprattutto del francese) e con la risposta che latita, da entrambi i lati. Gli scambi sono rarefatti, si cerca la rete dopo un paio di scambi o alla prima apertura di campo, addirittura con qualche serve & volley (curioso vedere la maschera di Stefan Edberg abbozzare un mezzo sorriso mentre passa il replay di un tocco d’autore sotto rete del suo assistito). Tsonga è evidentemente in fiducia dopo i grandi successi di questo torneo, nettamente il suo migliore in stagione. Rischia tanto e non si cura di qualche erroraccio, continuando a picchiare ed attaccare a testa bassa.
Nel fatidico settimo game serve Tsonga e la prima non ne vuol sapere di entrare, si arriva per la prima volta a 40 pari; seguono due Ace e siamo 4-3, quindi 5-4. La prima mezz’ora di partita non è esaltante, lo spettacolo ancora si fa desiderare. Si aspetta una scossa che accenda il match, una giocata, un punto che spezzi l’equilibrio. I due si conoscono più che bene al loro 16esimo scontro, ma Federer non riesce ad incidere alla risposta, e Tsonga è vittima dei contropiedi e volée di Roger.
La “scossa” arriva nel primo punto dell’11esimo gioco: un chip and charge in risposta di Federer, chiuso da una magia in acrobazia. Tsonga sembra accusare il colpo. Borbotta mentre va a prendere la palla per il servizio successivo, gli esce una prima corta, un dritto quasi scentrato ed un rovescio in corridoio. 0-30, è il primo campanello d’allarme del match. Serve un Ace il francese, e quindi sul 15-30 un drittone colpito dall’alto verso il basso di un violenza inaudita. E’ il segnale della fiducia di Jo, di come questa settimana a Toronto si senta imbattibile. Il livello sale di colpo, con i punti che ora diventano sempre più pesanti avvicinandosi al fotofinish del primo set, ed il pubblico che finalmente accompagna ogni scambio con entusiasmo. 6-5 Tsonga, che nel gioco successivo porta Roger sotto 15-30 grazie ad un paio di risposte lunghe ed insidiose. Sul 30 pari Federer lascia partire un rovescio tecnicamente stupendo ma appena largo, arriva il primo set point per il francese, che trasforma grazie ad un altra risposta molto ben impattata e nei pressi della riga, che sorprende lo svizzero costretto ad un dritto di controbalzo che termina lungo. 7-5 Tsonga, con il vantaggio di iniziare il secondo set alla battuta, e ancor più in fiducia.
Tutto scorre nei primi quattro games, ma la tensione sembra bloccare Roger ancor di più ed il suo dritto si perde con facilità estrema. Al contrario il francese prende ancor più ritmo alla battuta e sarà di fatto ingiocabile fino al termine del match. Sul 3-2 Federer annulla una delicata palla break con un Ace. Sul 4-3 Roger sembra totalmente annebbiato: stecca di dritto perché fa fatica a trovare la palla, pure doppio fallo. E’ 15-40, ad un passo dal baratro. Salva la prima palla break con un attacco ben preparato (Roger in quel momento del match veleggiava con un eccellente 20 punti vinti a rete su 23 discese!) e quindi un servizio vincente. Continua la lotta, e continuano gli errori per scarsa reattività da fondo di Federer, che annulla anche una terza ed una quarta palla break, e sale con grande fatica a 4 pari. Troppo falloso da dietro, lento e impreciso, Roger si butta in avanti con grande coraggio ma commette doppi falli ed errori, rischiando tantissimo. Sul 5-4 40 pari arriva un’altra ottima risposta di Tsonga, ed il primo match point per il francese. Roger conduce lo scambio con estrema attenzione mista a paura, e lo annulla. E’ un game lungo, duro, faticoso, in cui Tsonga domina Roger da dietro (!), con lo svizzero che respinge l’assalto grazie a servizi e volée. Ancor più grazie ad una lucidità tattica per lui inconsueta e tantissimo cuore. Si arriva al tiebreak, dove Federer per la prima volta si trova avanti nel punteggio nel set. Ma sul 3 pari tira fuori un rovescio in uno scambio insistito, e Tsonga approfitta subito, volando 5-3 e poi 6-3, per altri tre match point. Stavolta Federer non si salva, Tsonga esulta, Toronto è sua.
