Challenger Ginevra: Buona prova di Matteo Donati contro Andrej Martin, n.124 del mondo
Matteo Donati si ferma al primo turno nel torneo challenger di Ginevra (e64.000 H, cemento).
Il tennista italiano, proveniente dalle qualificazioni, è stato battuto da Andrej Martin, classe 1989, n.124 del mondo, con il risultato di 76 (1) 26 61 in 1 ora e 39 minuti di partita.
Primo set: Matteo avanti per 5 a 2, cedeva il servizio nel nono game, quando subiva il break a 30, dopo aver recuperato dallo 0-40.
Sul 5 pari l’azzurro perdeva nuovamente il servizio, ma nel game successivo piazzava il controbreak (a 30).
Nel tiebreak però Martin avanzava in un attimo sul 6 a 0, prima di chiudere la prima frazione per 7 punti a 1.
Secondo set: Donati reagiva alla grande e si portava in pochi minuti sul 4 a 0, i break al primo e terzo game, prima di chiudere senza problemi il secondo set per 6 a 2, senza concedere palle break nella seconda frazione.
Terzo set: L’azzurro dall’1 pari subiva un parziale di cinque game consecutivi (i break in favore di Andrej nel quarto gioco a 30 e nel sesto game sempre a 30), perdendo la partita per 6 a 1.
Da segnalare che Matteo sull’1 a 3, dal 15-40 ha mancato due importanti palle per il controbreak.
A. Martin – M. Donati
7 Aces 3
3 Double Faults 3
59% 1st Serve % 68%
34/53 (64%) 1st Serve Points Won 35/53 (66%)
23/37 (62%) 2nd Serve Points Won 11/25 (44%)
8/12 (67%) Break Points Saved 2/6 (33%)
14 Service Games Played 13
18/53 (34%) 1st Return Points Won 19/53 (36%)
14/25 (56%) 2nd Return Points Won 14/37 (38%)
4/6 (67%) Break Points Won 4/12 (33%)
13 Return Games Played 14
57/90 (63%) Total Service Points Won 46/78 (59%)
32/78 (41%) Total Return Points Won 33/90 (37%)
89/168 (53%) Total Points Won 79/168 (47%)
@ Paolin (#966708)
Fuma meno!! Grazie
ma è ovvio..scusa 🙂
se avesse vinto il titolo sarebbe stato “impresa” e non buona prova
i rapporti di forza in campo, mi sa che non sono molto chiari qui.
si guarda solo chi ha vinto e chi ha perso….ma per quello bastano anche i siti che danno solo i risultati.
qui si parla, si discute e si commenta
non si guarda solo chi ha vinto e chi ha perso
forse non è il sito giusto, per una certa tipologia di utente. 🙂
Pochi, ricordiamo però il buon Quinzi (96) che ha battuto il n°129 6-3 6-4
Te lo aspettavi fino a poco fa che potesse giocare quasi alla pari con il 125 del mondo?
Quanti ’95 sono in grado di fare ciò?
Buona prova di Donati,poi leggi il risultato ed ha perso.Ci accontentiamo proprio di poco….
@ Paolin (#966708)
Scusa ma penso (e spero ) di aver capito male: tu stai dicendo che e’ meglio perdere 6-1 6-0 che lottare per piu’ di un ‘ora e mezza e perdere al terzo set? Ma stai parlando sul serio ? Ma hai mai giocato a tennis ? Dimmi che stavi scherzando e che la tua frase era provocatoria ( anche se non ne capisco il fine) , ti prego !!!
Io credo che prima di dire agli altri che debbono informarsi bisognerebbe guardarsi prima dentro casa… 🙄
Primo:
I tornei indoor non sono molti, nella stagione, specie a livello challenger. Per cui se uno guarda solo quanti tornei indoor ha giocato un tennista sul totale saranno sempre molti meno rispetto a quelli che si giocano all’aperto. Inoltre, i loro risultati, a fine stagione, sono sempre molto altalenanti e poco indicativi, perché risentono dello stato di forma e della programmazione.
