Challenger Ortisei: Subito eliminato Marco Cecchinato
Marco Cecchinato esce di scena al primo turno nel torneo challenger di Ortisei (e64.000, cemento).
Il tennista siciliano si è arreso a Dustin Brown, 28 anni, n.126 ATP, con il risultato di 75 62 in 54 minuti di partita.
Primo set: Non accadeva niente fino al 5 pari, quando Cecchinato commetteva due doppi falli nel game e perdeva il turno di battuta a 30, con il tedesco che poi sul 6 a 5, piazzava due ace nel gioco, dal 30 a 0, vincendo la frazione per 7 a 5.
Secondo set: Marco andava subito sotto nel punteggio per 0 a 4, i break al primo e terzo game con ben tre doppi falli commessi, e poi Brown senza alcun problema chiudeva set e match per 6 a 2.
M. Cecchinato – D. Brown
6 Aces 12
9 Double Faults 3
47% 1st Serve % 65%
17/28 (61%) 1st Serve Points Won 29/33 (88%)
17/31 (55%) 2nd Serve Points Won 12/18 (67%)
2/5 (40%) Break Points Saved 1/1 (100%)
10 Service Games Played 10
4/33 (12%) 1st Return Points Won 11/28 (39%)
6/18 (33%) 2nd Return Points Won 14/31 (45%)
0/1 (0%) Break Points Won 3/5 (60%)
10 Return Games Played 10
34/59 (58%) Total Service Points Won 41/51 (80%)
10/51 (20%) Total Return Points Won 25/59 (42%)
44/110 (40%) Total Points Won 66/110 (60%)
TAG: Cecchinato, Challenger Ortisei, Challenger Ortisei 2013, Marco Cecchinato
@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#970608)
Un attimo però: tu puoi aver ragione tra terra e cemento outdoor ma sei troppo esperto per non riconoscere che invece negli indoors rapidi la specializzazione rimane eccome! Tra uno specialista degli indoors di 1.90 che arriva automaticamente ai quarti tipo Seppi che ci ha battuto persino Nadal e un Volandri ma anche gli Starace e i Lorenzi la differenza si nota tutta soprattutto se si parla di un indoor non lento. Persino Federer può vincere li nonostante su cemento outdoor non avrebbe una minima speranza con i top 3. Ora Cecchinato se hai visto la partita sembrava sostanzialmente un pesce fuor d’acqua e non riusciva ad impostare lo scambio perchè Brown sparava bordate imprendibili e nemmeno difendibili con il tipo di Gioco elaborato di Cecchinato. Su terra non rapida invece avrebbe potuto far partita con tutti anche se ho il sospetto che non sia al top fisicamente in questa fase perchè molto impreciso e sfiduciato alla battuta.
Qualificati tu che sai le cose: che fai l’allenatore ATP? Bene io non faccio altro che riportare fatti accaduti senza inventare nella. A me risulta che Cecchinato quest’anno ha fatto bene a S. Marino e in costa Azzurra e non negli indoor a cui pure ha preso parte.Se poi fare scontate considerazioni su dove è meglio che giochi vi urta vuol dire che non siete al servizo di ciò che accade in campo ma del vostro orgoglio infondato rispetto agli accadimenti concreti.
Ma siete qua ancora a parlare di superfici, e dove uno debba giocare di più ?
Ma sono 80 anni che non si serve più dal basso e sono passati al servizio dall’alto. Aggiorniamoci !
Se uno gioca di più su terra battuta, rispetto ad altre superfici, è solo perché per questioni di forza maggiore, si è trovato in un ambiente tennistico di questo tipo.
Non è che si possa pretendere di giocare su erba in Italia, non essendoci campi in erba.
Addirittura anche ai tempi della specializzazione, i nostri Sanguinetti, Camporese, Furlan, Pescosolido, Martelli etc. etc. sono partiti dalla tera rossa, per poi andare a vincere – chi addirittura i tornei – a livello ATP sul veloce, anche più rispetto alla terra battuta.
Oggi, ormai si gioca nella stessa maniera su tutte le superfici : gran servizio, grande risposta, grande botte da fondo. STOP. Con qualche variazione, che non arriva comunque al serve and volley.
Ai tempi, per Becker, Sampras ed Edberg era impossibile vincere il Roland Garros, come per Bruguera e Muster era impossibile vincere Wimbledon.
Da Federer, Djokovic e Nadal in poi, si vince su tutte le superfici.
I Monotematici sono spariti.
Se Cecchinato da retta a voi, e si convince di essere un giocatore solo da terra battuta, ed imposterà la carriera qui, allora dura che entri nei 50 / 70 al mondo.
Dovrà partire per forza da questa superficie, essendoci la maggior parte dei tornei del suo livello, giocati sul rosso.
Poi, come entra nei 100, già i tornei a disposizione sono solo 20/22 sul rosso, dei quali non può giocarne più di 7/8. Il resto del circuito maggiore e dei punti che vanno dentro sarà sul veloce. Se giocherà US OPEN e AUSTRALIAN OPEN, è d’obbligo prepararli nei tornei precendenti sul cemento.
