Challenger Cortina: Resoconto di Giornata. Starace, Gaio e Marcora ai quarti di finale

Federico Gaio classe 1992, al momento al n.337 ATP - (foto Roberto Vanin)

Il sole non s’è visto, ma si è giocato tutto il giorno. Tanto da riuscire, al tramonto di giovedì, a essere in pari con il programma, apparecchiando i quarti di finale del singolare e del doppio. L’Italia è tutta raggruppata nella parte bassa, con i suoi tre portacolori. Ci sarà Potito Starace, capace di raddrizzare un match partito storto, non tanto e non solo per il set perso in apertura, ma per l’ottima vena mostrata da Adelchi Virgili. Il toscano, reduce da tre set in mattinata, utili per superare il primo turno (contro il portoghese Rui Machado), è durato soltanto un parziale. Fino al 6-4 2-2 tutto sembrava andare a favore di Adelchi: “Ma lì sono riuscito a strappargli il servizio – ha detto Starace – ed è girata la partita. Sapevo che poteva essere un match molto strano perché Adelchi è un giocatore fortissimo. Sapevo anche però che ci sarebbe stata una fase in cui mi avrebbe regalato qualcosa di troppo. Fortunatamente – ha chiuso il partenopeo – sono riuscito a sfruttare quei passaggi e portarla a casa”.

Tra lui e la semifinale ora c’è il romagnolo Federico Gaio, in tabellone grazie a una wild card e bravo a superare in due set ‘lunghi’ (entrambi terminati per 7-5) il bosniaco Aldin Setkic. L’ultimo tassello del trio azzurro nei quarti è il lombardo Roberto Marcora, che nell’unico derby azzurro degli ottavi ha vinto la resistenza del toscano Walter Trusendi. Dopo la battaglia del primo parziale, chiuso al tie-break, Marcora ha avuto vita facile negli altri due, lasciando per strada soltanto tre giochi.

Un’Italia che quindi può gioire, per la sorpresa di Gaio e per la conferma di Starace, ma non per un poker fallito a causa della sconfitta di Filippo Volandri. Il livornese è naufragato nel terzo set contro il belga Yannik Reuter, che ha superato il passaggio a vuoto del secondo parziale riuscendo a infilare sei giochi consecutivi per chiudere la pratica.

La parte alta del tabellone è invece tutta straniera ed è proprio lì che si nascondono i pretendenti più seri al titolo. Il quarto più affascinante è, in ordine di tabellone, il primo. Quello che mette di fronte la testa di serie n.1 Daniel Gimeno Traver e il serbo Viktor Troicki, già n.12 del mondo (nel giugno 2011). Il primo ha battuto in due set il qualificato Pietro Fanucci, mentre l’altro è stato costretto agli straordinari con due match da disputare – e da vincere – in poche ore.

Ha cominciato alle 10 del mattino, Troicki, battendo il rumeno Victor Hanescu in quello che è stato, nei giorni delle attese e dei rinvii per pioggia, il 1° turno più affascinante e atteso. A Troicki sono bastati quattro set per accedere ai quarti di finale, prima con Hanescu, poi con il connazionale Pashanski. “Nell’anno in cui sono stato fermo – ha raccontato Viktor – io e lui ci siamo allenati spesso assieme, almeno 250 giorni su 365 (ride, ndr)”. Alla fine, per aggiudicarsi il derby, sono serviti due tie-break. Attenzione però anche all’altro serbo, il giovane Filip Krajinovic, opposto al tedesco Bachinger. L’ingresso al Tennis Country Club Cortina è a pagamento,