Challenger Caltanissetta: Definite le wild card. Ultimo invito a Gianluca Naso

Gianluca Naso classe 1987, n.286 del mondo - Foto Walter Lo Cascio

Sono da poco scesi in campo i protagonisti dei match di qualificazioni della XVI edizione del Torneo Internazionale Cmc Città di Caltanissetta. La prova nissena, valevole per il circuito Atp Challenger Tour,
ha un montepremi di 106.500 euro, il massimo per la categoria challenger.
Sono esentate dal primo turno delle qualificazioni le prime otto teste di serie.

Nell’ordine il cinese Di Wu, numero 227 Atp, lo svedese Marcus Eriksson, numero 362, il toscano Walter Trusendi, 372, lo svedese Christian Lindell, 386, l’uruguaino Martin Cuevas, numero 464 Atp, il romano
Riccardo Ghedin, numero 495, il tennista toscano Claudio Grassi, numero 588, e il mazarese Omar
Giacalone, 657 del ranking mondiale.

La quarta ed ultima wild card per il main draw è andata al tennista trapanese, Gianluca Naso, classe 1987 che attualmente ricopre la posizione 286.
Sono quindi tre in totale gli inviti per il tabellone principale a giocatori siciliani. Oltre al trapanese, ci sono anche il palermitano, Claudio Fortuna e l’avolese Salvatore Caruso, che il mese scorso agli Internazioni Bnl d’Italia, ha giocato le qualificazioni. Il diciannovenne di Alessandria, Matteo Donati, ha invece usufruito dell’invito da parte della federazione.

Domenica 7 giugno il Supervisor, Carmelo Di Dio, comporrà il tabellone principale.
Al via ci saranno, 4 top 100, gli spagnoli Pablo Andujar, Pablo Carreno – Busta, Pere Riba, e il
livornese Filippo Volandri.
Grande attesa anche per il palermitano Marco Cecchinato, che sabato 7 giugno disputerà le semifinali al challenger di Mestre.
Da registrare il forfait dello spagnolo Albert Montanes, vittima di un infortunio patito al Roland Garros.
Gli altri italiani in gara al Cmc Città di Caltanisetta, sono Potito Starace, Andrea Arnaboldi e Thomas Fabbiano. Le wild card concesse ai tre giocatori siciliani testimoniano la volontà degli organizzatori di valorizzare alcuni giovani talenti isolani e di non poter accogliere le esagerate richieste di tennisti top 50, che esulano dalla nota e proverbiale ospitalità del circolo nisseno.