Secondo: in questa fase indoor della stagione molti giocatori a livello challenger hanno i campionati a squadre, perché senza i loro ingaggi non riuscirebbero a far quadrare i conti, e la loro programmazione ne viene disturbata;
Terzo. Io ho visto tutta la partita, dal primo all’ultimo punto, e modestamente credo di essere in grado di capire se un tennista ha caratteristiche tecniche adatte al veloce indoor.
Il che non significa, essendo la scuola slovacca una delle migliori del mondo, che Martin non abbia un’impostazione tecnica di tale completezza da farlo rendere bene anche sul veloce.
Però se hai visto il match, converrai con me che l’incontro lo slovacco lo ha vinto nel 4^ game del terzo set, wuando ha evitato che Donati gli facesse il controbreak solo grazie a due demivoleè strepitose e di difficoltà enorme. Due scambi che sulla terra sarebbero finiti molto diversamente. Quindi alla fine è stata proprio la buonissima adattabilità di Martin al veloce indoor, che ha deciso il match.
Ma questo sui numeri e sulle statistiche non lo troverai scritto 😉
@ Buon Rob (#966738)
L’indimenticabile Seppi Wawrinka Roma 2012 🙂
Vero, gli italiani hanno sempre il braccino.
Tipo quell’italiano che, strappatosi nel quinto set di un ottavo Slam, si mise a vincere tirando da fermo. E che quest’anno nella prima finale giocata da un italiano in un ATP 500 da secoli, si è messo ad annullare match point in Finale.
E ho fatto i due esempi più clamorosi, ma potrei postarne (e alri ne hanno già postato) a centinaia.
Semplicemente per alcuni trollare “fa figo”, altrimenti non mi spiego certi post.
quindi i professorini hanno iniziato a distruggere pure matteo donati? 😆 😆
ma quanta frustrazione covate? 🙂
ho l’impressione che non seguite gli junior o giocatori da entry level abitualmente.
donati e il suo staff non si sognerebbero mai di prendere indicazioni negative da una partita come quella di oggi
oggi donati ha avuto la conferma che il livello c’è, e stanno sicuramente analizzando dove deve migliorare.
è semplicemente un giorno di lavoro
@ Paolin (#966708)
Totalmente in disaccordo.
Oggi Donati ha capito di essere abbastanza vicino a dei giocatori che nel ranking lo precedono di centinaia di posizioni…se avesse preso una stesa, avrebbe invece capito di essere lontanissimo dai top 150.
il tennis è uno sport dove la componente mentale è fondamentale, ed è vero che ci sono giocatori più forti mentalmente ed altri meno, tuttavia non si può farne proprio una questione di nazionalità, perchè nella stessa nazione ci sono giocatori con caratteristiche diverse.
Certo, se uno si ricorda solo le rimonte subite dagli italiani e dimentica quelle compiute a danno di giocatori stranieri, arriverà alla conclusione (sbagliata), che gli italiani hanno il braccino, mentre gli stranieri sono dei computer.
Ma se al contrario si prendessero solo le rimonte fatte dagli italiani e non quelle subite, si arriverebbe alla conclusione opposta (altrettanto sbagliata).
La verità come spesso succede sta nel mezzo.
Detto questo, la prestazione di Donati da quanto ho letto è stata ottima…un’altra tappa di avvicinamento verso il tennis che conta, da parte di un ragazzo che quest’anno ha fatto passi da gigante.
Quelli che lo criticano sono semplicemente degli ignoranti! Grande Matteo continua cosi’ e non potra’ che essere un successo!
La differenza è che Donati si è meritato di affrontare Martin qualificandosi e vincendo tre partite. E’ il suo primo approccio ai challengers e nessuno può dire che non sia positivo. Mi piace il suo gradualismo: superato il livello futures 10k con 4 vittorie comincia ad affacciarsi ai challenger anche su rapido indoor cosa non da tutti e inizia con 3 vittorie e 1 sconfitta. Perdere con una WC regalata sarebbe invece stato deleterio anche con una buona prova perchè non fai abbastanza match in settimana. Ritengo tuttavia che l’attuale livello di Donati sia da 15k futures anche da finalista.
