Samantha Stosur e Simon Rea: un possibile doppio rilancio
E`notizia di qualche giorno fa la risoluzione del rapporto lavorativo fra la tennista australiana Samantha Stosur e il coach Miles Maclagan, con la conseguenta scelta di un nuovo allenatore, che suo malgrado, ultimamente è balzato agli onori della cronaca tennistica: Simon Rea, da poco separatosi dall’astro nascente, sempre aussie, Nick Kyrgios.
“Voci di corridoio” hanno fatto trapelare la scarsa fiducia che il giovane campioncino aveva ormai nei confronti del suo allenatore, colpevole a suo dire di non proiettarlo immediatamente verso un più che possibile salto di qualità, facendolo rimanere invischiato in tornei di poco valore e del circuito minore. Al di là di questi puri e semplici pettegolezzi da spogliatoio, definibili in maniera più impersonale come rumours, Rea è sicuramente un coach giovane che ben ha lavorato insieme al tennista di origine greca e che forse non ha visto riconosciuti i propri meriti in questo rapporto: allenare un astro nascente può essere infatti allo stesso tempo una sfida gratificante e insidiosa, ma mi sembra palese che il giovane Simon, insieme al suo assistito, abbia assolto perbene ai suoi doveri, coronati con l’exploit londinese dell’ultimo Wimbledon.
La nuova collaborazione cui andremo ad assistere per tutta la stagione americana del cemento outdoor, fornisce spunti decisamente interessanti e si candida come il mezzo per fornire una doppia rivincita sia alla Stosur che proprio a Rea stesso: i due, per ragioni diverse, vengono da un periodo complicato e avranno proprio sulla superficie americana la miglior occasione per ripartire, una superficie che è facilmente identificabile come la preferita della tennista australiana.
Fin qui la stagione della campionessa degli Us Open 2011 (finalista contro la nostra Schiavone anche al Roland Garros 2010) con un best ranking di numero 4 al mondo, è stata un susseguirsi di alti e bassi, con dei risultati decisamente al di sotto delle aspettative e rari picchi che l’hanno fatta scivolare al numero 19 dell’ultima classifica femminile (e solo al 30 della Race): la classe ’84 vanta infatti un bilancio di sole 19 vittorie a fronte di 16 sconfitte, senza aver conquistato ovviamente alcun titolo WTA (5 in singolare più 24 in doppio, di cui 2 Slam, per lei in carriera) e attende proprio i prossimi tornei statunitensti per rilanciarsi.
Immagino che debba fare una certa impressione accostare i nomi di Kyrgios e della Stosur, domandandosi quali motivazioni possa fornire un coach come Rea sia al primo che alla seconda: paradossalmente credo che la strada in questi due casi specifici sia simile e non si finisca con il non notare la differenza di età o di aspettative che caratterizzano due tennisti che possono essere definiti agli antipodi.
Le motivazioni, da ricercare, creare o da ritrovare, sembrano essere alla base del lavoro che Rea dovrà compiere con la Stosur e che in precedenza ha svolto con Kyrgios: per un tennista in crescita che deve trovare il proprio equilibrio sia in campo ma soprattutto nella sua testa, ponendo un limite alla pressione decisamente controproducente che attorno a lui si genera quotidianamente, dall’altro lato abbiamo una campionessa Slam che sente ancora di poter dare tanto e che quelle motivazioni le ha smarrite e deve assolutamente ritrovarle, affidandosi a un coach che, aldilà del lavoro svolto in campo, deve essere bravo a scorgere nell’io della sua tennista quell’esplosività che sarà facile ammirare poi nei suoi colpi in campo.
La Stosur è tennista potente ma dotata di un ottimo tocco di palla, non la solita sparatutto per cui diventa monotono assistere a una partita: tifiamo per lei e speriamo che da questa partnership possa ricavare il meglio per il proprio gioco, facendo risplendere non solo la sua stella un pò appannata ma anche quella del suo nuovo coach forse troppo velocemente messo da parte da qualcun altro.
Alessandro Orecchio
TAG: Notizie dal mondo, Rea, Samantha Stosur, Simon Rea, Stosur
5 commenti
difficile provare antipatia per una delle piu corrette del circuito….magari qualche pregiudizio perche non ha il fisico della sharapova o della ivanovic? 🙄
@ Luca (#1128139)
Vediamo, ma data l’antipatia che provo per questa “””””donna”””””” non mi dispiacerebbe una debacle.
@ gent00 (#1128019)
Lasciamoli lavorare e tra qualche mese tireremo le somme
Con la Osaka tutto questo rilancio non si è visto, e a me fa solo piacere.
Ma lui non è troppo giovane? Praticamente allenatore e giocatrice qui sono coetanei!!!