La corsa di Alexander Zverev si è già arrestata?
Partiamo con una precisazione: il titolo è chiaramente provocatorio.
Nelle ultime settimane il circuito ATP ha visto farsi largo l’astro nascente del tennis tedesco (e mondiale) Alexander Zverev: il giovanissimo tennista teutonico era ben conosciuto dai vari appassionati del genere tennistico, fra chi lo aspettava come il nuovo Messia e chi lo vedeva come un potenziale e ben accetto campione per un movimento sportivo alla ricerca di un ricambio generazionale e di un nuovo top player da troppo tempo, ma la sua esplosione improvvisa ha comunque generato clamore attorno a lui e scosso l’ambiente.
Classe 1997 (è nato il 20 aprile), il17enne Zverev fratello d’arte, è balzato agli onori della cronaca sportiva con il suo dirompente exploit al recente torneo casalingo di Amburgo, torneo ATP500 dove fra lo stupore generale e il piacere condiviso ha sconfitto l’olandese Haase, l’esperto russo Youzhny, il colombiano Giraldo, il connazionale Kamke prima di cedere nettamente (6/0 – 6/1) al mostro sacro terraiolo David Ferrer in semi finale. Un torneo che, al di là dell’ultima partita giocata e persa malamente, è sembrato assistere all’avvento di un piccolo campione, pronto da quel momento a battagliare nei tornei più importanti per proiettarsi in un futuro da star assoluta della racchetta, imitando il talentino aussie Nick Kyrgios che poco tempo prima si era rivelato al mondo in quel di Wimbledon.
Fresco di best ranking Zverev, si apprestava quindi a continuare nel circuito dei “grandi”, per confermare il trend positivo e lasciar perdere i tornei minori del circuito challenger a cui gli organizzatori puntualmente lo invitavano attraverso infruttuose wild card. E qui avviene il patatrac (sportivo).
Rifiutare tornei dove poter giocare un numero maggiore di partite visto il livello più basso degli avversari, portando a casa punti importanti per la classifica e avvicinarsi magari ai top100 prima della conclusione dell’anno: sarebbe stata la cosa giusta da fare per me, invece, carico di aspettative altrui e un pò svuotato di motivazioni proprie, il tedeschino si è trascinato da un torneo all’altro per perdere da avversari di medio livello racimolando pochi games e vere e proprie batoste.
Prima il torneo croato (ATP250) di Umago e un primo turno perso contro lo spagnolo Montañés con un duplice 6/4, un ko contro un giocatore nella fase calante della sua carriera ma pur sempre un abile giocatore da terra battuta: una sconfitta che tutto sommato può pure starci. Ma ciò che stupisce maggiormente è accaduto al 1T del torneo austriaco di Kitzbühel: 6/1 – 6/0 dall’argentino Schwartzman. Ammesso che una singola partita non abbia una rilevanza assoluta e che ci possa stare una sconfitta netta in un momento delicato come il passaggio reale al professionismo e al circuito dei più esperti, ciò che stona è però la fretta, la voglia di bruciare tappe e tempi, la convizione, o presunzione che dir si voglia, di essere già grandi e potersela giocare con tutti.
Personalmente credo sia un modo di fare controproducente e mi stupisco che sia una situazione diffusa fra le piccole star del futuro, tutti convinti di essere già maturi abbastanza per saltare a piè pari step che invece avrebbero solo la funzione di rendere completa una maturazione psico fisica che, soprattutto alla loro età, appare come una base necessaria e di cui non poter fare a meno. Che sia colpa degli organizzatori dei tornei 250/500 che regalano golose wild card soprattutto per un proprio ritorno di immagine o di chi ti sta accanto e dovrebbe saperti consigliarti e invece non lo fa volendo solo cavalcare l’onda del momento, tuttavia abbandonare il circuito dei challenger (dove di recente Zverev aveva vinto in modo piuttosto clamoroso il prestigioso Sparkassen Open di Braunschweig) spingendo sull’entusiasmo generato da chissà quale record infranto per essere il più giovane a vincere una partita in un qualsivoglia torneo ATP500, appare a mio avviso una scelta definibile come avventata e infelice.
Ho sempre visto, non solo nel tennis, un desiderio di crescere che non ho mai pienamente capito: la vita in generale e nello specifico quella di uno sportivo, è fatta di tanti piccoli pezzi che vanno a completare un puzzle giorno dopo giorno, per poterci condurre alla piena consapevolezza di noi stessi e dei mezzi che possediamo. Ogni cosa per essere completa ha bisogno del proprio cammino. Sicuri che crescere in fretta non ci faccia perdere dei pezzi importanti strada facendo?
