Vittoria di Djokovic al tiebreak del terzo set ATP, Copertina

Lampi di Federer, ma Djokovic regge, gira il match e vince una bella finale di Indian Wells al tiebreak decisivo

17/03/2014 01:16 22 commenti
Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo
Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo

Davvero una “seratona” di tennis coi fiocchi, con emozioni a non finire e spettacolo dal deserto della California. Dopo la stupenda vittoria della Pennetta sul centrale di Indian Wells è andata in scena una bella finale tra Roger Federer e Novak Djokovic, con il serbo che s’è aggiudicato la sua terza coppa del torneo col punteggio di 3-6 6-3 7-6. Un match emozionante non tanto per il finale al tiebreak decisivo, visto che il gioco finale è stato dominato da Novak, ma per l’andamento dell’intero incontro e per i tanti momenti di tennis di alto livello prodotto dai due campioni. Djokovic alla fine si è meritato il successo perché ha saputo reagire ad un avvio incerto, elevare di brutto il suo livello di gioco e reggere anche al colpo di coda del “Re”, che fino all’ultimo punto non ha accettato di perdere questo match.

Il serbo è stato molto bravo a scuotersi, a ritrovare palla dopo palla le sensazioni giuste del suo tennis, la fiducia e l’intensità dei momenti migliori. Mentre nel recente torneo di Dubai nel terzo set non riuscì ad arginare la sfuriata rabbiosa di Federer, che lo sovrastò e sconfisse, stasera Nole è stato eccellente nel crescere alla risposta e costringere Roger a prendersi dei rischi enormi per uscire dalla sua mortale ragnatela. Rischi che Roger ha accettato solo in parte, abbassandosi dalla metà del secondo set a palleggi di ritmo troppo faticosi, e che l’hanno alla fine portato alla sconfitta.
Tuttavia i tantissimi supporters dello svizzero possono esser fieri del loro idolo, sportivamente resuscitato a grandissimo livello e tornato a produrre un tennis divino, anche se non abbastanza a lungo da portare a casa questa finale.
Il Federer 2014 e in particolare quello ammirato in questo Indian Wells pare agonisticamente ma soprattutto fisicamente rinato. Dimentichiamo per un attimo la classe immensa, il talento tecnico, la velocità di esecuzione, l’onnipotenza tennistica, tutto. Per un quasi 33enne non deve essere stato facile rigenerarsi a tal punto da tornare così agile e scattante. Lui stesso dopo Dubai ha dichiarato che è un sogno non tanto l’aver ritrovato la vittoria contro un Djokovic ed un livello di gioco molto alto, ma letteralmente “l’alzarsi dal letto senza avvertire dolore e potersi allenare liberamente, senza sperare che domani vada meglio ma potendo ritrovare il piacere di giocare a tennis e lavorare sul campo”.
Un Roger così rapido non lo si vedeva almeno dal 2012, e quello che impressiona è la sua velocità di piedi nel primo passo, nello scattare verso la palla e trovare il miglior appoggio e distanza per colpire. E’ molto più di un dettaglio per il tennis di Federer, perché l’architettura tecnica di Roger e la sua incredibile velocità d’esecuzione viene a dir poco depressa quando non riesce ad anticipare la palla arrivando veloce e coordinato. Questo presuppone una forma fisica ottimale ed una efficienza totale, cose che in tutto il 2013 sono state un miraggio. Aver ritrovato la miglior condizione l’ha totalmente liberato, anche sul piano squisitamente tennistico, perché oggi il suo braccio è tornato quello doc., quello che si avventa come un fulmine sulla palla e crea meraviglie balistiche impensabili per un comune mortale, a tramortire anche avversari tosti ed irriducibili come Djokovic.

