Challenger Praga: Lorenzo Giustino centra i quarti di finale
Questi i risultati con il Livescore dettagliato degli incontri dei giocatori italiani impegnati nel torneo challenger di Praga (€42,500, terra).
Buona vittoria di Lorenzo Giustino che accede ai quarti di finale.
L’azzurro ha sconfitto al secondo turno per 63 63 Adrian Menendez-Maceiras, 28 anni, n.172 ATP.
Ai quarti di finale sfiderà Rosol (1) o Samper Montana.
Challenger Prague – Terra
2T Giustino – Menendez-Maceiras (0-0)
3 Aces 2
4 Double Faults 2
51% 1st Serve % 58%
23/28 (82%) 1st Serve Points Won 24/30 (80%)
16/27 (59%) 2nd Serve Points Won 6/22 (27%)
1/1 (100%) Break Points Saved 3/6 (50%)
9 Service Games Played 9
6/30 (20%) 1st Return Points Won 5/28 (18%)
16/22 (73%) 2nd Return Points Won 11/27 (41%)
3/6 (50%) Break Points Won 0/1 (0%)
9 Return Games Played 9
39/55 (71%) Total Service Points Won 30/52 (58%)
22/52 (42%) Total Return Points Won 16/55 (29%)
61/107 (57%) Total Points Won 46/107 (43%)
TAG: Challenger Praga, Challenger Praga 2014, Giustino, Lorenzo Giustino
Forse ho trovato un tennista che fa al caso nostro. Mike Russell.
Quanti sermoni,lavorare mai….? 😉
Hops ….lapsus…
Lorenzi quest anno ha fatto finale ATP, altro che mai in semifinale
@ Pierre Herme the Picasso of Pastry (#1093254)
No infatti,quest’anno Lorenzi ha fatto finale in un ATP 250 in Brasile!!
Interessante
Prova a vedere il saldo di Starace e Volandri
Ad occhio hanno attinto molto di + dai challenger
C’ e’ da fare una considerazione pro Lorenzi, la sua ” versatilita’ ” gli permette di non essere mono superficie consentendogli di prendere punti al challenger di Cordenons e al Master 500 di Pechino ( faccio per dire ).
Settimana prossima a Wimbledon ha un 20% di beccare un tennista giocabile mentre Volandri prob su erba perde da tutti.
( non ce l ho con Filo era solo a rafforzamento della tesi ” adattabilita’ alle superfici ” che aiuta anche in assenza di picchi ( Lorenzi non ha mai fatto una semi 250 e nemmeno superato 1T Slam ).
Addirittura potrebbe essere sbagliato anche il raffronto con Dustin Brown, in quanto occorrerebbe un raffronto fatto tra giocatori che nel periodo di riferimento hanno mantenuto classifiche equivalenti…
Brown è stato anche distante dall top100 per larghi tratti del 2013….
Paolo c’è stato quasi sempre dentro…
mmm la cosa si complica….
Caro Fisherman, ti ringrazio per le belle parole. A proposito di quanto dicevamo , posto che siamo d’accordo, devo segnalare che nel mio post c’è una inesattezza con riferimento a Paolo Lorenzi.
Io sostengo che Paolo ha avuto bisogno dei challenger per giocare gli atp ed è in parte vero.
Solo in parte però, perchè il suo “saldo” atp/challenger è addirittura piu che positivo nell’ultimo anno e mezzo, se paragonato a quello di altri habituè di quella zona della classifica.
Ai fini del nostro discorso, riflettevo, come si può capire quali 70-100 in classifica e divisi tra atp e challenger valgano “questo” o “quel” livello?
In termini assoluti, richiede un grosso impegno elaborare dati del genere ma, in una “unità di tempo” determinata , la cosa è più facile, specie se abbozzata, come ho fatto io , utilizzando i dati del sito atpworldtour.com
Ho paragonato due giocatori che viaggiano in quelle zone della classifica in modo abbastanza costante nell’ultimo biennio. Dustin Brown e , appunto , Paolo Lorenzi.
Ora, posto che fare più punti su un circuito rispetto all’altro può essere anche dettato dal fatto che si decide di giocarci di più o , magari da un exploit, io ho comunque confrontato i punti realizzati in tornei Atp con quelli ottenuti nei challenger , in un arco di tempo compreso da Doha fine 2012 (quindi inizio stagione 2013) e Roland Garros/Mestre 2014 , quindi settimana scorsa.
Il saldo di Brown è -122. Dustin ha ottenuto 315 punti in Atp (conto anche i punti ottenuti dalle qualificazioni) e 437 nei challenger.