Alessandro Orecchio
TAG: Alexander Zverev, Notizie dal mondo, Zverev
finitissimo 😆 😆 😆 😆 😆 ma x favore
Quoto . Fai giocare Zverev con Maximo Gonzalez invece che con Youzhny e voglio vedere se riesce a fare il fenomeno . Anzi credo che abbia intelligentemente evitato la WC a S.Marino per non rimanere invischiato nella lotta con un esperto mestierante da rosso con il rischio di rimediare una sconfitta e una pessima figura considerato che 2 sole settimane fà lo si già considerava nuovo numero 1 al mondo . Andando a giocare negli States anche una sua eventuale debacle potrebbe essere giustificata dal fatto che si sta confrontando con i più forti , dimenticandosi però di aver saltato uno step a cui per forza di cose ( e soprattutto di classifica ) dovrà far fronte e sarà lì che si potrà capire con che tipo di giocatore stiamo avendo a che fare .
@ Koko (#1132312)
ma su koko cosa costa ammettere che su kyrgios hai preso una cantonata? 🙂
ricordo bene che lo criticavi perchè alla ricerca di punti facili sulla terra americana in primavera e intanto lui mostrava fondamentali di primo livello.
non capisco perchè non prendere atto che l’australiano è già oggi un grandissimo prospetto, con colpi che fanno già malissimo.
deve crescere? ovviamente si, è giovanissimo.
ma ciò non toglie che le sue vittorie sono attualmente più che meritate e la normale conseguenza di un gioco già altamente incisivo.
e poi basta leggere i commenti dei pro che ci palleggiano contro, come ad esempio bolelli, tutti stupiti dalla sua pesantezza di palla.
Ecco bravo! Io sono convinto che nessuno dei tre vincerà mai uno slam, però non è detto che fra qualche anno ci siano dei fuoriclasse che monopolizzino i tornei più importanti! vedremo se hai ragione!
Lo ammetto! Non mi sono annoiato ! Un saluto
Per un atleta giovane, conviene poter alternare tornei di categorie diverse, al fine di potersi confrontare con giocatori superiori, ma anche con giocatori inferiori al fine di mantenere fiducia nei propri mezzi e provare schemi diversi
@ Alessandro6.9 (#1132300)
E’ indubitabile che però tra i fenomeni Nadal ha le caratteristiche più adatte a soffrire Kyrgios come ha sofferto con Rosol e anche con il big server Soderling! Che poi tu lo debba battere fisicamente e mentalmente non vi è dubbio ma sai l’erba è nota per rendere questi miracoli molto più facili se hai le caratteristiche giuste. In certe condizioni di erba non rovinatissima Nadal può lottare ma fino ad un certo punto perchè a volte è stato sconfitto da tennisti di basso lignaggio. Chiaro che quando dici che Kyrgios è strafottente contro i fenomeni e pensa sempre di poterli battere indichi una qualità tipica del Greco-Australiano che non tutti hanno a livelli simili e che non è contestabile.
No koko mi dispiace, qua sbagli tantissimo. Se Kyrgios batte Nadal, non batte il Nadal che pressapoco descrivi tu. Batte Nadal. Cioè un fuoriclasse che: 1) prima devi battere mentalmente (devi entrare in campo con la sfacciataggine e il coraggio di potertela giocare, che per un 18enne non è poco ed è indice di grande personalità); 2) poi lo devi battere con aggressività dal primo all’ultimo punto ( e non devi scendere mai di ritmo o di continuità, altro indizio, oltreché di personalità, di estrema serietà della forza del giocatore); infine lo devi battere fisicamente (e qua devi avere gambe, polmoni e braccia) specie se lo fai al 3 turno e non al primo o secondo turno ecc. ecc. ecc.
Ti dico anche un’altra cosa, Kokkinakis a mio parere è in prospettiva ancora più dominante di Kyrgios, visto nei challenger americani a me ha fatto paura, perché già oggi si vede che fra tre anni, a questo ragazzo, sarà difficilissimo strappargli il pallino del gioco e fargli punto.
Su quello che hai scritto, secondo me, puoi essere smentito senza appello e lo trovo stranamente superficiale da parte tua (che scrivi semrpe con grande attenzione e conoscenza).
