Le finali juniores di Wimbledon: quali sono i campioni del futuro?
07/07/2014 11:24 
23 commenti
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Noah Rubin classe 1996, N.536 ATP
Nella giornata di ieri si sono conclusi anche i tornei juniores di Wimbledon e la curiosità e l’attesa che ruotavano attorno a questi match non sono state per nulla disattese: sono arrivati agli atti conclusivi dei rispettivi tabelloni giovani promettenti, regalando sfide interessante e storiche per alcuni fattori, con l’attenzione posta particolarmente su un giovane prospetto che sembra pronto già a palcoscenici più importanti.
Partiamo analizzando la sfida tutta a stelle strisce che si è verificata nella finale del singolare maschile: era dal 1977 che due giocatori statunitensi non si scontravano in finale. Il classe ’96 Noah Rubin ha regolato in 3 set (6/4 – 4/6 – 6/3) il classe ’98 (nato macedone) Stefan Kozlov: entrambi i giocatori sono destrorsi e giocano un rovescio bimane, con il primo che si è formato alla John McEnroe Tennis Academy. A questi livelli anche solo pochi mesi di differenza possono diventare un fattore e in questa sfida la sensazione ricavata è che Rubin, di un paio di anni più grande, sia già un giocatore maggiormente formato rispetto al talento ancora acerbo del giovane Kozlov. La partita è durata 2.05 e la tensione sembra averla condizionata parecchio: saldo in negativo fra vincenti ed errori non forzati per entrambi i tennisti (22-29 per il vincitore e 19-29 per lo sconfitto), ma le sensazioni comunque regalate sono incoraggianti. Mentre il movimento femminile statunitense sembra aver trovato nella generazione di Madison Keys delle carte vincenti (senza dimenticare il recupero della Stephens), gli USA fino a poco tempo fa apparivano alla disperata caccia di giovani tennisti su cui puntare anche nel settore maschile: una finale Slam può spesso trarre in inganno ma le premesse regalate da questo Wimbledon 2014 sono sicuramente più rosee rispetto a qualche anno fa.
Nel singolare femminile la lettone classe ’97 Jelena Ostapenko ha sconfitto in 3 set e in rimonta (con un parziale decisivo vinto per 6/0) la pari età slovacca Kristina Schmiedlova: entrambe le giocatrici sono destrorse e giocano un rovescio a due mani, ma il valore attuale sembra sancire una netta differenza fra le due. La Ostapenko ha una velocità di palla notevolmente maggiore, appare giocatrice già pronta per palcoscenici ben più importanti mentre la Schmiedlova è ancora la classica tennista che non ha spiccato il volo nel tennis che conta, rimanendo nel limbo delle classifiche juniores. La Ostapenko di par suo ha già portato a casa 6 tornei di singolare ITF, vanta già un ranking interessante per la sua età (n°405) e ha perfino esordito con un buon riscontro in Federation Cup. Formatasi alla Nick Bollettieri Academy, la Ostapenko imposta il suo gioco sulla filosofia dell’hit ‘n run, con ritmi sostenuti e il tentativo di piazzare un colpo risolutivo il prima possibile (nella finale durata 1h30 ha saputo tirare ben 40 vincenti, ma anche 31 non forzati). È stata già paragonata alla russa Sharapova e sebbene la strada da compiere sia ancora molto lunga, appare come una delle realtà migliori del circuito juniores. È talento cristallino, un talento che però va regolato e smussato con una tattica di gioco che deve adattarsi alle situazioni particolari che una partita può regalare: i colpi ci sono, deve solo capire maturando che non si può tirare da ogni angolo di campo.
Nel doppio maschile Kozlov (in coppia con Rublev) ha perso nuovamente, sconfitto in 2h01 dalla coppia formata da Luz/Zormann per 4/6 – 6/3 – 6/8. Poca storia invece nell’epilogo del doppio femminile: in appena 1h13 la coppia Grende/Ye ha regolato quella composta da Bouzkova e Galfi.
Noah Rubin 
– (6) Stefan Kozlov
Jelena Ostapenko 
– (8) Kristina Schmiedlova 
Alessandro Orecchio
TAG: Jelena Ostapenko, Noah Rubin, Ostapenko, Rubin, Wimbledon Junior, Wimbledon Junior 2014
Sinner
Zverev
Alcaraz
Fritz
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Ruud
Djokovic
de Minaur
Dimitrov
Sabalenka
Swiatek
Zheng
Rybakina
Krejcikova
Loading ...
@ Luca Napoli (#1111404)
Ciorcila?really?
@ Koko (#1111653)
e già perché Federer, Wawrinka e Dimitriv sono bimani
@ Luca Napoli (#1111404)
Cioè per te Rubin che ha vinto Wimbledon quest’ anno non può figurare nella tua classifica?
@ Koko (#1111397)
Allora anche Quinzi l’anno scorso equivale a 0. Invece io ho l’impressione che Kozlov darà del filo da torcere a tutti. Visto l’anno scorso proprio contro Quinzi al Bonfiglio
…e già, pensa che ci sono anche i “Fantozzi” a cui piacciono le “Signorine Silvani”.
a me il rovescio a due mani piace molto anche a livello estetico. 🙂
Opinione tua, io la penso diversamente, e non mi faccio problemi ad esprimere le mie opinioni.
Il rovescio bimane è una mer..!