Nello stupendo avvio di finale, il servizio ha sostenuto questa macchina da tennis formidabile, diventando arma decisiva alla vittoria del primo set. Roger ha tenuto percentuali altissime abbinata ad una varietà micidiale, a disinnescare uno dei maggiori punti di forza di Djokovic: la continuità ed efficacia della risposta. Ribattere un servizio slice da destra molto stretto, poi una botta piatta al centro, quindi un kick alto centrale, poi uno slice sulla riga di mezzo, seguito da uno piatto ad uscire e via dicendo è una chimera anche per il miglior giocatore sul tour alla risposta, indubbiamente uno dei migliori dell’era moderna. Quest’estrema varietà di servizi non ha dato modo a Novak di trovare la sua miglior risposta, che non è tanto vincente quanto un colpo lunghissimo, centrale ed estremamente continuo, che pizzica il giocatore alla battuta non ancora a posto con l’equilibrio e lo fa retrocedere, mettendo il serbo in condizione di vantaggio ad imporre i suoi ritmi nello scambio.

Tutto bello per Federer? A metà. Il suo tennis straordinario è stato efficace e vincente solo per un set e mezzo. Quando Djokovic è salito di livello ed è riuscito ad agganciarlo, è stato bravissimo a far girare il match nella direzione che preferisce, quella dello scambio di ritmo e della lotta agonistica. Novak dopo l’avvio stentato e la difficoltà a trovare la sua progressione, si è finalmente centrato, ha azzannato lo svizzero e non l’ha mollato più, trascinandolo nel “ring” della partita dura sulla corsa. Qua è tornata invadente la ritrosia di Roger nel perseverare nello schema totalmente offensivo, cadendo ancora nella classica voglia di affidarsi ad antiche certezze che però oggi non sono più vincenti contro avversari più giovani, resistenti e agonisticamente “cattivi” come Djokovic. Scambi durissimi che sono gli costati troppo in termini di fatica e di lucidità, tanto che il primo calo nell’efficacia del servizio è stato il primo campanello d’allarme.
Nonostante la vittoria in rimonta, pienamente meritata per Nole, e nonostante l’altissimo livello di gioco ritrovato, voglio lanciare un piccolo campanello d’allarme anche su di lui. Alla fine Djokovic è riuscito a ritrovarsi, riprendere e superare Federer basandosi non su una qualche novità, su di un lavoro che con Becker avrebbe dovuto portarlo a durare meno fatica ed essere più forte trovando prima il punto vincente, ma attaccandosi alle “certezze” della sua straordinaria vis pugnandi e continuità di prestazione. Già nel 2009-2010 quando provò con Todd Martin a cambiare qualcosa del suo tennis fece più danni che altro, stentando vari mesi per ritrovarsi e lanciarsi “sulle antiche certezze” al suo mitico 2011. Come se Novak avesse raggiunto delle certezze tecniche così solide che qualsiasi tentativo di evoluzione finisse per inibirlo e limitarlo. Cosa che peraltro si può dire per molti campioni di oggi e di ieri. E’ forse una considerazione affrettata, che andrà verificata da maggio a settembre, quando la stagione sarà davvero nel momento clou, ma che si basa su più di una sensazione, quella di un giocatore che tentando cose diverse stenta. Eccome se il Nole dell’avvio stentava. Anche grazie ai colpi terrificanti di Roger, che non gli facevano prendere ritmo, ma stentava.

