Hawk eye-Il tennis a 360 gradi: Resoconto Challenger della scorsa settimana
Ci sono voluti ben 5 match points (4 annullati sul 5-4 del 3zo set) prima di decidere il vincitore del torneo di Le Gosier nelle Guadalupe. A Steve Johnson, infatti, tanti ne sono occorsi per aver ragione di un mai domo Kenny De Schepper, che più volte vicino alla sconfitta risorgeva, e si rendeva minaccioso fino al tentativo finale di scippo all’americano.
Il francese era riuscito già nel secondo set a restare in partita, quando Johnson imperversava nei turni di servizio, facendo sentire il peso del dritto e la brillantezza di una condizione psicofisica eccellente. Sul punto di cadere De Schepper si aggrappava al serve and volley ed approdava al tie break, conscio di poter ribaltare l’inerzia del match con un’intensità e una concentrazione raccolta nello spazio di pochi minuti e pochi punti. Così, con un tie break molto attento e una risposta impossibile, con il telaio a 30cm dal naso del giudice di linea, prendeva il minibreak sul 5-5, grazie ad una traiettoria velenosa che atterrava sulla linea di fondo e, nel punto successivo, una volèe che pizzicava un’altra linea, rimetteva in parità le sorti del match.
Nel terzo set un furente Johnson non arrivava a creare il margine definitivo per chiudere la partita sul 5-4. Il tie-break, con cui si chiudeva il match, poteva essere il beffardo esito di un torneo che nei vari turni aveva meritato di vincere.
Steve Johnson esprimeva il meglio alla fine, inchiodando De Schepper con un parziale di 6 punti consecutivi, che è specchio e riflesso di un momento eccezionale del tennista americano: due dritti vincenti, un passantone lungolinea di rovescio in corsa e due ace. Con Le Gosier Johnson vince il terzo torneo challenger dell’anno, piazza un incredibile 14/1 alla voce vittorie/sconfitte, centra il best ranking al n.69 e si propone come tennista most improved dell’anno 2014.
Lo avevamo già segnalato a Dallas come Johnson sia in una forma fantastica e come il suo gioco sia d’incanto divenuto efficace. I challenger vinti dimostrano che forse ci può essere spazio per una imprevedibile ascesa nel circuito maggiore. I progressi in tutte le fasi di gioco e una condizione atletica perfetta possono portarlo a nuovi traguardi. Con curiosità aspettiamo altri segnali da quella che oggi è la sorpresa assoluta del 2014.
CHALLENGER LE GOSIER – Cemento (Green set) – $100.000H
(1)De Schepper b Russell(4) 6-7 6-3 6-4
(3)Johnson b Fabbiano 6-2 7-6
(3)Johnson b De Schepper(1) 6-1 6-7 7-6
Dopo Guadalajara, il Messico continua ad ospitare challenger, questa settimana nella località di Leon. Iscritti al torneo ci sono specialisti delle superfici veloci, tra cui due top 100 (Ebden e Bogomolov Jr). Il primo è costretto al ritiro nel match contro lo spagnolo atipico Menendez Maceiras mentre il russo si è arreso al neozelandese Daniell. Nonostante questo la finale è tra due teste di serie, Rajeev Ram (5) e Samuel Groth (7). In finale però non c’è partita, Groth non riesce a tenere il servizio e non impensierisce quasi mai l’americano, uscendo con un perentorio 62 62. Oltre al già citato Menendez Maceiras, autore delle semifinali nella parte alta del tabellone, Augustin Velotti ha approfittato dei ritiri di Moriya e Daniell a partita in corso per raggiungere le semifinali in una superficie, quella veloce, a cui sta cercando di abituarsi giocando più partite possibili. Intanto con la vittoria, Rajeev Ram si sposta al numero 121, pronto a superare il suo best ranking al numero 78.
Challenger Leon-40.000$- cemento- Semifinali e Finale:
Ram b. Menendez 64 76
Groth b. Velotti 57 62 63
Ram b. Groth 62 62
Lo si attendeva da qualche mese il botto di Andreas Beck, tanto che ogni torneo al coperto si pensava potesse essere quello buono. Finalmente, dopo svariati tentativi non tutti positivi, per il tedesco è arrivato il momento dell’esultanza; vince in Francia, a Saint-Brieuc, su un manto veloce, che esalta le sue qualità di colpitore dotato di eccellente timing. Beck all’età di 28 anni cerca di risalire la classifica dopo che in passato l’aveva scalata fino ad issarsi al best ranking della 33esima posizione.
Il mancino tedesco si aggiudica il quinto challenger della carriera, in un torneo dove le teste di serie più basse hanno lasciato il palcoscenico nei primi turni o hanno perso contro avversari con i quali erano favoriti: Mannarino è scivolato nella bella fotocopia di Hernych, cedendo al secondo turno; Berrer venivaannichilito da Andreas Beck con un perentorio 6-3 6-0 ai quarti; il russo Donskoy testa di serie n.2, usciva in semifinale, come oramai gli capita sovente, da favorito principale del torneo, contro qualcuno molto più indietro di lui nel ranking, ovvero Burquier, non certo un fulmine a quei livelli.
Saint Brieuc non ha detto tanto altro; unica evidenza da citare il 19enne Couacaud, autore di una pregevole vittoria contro “nonno” Gicquel e di una pregevole prestazione contro Donskoy, giunta ad un soffio dalla vittorie. Il 7-6 del terzo set contro il russo e il parziale di 8-6 del tie break racconta di un gap di esperienza e di freddezza da controllare per il giovanissimo francese.
CHALLENGER SAINT-BRIEUC – Indoor (Green set) – euro42500H
(8)Beck b Guez(6) 2-6 6-4 6-4
Burquier b Donskoy(2) 5-7 6-3 7-6
(8)Beck b Burquier 7-5 6-3
Daniele Sforza
Alessandro C
TAG: Hawk Eye
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