Che fine ha fatto Robin Söderling?
I circuiti ATP e WTA spesso regalano favole a lieto fine, assistono alla consacrazione di sogni personali cullati fin da bambino o da bambina, quando nel tuo letto insieme a te ci sono solo palline da tennis o una racchetta è ancora troppo grande e pesante per le tue piccole manine desiderose di fare già i primi punti.
Purtroppo assistiamo tante volte anche a lacrime, di chi quei sogni arriva a sfiorarli e quando sembra tutto così realizzabile, di colpo la felicità (sportiva) scompare e si allontana: il circuito diventa così il testimone perfetto di storie che rendono tristi e che fanno capire che dopo tutto, il tennis è molto più che un semplice sport.
Se statisticamente chiedessimo a un campione di 100 appassionati per quale motivo ricordino il tennista svedese Robin Söderling (classe ’84), la moltitudine (se non la totalità degli interpellati) risponderebbe associando il suo nome a due specifici momenti: essere l’unico giocatore ad aver sconfitto Rafael Nadal al Roland Garros nell’era Open (2009) ed essere altresì lo sfortunato e misterioso bersaglio di una forma aggressiva di mononucleosi che lo ha allontanato e lo tiene tuttora distante dai campi da più di 3 anni. Era il 2011 e Söderling era in quel momento all’apice della sua carriera: numero 5 del ranking ATP (con un best ranking da numero 4), aveva vinto 10 tornei nel circuito maggiore, guadagnato più di 10 milioni di dollari di prize money e soprattutto aveva raggiunto la finale Slam dell’Open di Francia per 2 anni consecutivi (2009/2010).
Famoso per una controversa rivalità con il tennista spagnolo Rafael Nadal (famosi i loro diverbi durante il 3T di Wimbledon 2007 dove lo svedese si prese beffa dei lunghi tempi al servizio dello spagnolo o ancora durante il Master 1000 di Roma nel 2009), Robin Söderling è stato sicuramente bersaglio della sfortuna nel momento in cui sembrava consolidare una fama tennistica decisamente ben avviata: la sua malattia è stata sempre avvolta in una nuvola di mistero, poiché si parlò quasi subito di mononucleosi ma con i relativi dubbi e le giuste preoccupazioni che aumentavano mentre i tempi di rientro si allungavano inconcepibilmente (basti pensare che la mononucleosi ha un decorso medio di 4/6 settimane, che debilita il fisico ma non lascia strascichi particolari). Il problema è che nel decorso della malattia comparve una complicazione, la fatica post – virale: una sindrome che può verificarsi dopo una malattia virale, come la mononucleosi appunto, e che debilita il corpo e i suoi tempi di recupero, a causa di un difetto dei globuli rossi. Non ci sono mai state comunicazioni ufficiali in merito per spiegare al meglio questo strano caso e mantenendo la vicenda entro i confini della privacy e della vita privata di un ragazzo prima che di un tennista, fatto sta che Söderling ha sognato per lungo tempo il rientro, giocando a tennis un paio di volte la settimana ma dovendo sempre interrompere l’attività per il sopraggiungere della stanchezza fisica.
Lo svedese ha anche provato a cimentarsi in una vita quotidiana che fosse caratterizzata prevalentemente da famiglia, amici e hobby che non avessero nulla a che fare con la racchetta e il campo da tennis, ma chi è arrivato così in alto nel professionismo e si vede privato suo malgrado di quella passione che lo ha alimentato fin da ragazzino, difficilmente riesce a vivere tranquillamente senza.
Ciò che adesso fa Söderling è pensare giorno dopo giorno, godersi il meglio che la vita gli offre e le gioie dell’essere padre grazie alla figlia Olivia di quasi 2 anni. Certo nel tennis pro ci sono esempi di tennisti che bersagliati dagli infortuni fisici non hanno mai mollato e continuano a reggere la fatica nonostante l’avanzare dell’età (Tommy Haas è l’esempio vivente di quanto detto) ma la vita di Robin sembra prendere ormai direzioni diverse: lontano dai campi come detto da 3 anni, lo svedese si è riciclato in altri settori, sempre vicini al suo sport tanto amato. È diventato produttore di una marca di palline da tennis, la RS All Court, la prima palla da tennis progettata da un tennista pro ed è diventato il direttore dei tornei ATP 250 di Bastaad e Stoccolma … anche se sicuramente dentro di sé culla ancora il sogno di ritornare in campo per gridare al mondo intero il suo bisogno di tennis.
Alessandro Orecchio
TAG: Notizie dal mondo, Robin Soderling, Soderling
Temevo che qualche patologia fosse responsabile dell’allontanamento di Soderling dal Tennis.
La Sua notizia è stata esaustiva, ma spero che Robin possa tornare sui campi che contano anche se l’età, purtroppo, ……….
Grazie.
Gabriele Rosetti 😥
@ Koko (#1116817)
In Svezia i soldi della tassazione sui redditi vengono utilizzati per produrre servizi, in Italia per farci il servizio.
Auguri a Robin.
Solito commento inutile che era meglio non pubblicare….
Io purtroppo ho sempre pensato ci fosse dietro una malattia ben peggio di quella dichiarata….
@ lallo (#1116719)
Chiamala màledizione!
Ymer (Svedese multietnico balotellesco come origini africane più da ex colonia Italiana) deve ancora crescere: nel frattempo continuano ad organizzare ATP e non chiudono! 😎
Almeno, per la prima volta, ho letto una spiegazione sul caso Soderling. La sindrome della fatica che si è aggiunta alla mononucleosi. Che sfortuna!!