Djokovic in partenza sembra molto vicino alla versione titubante della semifinale contro Isner: errori di misura, incertezze, e un palleggio corto e impreciso. Nemmeno al servizio l’inizio è stato incoraggiante, tanto che Roger entra su di una seconda con un chip and charge monumentale, a chiudere con una volee decisa, secca, ficcante, definitiva, mortale. Una libidine per chi ama il vecchio “defunto” tennis d’attacco. Resterà purtroppo l’unica così sontuosa e definitiva.
Federer è scattato dai blocchi meglio di Usain Bolt, attaccando a tutto campo e non tirando mai due palle uguali a Djokovic. Chiaro il suo canovaccio tattico: non aiutare minimamente il serbo a trovare ritmo partita, anche a costo di sbagliare risposte lunghe o angoli esagerati. Un rischio forse calcolato, e percentualmente vincente nel primo set. Chissà se lo sarebbe stato anche alla fine se avesse avuto il coraggio e la forza di perseverare.
Assorbito il primo break, Novak è entrato finalmente in partita, reagendo da campione ad alcuni attacchi dello svizzero con passanti fantastici, e crescendo al servizio nella prima palla, meno nella seconda, che Federer cerca di impattare praticamente con i piedi già in campo. In meno si mezz’ora si vola 5-2, con il gioco che scorre veloce, tra attacchi e magie di Federer e un tennis via via sempre più consistente di Nole. Ma il servizio di Roger è preciso e talmente vario che Novak non trova quasi mai risposte che gli fanno prendere il comando dello scambio. Addirittura sul 5-3 e servizio 15 pari Roger fa uno spericolato (e vincente) serve & volley sulla seconda di servizio, a sottolineare ancor più l’altissima percentuale di rischio del suo tennis, stasera davvero votato all’attacco e deciso a tutto pur di non far prendere fiducia nel palleggio al rivale. 6-3 Federer nel primo set, che scivola via come un lampo. Pare un segnale pro-Federer, che non si è quasi stancato scambiando pochissimo, ma Djokovic è entrato in partita.

Inizia a servire nel secondo set mettendo la testa avanti nel punteggio e finalmente è centrato. E’ sostenuto da una prima palla che funziona, e che segue con colpi intensi a far correre Roger martellandolo sul rovescio. Adesso Federer deve lavorare di più in campo, anche nei suoi turni di battuta, con Nole che tiene botta alla risposta e finalmente entra in campo a imporre il suo tennis in progressione. Dal 2-1 i due tennisti danno vita a momenti di tennis assoluti, come il punto con cui Roger chiude il sesto game, reagendo con una sbracciata di rovescio cross ad uno scambio durissimo condotto da Djokovic, chiudendolo con un dritto anticipato in avanzamento. Segue un forcing di Nole con rovescio lungolinea fantastico. Tennis stellare da parte di entrambi, con un numero di winners ora nettamente superiore a quello degli errori. Federer lascia andare il braccio immediatamente, disegnando l’intero campo; Djokovic rimette tutto, sgomma e controbatte da campione, con i giri motore del suo tennis ora vicini al massimo nella spinta.

Federer gioca da Dio ma è caduto nella trappola di Nole. Magari se ne accorge ma non riesce ad uscirne. Non si sottrae più allo scambio da fondo, spesso durissimo, tentando attacchi rischiosi. Il match si è fatto intenso e molto più fisico dell’avvio, l’asse si è spostato sul piano preferito dal serbo, che conduce 4-3 nel secondo parziale.
Il lavoro ai fianchi di Djokovic fornisce i primi frutti: Roger serve peggio e concede due palle break. La prima vola via con un prima mortale al T; la seconda invece è trasformata da Nole, che tiene misteriosamente su di un dritto cross micidiale di Roger, che poi sbaglia un dritto seguente steccandolo. 5-3 Djokovic, che serve per portare il match al terzo set. Federer reagisce, si porta 0-30, ma sbaglia due palle che gli costano di fatto il set.
A questo punto il match pare del tutto girato a favore del n.2 del mondo.

Federer inizia al servizio, ma trova pochi punti diretti e si affida meno rispetto all’avvio alla velocità pura del suo braccio, cadendo negli scambi, dove ora mediamente ne esce sconfitto. Ogni turno di servizio si fa sempre più duro per lo svizzero, che subito annulla una palla break, con un lampo di classe. Adesso Novak entra sicuro nel campo, e con il suo rovescio trova angoli stupendi, cambiando dal cross al lungolinea con precisione e sicurezza. Sull’1 pari Federer annulla ancora due palle break, una con un dritto a sventaglio pazzesco uscendo dal servizio, e poi con un ace imprendibile, ma le percentuali dello svizzero sono calate, mentre è aumentata in modo esponenziale la fatica che deve fare per vincere un punto, tanto che la terza palla break gli è fatale. La partita avanza sui servizi, sempre bella ma con qualche errore in più. Il n.2 serve per il match, ma Roger ci prova ancora, tira fuori orgoglio, coraggio e ogni stilla rimasta di energia,
lasciando andare il braccio ad occhi chiusi.