Va bene così per lo spessore dell’avversario, ma gran peccato per le occasioni non sfruttate.
L’importante è continuare così! Forza Matteo! 🙂
Ma non è vero che appaena la partita si fa tirata perde. Giusto un mese fa ha vinto una finale contro Burquier tiratissima.
Ok ha 18 anni… ok giocava contro uno che ha più 300 posizioni in classifica rispetto al nostro… ok che era il primo torneo e non si poteva sperare di più che in una grande prestazione (e c’è stata)… ma la storia è sempre quella, quando il match è tirato contro uno più forte gli italiani non riescono mai a portarla a casa. Adesso non dico che Donati non potrà avere una grande carriera, ma queste sconfitte lasciano un segno a livello psicologico non indifferente ed è meglio a sto punto prendere stese come quinzi la settimana scorsa. Detto questo forza ragazzi e speriamo per la prossima stagione di portare sti due (Quinzi e Donati) a un decoroso livello challenger per poi fissare obbiettivi più ambiziosi per il 2015
Più che parlare di “buona prova” parlerei di occasione mancata. Ha servito per il set sul 5-3, perdendo malamente il servizio e andando sotto 6-5 e servizio Martin per poi andarlo a brekkare e perdere il tie-break decisamente male. Nel primo set penso che siano più i demeriti di Martin che i meriti di Donati tant’è che dal 5-3 in poi l’avversario ha iniziato a giocare in back di rovescio e a dare fastidio al nostro mentre prima sparava tutto fuori. Detto questo, il ragazzo possiede ottimi fondamentali, la base è buona e con abnegazione e spirito di sacrificio credo che possa togliersi e farci togliere tante soddisfazioni!
Ma porcaccia quella grandissima…! dal titolo pensavo ce l’avesse fatta! Che peccato! Grande comunque Matteo, i progressi ci sono!
Forza! 😉
È evidente che nn hai mai fatto sport in vita tua ……
@ zedarioz (#966696)
Si lui e quinzi li seguiremo da vicino l’anno prossimo e speriamo anche nei prossimi anni!
Soprattutto fa vedere un tennis notevole a livello di colpi. E sembra uno molto attaccato al match, ha sbracato sul finire di gara ma ci può stare appunto vista l’età. Spero che giochi anche Ortisei e Andria per abituarsi alla velocità di palla di questi livelli e poi sotto col duro lavoro per velocizzarsi. Nel 2014 lo seguiremo da vicino…
Ragazzi ha 18 anni! Ripeto 18 anni come fate a criticare un ragazzo che ha ancora tanto da migliorare! Non credo che i vari Federer Nadal Djokovic a diciotto anni fossero quello che sono diventati! Certo donati forse non sarà mai nè Djokovic nè nadal ma ha tanto da migliorare come tutti i ragazzi della sua età!
@ zedarioz (#966688)
credo 2012 contro la begu a s’Hertogenbosch se non sbaglio
tra le rimonte assurde e i braccini non italici ricordo una Schiavone vincere un tie break di recente, 2013 o 2012, da 0-6….
Anche perchè quando ci sono tennisti italiani che recuperano anche da 0-5 (a memoria lo hanno fatto sia Errani, in uno Slam, che Viola, tra i tanti) vengono criticati ugualmente.
Come la Leggenda Metropolitana per cui gli italiani perdano i tie break: una volta avevo letto una statistica di uno che si era preso la briga di controllare se fosse vero, e mi pare che fossimo attorno al 52% nei 4-5 mesi considerati.
La realtà è che se Nadal e Djokovic fossero italiani, qua verrebbero criticati. Persino Federer verrebbe criticato.
Figuriamoci, dunque, un n.16 al mondo o due dei migliori 5 under 18 al mondo.