😀
Certo che i tifosi di Nadal e Federer non perdono occasione di coprirsi…..Ma davvero credete,ad esempio,che i vostri rispettivi idoli abbiano vinto tutto quello che hanno vinto,grazie al vostro tifo fanatico,talmente tanto,da scannarvi qui dentro,che dovrebbe essere un sito che si occupa principalmente di tennis italiano?
rosica rosica va…contano solo le vittorie punto e basta e che il Re per ora è primo nella classifica slam 😎
Direi che Soderling sarà sempre nel tuo cuore e in quello di Federer, perché se non avesse fatto il miracolo di eliminare il fenomeno in quella domenica del 2009 Federer non avrebbe mai vinto il Roland Garros. Sarà sempre una vittoria in tono minore per Federer perché un conto era vincere il torneo battendo il fenomeno ed un conto lo è stato battendo…. svedese. Comunque vamossss
Scusa, però, anche tu…
L’Italia ha 60 milioni di abitanti, 3° Pil dell’eurozona (9° a livello mondiale), 250mila tennisti tesserati, volendo ci aggiungiamo anche un top20 effettivo (prima che venga internato)… e tu mi tiri fuori i fratelli Ymer?
Dai, su 😉
Robin per sempre nel cuore per QUEL Roland Garros 2009. Grazie di tutto!
Hai pienamente ragione. L’osservazione è assai pertinente: sarebbe interessante sapere che ne pensano a tal proposito i vertici della Fit, organo tenuto a promuovere e organizzare il tennis in Italia attraverso l’utilizzo di risorse pubbliche (tradotto: coi nostri soldi).
Io credo che da cittadini italiani contribuenti faremmo cosa più utile a interrogarci sulla Fit (come su tutte le altre federazioni), piuttosto che intestardirci a tentare di scannerizzare il caso di Robin Soderling, che, alla fine della fiera, chissene…
a dir la verita un paio di talenti la svezia ce li ha: i fratelli ymer hanno decisamente un potenziale da almeno top 50
Nonostante la Svezia non sia certo un paese turisticamente rilevante o con un mercato interno comparabile. Al G8 non va la Svezia con tutto il ripetto => incapacità nostrana ancora più evidente. Si può affermare che la scusa di non aver giocatori non regge più con l’esempio Svedese a dire il contrario: non si hanno dirigenti all’altezza!
Gli eventi sportivi si fanno dove ci sono sponsor che pagano… evidentemente in Svezia sono piu’ bravi di noi (… ma che strano) a trovare sponsorizzazioni.
La cosa strana è un altra: la Svezia con clima non subtropicale, paese di 7 milioni di abitanti attualmente con pochissimi tennisti di livello e il tennis confinato senza Soderling a ricordi piacevoli e nulla più organizza ancora alcuni ATP WTA etc. Noi a parte Roma nulla!
Io lo so…. Ha la mononucleosi
Più che muscoli bombati o doping sportivo, sarei più portato a pensare ad un uso di droghe ricreative. – coca o hashish –
Ricordiamoci che sono pur sempre uomini, fallibili e non perfetti.
uno dei finti ritiri più strani e controversi. Molto, molto dubbio.
la maledizione di tony nadal gli è arrivata eccome
…forse a qualcuno gli “aiutini” hanno fatto un po’ piu’ male che ad altri…
Ecco, io non capisco.
A parte la solita, ormai classica, illazione sprovvista del benché minimo straccio di prova, quello che proprio che non capisco è questo: ma se uno è dopato… ci mette 3 (tre) anni a ripulirsi?! Ma nemmeno Lance Armstrong!!!
So che la mia considerazione può apparire ingenua; ma tengo a precisare che io sono un semplice appassionato di sport, del tutto alieno alle segrete stanze…
@ lallo (#1116719)
cosa che al maiorchino invece riesce benissimo.
😥
Peccato!! Ottimo giocatore!!
speriamo faccia come cuevas lol
Chiaro che abbia battuto Nadal al RG nell’era Open…non fosse altro perchè nell’era pre-Open nessuno dei due era ancora nato!
A meno che entrambi non siano la reincarnazione di due tennisti morti da almeno 30 anni, per chi crede a queste cose.
Battute ed ironie a parte, a m questo giocatore non ha mai entusiasmato granché, come del resto tutti quelli come lui potenti da fondocampo che puntano tutto su servizio e diritto, e con quell’orribile rovescio bimane.
Penso che ormai a questa età anche se dovesse rientrare non potrà ottenere chissà quali risultati.
Tornando al discorso per cui è famoso, è sicuramente un merito aver sconfitto Nadal nel suo torneo prediletto, ma, e c’è un ma, questo fatto tutto sommato episodico, (quello stesso anno ha perso in finale da Federer e l’anno dopo ha perso ancora in finale dallo stesso Nadal, ed entrambe le volte piuttosto nettamente), non fa altro che accrescere i meriti del maiorchino per tutto quello che ha fatto al RG prima e dopo quel 2009…e lo dico da non tifoso di Nadal.
Al di la di questo auguro a Soderling di superare definitivamente i problemi di salute, perchè a nessuno si augura mai di star male.
bel giocatore; peccato che e’ scomparso. ora la svezia senza di lui non ha + nessuno. solo top coaches. molto strano x una nazione che ha fornito molti campioni al tennis.
A naso è ancora impegnato a far tornare regolare l’ematocrito… per chi vuol capire… 😀
Mi piacerebbe rivedere le sue prese per i fondelli sui tempi di servizio di Nadal…..
L’incipit dell’articolo non è un filino melodrammatico? 😀
E noi continuiamo a sperare che possa tornare 😉 forza Robin tieni duro!