Ora è solo all’inizio, ma un inizio di carriera ottimo. Una finale ed una vittoria a livello challenger, non è da buttare via.
Non è obbligatorio. Montanes è stato a lungo top 50, e non è stato un giocatore completo, ma appunto, uno dei pochi superstiti monosuperficie.
Se stiamo qui ancora, nel 2013, a fare considerazioni riguardo terra battuta – altre superfici, allora ciao. Meglio chiudere su baracca e burattini.
Nel 2013, quasi 2014 ( CIT.Roberto Benigni non ci resta che piangere … quasi mille e cinquecento … ), ormai la specializzazione è morta da più di 10-15 anni.
L’ultimo superstite era Jonas Bjorkman, tra i vincitori dei GS, il tennis da specializzazione è morto con Sampras.
Hai fatto su un minestrone che non finisce più.
Marco Cecchinato ha messo insieme una finale nel challenger di Sibiuc ( 55 punti, dopo San Marino ).
E quindi ora è al n.165 al mondo, a pochi passi dai top 150.
Giocatore in salita.
Poi, se pretendi in Cecchinato, adesso come adesso, che diventi n.3 al mondo, e vinca il Roland Garros, inizia a studiare un po’ di più in materia IL TENNIS SUL CIRCUITO PROFESSIONISTICO
Nonostante tutto, c’è chi è nato scarso, e CECCHINATO è forte !
@ Koko (#970459)
Sempre a fare l’esperto!!!
@ anto88 (#970504)
Calcolando cosaaaaaaa!!!!! Tutti esperti e navigati di tennis ma per favore 🙁
@ Koko (#970537)
Tutti a straparlare senza conoscere le cose. Ma per favore 😯
@ Paolin (#970517)
Viva l’ ottimisto forse sei tu la nuova promessa del tennis? 😯
Ho elaborato forse troppo e con prolissità ma non la trovo contorta: sei più terraiolo che da indoor? E’ un peccato che perdi tempo su terreni di nicchia e poco diffusi nell’anno ATP in cui non sarai mai al top invece di far punti dove renderesti! Contorto è pensare in grandi miglioramenti sul rapido viaggiando poco e facendo visita al torneino al coperto e al caldo di casa Seppi per essere preso a pallate dai Jamaicani-germanici! Sai che miglioramenti in fiducia 😛
@ Koko (#970506)
non farne vangelo di cio ce sostieni…la tua opinione,a mio avviso.molto contorta ,è poi del tutto opinabile e confutabile…Marco Cecchinato è senz altro un giocatore potenzialmrente forte perche il bagaglio tecnico c è….il fatto è che deve ancora completare la formazione,anche sotto l aspetto fisico..
Parlando del miglior Cecchinato, non mi sembra che il suo rovescio sia adatto alle superfici veloci. Spero di sbagliare. E comunque, credo anch’io che gli avrebbe giovato di più un bel tour su campi rossi sudamericani. Vedremo nei prossimi mesi… 😐
Condivido parzialmente… nel senso che:
1) Cecchinato mi sembra destinato a fare una carriera quasi tipo Starace; buon giocatore sulla terra che potrebbe regalarci qualche soddisfazione, ma sicuramente non top 30; tuttavia condivido la sua decisione di giocare su più superfici in modo da poter diventare un giocatore completo;
2) Donati ha grossi limiti tecnici, un rovescio da seconda categoria purtroppo inguardabile e una risposta mediocre,che manca non solo in tempismo, ma anche in coordinazione. Veramente un peccato perchè ha un super servizio, già a livello ATP e un ottimo dritto. Non ho idea attualmente quali possano essere i margini di miglioramento in queste situazioni in un ragazzo di 17-18 anni; possiamo sperare nel suo staff e nel suo allenatore.
3) Quinzi ha ottimi colpi, gran rovescio e un discreto dritto unitamente a una gran voglia di lottare su tutte le palle; grossi limiti tecnici nel servizio che ultimamente mi sembra inguardabile (troppi doppo falli e pochi punti diretti con questo fondamentale, per non parlare di una seconda palla per nulla incisiva); oltre a ciò non mi piace l’atteggiamento di lamentarsi sempre nelle situazioni difficili, imprecando e guardando nel suo angolo (tipo Fognini, cosa deleteria nel sfruttare il suo potenziale). Stessa cosa di Donati per quanto riguarda la possibilità di migliorare.
4)Baldi non l’ho mai visto giocare, ma siamo ancora agli albori di una carriera ancora imprevedibile, visto che non ha mai praticamente giocato a livello challenger.
Riassumendo mi sembra un po poco per il movimento sia a livello di numero di giocatori, che di qualità per avere un top 10 nei prossimi anni.
