Challenger Cortina: Potito Starace “Non è semplice per nessuno adattarsi a queste condizioni di gioco, ma certamente il mio tennis qui dovrebbe funzionare alla grande”
Si è giocato a tennis. E questa è già una notizia visto l’andazzo degli ultimi giorni. Il Challenger di Cortina ha dato il suo benvenuto sui campi a diversi protagonisti, finora costretti al coperto della players’ lounge, tra una partita a calcetto e una sfida a bocce improvvisata. Ha vinto Filippo Volandri, ha vinto Potito Starace, ha vinto Filip Krajinovic, va detta così, in un’abbuffata di risultati dopo un digiuno forzoso troppo lungo. Il via l’ha dato Volandri, cui toccava chiudere il match aperto ben due giorni fa di fronte al brasiliano Clezar. Il livornese, seguito a bordo campo dal nuovo coach Cristian Brandi, era partito piano lunedì andando sotto per 6-2 5-2 ed era stato costretto ad annullare un match point.
Recuperata per il rotto della cuffia, la partita è cambiata del tutto, alla ripresa, sotto un timido sole che comunque ha scaldato l’ambiente e contribuito ad asciugare i campi del Tennis Country Club Cortina. Pronti-via e Volandri scappa sul 3-0, uno strappo troppo largo da ricucire per il brasiliano che alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca. Bene anche Potito Starace: bravo a esaltare le sue caratteristiche sposandole all’altura, un mix che ha prodotto un rendimento al servizio spaventoso, specialmente nella prima frazione. Con un pizzico di diritti giusti, nemmeno un vecchio volpone come lo spagnolo Ruben Ramirez-Hidalgo (36 anni) ha potuto un granché. “Non è semplice per nessuno adattarsi a queste condizioni di gioco – ha detto il campano – ma certamente il mio tennis qui dovrebbe funzionare alla grande”.
TAG: Challenger Cortina, Challenger Cortina 2014, Starace, Volandri
2 commenti
@ darios80 (#1128647)
Si meriterebbe di rientrare almeno nei top90
grande poto