Tornando a Zverev, non è che ha fatto un figurone soltanto ad Amburgo; aveva vinto una settimana prima un challenger parecchio difficile a Braunschweig, dimostrando nel complesso delle due settimane di avere già una buona solidità.
E’ chiaro che ora andrà incontro a normalissime sconfitte, prima di impennare nuovamente e raggiungere altri step di crescita, che fra qualche anno lo porteranno a giocare con costanza negli atp.
Quello che l’articolo dice è soltanto una cosa: oggi buttarsi negli atp è controproducente. Sarebbe lo stesso errore di Quinzi che lo scorso anno andò a giocarsi i challenger con le WC senza avere una solidità di fondo nel gioco che lo rendesse competitivo. Il grande divo sta oggi leccandosi le ferite per l’errore di valutazione e di presunzione che ebbe lo scorso anno.
Questo e’ il senso dell’articolo un passo alla volta, senza precorrere i tempi. I challenger Zverev e chiunque altro ragazzo under 20 deve dimostrare di vincerli su tutte le superfici, per settimane consecutive e con regolarità per andare a giocare gli ATP.
Questo oggi è capitato soltanto a Nick Kyrgios, che giustamente per i suoi risultati può avere la pretesa di giocare già nel circuito maggiore, consapevole che forse continuerà a crescere.
Goffin è un talento incredibile, però non ha le possibilità fisiche per vincere uno Slam, al giorno d’oggi..
Comunque queste uscite sono ridicole, pronostici una vittoria sua del Roland Garros, fra 3-4-5 anni..ma sulla base di cosa lo dici? Specificando bene quale torneo, fra quanto, con una sicurezza del genere. Fate ridere! Non in senso offensivo
@ mirko.dllm (#1132117)
Ipse dixit.
@ alexalex (#1132052)
tomic è un problema di testa, nishikori stava umiliando nadal sulla terra, goffin ha un talento incredibile, sembra il mago harry potter del tennis, peccato il fisico minutino ma vedrai che tra 3-4-5 anni vincerà il roland garros
Non so te,ma io in quest’era mi sono decisamente annoiato,a vedere che nei grandi tornei,i favoriti non venivano mai o quasi sorpresi da avversari di classifica inferiore.Senza contare le innumerevoli sfide tra i cosiddetti ‘Fab Four’,sempre uguali l’una dall’altra,alcune delle quali,confesso che mi sono perso volentieri,perchè non ero proprio motivato a seguirle.Io ho rimpianto molto di più tennisti alla Safin,Nalbandian,Haas,ed anche Ancic,tennisti di cui si sente molto di più la mancanza,e che hanno suscitato in me rammarico,per tutti gli infortuni avuti,oppure l’indolenza in partita mostrata spesso da Safin,che gli ha impedito di essere il principale rivale di Federer,prima di Nadal.Per me,comunque,l’epoca migliore del tennis,è stata a cavallo degli anni Ottanta e Novanta,quando c’era una grande varietà di campioni,e si passava dai vari McEnroe,Lendl,Becker,Edberg e Wilander,fino a Sampras,Agassi,senza dimenticare i vari Courier,Ivanisevic e Chang .E c’era un grande contrasto di stili,che è sempre stato il sale di questa disciplina sportiva.A me questa omologazione,sia dei campi di gioco,che degli stili di gioco dei tennisti,proprio non riesco a farmela piacere.
Assolutamente d’accordo.In Italia abbiamo questa assurda fissazione di non voler bruciare i talenti(che poi cosa vuol dire,lo sappiamo solo noi in Italia),veri o presunti,non mettendoli mai alla prova,con avversari sulla carta più forti,ma si ha la tendenza a farli giocare molto spesso con avversari inferiori,almeno come classifica(come appunto la partecipazione alla Coppa Valerio di Quinzi e Baldi)
mi sembra che con questo articolo si voglia in qualche modo giustificare la pessima gestione di quinzi. invece di farlo giocare i tornei che contano è ancora in giro a future. sono quelli che gestiscono l’italiano a dover andare a scuola da quelli che gestiscono il tedesco, e non certo viceversa!
difficile da pronosticare per adesso, vista la giovane eta di tutti i protagonisti. Pero sarei curioso di sapere chi vedi meglio di Zverev tra i top nel periodo 2020-2025…
Sono d’accordo con l’autore, Zverev è finito.