Non è affatto vero che Martin è una tipologia di tennista particolarmente adatta al cemento indor. Martin è soprattutto un terraiolo e si trova bene anche su cemento outdoor, ma su quello outdoor vale quasi nulla ed anche la sua programmazione lo dimostra. Giusto per supportare quanto da me affermato dò giusto un po’ di numeri della carriera di Martin:
– Anno 2010: partecipa a 5 tornei hard indoor tra cui 4 futures, 1 challenger e 1 ATP. Risultati: 1 vittoria (future ENG), 1QF, 1R16 (Challenger) e 3 1T
– Anno 2011: partecipa a 7 tornei hard indoor tra cui 1 future, 5 challengers e 1 ATP. Risultati: 1QF, 2 R16 e 3 R32
– Anno 2012: partecipa a soli 2 tornei hard indoor entrambi challengers: Risultati 2 R32
– Anno 2013: partecipa a 4 challengers e 1 ATP( qualificazioni dove esce al 3 turno). Risultati: 1 QF, 1 R16 e 2 R32.
Ultima sconfitta scorsa settimana da Andreas Beck 6/1 6/0.
Se questo è un tennista che predilige il veloce indoor……. Bisogna anche informarsi prima di fare certe affermazioni
Concordo, gli ‘italiani col braccino’ non ha senso ed è anche vagamente razzistico.
Donati sta facendo passi da gigante e sembra aver trovato la strada giusta, attaccarlo per aver perso, giocando bene, alla sua prima vera partita che conta, è imbarazzante
ahahah ma perchè questa cosa del “lei”?
Io avrei detto che la componente mentale conta “poco o nulla”? Io? 😯 Quando? 😛
Su, non inventiamoci le cose.
Tra l’altro a sostegno della tua (bizzarra) tesi citi Seppi: uno che è numero 25 al mondo e pochi mesi fa era top 20!
Se poi tu mi dici che esistono solo 4 tennisti al mondo (Djokovic, Nadal, Federer e Murray) e tutti gli altri sono degli sfigati io ne prendo atto. Ridendo, ma ne prendo atto.
In pratica gli unici che fanno bene a seguire il tennis sono serbi, spagnoli e svizzeri, tutti gli altri dovrebbero abbattersi perchè hanno “connazionali che subiscono sconfitte evitabilissime”.
Che poi, anche sul killing istinct ci sarebbe da scrivere trattati. Agassi dice di non averlo mai avuto, e che solo Gilbert (il Re assoluto del killing istinct) riuscì a trasmettergliene un po’. E parliamo di AGASSI, uno che ha vinto Slam su ogni superficie, quando ancora le superfici erano diverse e le palline non erano quelle di oggi!
Gulbis è la personificazione del “killing-istinctless” ed è numero 24 al mondo.
Nadal invece è il killing-istinct fatto persona e infatti vince tutti i punti importanti e ha vinto svariati Slam e Master 1000. Ma di Nadal ne nascono pochissimi nella storia.
Io quando leggo post il cui succo è: “secondo me non diventerà mai numero 1, non vincerà mai cinque volte Wimbledon, ergo è uno sfigato” rimango sempre parecchio perplesso.
tu proprio non capisci nulla di tennis, nè di sport. Il braccino ce l’hanno tutti, ce l’hanno avuto tutti e succede a tutti. Secondo le statistiche dell’Atp, la più alta probabilità di break si ha:
1. nel primo game;
2. quando un giocatore serve per chiudere il set o il match.
Quindi il braccino ce l’hanno TUTTI nel circuito, E CERTE CONSIDERAZIONI VAGAMENTE RAZZISTE sugli italiani a me mi mandano fuori di melone.
I giocatori si formano per gradi. Un diciottenne che fino a 4 mesi fa era fuori dai 700 non può essere sereno quando per la prima volta in vita sua va servire per il set contro il 130 del mondo.
La prossima volta, se lui e il suo coach avranno lavorato bene, Donati riuscirà a gestire meglio le sue emozioni, e si prenderà il set.
Ma accusare un diciottenne di braccinismo solo perché, praticamente al suo primo challenger, non ha chiuso un set contro un top 130, manifesta un’ignoranza tennistica sesquipedale.
Ma basta con questo falso mito dei tennisti italiani con il braccino, quando in tantissime partite sono stati porpio i nostri a sfruttare i braccini altrui (chiedere a Del Bonis nella finale di Amburgo contro Fognini, o a Bellucci nella finale di Mosca con Seppi lo scorso anno, solo per fare due esempi).