Muove subito il gioco, vince tre punti in fila, è 0-40. E’ break! Siamo 5 pari. Con un parziale di 12 punti a 1 lo svizzero si issa sul 6-5.

Tiebreak decisivo, la miglior conclusione per un match a tratti esaltante.
Roger forse ha speso troppo nella reazione rabbiosa. Subito un minibreak per Djokovic, con un rovescio in scambio sbagliato da Roger. Nole vola sicuro 3-0, poi 4-1 con un altro punto strappato al servizio dello svizzero, che è incapace di staccarsi dallo scambio. 5-2 e poi 6-2 per Djokovic, che chiude 7 punti a 3.

Una grande vittoria in una grande finale. Djokovic dovrà cercare di migliorare il suo ingresso nella partita, ma stasera ha ritrovato quei picchi di prestazione che non si erano ancora visti nel 2014, dopo un finale di 2013 perfetto. Roger pare tornato …Roger, ma in questa finale si sono confermate le sensazioni che raccontiamo da mesi: il lavoro con Edberg e la nuova strategia molto offensiva possono portare a grandi risultati, a patto di riuscire a tenere questo piano fino in fondo, senza compromessi e grandissimo coraggio. Aver ritrovato un Federer a questi livelli è comunque una vittoria per tutti quelli che amano il tennis.


Marco Mazzoni



Match Point

Novak Djokovic Indian Wells di livetennisit



La partita punto per punto

ATP Indian Wells
Roger Federer [7]
6
3
6
Novak Djokovic [2]
3
6
7
Vincitore: N. DJOKOVIC

R. Federer SUI – N. Djokovic SRB
6 Aces 6
4 Double Faults 5
63% 1st Serve % 65%
45/64 (70%) 1st Serve Points Won 47/62 (76%)
21/37 (57%) 2nd Serve Points Won 17/34 (50%)
4/6 (67%) Break Points Saved 1/3 (33%)
15 Service Games Played 15
15/62 (24%) 1st Return Points Won 19/64 (30%)
17/34 (50%) 2nd Return Points Won 16/37 (43%)
2/3 (67%) Break Points Won 2/6 (33%)
15 Return Games Played 15
66/101 (65%) Total Service Points Won 64/96 (67%)
32/96 (33%) Total Return Points Won 35/101 (35%)
98/197 (50%) Total Points Won 99/197 (50%)


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22 commenti. Lasciane uno!

Angelo 17-03-2014 17:24

@ fabio tifa nadal (#1023606)

Si è vero Wimbledon è tappa pro Nadal ma poi arriva agosto 1000, 1000, 2000 per Rafa; 180, 90, 1200 per Nole.
O dopo il RG o dopo lo USOpen il destino di Nole e Rafa è ineluttabile.
Nole #1 e Rafa #2.

22
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tommy haas’78 (Guest) 17-03-2014 14:46

Comunque roger secondo della race a meno di 400 punti da un wawrinka non propriamente in forma. Quindi roger vai a prenderti miami

21
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luca92 17-03-2014 14:45

Scritto da Rogerina

Scritto da alexalex
Complimenti a Djokovic! È riuscito a mettere la partita sul suo binario preferito e grazie ad una solidità che forse quest’anno non aveva ancora mostrato ha portato a casa il trofeo. Due cose su Federer. Una positiva: risolti i problemi fisici è tornato competitivo ad altissimi livelli, e credo che quest’anno si toglierà ancora qualche soddisfazione e potrà essere pericoloso per tutti affrontarlo. Una negativa: forse proprio rinfrancato dalla condizione ritrovata ha già abbandonato lo stile di gioco più offensivo che aveva mostrato nei precedenti tornei. È tornato a scambiare da fondo. In questo modo ha dato ritmo e Djokovic che ha cominciato a non sbagliare più. Contro questi super difensori non può permettersi questo errore.