Applausi per Jo Wilfried. Ha giocato un tennis più efficace e ha meritato il successo. Nel secondo set il suo servizio ed il suo dritto sono state armi micidiali. Per Federer invece oggi vale pienamente una frase che più volte ha pronunciato il suo coach Edberg nell’ultimo periodo della propria carriera: “Sto bene, mi alleno sempre meglio e gioco benissimo in allenamento; poi arrivo alla mattina del match decisivo e sento che il mio corpo non risponde, è lento e niente funziona come dovrebbe. E’ il segno evidente che sto invecchiano…”. Vedere Federer affossare a mezza rete quasi ogni dritto in cui deve spostarsi a cercare la palla è un segno altrettanto evidente che una di queste giornate no è arrivata.
Il torneo complessivamente non è stato eccellente dal punto di vista tecnico, penalizzato in partenza dalla pesante assenza di Nadal (campione 2013) e con diversi altri big in cattiva condizione. Però è stato a tratti divertente, perché spesso si è visto un tennis offensivo, con meno scambi insistiti da dietro rispetto alla media. Da domani tutti a Cincinnati, in attesa di sapere se Nadal giocherà o meno a NY, e di segnali da parte di Djokovic ed il resto della truppa, apparsa in condizione incerta nella maggior parte dei suoi principali attori.
Marco Mazzoni
La partita punto per punto
J. Tsonga – R. Federer
11 Aces 7
2 Double Faults 4
50% 1st Serve % 64%
33/35 (94%) 1st Serve Points Won 45/64 (70%)
22/35 (63%) 2nd Serve Points Won 18/36 (50%)
0/0 (0%) Break Points Saved 6/7 (86%)
12 Service Games Played 12
19/64 (30%) 1st Return Points Won 2/35 (6%)
18/36 (50%) 2nd Return Points Won 13/35 (37%)
1/7 (14%) Break Points Won 0/0 (0%)
12 Return Games Played 12
55/70 (79%) Total Service Points Won 63/100 (63%)
37/100 (37%) Total Return Points Won 15/70 (21%)
92/170 (54%) Total Points Won 78/170 (46%)
TAG: Federer, Jo Wilfried Tsonga, Masters 1000 Toronto, Masters 1000 Toronto 2014, Roger Federer, Tsonga
E perchè della mancanza di killer instinct ne vogliamo parlare?
ahahahahahahahahahah è incredibile come la gente le spari con questa disinvoltura.
Ti quoto al 1.000%
Quanta gente frustrata che si permette di criticare in maniera insensata un grande tennista che è ancora nelle prime posizioni e che ridendo e scherzando è arrivato in finale e ha perso 7-5 7-6 con un tennista in forma eccezionale!
Fortunatamente ai tennisti di questi commenti non gli frega na mazza!!
Ho letto talmente tante….in alcuni commenti su Federer che non mi viene neanche voglia di controbattere tanto sono sciocche!!!!! Roger è una schiappa, Roger si deve ritirare, Roger lo lasciano vincere….ma vi rendete conto di che cazzate dite!? A 33 anni cosa si pretende dal n.1 di tutti i tempi , che ha vinto tutto (manca solo Coppa Davis e Olimpiadi), cioe’ se non ci fosse lui che tennis del cavolo e noioso sarebbe? Quest’anno ha fatto: semifinale AO, finale Brisbane,vittoria Dubai, vittoria Halle, finale Montecarlo, finale Indian Wells, finale Wimbledon, finale Toronto…certo ha fallito alcune finali decisamente alla sua portata, ma intanto continua a vincere con ragazzini di 10 anni in meno, ha battuto Nole a Dubai….se questo è un giocatore che si deve ritirare allora voi che commentate avete dei seri problemi ma molto seri…credetemi
e tra l’altro Raonic ha appena 23 anni…con il servizio che si ritrova e con il gioco che migliora continuamente è molto probabile che il suo rendimento sull’erba sarà sempre al top,non credi?
ok vabbè Federer è una schiappa ,è numero 3 del mondo solo perchè agli altri fa pena e lo lasciano vincere ogni tanto sei semplicemente assurdo!!come si fa a dire che Nole l’ha lasciato vincere ,ahah roba da matti!!è poi cosa vuol dire che con berdych era favorito ma mi sbaglio o è pur sempre uno dei top ten non è mica numero 200 del mondo!!e non vorrei ripetermi ma una partita finita al 5° set con Djokovic dopo 4 ore di gioco come la giudichi?boh..contento te
Quoto questo commento competente ed equilibrato.
