Stanislas Wawrinka è tornato sulla “terra” dopo la vittoria a Melbourne, ma non si scoraggia: ” Da giovane ho lavorato in una fattoria con i miei genitori e delle persone disabili. Questa esperienza mi ricorda sempre che la vita non è facile”
Dopo la vittoria agli Australian Open Stanislas Wawrinka si è un po’ perso, fermandosi agli ottavi di finale sia a Indian Wells che a Miami. Lo svizzero non ha nessuna intenzione di abbattersi e sa cosa sono le avversità, riferendosi alla sua giovinezza: “Penso sia una buona cosa crescere da giovani in una fattoria, a contatto con la natura e gli animali”.
“Io ho lavorato in una di queste da giovane con i miei genitori e delle persone disabili. Ho imparato molto da loro e questa esperienza mi ricorda sempre che la vita non è facile e che sono davvero molto fortunato.”
Alessio Baldi
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3 commenti
io sinceramente non credo molto alla povertà dei tennisti nella loro giovinezza, per arrivare dove è arrivato, oltre alle tante ore di allenamento, deve aver speso molti soldi, vuoi per fare le lezioni di agonismo (che già costano tanto), vuoi per i materiali, per gli spostamenti in treno/macchina/aereo e altri costi molto elevati, quindi non credo che i tennisti siano poveri dalla nascita…
Hai vinto uno slam, non ha rivoluzionato il mondo.
Scendi dal piedistallo…
Fossero queste le avversità della vita,e cioè non riuscire a confermarsi ai massimi livelli dopo un eccellente risultato….io ci metterei la firma.