ottima analisi, condivido pienamente. Come ulteriore rilievo negativo metterei che è un peccato non battere un Nole così al di sotto delle sue punte massime, quelle del 2011. Sempre difficilissimo da battere, grande carattere (quest’anno lo vedo anche diverso negli atteggiamenti in campo, molto più pacato), ma comunque non un Nole trascendentale, in passato l’ho visto giocare molto meglio di ieri.
Il problema è che Roger non ha mantenuto il livello del 1° set, soprattutto al servizio, e poi come hai detto giustamente tu è entrato nella trappola degli scambi da fondo. Diciamo che da un lato si può gioire perchè a quasi 33 anni è ancora competitivissimo, dall’altro però è anche vero che nei 2 set su 3, non nei 3 su 5, non è riuscito a battere un Nole non propriamente irresistibile.

per me il secondo set di Nole è stata fenomenale, non a livello 2011 ma molto vicino. Roger ha sbagliato solo una cosa durante il match per me: il tiebreak finale, cannato alla grande, non c’ha capito un fico secco. Per il resto della partita invece ha giocato alla pari per tre set. Il Nole di ieri non era quello visto durante la settimana, ma un Nole con la N maiuscola. Finale stupenda

20
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zambro75 (Guest) 17-03-2014 14:24

@ ragazzodiferro (#1023373)

be prima di dire certe cose , Nole deve ancora dimostrare tanto e vincere molto ….davanti a lui a parte Federer , c’è anche Nadal….quindi calma con dichiarazioni di questo tipo.. ha vinto si , bravo..ma a Dubai le aveva buscate e ieri è stato graziato alla fine dalla pigrizia di Roger e lo svizzero gioca alla pari e sinceramente lo vedo molto competitivo

19
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Rogerina 17-03-2014 13:59

Scritto da alexalex
Complimenti a Djokovic! È riuscito a mettere la partita sul suo binario preferito e grazie ad una solidità che forse quest’anno non aveva ancora mostrato ha portato a casa il trofeo. Due cose su Federer. Una positiva: risolti i problemi fisici è tornato competitivo ad altissimi livelli, e credo che quest’anno si toglierà ancora qualche soddisfazione e potrà essere pericoloso per tutti affrontarlo. Una negativa: forse proprio rinfrancato dalla condizione ritrovata ha già abbandonato lo stile di gioco più offensivo che aveva mostrato nei precedenti tornei. È tornato a scambiare da fondo. In questo modo ha dato ritmo e Djokovic che ha cominciato a non sbagliare più. Contro questi super difensori non può permettersi questo errore.

ottima analisi, condivido pienamente. Come ulteriore rilievo negativo metterei che è un peccato non battere un Nole così al di sotto delle sue punte massime, quelle del 2011. Sempre difficilissimo da battere, grande carattere (quest’anno lo vedo anche diverso negli atteggiamenti in campo, molto più pacato), ma comunque non un Nole trascendentale, in passato l’ho visto giocare molto meglio di ieri.
Il problema è che Roger non ha mantenuto il livello del 1° set, soprattutto al servizio, e poi come hai detto giustamente tu è entrato nella trappola degli scambi da fondo. Diciamo che da un lato si può gioire perchè a quasi 33 anni è ancora competitivissimo, dall’altro però è anche vero che nei 2 set su 3, non nei 3 su 5, non è riuscito a battere un Nole non propriamente irresistibile.

