David Goffin: andata e ritorno Paradiso – Inferno
I circuiti pro ATP e WTA sanno essere inclementi e duri mettendo a dura prova i sogni da bambini di futuri tennisti ma sanno anche regalare di tanto in tanto favole a lieto fine che fanno sempre più innamorare gli appassionati di questo sport: è questo il caso del belga David Goffin, 23 anni, per tutti quanti La Goff, che ha vissuto un periodo di risultati deludenti condizionato da un infortunio e che in questa estate sembra definitivamente esploso, facendo un deciso salto di qualità che lo ha portato già fra i primi 50 giocatori al mondo (per l’esattezza al numero 48) grazie all’ultima vittoria dell’ATP250 di Kitzbuehel.
In una delle finali più giovani di un torneo ATP dell’era Open, La Goff ha battuto l’astro nascente austriaco e idolo locale Dominic Thiem in rimonta, con uno score finale di 4/6 – 6/1 – 6/3, dimostrando nervi saldi e capacità di reagire per confermare il magnifico trend positivo che sta caratterizzando questo scorcio del suo 2014: 3 challenger vinti (Scheveningen, Poznan e Tampere), 20 vittorie consecutive e adesso questa prima affermazione nel circuito maggiore che fanno di Goffin il quinto tennista belga (sempre era Open) a trionfare in un evento ATP, a 19 anni dal successo di Filip Dewulf a Vienna ’95 e a 6 dall’ultimo successo messo a segno da Steve Darcis a Memphis ’08. In ultima analisi va posto l’accento sul fatto che Goffin fosse presente a Kitzbuhel grazie a una wild card, evenienza già verificatasi in altri tornei quest’anno ma che comunque resta sempre un dato affascinante e significativo del momento.
Reduce da un infortunio al polso e all’inguine che lo aveva fatto sprofondare fuori dai top100, il belga ha giocato un luglio (e un inizio agosto) strepitoso, riportando l’attenzione sul suo talento e sul suo gioco ritenuto troppo velocemente un pò leggerino: è giusto leggere e ascoltare opinioni discordanti sui tennisti e sul loro tennis, d’altronde il bello di un dibattito e di un confronto sta proprio nella diversità e nella pluralità di idee che rappresentano la base ideale per un costruttivo disquisire, ma ciò che a mio avviso è proprio sbagliato è il formulare giudizi rapidi e senza la benchè minima esperienza e voglia di ascoltare gli altri, avendo un minimo di pazienza. Il talento di Goffin aveva solo bisogno di intraprendere la propria strada, il proprio percorso per uscire definitivamente allo scoperto.
Roger Federer come idolo e un rovescio spesso giocato in anticipo in grado di disegnare geometrie redditizie per tutto il campo facendo muovere l’avversario portandolo all’errore, che prima o poi arriverà puntuale: un tennis solido con un ottimo servizio e una tenuta mentale che colpisce ancora di più (nella finale contro Dominator Thiem ha annullato 5 delle 6 palle break concesse durante tutto l’incontro).
La finale di Kitzbuhel incorona quindi il suo nuovo re, spingendolo a continuare nella sua lunga marcia estiva, ma in generale autorizza ancora di più a parlare di ricambio generazionale: è stato fin adesso l’estate delle varie esplosioni, dei giovanissimi campioni affacciarsi con risultati importanti nel circuito dei grandi, da Nick Kyrgios a Wimbledon fino a Zverev sulla terra di casa, da Coric recente protagonista in quel di Umago contro il nostro Fognini (e non solo…), passando per i baby tennisti americani (Kozlov su tutti) farsi le ossa sul loro cemento a stelle e strisce per arrivare al cileno Garin appena approdato al main draw del challenger di San Marino (senza dimenticare Filip Krajinovic re di Cortina). Anche se io sento la mancanza di qualcuno…
Sembra essere giunto il momento di un simbolico passaggio di testimone con un circuito che si appresta a vivere una delle sue stagioni più belle, fra campionissimi che non vogliono mollare lo scettro e baby fenomeni che quello scettro mirano un giorno proprio a conquistarlo.
Alessandro Orecchio
TAG: David Goffin, Giocatori, Goffin, Notizie dal mondo
@ Ktulu (#1133804)
Davydenko? 😐
Li avrà.
Credo.
Ma quei muscoli che mancano non gli permetteranno tanto di più.
Lo vedo fisso nei top 30, per il resto vederlo fare grandi risulatati negli Slam è dura.
Ma la palla viaggia senza che lui apparentemente faccia nessuna fatica 😉
@ giuseppe (#1133920)
è davvero segaligno, secondo me anche più di Simon. Sembra un pittore capitato lì per caso. Incredibile. Gli auguro tanti successi.
Goffin è la dimostrazione perfetta di come il tennis sia solo tempi e distanze.
Anche se negli ultimi anni ce lo stanno facendo diventare uno sport di muscoli.
@ Ktulu (#1133804)
volevo trovarne uno che avesse combinato qualcosa di grido (con tutto il rispetto per Santoro), avrei potuto anche dire Florian Mayer o Dudi Sela ma non avrei portato molta acqua al suo mulino..
@ barra de boca (#1133658)
Che fai mi dai contro?
Ma sei impazzito?
😈
Vero. Ha un timing perfetto, la palla viaggia senza che faccia grande sforzo, talento purissimo anche se purtroppo fisicamente troppo leggero.
Tra l’altro, se non sbaglio, nelle 15 vittorie di fila sul Challenge ha dato 30 set a 0.
Con gli avversari che non sono nemmeno mai praticamente arrivati a fare 4 game su un set.
Talento purissimo, la palla esce dalle sue corde in un modo naturale come in pochi altri.
Sì vabè, paragonare Murray, che ha un fisico imponente (190 per 85kg) e serve a 210 all’ora con Goffin che a parte l’altezza ha due spalle larghe come quelle di un ragazzino di 14 anni è abbastanza fuori luogo direi
Poi anche come gioco non c’entrano niente, Murray gioca prevalentemente in difesa, di rimessa, mentre Goffin è uno che prova sempre a far gioco, gioca coi piedi quasi dentro il campo con grande anticipo e sensibilità.
Semmai direi che ricorda Santoro.
@ barra de boca (#1133658)
associare la leggerezza a Murray che è 1.90 con gambe da toro è da visionari….
leggerezza murray? ma scherzi? andy è un toro fisicamente e pure di potenza nei colpi quando accelera fede,peserà 85 kg questo è un colosso,mats son daccordo ma era altro tennis,ma murray è tutto tranne che leggero tira delle badilate incredibili anche quando si appoggia
bravo goffin.potrebbe fare anche di + secondo me>
Goffin veramente bravo e sottovalutato, non sono d’accordo con te sulla “leggerezza” mirko perché è sempre relativa, ti nomino due che giocando “di sponda” e sulle variazioni il loro sono riusciti a farlo più che egregiamente:
Andy Murray & Mats Wilander
Concordo sulla bontà del giocatore e sull’articolo di Orecchio in generale:
tengo a dirlo esplicitamente e pubblicamente perché c’è… in giro che dice che io scrivo apposta per dargli contro “aprioristicamente”! 😆 😆 😆
stile di gioco impeccabile quasi perfetto nelle movenze estetiche,troppo leggero per competere ad alti livelli purtroppo anche se metterà su peso,il clone di olivier rochus gran braccio gran talento,dale foffin