Tra Tennis e Laurea Zito fa l’americano: Mi hanno intitolato un campo. Ora sogno l’Onu”
Un siciliano alla conquista dell’America. Non è il titolo di un film, bensì il filo conduttore della storia di Ettore Zito, tennista siracusano classe ’91, emigrato negli Stati Uniti circa tre anni fa, non solo per inseguire il sogno di una carriera da professionista ma soprattutto per studiare in un college molto importante come la Middle Tennessee State University di Murfreesboro.
E, a giudicare dai risultati, sta facendo alla grande entrambe le cose, tanto da essere diventato una sorta di istituzione nella propria università. Ha ricevuto svariati riconoscimenti sportivi e al merito scolastico, fra i quali il premio come Migliore Atleta e Studente Internazionale dell’Anno, sui migliaia che gareggiano per la MTSU in tutti gli sport. “In più, sono capitano e numero uno del team, sono entrato fra i primi 100 tennisti del ranking universitario, e dopo la vittoria di un paio di tornei di singolare mi hanno addirittura intitolato un campo, divenuto il Campo 5 – Ettore Zito. Dell’America – prosegue – amo tutto, e tutto mi sembra migliore dell’Italia. La mia università è fantastica, e il Tennessee è uno stato stupendo, immerso nel verde. La gente è meravigliosa e con un senso civico che noi ci sogniamo”. Ma da dove è partito tutto? “Si parla del 2010. Dopo tante stagioni positive, un infortunio alla spalla mi fece perdere un anno prezioso, e in quel momento è nata questa idea”. Gli arrivò un’email da un coach americano, che l’aveva adocchiato durante un torneo. “All’inizio non lo presi sul serio, poi capii l’importanza di un’esperienza del genere, fino alla scelta di accettare la borsa di studio. Ed eccomi qua”.
Molto prezioso, anche per lui, è stato l’aiuto di Corrado Degl’Incerti. “Ancora prima di creare l’agenzia StAR, Corrado è stato gentile e disponibile nel darmi utili consigli e informazioni generali”. Terminato il terzo anno di studi, Zito è appena rientrato in Italia, dove sta giocando la serie A2 a squadre con il Match Ball di Siracusa, e disputerà poi qualche torneo individuale. Tornerà negli States a fine agosto, quando scatterà l’ultimo anno di college, che lo porterà il prossimo maggio a conseguire la Laurea in International Business, base per un futuro di successo. “Ho mille progetti in testa, ma sicuramente mi piacerebbe sia lavorare nella mia Università, sia provare per un anno o due la strada del professionismo”. Il sogno, invece, è la carriera internazionale, magari con incarichi presso organizzazioni come l’ONU. “Credo che l’ottima conoscenza dell’inglese, la laurea e le competenze tennistiche potranno essere i miei punti di forza. Questa esperienza apre un nuovo mondo, con infinite prospettive di lavoro che rimanendo in Italia non si possono nemmeno immaginare. Ti si prospetta un futuro quasi certo, che la carriera da tennista professionista assicura solamente a coloro che diventano campioni. Lo consiglierei a chiunque”.
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Grazie di cuore Omar Riz, ricordo quel torneo, si gioco’ a Poznan e fu durissimo, quasi 10 partite tra quali e main draw. Hai ragione, uno come questo Ricky e’ incommentabile, pero’ a Mac voglio dire che gli americani hanno tantissimo da insegnare a noi italiani, te lo assicuro, piuttosto e’ la tua affermazione che sembra una barzelletta. Un caro saluto a Max e a Ciao, spero possa chiederti altre palline per altrettanti futuri punti ATP!!! Al mio grande amico RenatoF, invece, voglio dire che conservo nel mio cuore tanti bei ricordi con te e la tua famiglia. Complimenti x la finale odierna di Claudio, e per il suo attuale ranking….e anche per la nostra grande Juve che ci sta dando qualche bella soddisfazione, un abbaraccio a voi tutti
Mi sembra doveroso rispondere a Ricky e a Mithra. A Ricky dico solo che ha fatto 2 interventi di una stupidita’ imbarazzante, facendo insinuazioni gratuite senza sapere minimamente di chi sta parlando. A Mithra voglio solo precisare che questo ragazzo ha scelto di andare in America a 19 anni, quando aveva davvero tutte le carte in regola x arrivare tra i top 100 o 200 che sia, diciamo che ha fatto una scelta di vita coraggiosa nonche’ dolorosa x uno che ama il tennis come lo ama Ettore. Ha ragione RenatoF, e aggiungo che gli infortuni gli hanno anche fatto anche capire che questo sport non ti da’ alcuna certezza x il futuro. E non vedo perche’ Ettore non poteva ambire a una ottima classifica ATP, come l’hanno raggiunta, rimanendo in Sicilia, giocatori come Giacalone, Caruso, Cecchinato e Bonuccelli, ai quali Ettore lasciava davvero solo qualche game, sempre: solo Fortuna e’ stato la sua bestia nera. Informatevi bene, quindi, prima di giudicare, un saluto a tutti
bravo zito, complimenti ed auguri per la tua carriera. ti ho seguito piu volte (ti conobbi in un torneo in polonia) ed ammirato il tuo tennis, ti prego non fare caso ai commenti dei numerosi invidiosi, ovviamente anonimi, che purtroppo per loro, nella vita, possono permettersi solo di stare a guardare.
Bravissimo ragazzo che ha raccolto , nel tennis , meno di quel che avrebbe meritato per colpa di una serie di infortuni che lo hanno spesso stoppato . Complimenti per lui e per la sua splendida famiglia di cui mi onoro di essere amico. BRAVO ETTORE !!!
Io ero in sedia quando fece il primo punto Atp… Mi chiese di tenere la palla del match come ricordo… Un bravo ragazzo dai 😉
Grande Ettore! Saluti da Ludovico.
dalla foto amante della buona tavola lo è di sicuro…tennisticamente è da valutare.
“Un lupo mannaro siciliano all’università del Tennessee” 😯
😆 😆 😆
ma è parente di qualcuno dello staff ?
E’ meglio che sto Zito.
Scherzi a parte questo ragazzo ha fatto una scelta coraggiosa ma soprattutto intelligente poichè una volta capito che non avrebbe mai potuto raggiungere certe vette tennistiche(top100) che gli avrebbero permesso di vivere di tennis ha costruito x se un’altra strada che gli potrà garantire un futuro senza però accantonare il piacere del nostro sport.
Bah…
gran cervello sto zito …il senso civico degli americani? …se ne vuol parlare o ridiamo della barzelletta?