Poi criticare un 18enne come Donati che affrontava per la prima volta un torneo di questo livello, per di più contro un giocatore più esperto e che lo sopravanza di 300 posizioni in classifica, è assurdo, tra l’altro non credo che Donati abbia avuto il braccino: in quel game sul 5-3 non ha smesso di spingere aspettando l’errore di Martin, ma ha continuato a fare lui gioco, semplicemente ha commesso un paio di errori, capita.
ok non conosci donati
matteo è un giocatore che ha la caratteristica opposta al giocatore da braccino, oggi è andata così ma ovviamente non si giudica una partita da una partita…
semplicmente l’avversario ha capito come far giocare male matteo, e l’ha fatto quando gli serviva
oggi si sono visti i difetti che matteo ha, ma che sono anche i suoi margini di miglioramento:
sul fatto di chiudere a rete e del gioco di volo lo ha detto lui spesso, è il punto su cui lavoreranno in modo particolare questo inverno, oltre che sul mettere massa muscolare.
infine non dimentichiamo che è cresciuto tantissimo proprio recentemente, se gli ha giovato sulla battuta, ovviamente ora ha un gap di velocità di spostamento
ma siccome ora muscoli proprio non ne ha, è presumibile che col potenzialmento che porterà avanti nei prossimi mesi sarà proprio uno dei suoi miglioramenti piu evidenti
Sono d’accordo. Per la prima volta l’ho visto in difficoltà nella parte difensiva, con piedi poco reattivi.Lì c’è da lavorare con cura. Per il resto confermate le ottime impressioni suscitate da agosto in poi, con una completezza tecnica che fanno di Donati davvero un ottimo prospetto.
Questo non è possibile dirlo, ogni partita fa storia a sè, ma non pensare che tra un top80 (Donskoy) e un giocatore fuori dai 100 (Martin) ci sia differenza di livello di gioco, anzi ci sono un sacco di giocatori fuori dai 100 che giocano meglio di molti top100.
Donati probabilmente avrebbe preferito evitare un avversario come Martin, specialista di queste superfici, che ha un tennis fastidioso, soprattutto per giovani inesperti come Matteo, per incontrare un giocatore dal tennis più “convenzionale” con il quale fosse più facile imporre il proprio ritmo negli scambi.
A chi critica le mie considerazioni,su quello che ritengo,l’ennesimo nostro tennista con il braccino,ma non vi siete ancora stufati di avere tennisti incapaci di riportare belle vittorie,e di vedere anni e anni di sconfitte evitabilissime da parte dei nostri rappresentanti?Possibile che trovate sempre il modo di giustificare sempre i nostri tennisti,anche quando dimostrano evidenti lacune mentali che gli impediscono di vincere la partita?Per me,infine se un giovane tennista è forte mentalmente si vede subito,e oggi Donati ha lanciato un segnale negativo.Non credo che un tennista acquisisca la mentalità vincente all’imrovviso,o con l’esperienza,perchè il killer instict o ce l’hai,o non ce l’hai(vedi Seppi,per esempio) Non so se Buon Rob è convinto che chi ha buoni colpi alla fine ‘sfonda’ per forza,e che la componente mentale conti poco o nulla nel tennis.Per me manca proprio l’insegnamento,ai nostri tennisti,di come si vince la partita con la testa,o su come avere la mentalità vincente,o ancora,il famoso e già menzionato killer instict.
Lei non pensa che un difetto grosso da togliere il più velocemente possibile è quello di chiudere poco a rete? E’ spesso costretto a tirare 3 o 4 colpi di troppo quando potrebbe provare a scendere e chiudere subito. E’ un difetto che se non viene tolto subito poi diventa difficilissimo da colmare. Dei nostri giovani l’ho visto fare egregiamente a Baldi che appena vede l’avversario in difficoltà accorcia verso rete. Sono contento di vederla come lei sul rovescio, che mi sembra ottimo (anche se lui ci crede ancora poco e si sposta troppo spesso sul dritto) mentre speriamo che sulla velocità degli spostamenti si possano fare progressi, soprattutto verso sinistra… Però per avere 18 anni e pochi tornei alle spalle, è veramente bravo.