Dunque maggiori i punti nei challenger, fermo restando che il gap coi punti Atp non è enorme (come potrebbe esserlo un 100-550,ad esempio)
Diversamente il saldo di Lorenzi è +249, cioè 621 punti ottenuti in Atp e 382 nei challenger.
Non lo avrei mai detto.
Il nostro discorso, sul quale vedo che conveniamo, ritengo sia piuttosto fondato.
Il mio esempio molto meno. Paolo, almeno nel periodo di riferimento, ha dimostrato che sul Tour maggiore può starci.Di certo più di Dustin Brown.
Ovviamente è un modo un pò abbozzato e originale per avere il riferimento, ma credo dia discretamente la misura di quanto dicevamo.
Scusa (e scusino i lettori) se mi sono dilungato.
A presto
Vedo con piacere,egregio figologo,che hai colto perfettamente il significato delle mie parole. ..volere attribuire a tutti i costi delle etichette in termini numerici di ranking ai giocatori è silo un esercizio sterile ..poi è altrettanro vero che siamo in democrazia ed è legittimo che ci siano persone che a “sparare”numeri si trovino a loro agio..ci troviamo in sintonia..la cosa mi fa piacere..anche io seguo spesso i tuoi commenti dove denoti competenza ,sagacia ed ironia
Ti saluto con simpatia..alla prochaine
@ vika (#1093041)
L altezza è un fattore relativo nel caso specifico di Lorenzo in qhanto dotato di un servizio esplosivo con punte di 200 km/h sulle prime..il repertorio per emergere e competere a livello atp c’è. ..ma su questo mi sembra che siamo d accordo.
saluti..
Stavo riflettendo qualche giorno fa su quello che dici.
Hai colto un importante sfumatura su cui mi trovo completamente d’accordo.
Una cosa è usare i challenger per entrare in una zona tra 70 e 100 che ti consente di giocare gli atp (partendo dai 250)..
Altra cosa è avere il livello per poter competere a livello atp, che non significa ovviamente fare quarti nei masters o terzo turno fisso negli slam, ma apparire dignitosamente, magari vincere qualche partita importante e acquisire almeno un 50% di vittorie/sconfitte nei 250.
L’altro giorno valutavo Lorenzi, che ha vinto qualcosa tipo 33 partite a livello atp.
Paolo, che io apprezzo enormememente, è riuscito ad ottenere più del potenziale, anche in età avanzata.
La cosa è lodevole, non voglio criticarlo.
Nonostante abbia passato qualche turno nei Masters e fatto una finale 250, Paolo ha sempre avuto bisogno dei challenger per ottenere i punti necessari per giocare gli atp.
Non è riuscito a vivere di soli atp.
Dico questo per dire che il raggiungimento dei 100 al mondo è un obiettivo terribilmente effimero, quasi solo simbolico.
Un giochetto, come dici tu, e ti dò perfettamente ragione.
per me Giustino a livelli di colpi è davvero forte..gli mancano un pò di variazioni nei momenti topici…cmq ha un’ottima profondità di palla e un ottimo servizio se si fa riferimento alla sua altezza…è sicuramente già adesso un tennista pronto, se migliorerà a livello mentale sarà sicuramente un buon top 100…se devo paragonarlo ai nostri giocatori nati dopo l”87 ( vedi Viola Arnaboldi Cecchinato Fabbiano) lui è sicuramnete quello che gioca meglio sul veloce…e secondo me anche su terra è uno che può far bene…purtroppo madre natura l’ha penalizzato in quanto ad altezza..
Purtroppo ora con Rosol la vedo dura..
Sto aspettando da Lorenzo il definitivo salto di qualità. .quello che lo proiettera’ nel circuito atp dentro nei 100..adesso non sono qui a dire a quale ranking puo aspirare perche rifuggo da questo giochetto,che poi secondo me è una stortura nella quale ricadono molti utenti di questo sito..certo è che il repertorio di colpi di Giustino gli consente o meglio gli consentirà di competere a livello atp.
Ci sono tennisti già più avanti come maturità da pro che reggono il livello challenger da protagonisti come Giustino e Cecchinato e altri un pò più acerbi che ancora mostrano più potenzialità che effettive capacità come un Donati. Direi che sui 20-21 anni il giocatore pro di livello deve cominciare a dominare almeno nei challengers medi se vuole fare il top 150.
@ Matteo (#1093002)
Concordo, credo che qualcosa si stia attivando in questo senso, ma è innegabile che se prendiamo un lasso di tempo significativo, ad esempio da quando Panatta si è ritirato, la nostra produzione di top 50 e’ stata fallimentare, soprattutto rispetto a Francia, Germania e Spagna.
