Mi ritorni in mente: Roger Federer batte Andy Roddick a Wimbledon 2009
Andy Roddick è stato l’ultimo grande campione del tennis statunitense, ritiratosi nel 2012 lasciando un vuoto incolmabile nei cuori degli appassionati non solo americani, dopo aver vinto 32 tornei, uno Slam in casa nel 2003, 5 tornei Master Series e aver raggiunto anche altre 4 finali Slam (1 sempre a New York nel 2006 e 3 a Wimbledon, nel biennio 2004/2005 e nel 2009).
Per lui mai uno scandalo, sempre la fatica del campo e il suo servizio devastante a recitare la voce grossa, a detta di molti Andy Roddick è stato un campione irrisolto, che avrebbe potuto raccogliere molti più successi ma che si è imbattuto in un grande avversario a lui superiore, uno di quelli in grado di segnare non solo la decade tennistica in cui esprimono al meglio le proprie potenzialità ma un campionissimo definibile tranquillamente come uno dei migliori giocatori di tutti i tempi: Roger Federer.
Roddick era dotato di un servizio esplosivo, di un dritto devastante (anche se a fine carriera sembrava leggermente depotenziato), di un rovescio suo vero tallone d’Achille e su cui lavorò in maniera indefessa per arrivare a migliorarlo e in possesso di un gioco di volo abbastanza efficace seppur alquanto rudimentale. Giocò con Roger Federer svariate finali e i due vissero una rivalità che tale in realtà non fu mai, sempre all’insegna del rispetto, dell’educazione e della stima reciproca palpabile in campo e negli atti conclusivi disputati: 21 a 3 l’impietoso conto a favore dell’elvetico e la sensazione viva che in tutte le sconfitte subite, l’americano vivesse un’inferiorità netta ed evidente, senza avere le armi necessarie per poter riuscire a spuntarla nei confronti dell’acerrimo rivale. Tutte tranne una: la finale di Wimbledon 2009.
Nel 2009 Roddick raggiunse a Wimbledon la sua 5a finale in un torneo dello Slam (tutte le sconfitte arrivarono proprio contro l’elvetico) e si apprestò a giocarsi le sue ultime reali possibilità di vincere un torneo tanto agognato: dall’altra parte della rete, la sua terribile nemesi tennistica, quel Federer contro cui pareva, per lui, impossibile vincere.
Quel giorno, Roddick sembrò invece trovare tutte le soluzioni ai suoi enigmi svizzeri irrisolti: per quasi due set mise alle strette Federer, vincendo il primo parziale sfruttando l’unica palla break concessa dallo svizzero (7/5 per l’americano) e issandosi fino al 6 – 2 del tie break del secondo set. Invece 4 set point annullati, 6 punti vinti consecutivamente e un set pari: l’incredibile resistenza e l’eleganza di Roger Federer sull’erba di Wimbledon sembravano di nuovo poterla spuntare facilmente dopo la paura americana subita. Ma nonostante un terzo set sempre equilibrato e vinto 8 – 6 da Roger, Andy Roddick non si scompose e giocò forse il suo miglior tennis di sempre (sicuramente quello su erba). Un quarto set che definire una reazione d’orgoglio da parte di Roddick apparirebbe riduttivo e vinto con rabbia e forza per 6/3, dimostrando la propria superiorità nel parziale. E nell’incertezza più totale si arrivò quindi al quinto set: un parziale decisivo che verrà ricordato sempre negli annali del tennis per l’incredibile agonismo e per la durata monstre (1h35m) che ne fecero il più lungo della storia delle finali dello Slam, dove l’americano arrivò senza mai aver perso il servizio in tutta la partita (contro i due ceduti dallo svizzero) e dove il sogno di alzare finalmente la coppa di Wimbledon sembrò più che mai realizzabile.
Un quinto set thrilling in cui Federer lentamente cominciò a mettere in difficoltà Roddick al servizio, sempre più sorpreso delle risposte svizzere alle sue bombe tirate in battuta: si arrivò al 15/14 per Federer e Roddick si impantanò di nuovo sul 40 pari. Un errore. Il match point per l’elvetico. È fatta, ha vinto ancora lui. Ha perso ancora lui.
È stato uno dei miei tennisti preferiti, un signore della racchetta, un campione issatosi fino al numero 1 del mondo e presto bollato come magnifico perdente: un dritto che viaggiava alla velocità della luce a braccetto con un servizio equiparabile a un razzo. Roddick avrebbe meritato di più e certamente avrebbe meritato quell’edizione di Wimbledon. Sono sicuro che quel giorno in moltissimi abbiano fatto il tifo per lui: io ero davanti alla televisione a saltare dal divano, soprattutto quando mancò una volèe di vitale importanza in uno dei 4 set point nel tie break del secondo set. Ma il tennis sa essere spietato: avrebbe potuto ma non ci è riuscito. Ciò che di sicuro è riuscito a fare è restare nel cuore di molti tifosi.