si tratta chiaramente di una provocazione e le provocazioni ci stanno, sempre che l’articolo sia un editoriale firmato, come in questo caso. Mi sembra comunque parecchio prematuro dare giudizi su una strategia sulla base di un paio di sconfitte al primo turno, avrei fatto un articolo del genere a fine agosto, sempre che si confermi la tendenza. Diciamo che Zverev sta seguendo un percorso non quinziano/donatiano ma più simile a quello di un Kyrgios. Sono anche io convinto della necessita di crescere un pezzo per volta, con le quali dei challenger e i futures. Ma non si può dire che il percorso di Zverev, al momento, dimostri che abbiamo ragione.
Che il futuro sia di giocatori di talento (Dimitrov, thiem) lo spero tanto! Di giocatori tutto servizio e meno colpi possibili (Raonic, Janowicz, kyrgios) spero tanto di no!
Ho l’impressione che alcuni dei tennisti da te citati non siano dei futuri campioni, ma dei buoni giocatori affermati (tomic, goffin, nishikori).
Che il titolo sia provocatorio per fare il pezzo ci sta. Ma credere davvero al patacrac per UNA sconfitta netta…. suvvia. Vuol dire non aver mai giocato a tennis
😆 😆 😆
@ pallettaro (#1131955)
nel futuro non ci sono pelotari come li chiami tu tipo nadal ferrer murray e anche djokovic, ma avremo tanti campioni di talento e servizio che cercheranno di giocare su meno colpi possibili, il discorso che il tennis è sempre uno sport e quindi la parte atletica sarà sempre importante, i prossimi campioni saranno dimitrov thiem goffin tomic raonic janowicz zverev kyrgios nishikori, poi appena dietro pospisil delbonis vesely cecchinato evans quinzi kokkinakis coric ecc, poi chiaro che gli infortuni o la testa potranno indirizzare le loro carriere vedi delpotro o t.haas
Non sara’ mai Boris Becker ma nel prox.futuro nei primi 20 ci entra
a differenza del nostro “Messia” sul quale non scommetterei un centesimo
nemmeno x una sua entrata nella top 100 !!!
@ Jose mourinho (#1131988)
che centra. Federer giocava un grandissimo tennis anche quando perdeva da Horna. Si tratta di assemblare tutti i pezzi del puzzle. Cosa che è più difficile per i giocatori di talento che rischiano di perdersi nelle loro variazioni.
Per i pallettari è più semplice, i loro gioco è più definito, ma intanto la tirano di là, per i creativi è più difficile trovare l’equilibrio tra i colpi.
Mi permetto solo di contestare questa voglia di ricambio generazionale e di avere un nuovo top player! Ho la strana sensazione che fra 5-6 anni rimpiangeremo l’era Federer, Nadal e Djokovic…
a mio parere è un caso fisiologico che ci sta, ha vinto 8 o 9 partite di fila tra oberstaufen e amburgo, a Umago era in evidente calo di testa più che fisico, a kitz non ha proprio giocato.
Qualsiasi giocatore, anche più esperto, sarebbe calato.
Forse ha sbagliato a prendere la wc a kitz, ma ci sta, sono sempre soldini che arrivano in tasca.
I giudizi li darei tra qualche mese per vedere cosa combina.
Per quel che concerne il fatto che gioca troppo dietro, direi che senza intensità, gioca dietro e diventa un giocatore meno che normale, ad amburgo giocava tutt’altro che dietro.
@ qai (#1131991)
Dai su non piangere,fattene una ragione…
Resta il fatto che quinzi non è un campione, per nulla
Beh palettate se zverev giocasse veramente un grandissimo tennis come dici tu non avrebbe perso 6/1 6/0 da un argentino o 2/0 con un montanes che è sulla via del tramonto…se uno fosse un fenomeno lo si vedrebbe da subito…mi spiace andare contro spesso qui in questo forum ma come ho scritto su quinzi due anni fa dicendo che non era un fenomeno come dicevano in 500 qui dentro…dico che zverev non è un fenomeno x come gioca…io ho visto roger giocare alla sua età, lui era un fenomeno a giocare…zverev non è un fenomeno, vedremo poi chi avrà ragione….poi se si vuole dare del fenoe,no a qualcuno x forza qui dentro datelo pure x carità, tanto sicuramente apavrwte dato del fenomeno anche a donald young qui quindi me l’aspetto ….che possa diventare un buon giocatore e fuori discussione….che l’articolo sia pertinente ne sono sicuro, xke e 160 al mondo e quindi deve giocare i challenger….mentre kyrgios x esempio se non sbaglio e già nei primi 70/80 al mondo e i tornei ATP può giocarsi trnaquillamente anche xke a differenza di zverev ha dei colpi come il servizio che ti lasciano fermo….zverev no !!!