E dove sarebbe la sfiga per Donati se Recouderc è stato bravissimo a battere un top 100? Mica è stato,il francese, il classico lucky loser fortunato in tutti i sensi,a pescare il più debole del tabellone,anzi! Spero che non volevi dire che ad avversari invertiti per te Donati avrebbe vinto,perchè per me non avrebbe senso,in quanto se Donati ha perso con J.Martin,a maggior ragione avrebbe perso contro uno sulla carta favorito per la vittoria del torneo.
tu sei uno sputasentenze di proporzioni bibliche e sei buono solo a criticare.
Donati 4 mesi fa era fuori dai primi 700 e oggi ha giocato alla pari con uno che sul veloce indoor vale i primi 100.
Direi che alcune cose non hanno funzionato a tratti anche perchè Martin cominciava a sbagliare molto poco. Chiaramente se gli scambi diventano prolungati il più esperto è facile che abbia il trucco giusto per mettere sotto il giovane. Li doveva “cilicizzarsi” o “raonicizzarsi” sui suoi turni di battuta (l’ace sporco era la chiave del match) e invece l’altro ha cominciano a rispondere a tutto e lui non chiudeva anche palle alte e schiacciabili con vincenti.
Io sono molto soddisfatto.
Probabilmente si trattava dell’avversario più forte mai affrontato da Matteo in un match ufficiale, oltre che di una tipologia di tennista particolarmente adatta al veloce indoor.
Matteo ha mostrato di possedere l’arsenale tecnico per potersela già giocare a questo livello. Oggi è mancata un pò di freddezza per chiudere il primo set, soprattutto a causa della inevitabile poca abitudine a questi palcoscenici.
Perciò questi 4 match di Ginevra sono sicuramente un’esperienza preziosa, e hanno fornito indicazioni utili su dove e come migliorare.
Ovviamente la lacuna più grossa per Matteo resta il fisico. Oltre al lavoro di potenziamento, occorre lavorare per migliorarne la qualità dello spostamento, perché la fase difensiva attualmente non è di livello challenger. Per questo il lavoro di potenziamento fisico dovrà essere lento e certosino, per non rischiare di imballare troppo un giocatore già di suo non troppo esplosivo coi piedi. Insomma, ci vorrà ancora parecchia pazienza.
Altri piccoli particolari da mettere a punto sono il servizio centrale da sinistra (che spesso diventa troppo leggibile) e le chiusure al volo negli attacchi in controtempo, su cui a volte ancora si incarta un pò. Lui tuttavia ha una buona mano, questa cosa non mi preoccupa. A rete può giocare bene.
Non sono d’accordo con chi sostiene che di rovescio ha problemi. Oggi di rovescio ha giocato benissimo, in risposta, nello scambio, in manovra e col passsnte, adoperando splendidamente anche il back, e gli errori sono venuti soprattutto nella fase finale del match, quando era ormai mentalmente scarico.
In conclusione, io credo che alle quali del Foro quest’anno ci divertiremo molto, con Matteo e con gli altri nostri giovani.
@ mirko.dllm (#966652)
FACILE VERO? SEDUTO IN POLTRONA A DARE GIUDIZI?
Bravo Donati, veramente bravo!!!
Paradossalmente lo ha tradito proprio la battuta: servendo con più aces e con meno problemi poteva anche vincere in due set! Chiaro che nel palleggio estemporaneo da indoor Martin è più abile ed esperto anche come manualità sotto-rete.
Io direi pessima invece,visto che con il n.125 mondiale poteva vincere,ed anche piuttosto comodamente,se avesse chiuso in suo favore il primo set,come era in grado di fare,se non fosse stato preda del vecchio e caro ‘braccino’.Come tipologia di tennista mi ricorda Pescosolido,che era capace di macinare e fare gioco,e dominare a tratti la partita,per poi ricordarsi di non essere un campione,e alla fine perdere miseramente,spesso per un cedimento mentale.
che sfiga, recouderc che aveva perso l’ultimo turno di quali con DOnati, ha vinto al primo turno con Donskoy 😈