Parla Toni Nadal: “Essere numero 1 o numero 2 non ci crea grosse differenze, quello che è rilevante è essere stati sconfitti da Kyrgios a Wimbledon”
I reporter televisivi dell’emittente “Televisión de las Islas Baleares” hanno colto occasione per intervistare lo zio, nonché allenatore, di Rafa Nadal, che ha speso alcune parole riguardo alla stagione condotta, fino ad ora, dal maiorchino.
“La stagione di Rafael non è stata deludente, ma gli sono mancati alcuni trofei in più e una maggiore continuità“, riflette Toni circa suo nipote che, a questo punto dell’anno, vanta 4 titoli (2 ATP Doha e Río, un Masters 1000, Madrid e un Grand Slam, Roland Garros).
L’anno scorso, nello stesso momento della stagione, lo spagnolo ne contava sette, e non gli era mai accaduto di vincere tanto poco, come in questo 2014, sulla terra battuta. Toni esprime le sue considerazioni riguardo la causa.
Toni ha continuato, passando in rassegna la prima parte di stagione del suo pupillo.
“Dopo l’Australia, non ha potuto giocare nelle migliori condizioni fisiche, pur raggiungendo ottimi livelli a Montecarlo, Roma ed al Roland Garros“, spiega. “Nemmeno a Wimbledon stava male, però è incappato in una giornata di scarsa concertazione, nella quale ha affrontato un giocatore a cui entrava qualsiasi giocata tentasse, ecco perchè ha perso“, ha aggiunto in relazione all’Open londinese, occasione in cui ha perso la testa della classifica mondiale.
“Essere numero 1 o numero 2 non ci crea grosse differenze, quello che è rilevante è essere stati sconfitti da Kyrgios a Wimbledon“.
Edoardo Gamacchio
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A parte che sono d’accordo sulla valutazione non obbiettiva della partita di Wimbledon, dove per me ha perso per solo merito dell’avversario, come Rafa stesso ha riconosciuto, dove non ha meritato a Doha e Rio?????????
E allora iniziamo a prenotare perché lo ha già fatto in più di una occasione,a dire il vero quasi sempre..
Pizza o ristorante?
Lo zio Toni ha fatto una considerazione lapalissiana nonchè corretta,è ovvio che quello che conta ormai sono gli Slam..primo o secondo posto nel ranking poco cambia.
Assurdi e indecorosi i commenti dei soliti antisportivi….
Invece di sminuire anche la partita di Kyrgios, lo zio tony spieghi invece come all improvviso il nipote abbia potuto trovare forma smagliante al RG quando fino al quel punto nella stagione non aveva fatto nulla di eclatante.
piano piano troverà la giustificazione anche x questa sconfitta, vedrete tempo al tempo
Man mano che si va avanti negli anni, tenere la costanza di rendimento diventa sempre più arduo perché non è più solo una questione mentale ma anche fisica. Ci si stanca di più e si ha bisogno di tempi di recupero più lunghi. Se aggiungiamo poi che il tennista in questione ha un gioco molto dispendioso in termini sia fisici che mentali, direi che è perfettamente logico e normali che a 28 anni non sia più lo schiaccia-sassi a ogni torneo che gioca. Anzi, è ammirevole il fatto che abbia elevato il proprio gioco proprio nel torneo più importante, il Roland Garros, dove in finale ha battuto proprio il giocatore che lo aveva sconfitto più spesso negli ultimi 12 mesi.
Ci vediamo all Arthur Ashe 🙂
@ CannoniereKarlovic (#1118932)
vabbè io nel frattempo mi segno il tuo nick name non si sà mai magari con la vecchiaia si rincretinisce
@ Antonio (#1118901)
Non mi pare che a Rio abbia demeritato, pur giocando non al livello che gli compete
gli rode..
Il giorno in cui quest’uomo ammetterà i meriti dell’avversario dicendo che ha giocato meglio del prediletto nipote offrirò una cena a tutti gli utenti di Livetennis.
c’e’ di differenza eccome, anche a livello economico, sempre a sminuire gli altri…. di uno zio tony!
Io toglierei i due titoli atp e madrid perché sappiamo tutti com ė andata solo il RG ha vinto con merito. Poi sminuire i meriti di Kyrgios non ė una trovata felice non mi pare sia stato un caso che quel giorno all’australiano entrava tutto. Si farebbe più bella figura a riconoscerne i meriti!