Direi che tu che ti firmi Gianluca naso sei effettivamente Gianluca naso..
Saluti.
Vatti a vedere il rendimento su erba di Wawrina e Raonic e poi ne riparliamo. Dubai Nole lo gioca solo perchè è obbligato a giocare un atp 500 prima degli us Open e nella vittoria con Berdych era favorito.
si certo fortunati…infatti a Wimbledon ai quarti ha battuto Wawrinka numero 4 del mondo..e in semifinale un bombardiere come Raonic in forma strepitosa!!poi il fatto che a Dubai ha battuto Djokovic e Berdych chiaramente per te non contano giusto?ma lo fai apposta ? 😀
Ormai arriva in finale solo quando ha tabelloni fortunati ed oggettivamente facili, l’unica vittoria contro pronostico è arrivata con Nole a Montecarlo. A Toronto, Indian Wells e Wimbledon era il minimo arrivare in finale vedendo gli avversari che ha incontrato.
sarà anche limitato…ma forse saranno più limitati gli altri dato che riesce ancora ad arrivare in finale ad un master 1000 ,in finale a Wimbledon e lottare fino al 5°set con Djokovic !!ma dico io,è tuttora numero 3 del mondo ma di cosa stiamo parlando?cioè se iniziasse ad arrancare nei tornei ad uscire ai primi turni ad uscire dalla top ten,allora magari chissà uno potrebbe anche pensare al ritiro…ma per adesso sono discorsi senza senso
@ Andri60 (#1136767)
ma cosa dici ? non ne ha piu? Game over? ma se va sempre in finale?
perde 7.5 7.6 con un Tsonga in forma storica e che ha battuto gli altri top…e per questo dici game over? Federer e’ un essere umano.Non puo vincere sempre. Ma ne ancora molto da dare da dire. Io non capisco queste estremizzazioni.
Ottimo articolo, come sempre 😉
http ://cronache-sportive.blogspot.it/
Questa la mia inesperta versione 😉
Anche i primi 100 e le vecchie glorie
Quando avverrà, quel giorno tutti i primi 50 giocatori al mondo dovrebbero essere presenti ad applaudire il numero 1 di sempre.
Premesso che non ho visto la partita e quindi non sapevo come fossero andate le cose.
Ho letto un sacco di critiche a Federer e alla sua forma fisica,mi aspettavo un punteggio da ko, ma poi scopro che ha perso solo 👿 7-5 7-6
Concordo su tutto.
Quando appenderà la racchetta al chiodo ci si accorgerà che il Tennis non sarà più lo stesso.
E’possibile certo.
Vero che ha lottato come un leone sulle pb però,per es.a Wimbledon ha saputo ribaltare un 4°set disperato dopo 3 ore di gioco.
Qui aveva giocato appena 1h30’…sul 3 pari del tb si è proprio arreso senza combattere.
Credo che la verità,come al solito,stia nel mezzo tra il mio ed il tuo discorso 🙂
Be’ sono amareggiato perché anche ieri sera è stata un’occasione persa e quest’anno ne ha perse tante di finali in cui è arrivato stanco ma tanto stanco e scarico mentalmente… Purtroppo, due soli tornei vinti e cinque finali perse per uno come Federer non si puo’ dire che sia (per ora) una stagione da incorniciare, ma vista l’eta’ dobbiamo accontentarci….Lui giochera’ finche’ si divertira’ ma uno Slam vuole vincerlo , non lo dice , pero’ è cosi’……Che tristezza quando si ritirera’
Sinceramente un tifoso del Re che scrive così mi sorprende;anzi,a maggior ragione potrebbe ritirarsi ora che non vince più come un tempo…avrebbe molto più senso.
Io rispetto tutti i pareri…mi riesce difficile rispettare cose scritte senza una buona ragione dietro.
Credo che Federer possa giocare quanto desidera e non vedo nessun motivo per ritirarsi quando fa ancora finali di Masters1000.
Allora Murray cosa dovrebbe fare secondo te?.
Per la casa in montagna non c’è problema:ti ospito 😉
Ma perchè si doveva ritirare?.
Un giocatore che può dare ancora tanto!.
Secondo te ha pensato al ritiro e non l’ha fatto per gli sponsors?.
Secondo me sei tu che sei ingenuo.