La demonizzazione del rovescio bimane è un prodotto di una mentalità squallidamente oscillante tra il vintage e il radical chic.
E lo dice uno che ama il rovescio a una mano.
Solo che non è accettabile l’esaltazione a tutti i costi di chiunque giochi un rovescio a una mano, anche se lo gioca in modo orrido, o se lo monta su un “pacchetto” complessivamente scadente.
Il tennis è un gioco privo di valutazioni estetiche, non è un concorso di bellezza.
Ribadisco : scrive uno che farebbe entrare il rovescio di Youhzny nel patrimonio dell’Unesco, ma che rifugge da qualsiasi integralismo aprioristico.
Saluti.
beh certo fino a quando ci saranno e prolifereranno quelli come te al peggio non ci sarà mai limite.
Fino a quando al n. 1 c’è Djokovic è dura abolire il rovescio bimane! 😎 Direi che si sta auto-abolendo da solo il rovescio ad una mano.
Certo che leggere le caratteristiche di gioco di questi ragazzini è una cosa che mi provoca angoscia.
Ok, non sono per niente diverse da quelle degli altri/e che li hanno preceduti in questi ultimi 15/20 anni, ma leggere che uno che esce dall’accademia di McEnroe gioca il rovescio bimane è una cosa veramente deprimente.
Fosse per me il rovescio bimane sarebbe da vietare per regolamento, ma tant’è, i capoccia del tennis mondiale preferiscono queste oscenità al gesto tecnico di pura classe.
Deprime anche leggere che sta per arrivare l’ennesima clone della Sharapova, anche lei costruita e programmata nel cimitero del tennis che è la Bollettieri Academy.
Tutto ci vuole per il tennis femminile tranne che un’altra, o molte altre, così.
Mi sa che dopo 30 e passa anni che seguo questo sport, la mia pazienza durerà ancora per pochi anni, e a malincuore continuerò a seguire solo gli sport motoristici.
GQ deve iniziare a giocare solo challengers. se il suo team lo tiente 90% sui futures, come e’ avvenuto sin ora = sara’ molto difficile che esploda!anzi quasi impossibile direi! di essere e’ molto alto, con un po’ di lavoro in palestra in + potrebbe diventare + solido = servire + forte….a livello di un Kyrgios [ atleta da tenere come benchmark x tutti I suoi pari eta’ ]. semplice la logica da tener presente : se servo e tiro come Kyrgios, anche se non vinco I matches che vince lui perche’ e’ un fenomeno ho chances, altrimenti impossibile! io se fossi un qualsiasi jr promettente tali quisiti mi porrei!!!! 🙂
rubin non ha alcuna arma per giocare con i grandi.
su kozlov è meglio aspettare.
insomma è stata una finale veramente junior.
Per me saranno forti : couacaud khachanov quinzi donati rublev coric kokkinakis safiullin halys e spero rubin e liam broady..comuqnue la russia e la Francia hanno tanti giovani interessanti
Fascia 3
Ottimo articolo,non trascurabili i tornei giovanili valgono molto piu’ dei tornei di doppio nell’economia del tennis dei prossimi anni,almeno per appassionati che seguono questo sport a 360°
E non era un male visto che, con tutto il rispetto per il tuo lavoro, queste classifiche valgono meno di zero.
@ Luca Napoli (#1111404)
hai dimenticato Khachanov
Che ignoranza sesquipedale.
È tanto tempo che non faccio più classifiche 😉
Il futuro ad oggi (1995-1996-1997)
FASCIA 1:
Kyrgios (a breve entrerà in Top 50 e poi con un servizio del genere, buoni colpi e testa da campione ha un futuro luminoso)
Zverev (17 anni e ha già vinto un Challenger 106.000+H!!! Gran servizio, ottimi colpi e fisico mostruoso per la sua età. È un po impacciato nel muoversi. Se migliora sotto questo punto di vista può diventare un ottimo tennista)
Kokkinakis (giocatore da superfici rapide. Su terra è abbastanta scarso, ma sul cemento potrebbe battere già parecchi top 100)
Rublev (17 anni ancora da compiere già fortissimo. L’ho visto giocare solo una volta e mi ha impressionato. Poi ho sentito parlare molto bene di lui)
Quinzi (se migliora il servizio, può diventare un ottimo tennista. I colpi da fondocampo sono molto buoni. Oltre il servizio deve migliorare molto sul piano mentale)
Coric (di questa lista è decisamente il giocatore con più classe. Per fare il salto di qualità deve migliorare sul piano fisico)
Chung (giocatore fortissimo da fondocampo. Sia in fase offensiva e sia in quella difensiva. Ottimi colpi, bravissimo di piedi. Come GQ deve migliorare parecchio il servizio)
Edmund (servizio e dritto ottimo. Rovescio da migliorare. Giocatore da superfici rapide, ma se la cava anche su terra)
Nishioka (come tanti giapponesi ha poco fisico. Nel tennis di oggi è molto importante, ma il ragazzo è giovane e può crescere molto. A livello di tennis non si discute. Ottimo dritto in top-spin (come tutti i mancini) e buon rovescio)
FASCIA 2:
Garin
Ciorcila
Saffiulin
Donati
Tatlot
Djere
Ymer
Se Baldi stava per fare Semi e non è un erbivoro queste finali valgono 0!
😆
Con tutto il rispetto di questi ragazzini frega zero, l’importante è che esploda GQ!!