Challenger Cortina: Resoconto di Giornata. L’Urlo di Gaio esalta Cortina
Il torneo delle prime volte. Quella di Cortina, che nonostante tutta la pioggia che si è presa in testa ha esordito nel circuito internazionale, e quella di Federico Gaio, che è alla prima finale a livello challenger in carriera. Il 22enne di Faenza ha battuto in semifinale il lombardo Roberto Marcora, e sfiderà uno tra Viktor Troicki e Filip Krajinovic, il cui incontro è stato sospeso all’inizio del terzo set a causa della pioggia.
Nel primo pomeriggio invece, sotto un sole a intermittenza il romagnolo si è conquistato la finale vincendo con il punteggio di 7-5 6-1 dopo aver rischiato grosso nel decimo game, quando il 24enne bustese si è trovato sulla racchetta due palle break che gli avrebbero anche consegnato il primo parziale (sul 5-4). Scampato il pericolo, è arrivato il break decisivo, nel game successivo, poi confermato grazie al servizio nel dodicesimo gioco. “Qui mi sto trovando benissimo, è la prima volta che mi gioco una finale in un challenger e quindi non potrebbe essere altrimenti”. 55 punti utili per il ranking Atp già in tasca, altri 35 in palio domenica. “Marcora gioca molto bene, soprattutto in altura, ma ora voglio godermi questo momento e prendere tutto quello che viene”. Dopo le smorzate con cui ha inchiodato Potito Starace nei quarti, la sua semifinale è stata un mix di solidità e variazione. La più importante quella del serve&volley, utilizzato spesso e con ottimi risultati. “Devo dire che mi piace variare e cercare le soluzioni più adatte a ogni match”, ha confidato a fine gara.
E per scoprire gli adattamenti giusti, a caccia comunque di un’impresa, bisogna aspettare il nome dell’avversario. Ancora ignoto causa, ancora una volta, pioggia. Il più colpito dal maltempo è stato proprio Viktor Troicki, costretto per due volte a un doppio turno giornaliero (giovedì e sabato), oltre a svariate interruzioni e riprese, fin dai primi match delle qualificazioni. E pensare che prima del maltempo, l’ex n.12 al mondo serbo aveva dato l’impressione di andare via spedito verso l’atto conclusivo e verso un titolo che gli manca ormai dal 2010 (a Mosca).
Non solo per il piglio con cui ha vinto il primo parziale, nella semifinale contro Krajinovic, ma soprattutto per la solidità mostrata nel superare lo spagnolo Daniel Gimeno-Traver, n.93 Atp. “È il suo terzo successo in due settimane – ha detto l’allenatore australiano Jack Reader – su un giocatore compreso tra i Top 100 (Golubev e Thiem gli altri due, ndr) e questo è un ottimo segno visto che è appena rientrato, però non facciamo programmi a lungo termine, pensiamo di partita in partita. Semifinali sorprendenti nel torneo di doppio. Con le prime due teste di serie, se ne sono andate anche tutte le speranze italiane di mettere le mani sul titolo di specialità. I primi favoriti Riccardo Ghedin e Claudio Grassi hanno lasciato strada alla coppia spagnola formata da Inigo Cervantes e da Juan Lizariturry. Nell’altra semifinale il duo per metà azzurro, composto da Alessandro Motti e dall’olandese Wesley Koolhof si è fatto sorprendere da Mirzadeh (Stati Uniti) e Lee (Taipei). L’ingresso al Tennis Country Club Cortina è a pagamento, per la giornata finale, quella che assegna entrambi i titoli, il costo del biglietto è di 15 euro (altre info su www.atpcortina.com).
Centrale – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00)
1. [Q] Viktor Troicki vs [7] Filip Krajinovic
2. [Q] Viktor Troicki OR [7] Filip Krajinovic vs [WC] Federico Gaio (non prima ore: 11:00)
Campo 1 – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00)
1. [PR] Inigo Cervantes / Juan Lizariturry vs [3] Hsin-Han Lee / Vahid Mirzadeh
TAG: Challenger Cortina, Challenger Cortina 2014, Gaio, Marcora
Belle parole Rob!
ah ah ah! Grande
E se oggi Federico Gaio vincesse?
CORTINA – MULTISALA STELLA ALPINA
Sala 1) Il furore della Romagna colpisce ancora
Sala 2) Gaio epilogo a Cortina
Sala 3) La soldatessa in licenza col tennista di Faenza (v.m. 14 anni)
@ baruz (#1131008)
Quoto al 100%. Su questo furum ci sono persone che sparano a 0 contro giocatori che si e no hanno visto giocare due o tre volte. Io gioco a tennis da amatore, non ho competenze tecniche per giudicare il valore dei giocatori, non capisco come taluni si sbilacino a livelli esagerati.
Io a volte mi esprimo per gli atteggiamenti di Fognini in campo o per le occasioni perse di Seppi,che spesso per un nulla perde delle partite quasi vinte. Più che altro perchè vedo il loro delle possibilita di far meglio e spererei lo facessero.
sembra un titolo stile
“L’urlo di Gaio terrorizza anche l’occidente!”
😆 😆 😆 😆 😆
chapeau
Si l’arte di Pompei! 😮
@ Buon Rob (#1130892)
Bravo, ben detto, vale anche x tutti i nostri giovani, da Quinzi a donati baldi e Napolitano etc!!
Gaio è un altro di quegli ottimi giocatori di cui fino a pochi mesi fa la stragrande maggioranza dell’utenza si augurava ridicolmente il ritiro e scarsone solo perché alla veneranda età di 21 anni non era ancora diventato top ten.
E ora in pochi mesi si è costruito una classifica da qualifiche Slam, destinata a migliorare ulteriormente.
Un po’ come Marcora, di cui solo due settimane fa si diceva che “non può superare due turni in un challenger” e lui, come il calabrone a cui non hanno detto che non può volare, ha fatto addirittura due semifinali consecutive e ora è nei primi 200 della Race, guadagnando più di 150 posizioni in classifica a 25 anni.
Il giorno in cui i leoni da tastiera capiranno che l’età nel tennis si è alzata molto negli ultimi anni sarà sempre troppo tardi.
E io che mi credevo che “L’Urlo di Gaio” fosse un dipinto attribuibile alla scuola espressionista romana…