Ritiratevi voi !!!
punta ad arrivare a Rio,così dopo aver perso quelle del 2000,2004,2008 e 2012 farà cinquina 😆
Bravo Cassius! 🙂
Finalmente! Era ora! 🙂
… e perché mai dovrebbe ritirarsi?
Una tale meraviglia della natura che sta giocando un 2014 straordinario, dovrebbe salutare e smettere?
Il Migliore che perde solo in finale, certamente perché non più giovanissimo, dovrebbe smettere di far ammirare il suo tennis straordinario?
Il finalista di Wimbledon 2014 (e che finale!), dovrebbe appendere la racchetta al chiodo? Perché?
Leggo di commenti che rimpiangono un suo mancato ritiro di due anni fa.
Pensate a quanto spettacolk ha ancora regalato in questi due anni, alla dimostrazione di abnegazikne mostrata cambiando racchetta, alle dichiarazioni di rammarico di Sampras per non averlo fatto.
Re Roger, i campi saranno sempre aperti per te, fio a che lo vorrai.
Se ogni tanto sarai più stanco di quanto sperato sapremo capire e vi troveremo un motivo in più per apprezzarti.
Onore a Tsonga, perdona straordinaria.
Federer ra stanco, non ci vuole molto a capirlo, non reggeva gli scambi, cercava di andare subito a rete per abbreviare, purtroppo la sua autonomia e’ limitata ormai
Quoto tutto,pur essendo uno grande tifoso di Nadal ammiro enormemente Roger in questi ultimi anni di carriera per il coraggio che sta dimostrando nel continuare a mettersi in gioco. Un vero fuoriclasse a cui va tutto il mio incondizionato affetto!
sisi, uno che a 33 anni dice di essere invecchiato perché nel giorno decisivo sente che il suo fisico non risponde come dovrebbe…..si tratta di una finale in un torneo Masters 1000… è proprio un marziano !
@fabio Caro amico, non credo sinceramente esista un tifoso di Roger accanito ed appassionato quanto me, non solo in Italia.
Io le altre partite neanche le guardo, per non parlare dell’arrotino….
Resta il fatto che il calendario è inesorabile ed il dilemma rimane tra averlo così, con lampi di gran classe ma non da titolo, ed il ricordo dei trionfi passati, mi strugge.
Io sono contento che giochi ancora ma resto dell’idea che avrebbe anche potuto ritirarsi, così come penso che lo avrebbe fatto subito se avesse vinto Wimbledon quest’anno.
Avere pareri diversi non significa non potere accettare, se non rispettare, quello altrui.
Quanto al mare, ci abito già: hai qualcosa in montagna ?
Con simpatia
Andrea
Roger deve continuare a giocare fino a 34/35 almeno perche uno cosi puo far solo del bene al tennis. Quest’anno sta veramente lottando come un leone come non mai in tutti i torne ma purtroppo quasi sempre sbaglia l’appuntamento decisivo. Peccato veramente perche questo potrebbe essere davvero l’ultimo anno ad alti livelli e quindi difficilmente lo rivedremo nelle fasi decisive dei grandi tornei nei prossimi mesi perche piu passa il tempo piu si riduce il margine di giocare finali slam e dei mille e l’eta si fara sentire ancor di piu di quanto non si sia sentita fini ad adesso
@ fabio (#1136809)
La tua ingenuità mi fa sorridere, non hai proprio capito ciò che volevo dire, se Federer si fosse ritirato nel 2012 ( come era giusto che fosse ) avrebbe dovuto risarcire tutti gli sponsor.
@ fabio (#1136813)
Secondo me sbagli, nel senso che la voglia di lottare ce l’ha messa tutta! Sulle palle break è stato un leone, l’ho visto fare molto peggio in altre occasioni! Per me è proprio mancato fisicamente!
Tornando alle cose serie,Tsonga ha meritato di vincere il Torneo per quello che ha fatto e gli avversari eliminati.
Roger è rimasto aggrappato al match,ma si capiva quale sarebbe stato il destino della partita.
Sono deluso perchè non ho visto in Roger quella voglia di vittoria che aveva avuto durante tutto l’anno.
Insomma un Roger sulla falsariga del 2013.
A che “SANTO” si sara’ votato questa settimana Jo????