@ Franco (#1131966)
Gasquet altro personaggino in leggera crisi! 😎 Voglio dire perchè non Raonic al primo turno?
ampiamente previsto e pronosticato
la differenza tra kyrgios e zverev è lampante. fermo restando che l’australiano ha due anni in più, quindi un abisso a quell’età, è anche vero che la sua ascesa è stata costante in classifica, nei risultati e nel gioco e che la sua posizione attuale non è casuale. zverev è letteralmente esploso vincendo il challenger prima e ad amburgo dopo in due settimane, ma fino a un mese fa era 700 al mondo e perdeva da giannessi nelle quali dei challenger italiani, quindi è del tutto ovvio che non possa aver acquisito improvvisamente la continuità e la solidità del grande tennis. forse gli farebbe bene testarsi ad un livello un po’ più basso dei tornei atp. dopodiché, ripeto, ha due anni di vantaggio dalla sua parte e un exploit del genere non può essere casuale.
Nel tennis l’aspetto mentale è fondamentale: per un giovane di belle speranze come Zverev o Coric paradossalmente è più facile affrontare un top50 anche di talento in un grande torneo piuttosto che un top150/100 dal gioco poco appariscente ma rognoso in un torneo minore. Nel primo caso puoi giocare sciolto, senza avere nulla da perdere (anzi è il tuo avversario che gioca sotto pressione), nel secondo caso, sapendo di poterti giocare la partita alla pari, affronti l’impegno con più cautela e meno libero di mente.
Con questo voglio dire che la crescita di questi giovanissimi è ancora lungi dall’essersi completata, anzi sarà lenta e graduale: non aspettiamoci uno Zverev che da ora in poi batta con regolarità i giocatori nella fascia dai top50 a top100 o uno Zverev presto nella top100 (“solo” perchè ha raggiunto le semifinali in un ATP500), attendiamoci invece uno Zverev che compia magari qualche exploit intervallato da premature uscite nei challenger dai Munoz de la Nava di turno.
Tutto questo senza che ogni volta si gridi al messia in caso di vittoria prestigiosa e di crescita arrestata in caso di sconfitte deludenti.
Koko hai ragione, xro’ credimi il giovane russo Tedesco vincente con I top 4 ora ?? fantascienza pura secondo me!! !! no way impossibile credimi ! . ci sono pianeti secondo me di mentalita’, di attitude tennistica tra lui e l aussie ! sul fatto che le multinaz spingono I giocatori che sponsorizzano, cio’ e’ no ovvio, no ovvissimo …di + !!! basta vedere I tabelloni di Miami e Chennai e vedere chi ha giocato sti tornei con wc, avendo a stento la classifica x un challenger…non sicuramente x un atp event! master 1000 ancora di + !!
questo gioca da 3 metri dietro la linea di fondo…. 😯 peggio di fognini 😯 incredibile 😐
@ pallettaro (#1131955)
Hai scritto la cosa più giusta da leggere…qui sono tutti spara sentenze e stop. E non sia mai che si abbia un parere differente. Chi scrive gli articoli almeno ci mette nome e cognome noi ci nascondiamo dietro un nickname. Saluti a tutti i sapientoni.
Luca.
sono in parte d’accordo, però in tanto ci devi arrivare ad incotrare Nadal(che era sicuramente meglio di quello degli anni precedenti) vincendo anche con Gasquet e poi lo devi battere…
Analizziamo anche Kyrgios che batte Nadal. Sono il primo a dire che Nick è molto bravo ed ha un servizio impressionante ma chi batte sull’erba? Un Nadal negli ultimi anni reduce a Wimbledon da sconfitte con il Belga Darcis e con cavallo pazzo Rosol! Quindi tra i fenomeni da incontrare il migliore possibile per fare un figurone. Molte volte quindi è più il fatto di trovarsi al posto giusto al momento giusto con la bella WC ad aiutare. Mi auguro piuttosto che i sorteggi non siano pilotati da qualche multinazionale che vuole il nuovo fenomeno subito!
