Paolo Lorenzi alla Gazzetta dello Sport dichiara: “Ho giocato tanti Challenger, ma gli Atp sono un’altra cosa. Le spese sono tante. Io mi arrangio con l’amico Enrico Becuzzi, che ha 40 anni, ma prova le qualificazioni e mi dà una mano”
Dalla Gazzetta dello Sport ecco una interessante intervista di Vincenzo Martucci a Paolo Lorenzi, prima di entrare in campo contro Pablo Carreno Busta nel torneo Masters 1000 di Indian Wells.
Brasile-California, come cambia la vita?
“Tantissimo: non solo per la superficie e per il rimbalzo diverso, per l’altitudine, lì a 1000 metri e qui no, lì c’erano campi veloci e a Indian Wells sono piuttosto lenti con il sole e un altro fuso. Ho rischiato tantissimo contro Shabaz, ci ho messo due ore e mezzo giocando maluccio. Ho cambiato cinque racchette per trovare quella con la tensione giusta”
Eppoi c’era questa ubriacatura della prima finale sul circuito maggiore, a 32 anni.
“E’ stata una settimana fantastica, non ci speravo, fra l’altro in uno dei primi tornei dell’anno e dopo i problemi fisici del 2013. Ero arrivato al numero 49 del mondo, poi mi sono fatto male tre volte: fascite, distorsione alla caviglia e strappo al bicipite. Colpa anche un po’ mia perché è successo sempre vicino agli Slam e, per giocare, ho forzato il rientro. Perciò, a gennaio, ho saltato gli Australian Open: ho cominciato la preparazione tardi, il 10 dicembre”.
La vita di un tennista comincia a 32 anni?
“Io sono maturato tardi come gestione di certe partite in certi tornei perché non ho avuto esperienza, prima, di questo tipo. Ho giocato tanti Challenger, ma gli Atp sono un’altra cosa”.
Parliamo di soldi.
“Infatti, se giochi il secondo livello di tornei o il primo, passi da 150mila a 400 mila dollari l’anno di guadagno. E poi ci sono 40mila dollari fra viaggi, vitto e alloggio: negli Atp ti vengono a prendere e ti riportano in aeroporto, hai pranzo e cena pagati, oltre all’hotel… Se poi viaggi col coach le spese aumentano ancora. Io mi arrangio con l’amico Enrico Becuzzi, che ha 40 anni, ma prova le qualificazioni e mi dà una mano”.
Paolo Lorenzi si allena al centro tecnico federale di Tirrenia.
“Mi ci trovo bene, ci dormo pure, anche se risiedo a Livorno. Mi piace il posto e mi piace allenarmi lì dove trovo sempre giovani che ti danno sempre qualcosa nell’allenamento”.
Lorenzi ha ancora obiettivi, nel tennis?
“Beh, una convocazione in coppa Davis sarebbe il massimo. Prima dell’Argentina ne ho parlato con Corrado (Barazzutti): io sono sempre disponibile, amo giocare per la nazionale e per il gruppo, l’esperienza con la Croazia è stata incredibile. Quindi figurati i quarti con l’Inghilterra a Napoli. Certo che mi piacerebbe tantissimo. Magari il capitano mi dirà qualcosa a Miami. Decide lui”.
Magari si libera un posto in doppio.
“Al momento Fabio (Fognini) è il miglior doppista, e il suo compagno ideale è Simone (Bolelli)”.
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Infatti! I giocatori si allenano fra di loro durante i tornei, non ha certo bisogno di becuzzi che gli faccia da sparring…
Per me si riferiva al fatto che dividono le spese.
Ben detto, occorre essere precisi perchè qualcuno è lento a capire 😀
Appunto
Bravo Lorenzi.
Bisogna dire le cose come stanno.
peccato che sia arrivato all’atp così tardi, perchè negli ultimi tempi ha fatto vedere un discreto potenziale, diciamo da top 30 stabile.
a proposoto di soldi.
Questa crisi all’Italia fa bene.
negli ultimi due anni abbiamo visto un livello di impegno nei tennisti nostrani che prima non c’era e ha dato risultati (Seppi, Fogna, ma anche Lorenzi).
Mi sa che il problema del tennis italiano era la mancanza di impegno assoluto appena si arrivava tra i primi 100.
Voi che dite??