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fabio tifa nadal (Guest) 17-03-2014 12:54

Scritto da Angelo
Buone speranze di vedere Nole #1 dopo il RG nonostante -2840 punti persi in Australia.
Indian Wells +1595 recuperati.
Nole gioca troppo passivo con tutti pensa che basta mandarla di là tanto poi gli altri sbagliano. Prima erano più vincenti da fondocampo ora gioca a 3/4 velocità e con Nadal e Murray si perdono gli slam del 2013.
Vedremo il 2014 nel frattempo a Miami Nadal scarta uno 0 punti e Nole 90 punti anche da Miami riparte la scalata al vertice in attesa di Monte Carlo 1000 a 600 per Nole.
Barcellona, Madrid, Roma e Roland Garros 500, 1000, 1000, 2000, per Rafa.
Madrid, Roma e Roland Garros 10, 180, 720 per Nole.
5100 punti Rafa.
2000 punti Nole.
3100 punti in più per Rafa da difendere che ha 2230 punti di vantaggio in classifica.
Sarà battaglia di primavera sulla superfice prediletta dello spagnolo chi la spunterà?. Nole deve elevare il suo gioco altrimenti il sorpasso sarà rimandato a dopo lo USOpen.

…Però occhio che a Wimbledon Nadal difende il primo turno e Nole la finale quindi controsorpasso un accidente…. :mrgreen:

17
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Angelo 17-03-2014 11:55

Buone speranze di vedere Nole #1 dopo il RG nonostante -2840 punti persi in Australia.
Indian Wells +1595 recuperati.
Nole gioca troppo passivo con tutti pensa che basta mandarla di là tanto poi gli altri sbagliano. Prima erano più vincenti da fondocampo ora gioca a 3/4 velocità e con Nadal e Murray si perdono gli slam del 2013.
Vedremo il 2014 nel frattempo a Miami Nadal scarta uno 0 punti e Nole 90 punti anche da Miami riparte la scalata al vertice in attesa di Monte Carlo 1000 a 600 per Nole.
Barcellona, Madrid, Roma e Roland Garros 500, 1000, 1000, 2000, per Rafa.
Madrid, Roma e Roland Garros 10, 180, 720 per Nole.
5100 punti Rafa.
2000 punti Nole.
3100 punti in più per Rafa da difendere che ha 2230 punti di vantaggio in classifica.
Sarà battaglia di primavera sulla superfice prediletta dello spagnolo chi la spunterà?. Nole deve elevare il suo gioco altrimenti il sorpasso sarà rimandato a dopo lo USOpen.

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pessimo (Guest) 17-03-2014 11:12

una bella finale, Roger credo che non sia riuscito a fare il gioco che avrebbe voluto, e non che non lo abbia voluto fare. verticalizzare con Nole che prende tutto e ti infila quasi sempre non è poi così semplice. comunque, da tifoso di Roger, tre mesi fa avrei firmato per vederlo giocare come sta giocando, a 32 anni e va in finale a Indian Wells … o no?

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luca92 17-03-2014 10:57

Primo set in cui Djokovic parte distratto e Roger gli strappa subito il servizio e lo mantiene poi giocando un tennis quasi perfetto. Nel secondo Djokovic ha alzato notevolmente il suo tennis, e ha dimostrato che può tornare tranquillamente numero 1 al mondo. Terzo set che seguiva l’andamento del secondo, e Roger da campione quale ancora è, è riuscito a riaprilo quando sembrava ormai finito. Il tiebreak è stato a senso unico, ma aimè l’ha giocato malissimo Federer.

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Carmineliberto 17-03-2014 10:57

Scritto da ragazzodiferro
ciao Roger è stato bello averti visto!
Nole il più grande campione del decennio…andiamoci a riprendere il posto che ci spetta!

Non ho dubbi, sei incompetente alla grande. Un consiglio:o studi o cambia sport.

13
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kalle4 17-03-2014 10:02

@ ragazzodiferro (#1023373)

siamo al 2014 e parli di decennio? ma perchè siete così repressi da non poter tifare, apprezzare il tennis e commentarlo con piacere senza far uscite che sminuiscono l’intelligenza umana? mi sfugge il piacere in questo poi ognuno libero di fare come vuole e di “deprezzarsi” come meglio crede..

