Wimbledon - Resoconto Day 10 Copertina, WTA

Se la Bouchard non è più una promessa la Kvitova torna a essere una realtà. Wimbledon. Day 10

03/07/2014 18:59

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Petra Kvitova classe 1990, al momento al n.4 del mondo

Giornata di semifinali femminili a Wimbledon e come sempre negli ultimi anni, i risultati disattendono in parte i pronostici della vigilia.

La rumena Simona Halep aveva impressionato nel suo primo Wimbledon da vera protagonista, smentendo i critici che vedevano in lei non proprio una favorita per la vittoria finale, causa un gioco che meglio si adattava a loro dire a superfici ben diverse: la combattiva tennista di Costanza classe ’91, giorno dopo giorno però, match dopo match, vista la contemporanea uscita di scena delle principali favorite al trionfo londinese, vedeva rafforzata la propria candidatura, rivelando la solita carica agonistica e una varietà di colpi nel suo repertorio che ben si sposavano anche sull’erba del terzo Slam della stagione. Purtroppo contro un’avversaria in forma come la canadese Bouchard, bisognava essere al 100% della forma e per la Halep oggi non è stato così: nel primo set, causa una storta, ha dovuto chiamare il fisioterapista e il suo incontro è sembrato essere condizionato da questo evento. Non si sa fino a che livello quest’infortunio abbia influito sul gioco della rumena o se effettivamente oggi lei non sia riuscita a raggiungere i suoi migliori standard, anche se la Halep da quel momento durante l’incontro, si è spesso toccata la caviglia alla fine di alcuni scambi.

La partita non è stata particolarmente interessante ed è durata in pratica solo il primo set, fino alla conclusione più ovvia del tie break, mentre nel secondo un parziale di 5 giochi a 0 a favore della Bouchard ha definitivamente proiettato la canadese alla sua prima finale Slam, nonostante alcuni tremori nel chiudere l’incontro. È stato un match caratterizzato dalla tensione (la posta in palio faceva ovviamente gola) e dai molti errori non forzati: 23 per tutte e 2 le giocatrici ma mentre la Halep ha messo a segno solo 13 winners, la Bouchard ha quasi pareggiato il conto con 20 vincenti. Particolarmente fallosa a servizio inoltre la Halep, soprattutto nel secondo set e poco incisiva in risposta, lei che è dotata di fondamentali in grado di spostare gli equilibri in campo a suo favore fin dalla ribattuta.

Onore alla Bouchard, finalmente e precocemente alla sua prima finale Major (dopo le due semi finali australiana e parigina): della canadese hanno colpito il sangue freddo e la consapevolezza nei propri mezzi, facendosi apprezzare anche per la correttezza messa in campo, senza esultanze scomposte e mirate esclusivamente a far innervosire l’avversaria di turno come tante se ne vedono in altri incontri. Nessuno potrà mai dire come sarebbe andata la partita se la Halep avesse potuto giocare al suo meglio senza quell’infortunio ma ormai la classe ’94 canadese ha raggiunto la prima finale Slam e abbandonato lo status di promessa. È già una piacevole realtà.

Ad attenderla in finale una giocatrice di ritorno ad alti livelli: nel derby ceco contro la Safarova, Petra Kvitova ha vinto in 2 soli set e anche qui la sensazione è che dopo un primo set combattuto finito sempre al gioco decisivo la partita fosse nettamente indirizzata a favore della tennista più giovane ma più esperta.

Finché c’è stata partita la Safarova ha saputo mettere in difficoltà la Kvitova e la congettura che si sia trattato di un match con un accordo di fondo (chi vinceva il primo set avrebbe avuto il via libera verso la finale) appare veramente di bassa lega. La partita è stata avvincente con ben 42 vincenti (24 a 18 il computo a favore della Kvitova), le due tenniste non hanno risparmiato le loro energie, regalando agli appassionati una Kvitova ancora una volta meno fallosa del solito (soprattutto col dritto e a servizio) e decisamente più centrata in campo. L’occasione adesso per la campionessa 2011 è veramente allettante e l’augurio è che possa mantenere uno standard elevato e senza i suoi famosi (ma non in questo torneo) passaggi a vuoto in una finale dove l’avversario sarà agguerrito e deciso a conquistare il suo primo titolo Slam. Nel caso della Kvitova si tratterebbe invece di un bis dal sapore estremamente dolce.

Nel torneo di doppio femminile polveri bagnate per la nostra coppia di punta, quella formata dalla Errani e dalla Vinci: anche in questi quarti di finale partono ad handicap contro il team australiano Barthy/Dellacqua, ma recuperano il primo set, cedono il secondo prima di vincere nettamente il terzo parziale, giocando nel set decisivo probabilmente il loro miglior tennis su erba della carriera. Prima semi finale a Wimbledon raggiunta e il sogno continua. Nel singolare juniores maschile infine il nostro Baldi ha battuto al terzo turno e al terzo set Rybakov: anche per lui il sogno Wimbledon prosegue.

Alessandro Orecchio

TAG: Bouchard, Halep, Kvitova, Safarova, Wimbledon, Wimbledon 2014

22 commenti. Lasciane uno! Annulla risposta

Angelo 04-07-2014 10:27

La classifica Wta secondo me.
1. Serena se si allena.
2. Azarenka se sta bene.
3. Sharapova se sta bene.
4. Kvitova se è continua.
5. Halep per miracolo.
6. Bouchard in rampa di lancio.

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