@ solas (#1131927)
il punto è che l’articolo (che non condivido) spiega, esplica e motiva.
Qui scrive gente che non spiega mai il proprio punto di vista.
Mai un commento tecnico, mai una considerazione. Solo sentenze.
Ma che cosa scrivi, ma che cosa dici, ma questo è scarso, ma questo massimo top 100….
Senza mai spiegare niente. Per Zverev parlano i fatti, gioca un grandissimo tennis e se lo affinerà diverrà un campione. I futuri campioni chi saranno? I soliti pelotari?
Visto come si sta comportando lamfit con i nostri giovani meglio starci zitti
è un discorso che non sta in piedi, perchè anche Kyrgios l’anno passato è andato a fare 3 o 4 futures sperduti in Cina.
Se sei forte vinci le partite, sia che parti dalla Cina, sia dalla Germania!
@ Jose mourinho (#1131926)
e che dobbiamo fare, dire che è scarso? A dispetto dei risultati rimanere nelle nostre posizioni?
Ovvio che si tratti di un ottimo prospetto (altrimenti che lo è a quell’età?), ma non ancora rodato per il grande tennis.
Altrimenti, secondo me giustamente, facciamo i nomi dei 97 che sono più promettenti di lui.
preciso, se ce ne fosse bisogno, che la critica era da tifoso di tennis e riferito all’articolo specifico e non a chi l’ha scritto.
per il resto, fate un lavoro fantastico con questo sito. 🙂
Il problema non è di Zverev ma della tipologia di avversario che incontra. Per lui è più facile incontrare un ex grande giocatore attualmente in calo netto piuttosto che un 21 enne in ascasa nei challengers. Ora in genere in Germania nei 500 gerontologicamente caratterizzati e in alcuni challengers importanti incontri i Mikhail Youzhny mezzi rotti, i Fognini fuori di testa, i Mathieu vicini al ritiro magari un bel Berrer fuori giri che cade a fagiolo! Tennisti di certo forti per carriera ma che possono anche fornire prove penose se non abbastanza in palla. Ideali per un giovane che vuole impressionare sul piano tecnico. Ad esempio Krajinovic ha stracciato Fognini nel 500 ma fidatevi che non è questo crack che si vuole far credere, è un gattone paziente che non fa un vincente seppur bravo tecnicamente e la responsabilità primaria della sua bella figura è solo di Fogna!
@ guidoyouth (#1131896)
Sei un amico ed apprezziamo sempre i tuoi interventi.
Le opinioni diverse aiutano a migliorare. Un abbraccio carissimo 😉
@ qai (#1131910)
dopo non vi lamentate se in giro per il mondo ci sono le guerre, se in italia la situazione è sempre peggio, dove è finito il rispetto per la gente, vi sembra giusto insultare uno solamente per avere scritto un articolo su un sito di tennis, se pensate che cosi facendo siete più felici allora ok altrimenti basterebbe non apprezzare in maniera più garbata, tra l’altro invece è un articolo con uno spunto interessante che fa molto riflettere sul possibile venire di zverev, è chiaro che non può vincere subito nel circuito maggiore e l’ultima sconfitta è stata sconcertante ma sicuramente oggi chi ha perso non è stato l’autore del pezzo ma voi due 😳
Fondamentalmente in quel torneo come spesso capita quando qualcuno fa un exploit molti di voi hanno scritto che ci trovavamo davanti ad un fenomeno…come al solito avete esagerato non capendo che era il torneo di casa dove si era esaltato…un po’ come ha fatto coric la settimana dopo….purtroppo qui i giudizi sono molto affrettati, secondo me l’articolo è giusto, visto che xcora ha dimostrato di giocsrsela solo in un torneo e basta mentre negli altri solo figuracce ha fatto….vediamo nei prof tornei , fossi in lui andrei a fare qualche challenger x poter riprendere fiducia, entrare nei 100… Detto ciò come ha scritto uno di voi. Dagli stranieri i nostri tennisti devono solo imparare …
piangi piangi, a ridere ci penso io per gli ultimi 40 anni del tennis italiano…
Forse è meglio fare in future in birmania Cambogia giocando contro cacciatori di giraffe prestati al tennis
Peggior articolo mai letto su livetennis
per carità, per voi è provocatorio per me è solo strampalato.
quando si parla di ragazzini, si chiamino zverev o quinzi o coric bisognerebbe essere più equilibrati nei giudizi.
parlare di patatrac sportivo quando appena 20 giorni fa zverev ha fatto semifinale in un 500 dopo aver vinto un challenger battendo petzschner, golubev e henri mathieu?