12
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kenny (Guest) 17-03-2014 09:57

Federer torna tra i primi 5, non distante dalla 3° piazza. Vi pare poco?

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Haas78 (Guest) 17-03-2014 09:52

@ ragazzodiferro (#1023373)

Non scherziamo 😀

10
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Jose mourinho (Guest) 17-03-2014 09:50

Veramente tra errori e vincenti hanno giocato alla pari..l’avesse giocato come a inizio anno molto più offensivo e non rimanendo inchiodato alla linea di fondo avrebbe portato a casa la partita visto che comunque è in buonissime condizioni fisiche!!! Comunque io penso che l’unico slam che possa vincere ancora e Wimbledon, stop! Cemento troppo pesante x vincere con nole nadal e altri che lo possono tenere inchiodato x ore e ore…sulla terra non andrei neanche a giocare ma mi preparerei direttamente con Wimbledon ma so che non lo farà mai….

9
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Andreas Seppi 17-03-2014 09:40

GrandeNole

8
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dave (Guest) 17-03-2014 08:24

Scritto da Jose mourinho
Roger sta tornando a giocare come l’anno scorso, a rete non ci viene già più, è stato a fondo campo a scambiare tutta la partita….e sullo scambio a fondo campo non c’è gara…poi nonostante tutto riesci a recuperarlo alla fine fino al ti è break e come lo giochi? Da cane….non si può giocare un tie break in quel modo…nole ha meritato e stato più continuo e piano piano tornerà ad essere il nole di sempre!

concordo..king roger sempre e cmq

7
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stojan (Guest) 17-03-2014 07:20

Bravo nole!

6
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alexalex 17-03-2014 06:56

Complimenti a Djokovic! È riuscito a mettere la partita sul suo binario preferito e grazie ad una solidità che forse quest’anno non aveva ancora mostrato ha portato a casa il trofeo. Due cose su Federer. Una positiva: risolti i problemi fisici è tornato competitivo ad altissimi livelli, e credo che quest’anno si toglierà ancora qualche soddisfazione e potrà essere pericoloso per tutti affrontarlo. Una negativa: forse proprio rinfrancato dalla condizione ritrovata ha già abbandonato lo stile di gioco più offensivo che aveva mostrato nei precedenti tornei. È tornato a scambiare da fondo. In questo modo ha dato ritmo e Djokovic che ha cominciato a non sbagliare più. Contro questi super difensori non può permettersi questo errore.

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Jose mourinho (Guest) 17-03-2014 00:56

Roger sta tornando a giocare come l’anno scorso, a rete non ci viene già più, è stato a fondo campo a scambiare tutta la partita….e sullo scambio a fondo campo non c’è gara…poi nonostante tutto riesci a recuperarlo alla fine fino al ti è break e come lo giochi? Da cane….non si può giocare un tie break in quel modo…nole ha meritato e stato più continuo e piano piano tornerà ad essere il nole di sempre!

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Sylvandor 17-03-2014 00:49

Partita strana. Un buon Federer per 40 minuti, poi è salito Nole, che però continua a non scintillare nel gioco anche se sembra essere più tranquillo di testa. Anche il break subito nel terzo quando serviva per il match non sembra averlo deconcentrato, cosa che gli accadeva spesso l’anno scorso. Sarà un caso che la ritrovata solidità sia arrivata con Vajda? Intanto circa 1500 punti presi a Nadal e 17° Master 1000 in carriera. Mica male.

3
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Ktulu 17-03-2014 00:40

Grande Finale, onore a Nole, campione vero.

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ragazzodiferro 17-03-2014 00:31

ciao Roger è stato bello averti visto!
Nole il più grande campione del decennio…andiamoci a riprendere il posto che ci spetta!

1
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