Il College Ncaa per ripartire. La storia Yankee del pugliese Micolani
Appena giunto negli Stati Uniti mi sono detto: perché sono stato così stupido da non venire prima in America?”. Inizia così, dalla fine, la storia di Giammarco Micolani, ex promessa azzurra oggi numero 783 Atp. “Ho iniziato a giocare a tennis a Novoli, in provincia di Lecce – racconta il giovane pugliese classe 1992 – con il maestro Massimo Maci. Successivamente mi sono trasferito al Ct Lecce sotto la guida dei fratelli Stefano e Gianluca Bolognino. Terminate le scuole medie sono passato all’Accademia Angiulli di Bari con il maestro Cassano e la supervisione del direttore tecnico Dell’Edera. Dopo i primi piccoli successi nella categoria under 16 è giunta la convocazione al Centro Tecnico Federale di Tirrenia”. Ma non sono state sempre rose e fiori. “La mia esperienza in Federazione è stata un po’ traumatica – spiega Giammarco –. Il primo anno sono stato seguito da Ercoli, poi da Palumbo e quindi da Castrichella. C’erano molte aspettative e la pressione si è fatta insopportabile”. E pensare che il giovane Micolani aveva sempre scartato la chance del college NCAA. “Ho sempre pensato che nello sport e nella vita bisogna avere una seconda opportunità. Avevo pensato di intraprendere la carriera universitaria in Italia e, contemporaneamente, dedicarmi al circuito Futures. Ma da noi l’atleta professionista difficilmente può conciliare lo sport con l’università. In passato avevo ricevuto tante richieste dai college statunitensi, ma non le avevo mai prese in considerazione. Ero rimasto però in ottimi rapporti con il coach dell’università dell’Arkansas, che la scorsa estate ho avuto modo di incontrare dal vivo: mi ha illustrato nel dettaglio il mondo NCAA e le possibilità di una borsa di studio. Nel gennaio del 2014 mi sono trasferito ufficialmente negli States, dove gioco a tennis e studio Business Marketing”.
Sono tantissimi i ragazzi che avrebbero la possibilità di trasferirsi negli Stati Uniti, con importanti borse di studio, ma che non conoscono nulla di questo mondo. Proprio per aiutarli è nata l’agenzia StAR di Corrado Degl’Incerti Tocci, sostegno decisivo nella ricerca del college più adatto, per un’esperienza che può cambiare la vita. “Un consiglio ai ragazzi di 18 anni – chiosa Micolani – è questo: non pensate che il college sia un punto d’arrivo, bensì di partenza. Il livello qui è altissimo, ci si allena tanto oltre ad imparare a giocare sul veloce. Dopo 4 anni si prende una laurea, parlando perfettamente una seconda lingua. Il mio obiettivo? Negli Stati Uniti innalzerò il mio livello, sia tennistico che fisico, e una volta terminata l’università riproverò a scalare il ranking Atp”.
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