Poi il campionissimo te lo assegna l’Altissimo a Sua discrezione.
Pensa a quei poveracci d’oltralpe, hanno stra investito in tecnici, campi,centri federali,politiche di sostegno alle famiglie, da Panatta ad oggi han prodotto Noah,Leconte,Forget,Pioline,Boetsch,Clement,Grosjean,Santoro,Tsonga,Gasquet,Monfils Simon e altri…per un totale di 1 slam come noi con Panatta…
Pensa che noi nel frattempo abbiamo avuto 2 quarti di finale slam con Fognini e Caratti.
E’ evidente che se una politica sportiva si rivela pessima per quarant’anni, una federazione avveduta dovrebbe iniziare a prendere in considerazione l’idea di poter aprire un tavolo di discussione, per nominare degli esperti, che possano portare delle proposte, che debitamente analizzate da un tavolo di lavoro congiunto tra gli operatori del settore e gli organi ferderali,possano introdurre delle possibili modifiche che introdotte gradualmente e su base sperimentale in ambiti ristretti, possano poi essere giudicate da un nuovo nucleo di esperti in un lasso di tempo ragionevolmente decennale.
LORENZO GIUSTINO FARA’ BEST RANKING AL 210 ATP……. FANTASTICO
PROIEZIONI
QF:210 SF:202 F:187 W:177
Bravo Lorenzo ha battuto con buona facilità un avversario ben dentro i 200 .A questo livello è un avversario temibile per tutti.
bella partita di lorenzo che ha una pesantezza di palla da top 100!veramente straordinario con servizio e dritto non male anche il rovescio ma da migliorare l’aspetto mentale(troppe racchette in terra ecc..)
bravo giustino
Ma infatti non stiamo affatto messi male… abbiamo un sacco di ragazzi giovani che giocano bene, molti di più della Spagna ad esempio. Il problema è che in Italia, come per tutte le professioni, c’è un distacco abnorme tra i professionisti di elite e quelli di 2° – 3° fascia. Perchè la federazione non aiuta tutti? Perchè non viene fatto qualcosa per creare un gruppo forte e compatto? Perchè si punta sempre e solo su uno o si da attenzione solo a chi è già in alto?
Purtroppo è la continua indifferenza e criticità nei confronti di chi deve emergere che porta alla perdita e la deriva di tanti nostri giocatori… ed è la miscredenza che il tennis italiano abbia bisogno di un messia per poter riemergere ad infossarlo sempre di più. Abbiamo bisogno di tanti giocatori forti e competitivi ad alti livelli prima di poter pretendere un vero campione… paesi come la Spagna lo insegnano e mi dispiace… Federer non è un buon esempio
Ho 10 minuti,avendo letto molte critiche sui nostri giovani ieri, mi arrischio a fare un bilancino dei nostri giovani leoni negli ultimi 2 giorni circa:
ELIMINATI
-Giannessi, dopo aver superato le quali bene,è uscito male con Rosol
-Basso, ha perso da Grassi nelle quali del challenger di Caltanisetta, è la seconda/terza volta in poco tempo che viene eliminato nelle quali dei challenger, buon segno l’ambizione, però non avendo fatto neanche finali negli itf su terra, forse sarebbe meglio alternare le quali challenger con gli itf.
-Napolitano, è uscito al primo turno in 3 set da favorito in Israele contro un giocatore (in teori) più debole.
-Rondoni, ha confermato di “esserci”, uscendo in un match che, un presente, mi ha detto essere stato assai combattuto con la tds n.2 Krueger.
-Licciardi, uscito 7/6 al terzo con la tds n.1 Arvidsson
-Donati, sopra 7/6 3/2 e break con una brutta bestia come Delic, ha avuto problemi fisici ed è uscito in 3 set 6/7 7/6 6/1
In GARA
-Cecchinato, finalista settimana scorsa
-Giustino, che al momento in cui scrivo è sopra anche al secondo turno 6/3 2/0
-Pellegrino, che ha preso il suo primo punot atp battendo un giocatore più che rispettabile come Fioravante e non una wc offerta all’amico zoppo del feudatario del circolo.
Non mi pare malissimo.
Ottimo giustino
Gran primo set di Giustino solidissimo al servizio deve solo essere più aggressivo in risposta … Vamos Lollo
Dai lorenzo
forza lore!!6-3 vamos
Come sbraita menendez …
grazie puntuali come sempre!!! 🙂 🙂