Daniele Capecchi intervistato al Future di Siena: ” L’obiettivo a breve termine è quello di entrare nei primi mille e penso che disputerò tutti i futures che si giocano in Italia”
Intervista a Daniele Capecchi, che ha superato le qualificazioni questa settimana nel torneo Future di Siena.
Cosa ne pensi delle due gare che hai disputato sin qui?
Sono molto contento ma un po’ stanco, venerdì sono rientrato dalla Croazia dove ho giocato un altro futures; difficile calarsi immediatamente in un altro contesto, ma ho portato a casa la qualificazione e questo è l’importante.
E’ il primo anno è che ti misuri esclusivamente in tornei professionistici, che sensazioni hai?
Che dire, la palla pesa di più, cambia tutto ed è certamente un altro mondo, ma non ho avuto grossi problemi a calarmi in un nuovo ambiente. Per me il tennis vero è questo, è professionismo ed agonismo, a livello junior fai delle esperienze ma nulla più.
Come valuti la tua stagione sin qui?
Diciamo che posso fare di più e che non sono ancora pienamente soddisfatto; tra l’altro per motivi scolastici non ho potuto giocare tornei a maggio, prima del futures in Croazia l’ultima partita l’avevo giocata ad aprile. E’dura conciliare tutto.
Su quali aspetti del tuo gioco credi di dover migliorare?
Onestamente su tutto, ma dovessi scegliere direi che devo lavorare molto sul diritto. Il mio colpo migliore è il rovescio.
Quali sono i tuoi obiettivi a breve termine?
All’inizio dell’anno ho programmato la stagione con il mio allenatore Giuseppe Malevolti e insieme abbiamo deciso di giocare più partite possibili per confermarsi a livello futures e provare a misurarmi nelle qualificazioni dei Challenger. L’obiettivo a breve termine è quello di entrare nei primi mille e penso che disputerò tutti i futures che si giocano in Italia.
La tua maturazione sino all’accesso al professionismo è avvenuta all’interno del circolo dove sei cresciuto, cosa significa per un ragazzo non essere costretto ad abbandonare il proprio ambiente?
E’veramente una sensazione unica, mi circondano sempre persone che conosco da una vita, e non parlo solo del mio allenatore ma di tutto l’ambiente che mi circonda all’interno del circolo (TC Terrarossa situato a Vicchio vicino Firenze, ndr.) e vorrei ringraziarli; molti sono costretti ad andare via di casa ma io ho e avuto la fortuna di poter scegliere. Sono molto contento, con tutti si è creato un rapporto che va al di là dell’aspetto professionale.
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1 commento
Vai Daniele, viva i mugellani che si fanno onore nel mondo! (mi ci metto anch’io)