Challenger Mersin: Thomas Fabbiano fermato nei quarti di finale
Thomas Fabbiano viene eliminato nei quarti di finale del torneo challenger di Mersin (e64.000 H, terra).
Il tennista pugliese è stato sconfitto con il punteggio finale di 62 64 in 1 ora e 18 minuti di gioco, dal tennista bosniaco Damir Dzumhur, classe 1992 e n.159 del mondo. Quest’ultimo sfiderà Matteo Viola in semifinale.
Primo Set: Partenza sprint del bosniaco che brekkava Thomas nel terzo gioco (a 0) portandosi sul 2-1 e servizio. Nel settimo gioco arrivava un altro break in favore di Dzumhur (a 30) che permettevano al bosniaco di issarsi sul 5-2 e possibilità di servire per il set.
Damir senza difficoltà teneva il turno di battuta conquistando per 6-2 la prima frazione. Da segnalare che Fabbiano non riusciva a conquistare nessuna palla break.
Secondo Set: Thomas dopo aver mancato complessivamente quattro palle break nel secondo e quarto gioco, nel sesto game strappava per la prima volta nel match il servizio al suo avversario (a 0) portandosi sul 4-2 e servizio a disposizione.
L’azzurro però veniva immediatamente controbrekkato (a 30), subendo, da quel momento, un parziale di quattro giochi a zero, con Dzumhur che piazzava il break decisivo sul 4 pari (ai vantaggi dal 40-15) e teneva a 0 la battuta sul 5-4 conquistando la seconda frazione per 6-4 e l’incontro.
D Dzumhur – T Fabbiano
1 Aces 0
0 Double Faults 2
73% 1st Serve % 67%
31/47 (66%) 1st Serve Points Won 21/38 (55%)
10/17 (59%) 2nd Serve Points Won 9/19 (47%)
4/5 (80%) Break Points Saved 1/5 (20%)
9 Service Games Played 9
17/38 (45%) 1st Return Points Won 16/47 (34%)
10/19 (53%) 2nd Return Points Won 7/17 (41%)
4/5 (80%) Break Points Won 1/5 (20%)
9 Return Games Played 9
41/64 (64%) Total Service Points Won 30/57 (53%)
27/57 (47%) Total Return Points Won 23/64 (36%)
68/121 (56%) Total Points Won 53/121 (44%)
Luigi Calvo
TAG: Challenger Mersin, Challenger Mersin 2014, Fabbiano, Thomas Fabbiano
2 commenti
Peccato Thomas, ma va bene lo stesso: due belle settimane, speriamo che continui così. Non so se è stata la stanchezza, ma per il suo gioco appena cala l’ efficacia della prima palla diventa vulnerabile.
L’organizzazione del torneo poi non lo ha aiutato: sempre partita di singolo e di doppio a distanza di poco più di un’ora.
Bravo comunque.
No regrets….l altro era ovviamente piu forte