Ma solo io ho l impressione che siate tutti allenatori di grido? È stato espresso un parere (da me condiviso in parte)…non si è offeso nessuno…le opinioni sono belle perchè varie. #umiltà
@ guidoyouth (#1131875)
Ragazzi il pezzo ci è piaciuto. Non può piacere a tutti ma è un articolo provocatorio come si evince fin dal primo rigo. Poi se volete polemizzare fatelo pure. Un abbraccio.
Per me al momento sì. Non che gli altri suoi pari età facciano meglio, ma nelle ultime uscite era piuttosto confuso. Come se ad ogni colpo dovesse fare punto. Maturità. Il fatto che ora stia giocando male non scalfisce minimamente la sua potenzialità e/o il fatto che sia il migliore prospetto dei 96-97. Anche Coric non ha ripetuto il buon torneo di Umago, il che significa che i giovani non possono avere un rendimento costante in così poco tempo. Tantomeno in termini di risultati.
Ma tant’è ci sarà già qualcuno che dirà che non vincerà mai niente, massimo top 50….e tutte quelle balle lì.
quando vedo fare valutazioni per una sconfitta/vittoria giudicando l’avversario SOLO dalla classifica atp non so se ridere o piangere …
ma che articolo è? 🙂
è uno scherzo?
il 18 luglio 2014 zverev accedeva alle semifinali di un 500, sono passati 20 giorni mica un anno.
spiace che livetennis pubblichi pezzi così strampalati e approssimativi.
prendere 60 62 da un certo Richard Becker n°400, in un sperduto challenger in asia piuttosto che un 60 61 da un certo thiago monteiro 450 al mondo nelle qualifiche di un challenger in sud america invece è la scelta giusta per far crescere un giovane?
dagli stranieri dobbiamo solo imparare, gli ultimi 40anni non ti dicono niente?
condivido appieno
Per niente d’accordo con l’articolo.Se si vuole crescere in fretta,quello di Zverev è il giusto percorso da intraprendere,e le batoste a quell’età giovanissima,sono benedette,perchè se sei intelligente,le sfrutti a tuo vantaggio,perchè ti danno le motivazioni di allenarti meglio e ancora di più,per colmare il gap con gli avversari che ti infliggono quelle sconfitte.Magari Alessandro Orecchio avrà voluto con il suo articolo,lodare il nostro sistema,che è bene ricordarlo,non ci regala un semifinalista da Slam da quasi quarant’anni.Domanda provocatorio:chi è più efficiente,il movimento tennistico maschile tedesco,o quello italiano? Io non ho dubbi sulla risposta.Ma anche il movimento australiano,per me si riprenderà a breve,formando i futuri campioni.Concludo con una provocazione ad Alessandro Orecchio,e cioè magari lui voleva applaudire la FIT,per aver fatto giocare la Coppa Valerio a Quinzi. 😎
Rispondendo alla domanda finale di Orecchio,per me è molto peggio magari,raggiungere il proprio best ranking a 29,o addirittura dopo i 30 anni,specialmente se hai i mezzi per emergere prima,ma che per colpa di cattivi consiglieri,ed un ambiente che ti frena costantemente,alla fine ti rendi conto che hai ottenuto pochissimo,dalla tua carriera.
avrebbe dovuto continuare a giocare soprattutto challenger. però è presto per dire se ha fatto scelte sbagliate, ora siamo ancora in fase di piena sbornia post-amburgo.
Si può dire che non concordo praticamente in niente di quello che è scritto? Articolo preoccupante.
Ok provocare, ma anche le considerazioni sono per me totalmente errate. Dopo alcuni grandi risultati è normale che un giovane non ancora 18enne possa risentirne, è la crescita. L’unico errore (se di errore si può parlare) è forse aver giocato troppi tornei di fila. Scrivere un pezzo così per una partita storta, che alla sua età è normale avvega, è davvero eccessivo. Visto che Zverev ha dimostrato di reggere tecnicamente e fisicamente il livello ATP, non ha senso tornare indietro, a meno di una crisi di fiducia per troppe partite perse in fila. Non è il suo caso! Non ha ancora la classifica per giocare solo ATP, quindi farà altri CH.
Può darsi ma è ancora giovanissimo per parlarne