Ad una età giovane ma non verdissima si dovrebbe anche analizzare il proprio gioco, valutare dove si possono fare i punti e programmarsi in base a questo. La carriera di un tennista buono ma non fenomenale a 21 22 anni già deve essere ben indirizzata. Poi non è che uno che vinca un torneo a Bogotà (chessò un Argentino 21 enne) sarebbe necessariamente scarso in Australia, anzi abituato al caldo dell’estate Australe farebbe faville su cemento outdoor. Per me c’è più distanza tra rapido indoor e cemento Australiano che tra terra sudametricana e calura e cemento che si arroventa dell’ AO. Gli indoors sono una nicchia buona per i Seppi che chiudono a casa loro senza spostarsi ma non per i Cecchinato.
@ Koko (#970487)
calcolando che anche per essere un buon top-50 per lungo tempo occorre essere un tennista completo (cioè che si sappia giocare oltre che su terra anche su cemento) penso che non sia un errore quello di cecchinato. non avrebbe senso avere fretta di scalare la classifica e poi magari tra un anno perdere tutto e ritrovarsi al nr. 300. quindi meglio rallentare un po’ adesso e poi dare il massimo il prossimo anno. perché no superando anche le quali all’australian open.
@ Koko (#970487)
calcolando che anche per essere un buon top-50 per lungo tempo occorre essere un tennista completo (cioè che sappia giocare oltre che su terra anche su cemento) penso che non sia un errore quello di cecchinato. non avrebbe senso avere fretta di scalare la classifica e poi magari tra un anno perdere tutto e ritrovarsi al nr. 300. quindi meglio rallentare un po’ adesso e poi dare il massimo il prossimo anno. perché no superando anche le quali all’australian open.
Non vedo l’ora di vedere brown ad andria. Quando è in forma fa male.
Il rispetto delle attuali caratteristiche tecniche da terra è un must per un Cecchinato che non mi pare un predestinato sedicenne da top ten che deve diventare versatile o multisuperficie come Djokovic! Guarda che ci ha provato anche Fabbiano a sfangare qualche punto su terra ed è molto più adatto al rapido/cemento. Intanto con una bella tournee sudamericana avrebbe incontrato gli Olivo castiga-quinzi con ben altre possibilità di far punti e sarebbe già a ridosso dei 100. Cecchinato con tutto il rispetto ad oggi dovrebbe accendere un cero se rifacesse la carriera di un Volandri o di uno Starace per cui trattare da schizzinosi i tornei su terra dove rende di più non mi pare conveniente. Se poi renderà di più sul veloce ben per lui ma era il momento per monetizzare e salire in graduatoria ATP più che pensare a fantomatici miglioramenti per l’Australia!
@ INTENDITORE DI TENNIS (#970458)
per trarre delle conclusioni su quinzi, donati, napolitano, baldi occorre tempo (2-3 anni non prima). in questo momento occorre che i giovani facciano più esperienza possibile a livello futures e challenger anche a costo di prendere delle stese. poi, solo tra qualche hanno si potrà dire che carriera possano fare. top-10, top-50, top-100 ecc…
@ Koko (#970459)
proprio per tutte le considerazioni che hai fatto penso sia stato giusto per cecchinato pensare a migliorare nei tornei su cemento invece di pensare solo all’immediato (e quindi a salire in classifica ma non a rafforzare il proprio bagaglio di esperienza). io credo che invece questa programmazione sia centrata per cercare di fare bene già a gennaio in occasione delle qualifiche per l’australian open.
questo brown quando è in giornata gioca su livelli non raggiungibili da cecchinato.
per quanto riguarda i nostri giovani, in particolare quinzi e donati, mi sembra che abbiano dei numeri e non è detto che non arrivino a livelli buoni ma quello che mi preoccupa è l’atteggiamento in campo… a livello di maleducazione non ci supera nessuno
Fondamentalmente fare questo torneo invece di andare nel torneo con finalista Starace (ma aggiungo perchè non farsi il Sudamerica con tutto da guadagnare?) è stato un errore di programmazione! Sulla terra un quarto almeno lo avrebbe strappato, qui ha un gioco poco adatto ad imporsi a bombardieri implacabili alla Brown apparso insolitamente centrato e preciso anche in risposta.Prime di servizio non pervenute,doppi falli a iosa, scarsa concentrazione, lancio di racchette, risposta inesistente con riflessi lenti e terricoli vanno a comporre un quadro tecnicamente sconsolante e delineano una programmazione di fine anno ampiamente rivedibile.
Cecchinato dalla vittoria a San Marino non ne ha più azzeccata una!!! Disastro!
Con Quinzi che non ha mantenuto le promesse giovanili e DOnati, Napolitano e Baldi che appaiono null’altro che buoni giocatori ma impossibilitati viste le caratteristiche tecniche ad ambire ai top 10 direi che per il tennis italiano il futuro è tutt’altro che roseo… A meno che vi accontentiate di top 30 io onestamente che sono vissuto nell’epoca di panatta e Barazzutti non mi accontento!! Siamo l’unico paese al mondo mi sa senza top ten da 30 anni!!!