Un giocatore in fase calante ormai da diverso tempo che
all’improvviso ti tira fuori un torneone cosi’??? 🙄
Vai al mare insieme a Solaire…un bell’appartamentino fino al 2018! 😉
Complimenti!.
Sei riuscito a scrivere in 2’una serie di sciocchezze da Guinness dei primati!.
Uno che è già miliardario da anni gioca per il Dio denaro?.
Vai al mare che è meglio va!
Federer non ha avuto neanche una palla break e Tsonga ha il 94% di realizzazione con la prima… roba che nemmeno Karlovic 😯
Certo! Ritirandosi dopo Wimbledon 2012 sarebbe uscito di scena da trionfatore, e oggi avremmo un mucchio di nostalgici a sostenere che se avesse continuato sarebbe arrivato a 20 slam! Invece lui ha mostrato umiltà e continua a rimettersi in gioco, onorando lo sport che lo ha reso grande e dando esempio di professionalità e passione!
Federer mancherà tantissimo, nessuno lo mette in dubbio, io tutt’oggi sento ancora la mancanza di Sampras, eppure lui si ritirò dopo la vittoria agli us Open 2002 e forse avrebbe potuto continuare a vincere e divertire ancora per molto, peró si ritirò, fu un grande gesto da parte sua.
A Wimbledon e Toronto è arrivato in finale con tabelloni da atp 500, solo a Montecarlo ho rivisto il vero Federer anche se perse nuovamente in finale.
@ Gianluca Naso (#1136777)
Perfettamente d’accordo
Muhahaha non poteva andarmi meglio ne il serbo ne il peRFettino
Per fortuna non si è ritirato! E quando lo farà, fra non molto suppongo, mancherà tanto, ma tanto…
ma cosa stai dicendo?colpo di sole?:)il fatto che a Wimbledon Djokovic è riuscito a batterlo solo al 5°set dopo ben 4 ore di gioco tu come la valuti?fato? boh!!è comunque anche in questa occasione è arrivato in finale…se fosse per te allora a questi livelli non sarebbe dovuto arrivare nemmeno ai quarti
@Solaire
Non credo la tentazione dei soldi, ne ha già un’esagerazione.
Voleva l’oro olimpico, e’ andato avanti e ha perso il momento giusto.
Ma doveva ritirarsi dopo Wimbledon 2012.
Concordo in pieno
Dispiace per Federer,ma complimenti a Tsonga che ha giocato un torneo fantastico
Questo set è finito al tie break solo perché Federer ha una classe immensa. Solo lui poteva vincere tutti quei games senza fare un punto da fondo. Solo servizi vincenti e giocate raffinate a rete. Quasi eroico il rifiuto della sconfitta nella giornata più negativa del 2014 (Nadal non lo conto neanche). Sono paradossalmente fiducioso, perché in una giornata così storta la stava quasi portando al terzo set. E a quel punto Tsonga avrebbe anche potuto soffrire per i fantasmi delle occasioni mancate. Ma Jo è stato inappuntabile nel tie break. In generale ha giocato molto meglio. Più centrato, più solido, più ordinato. Implacabile al servizio.
Resta da chiedersi perché Federer fosse così lento di gambe oggi. E’ la fatica dei turni precedenti, la collocazione diurna o semplicemente il pedaggio da pagare per i 33 anni? Boh, probabilmente un mix di tutti questi elementi.
Io non posso far altro che sedermi ed applaudire Tsonga per quello che ha fatto, era l’outsider col tabellone più difficile, quasi impossibile, ha vinto battendo i più forti.
In merito a Federer, io rimango dell’idea che ormai non ha più i mezzi per vincere qualcosa d’importante, quest’anno ha raggiunto qualche finale solo grazie all’aiuto del fato e tabelloni agevoli.
Mi dispiace per voi nostalgici ma la verità è che Federer avrebbe dovuto ritirarsi dopo Wimbledon 2012 ma il Dio Denaro è tentatore.
Tsonga ha giocato un torneo fantastico e merita questo titolo. Complimenti anche a Federer che, nonostante molti errori insoliti, ha lottato con grande cuore. Inutile ricordare che essere lì a 33 anni sia statisticamente quasi incredibile! Peccato…
Federer =Panatta degli ultimi tempi.
Qualche sprazzo di vero immenso talento, ma non ne ha più.
Game over
37 Errori di Roger. Non ho visto la partita, ma questa statistica parla chiaro. Brutta prestazione di Federer?