Andre Agassi ammette di aver patito l’esordio a Wimbledon: ” Mi sentivo come un intruso all’interno dell’evento che stavo giocando”
Andre Agassi ha ammesso che nel 1987, anno del suo esordio a Wimbledon in cui venne demolito in 47 minuti da Henri Leconte, non capiva la cultura britannica.
Un’ esperienza che lo portò a saltare i Championships nei quattro anni successivi, prima di trionfare nella finale del 1992 contro Ivanisevic: “La mia prima esperienza in Inghilterra non è stata molto buona. E’ avvenuta in un periodo della mia vita in cui stavo giocando in grandi città con culture diverse e aggiungerne una, per di più in una superficie a me sconosciuta, ha fatto sì che mi sentissi come un intruso all’interno dell’evento che stavo giocando”.
“Fu tutto molto bizzarro, mi sembrava di giocare dentro una casa delle bambole. Tutto questo mi portò a saltare Wimbledon per una serie di motivi nei quattro anni seguenti.”
Alessio Baldi
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1 commento
Direi che al giorno d’oggi nessun aspirante big potrebbe saltare Wimbledon perchè è una casa delle bambole beccandosi uno 0 che rimane tutto l’anno condizionante per la classifica! Era un tennis abbastanza diverso e meno obbligante nelle scelte.