Djokovic parla della sua collaborazione con Boris Becker: ” Noi non cambieremo radicalmente il mio gioco. Sentivo di avere uno svantaggio a livello mentale e ho posto rimedio “
Novak Djokovic è tornato in campo a Dubai perdendo in semifinale da Roger Federer, ma in una conferenza stampa anteriore al suo esordio nel torneo, è tornato a parlare della sua collaborazione con l’ex numero uno del mondo Boris Becker: “Noi non cambieremo radicalmente il mio gioco, il suo più grande contributo è l’approccio mentale alla partita”.
“Questa è una delle ragioni per cui Boris lavora con me, affinché io riesca a giocare delle ottime partite e degli ottimi tornei del Grande Slam. Mi sono accorto di aver perso due o tre titoli negli ultimi due anni che avrei potuto benissimo vincere. Sentivo di avere uno svantaggio a livello mentale e ho posto rimedio.”
Alessio Baldi
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8 commenti
Sono i suoi colpi che non fanno più male…
BAH…Boris che aiuta djoko a livello mentale la vedo dura….. Ricordo una finale a Montecarlo Becker vs. Mancini. Il tedesco schiantato proprio sul piano psico. Nole …. se vuoi ti alleno io”
… ed è così che non solo non vince i grandi SLAM ma pure i 500 … 😆
quel giocatore era semplicemente inumano, perfetto in ogni colpo con una pressione mentale e fisica costante da far schiantare qualsiasi avversario. Non mi sono capacitato di come mai non abbia vinto anche il RG e fatto il Grande Slam.. Se non ci è riuscito lui quell’anno mi sa che non lo riusciremo veder fare mai più
Ho idea che a Nole serve ben altro….
Il vero Nole formato 2011 e ben lontano da quello attuale e non penso neanche che lo rivedremo più….
Quando un top player dichiara di affidarsi a un grande campione del passato, i casi stanno diventando sempre più frequenti (a breve lo farà anche Nadal), si può essere certi di essere davanti a un’operazione di marketing mediatico, con un win-win reciproco. In altri termini ne guadagna l’immagine di tutti e due, nuovo e vecchio campione, con grande beneficio per gli sponsor. Pensate a un mercato come quello della Cina, che non ha potuto assistere alle gesta dei grandi campioni del passato, quale spinta di interesse ed economica ci può essere dietro tali annunci, specie per la vecchia gloria… Non credo assolutamente che il top player paghi l’ex campione per le sue “consulenze”, non mi stupirei invece che il secondo possa pagare il primo. Naturalmente non parlo di persone fisiche, ma tutte società, scatole e scatolette, disseminate nei vari paradisi fiscali.
Uno che ritiene di superare un limite mentale affidandosi ad un tecnico del tennis e’ simile ad uno che si rivolge ad uno psicologo sportivo x imparare a giocare a tennis….un po’ confuso…
Lunga vita Nole…