Quando si è in giro per i tornei non ci sono certo problemi a trovare giocatori con cui allenarsi.
Ah…bè… 5000 in una settimana… io li prendo in + di 4 mesi…
Sì ma uno sparring del livello di becuzzi non penso sia proprio il massimo come allenamento…
non diciamo cavolate, Becu gli da una mano nel senso che gli fa da sparring e coach quando il suo allenatore non lo segue, ma assolutamente non gli paga proprio ninete!!!!Anzi, dividono sempre la camera che viene data a Paolo e che quindi rientra nell’ospitalità del torneo!!!!!
bravo era quello il significato!almeno qualcuno che capisce
Che comunque una persona “normale” guadagna in 4 mesi, non in una settimana
Di quei 16.000 (ma speriamo che superi Cilic) netti tra tasse e spese gli restano 5.000 se tanto
penso che con questi 16mila dell’approdo al secondo turno ce la faccia ad arrivare a fine mese!
finalmente abbiamo capito perchè becuzzi si trova catapultato nel circuito
Paolino ha quasi 1.5 milioni di prize money: non penso debba chiedere al Becu un contributo in denaro!…Piuttosto penso si riferisse al fatto che gli dia una mano negli allenamenti e dividano insieme le spese per viaggio e hotel
GRAZIE DI ESISTERE, spero contitui a giocare ancora a lungo 🙂
Ah perché quelle se invece fai un altro lavoro non ci sono? Ma va’ va’. Prendiamo il lordo a termine di riferimento, dalle parole del buon Paolino se fai ATP – al netto delle spese – ti restano 360k dollari l’anno, più chiaro di così. Coach escluso per carità. Ma non è neanche così male. E parlava di fare tornei, non credo includesse gli sponsor.
Chi è fuori dai cento ha problemi a fare una programazione seria perché se perde subito rischia di nn coprire le spese…
Chi gioca regolarmente i tornei dello slam, invece riesce a stare bene… Nel senso che i guadagni di una sconfitta al primo turno copre un paio di mesi di programazione.
Per questo molti giocatori giocano le gare a squadre nei vari paesi, racimolando così soldi per poter fare tornei durante l’ anno.
Poi molti giocano tornei sempre nella stessa zona giografica risparmiando molto. Poi se fai come Ghedin, o hai il padre che ti finanzia o nn arrivi a fine mese.
i veri campioni sono quelli che dedicano la propria carriera agli atri… proprio come il becuuuu!!!
Esatto.
aggiungi il 40 50 % di tasse e vedi un po cosa rimane dei montepremi vinti
Il coach non te lo paga l’ATP 😥 e quindi se occorre allenarsi…c’è il Becuzzi
Quindi per chi fa Atp le spese di viaggio/vitto/alloggio pesano per il 10% dei guadagni. Da ricordare alla prossima discussione sul fatto che un nr 50 del mondo non arriva a fine mese a causa delle spese 😉
Certo che se pensiamo ai montepremi dei tornei maggiori, ai diritti tivù che l’ATP incassa, ai soldoni che i TOP 50 comunque porteranno a casa grazie agli sponsor pensare che quelli che stanno tra i 100 ed i 200 al mondo stentino a coprire le spese e portare a casa un onesto guadagno sembra profondamente scorretto.
Merito di un buon preparatore atletico..
Paolino è stato per tanti anni tra i primi 10 in Italia e giocando quasi sempre challenger, le spese gli hanno sempre ridotto al minimo i giaudagni. Se fosse stato un calciatore tra i primi 10 in Italia avrebbe guadagnato diversi milioni di € in tutti questi anni.
Purtroppo il calcio rimane sempre più conveniente del tennis
Nei tornei a cui partecipano entrambi divideranno le spese di albergo ed eventuali trasporti. Presumo è..
Becuzzi dai una mano anzi un braccio anche a me 😀
che spettacolo paolino! continua a giocare ancora…grazie!
Un grande Paolino!
grande becu aiuta paolino che tu sei un riccone quasi sceicco
Essendo benestante, il buon Becu penso che aiuti Lorenzi nel pagamento delle spese di viaggio. Grande Becuzzzzzziiiiiiii
mi pare chiaro che intenda dire che non ha il coach e Becuzzi ne fa le veci
@ Simone_PSG_PSE_FM (#1017330)
non l’ho capita neanche io….
in che senso Becuzzi gli da una mano?