Alessandro Orecchio
TAG: Andy Roddick, Federer, Giocatori, Roddick, Wimbledon, Wimbledon 2009
Un giocatore d albo doro anche se poteva essere piu fortunato di quello che é stato. Forza Andy…. Adesso nel Champions tour gli fa il dereterio a tutti
Una gran finale non c’è che dire 😉 Due grandi campioni
Nonostante io sia ancora piuttosto giovane provo un’immensa nostalgia per quegli anni passati, quegli anni di inizio millennio in cui Andy calcava i campi. Grande A-Rod!
E’ vero…ricordo anche io
Quello fu’ un colpo … 😯
Bellissima…
Alla fine Piero ha ragione….spiegatemi come roddick avrebbe potuto vincere altri slam…l’unico che ha vinto e stato nell’anno dove federer ha vinto il suo primo slam…e non era ancora il roger mostruoso che e arrivato dopo nel 2004…infatti roddick non ha più vinto nulla, se ci fossero stati nole e nadal in quegli anni non avrebbe vinto neanche l’us open…cosa c’entrano gli scontri diretti, ma lo vedete nole giocare, roddick vinceva quando nole era un buon giocatore ma non il mostro che e adesso….nadal idem…
Perché chi ama il tennis ricorda quello che gli è piaciuto di più! Anche le partite maratona!
Grandissimo Roddick!!! Gran cuore in campo. Non dimendico tra gli altri, l’ultimo punto del torneo di menphis nel 2011, era contro un giovanissimo e lanciatissimo Milos Raonic: una volèe in tuffo dopo una lotta serratissima a colpi di ace e bordate di diritto… sono saltato sul divano!!! 😯 😯 😯
Chissà perché chi ama il Tennis si ricorda di queste partite mentre altre rimangono impresse solamente ai maratoneti o triatleti….
Ricordo bene quella volee alta di rovescio messa fuori che l avrebbe portato sul 2 a 0 e che in quella giornata aveva il sapore di un match point mancato. In una recente intervista Roddick aveva confidato a Federe di avere apprezzato il zuo contenuto entusiasmo per quella vittoria mentre lui piangeva nello spogliatoio vicino.
Anch io ero dispiaciuto per una mancata vittoria dopo un quinto set emozionante.
Dimostri tantissima ignoranza tennistica….
ma proprio tanta tanta tanta… ti ha già sbugiardato un altro utente. Vatti a rivedere la sfida Us Open Roddick-Djokovic 😉
Grandissimo giocatore e professionista indiscutibile, rispettoso ed educato! Però non ho mai apprezzato il suo stile di gioco! Aveva un’ansia micidiale di chiudere il punto con due colpi o anche uno. Ricordo quanto sudava… come Nadal… quando appoggiava il braccio alla visiera del cappellino per raccogliere le gocce di sudore pronte a cadere…
Memorabile poi la frase quando durante le premiazioni Roger gli disse “Capisco la tua delusione ho provato lo stesso l anno scorso contro Nadal” e Rod rispose “Si ma te hai vinto altri 5 Wimbledon io 0”
Quando giocavano Roger e Andy la mia leggera preferenza andava all ‘ americano ( tengo sempre le parti dello sfavorito) ma quella volta feci un tifo sfegatato perche’ ci avevo scommesso una bella cifra ( le quote su Roddick quella volta erano troppo invitanti! )
Se non erro Andy aveva giocato una gran semi contro l’ omonimo scozzese e mi dissi ” ora o mai + ”
Vinse lo svizzero ed io persi il gruzzolo proprio quando iniziavo a pensare di aver fatto Bingo. 😕
la storia di roddick è la storia di un perdente.
il cui palma res non lo consegna alla storia,non a causa di federer ma
per una sua particolare anatomia caratteriale che nell’articolo viene implicitamente sottolineata quando lo si definisce “signore della racchetta”.
dell’articolo ho particolarmente apprezzato la rievocazione del quinto set della finale a wimbledon, assolutamente straordinario non solo per la sfida ad oltranza oltre ogni limite con il campionissimo svizzero,ma per la lotta contro se stesso ,contro la propria natura perdente,contro il destino già scritto ,una lotta molto umana che rimane un ricordo ,questo si,da storia del tennis
Io preferivo molto di più gente come Hewitt, Safin, Ferrero e soprattutto Roddick, mio tennista preferito il quale mi ha fatto commuovere sia in quella finale di Wimbledon che nel suo ultimo match con Del potro. Li preferivo di più ai vari Nadal, Djokovic e Murray,.
Grazie Alessandro per l’articolo,questa finale mi torna in mente spessissimo ,speravo vincesse andy ,sarebbe stato il giusto tributo per una grande carriera conclusasi con un”solo”titolo slam
Non capisco proprio cosa vuoi dire con questo commento… Lo score Nadal-Roddick è 7-3; lo score Roddick-Djokovic è 5-4.
Con Nadal e Djokovic le vittorie di questo tennista sprovvisto di un rovescio decente sarebbero state pari a 0.
Commovente l’articolo…quanto mi manca A-Rod!
Bell’articolo. Sono d’accordo con quanto hai scritto. Anch’io ricordo Roddick con molta simpatia e anch’io avrei tifato tantissimo per lui, quel giorno, se dall’altra parte della rete non ci fosse stato Roger Federer…
Gran giocatore è stato