Dmitry Tursunov favorevole all’introduzione del coaching anche nel circuito ATP: “Parlare con il proprio allenatore potrebbe aiutare molto quando ci troviamo in situazioni difficili”
Se è in vigore dal 2009 nel circuito WTA, il coaching è stato sperimentato nell’ATP nel 1998 prima di essere rapidamente abbandonato.
Ciò non impedisce che alcuni giocatori si schierino a favore di un suo reinserimento. E’ il caso del russo Dmitry Tursunov che ha espresso il suo parere favorevole sulla questione: “Anche se può risultare ingiusto quando magari un giocatore viaggia senza coach per motivi economici e l’altro lo ha a disposizione, penso che parlare con il proprio allenatore potrebbe aiutare molto quando ci troviamo in situazioni difficili.”
Alessio Baldi
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7 commenti
per “falsato” intendevo dire che, nel caso di un giocatore senza coach (problema di soldi) contro uno con il coach, il match non sarebbe piu equo.
le miei considerazioni.
il coaching di fatto esiste già´, specialmente in campi secondari e in campi ove il tecnico ha accesso vicino al campo di gioco. All´estero vengono gridati incoraggiamnete che in effetti sono consigli da coach stranieri e nessuno capisce cosa viene detto, specialmente in polacco, ungherese, ceco o via dicendo. Poi esitono gesti dell´allenatore come toccarsi la baseball cup, o toccarsi il naso e via dicendo ove il giocatore capisce al volo cosa gli viene detto.
Insomma gesti criptati e lingue inconprensibili. Anche le toccate di sedere di Nadal sono messaggi dato allo zio Tom. Ora o si intrviene seriamente o si la scia fare.
Così come e´adesso e sbagliato, ci rimettono gente e coach seri come Sartori e il fenomeno Andreas, che rispetta le regole. Con il coaching Andreas comunque sarebbe nei top 10, con regole più´severe nei top 13.
Tursunov ha ragione, introdurre il coaching sarebbe una buona idea
Ma falsato da cosa?? siete impazziti?? l’intervento del coach esiste in tantissimi sport. perchè non dovrebbe esserci
analisi perfetta, a mio avviso.
Potrei aggiungere che non tutti i tennisti hanno un coach al seguito, in tutti i tornei, quindi il “duello” sarebbe falsato…
Così ogni 2 partite ci sarà da farsi un pò di ghignate tra tennista e coach a furia di vaff e cazzotti 😆 mi immagino già glbis 😆
Da puristi, il coach è una figura che negli sport individuali non dovrebbe interferire con l’atleta durante la competizione, perché il fattore mentale personale è una componente della prestazione che dovrebbe essere gestita solo dall’atleta. Un conto è la preparazione mentale (dove il supporto è legittimo) un conto è la prestazione mentale (dove il supporto, secondo me, non lo è). Anche per le donne per me è sarebbe da abolire.