Hawk eye – il tennis a 360 gradi: Prima parte. Intervista al giovane Karen Khachanov che ha disputato un bel torneo in quel di Mosca
Abbiamo intervistato il giovane russo Karen Khachanov (classe 96), prima del match perso ai quarti di finale contro il croato Ivo Karlovic nel torneo Atp 250 di Mosca.
Prima di tutto perchè hai iniziato a giocare a tennis? Cosa ti piace fare nel tempo libero? Quali sono i tuoi hobby?
“Quando avevo 3 anni, i miei genitori mi hanno portato a giocare a tennis e quando sono diventato più grande ho cominciato a capire questo gioco provando grande divertimento quando lo praticavo.
Il mio hobby è la pallacanestro, infatti nel tempo libero mi piace giocare a pallacanestro e uscire con gli amici.”
Bene, non hai mai pensato di diventare un giocatore di pallacanestro invece di diventare un tennista?
“Non proprio, prima di tutto perchè mi piaceva di più il tennis e solo nell’estate del 2008 sono cresciuto di 12 cm. Ma giocavo per la mia scuola in una squadra di pallacanestro quando avevo del tempo libero.”
Vai a scuola?
“Ho finito la scuola a Maggio di quest’anno.”
Possiamo iniziare a parlare di tennis, descrivi il tuo modo di giocare. Sei un giocatore difensivo? Qual è il tuo colpo migliore?
“Sono sicuramente un giocatore d’attacco ma se ne ho bisogno posso giocare in difesa. Il mio colpo migliore è sicuramente il dritto. ”
Hai giocato solo 2 tornei Atp (S.Pietroburgo e Mosca) Come mai hai deciso di non partire dai Futures o dai Challenger?
“Non è che ho deciso di non giocare tornei futures e challenger, non ho tempo di giocare tutti i tornei perché ho bisogno di mischiare i tornei pro con i junior e di aver tempo per allenarmi. Sono ancora junior e quest’anno ho giocato diversi tornei, poi ho avuto la possibilità di avere le Wc in questi tornei e non ho giocato male. ”
Dopo questo torneo (spero tu possa raggiungere la semifinale) inizierai dai futures? O ti allenerai tutto il tempo?
“Ora la federazione russa mi ha invitato a giocare la Coppa Davis contro il Sud Africa, così alla fine della settimana giocherò per la Coppa Davis e dopo giocherò un paio di Challenger.”
Come ti senti per il risultato di questa settimana? Tipsarevic, come sai, era top 10 lo scorso anno, quando sei entrato in campo eri emozionato?
“Mi sento davvero bene (ride), mi sento molto a mio agio con il mio servizio. Circa il risultato, sono molto felice, è il massimo in questo momento.”
Circa il circuito junior, chi pensi sia il miglior junior ora? Chi è il miglior giocatore che hai affrontato in un torneo junior?
“Penso che I giocatori junior che sono nella top 10 siano tutti allo stesso livello, hanno tutti un ottimo livello di tennis e infatti quest’anno 4 giocatori diversi hanno vinto i 4 tornei dello slam.”
Hai un allenatore? In cosa ti sta aiutando? Cosa pensi dover migliorare per diventare un giocatore migliore?
“Ho un allenatore privato, il cui nome è Vedran Martic. Lui mi aiuta in tutto e ho bisogno di migliorare tutto, perché ci sono un sacco di cose che dovrebbero andare meglio. ”
Chi è il tuo tennista preferito? Perché?
“I miei giocatori preferiti sono: Safin e Del Potro. Mi piace molto il loro modo di giocare e cerco di giocare come loro.”
Quest’anno hai vinto gli European Junior Championships, dimmi qualcosa a riguardo di quest’esperienza, con le vittorie su Tatlo e Halys che sono entrambi ottimi giocatori, ricordi qualcosa di questi match?
“Si questi due match sono stati molto difficili perché loro sono entrambi buoni giocatori. Ho perso il primo set in entrambi gli incontri, poi cambiando il mio gioco ho lottato e vinto.”
Hai giocato tanti tornei junior come il Roland Garros e gli Us open, è più emozionante giocare un torneo dello slam (anche se a livello junior) o giocare tornei pro? Qual è la differenza tra tornei junior e tornei Atp?
“Penso che siano sensazioni diverse che non si possono paragonare. La differenza sta nel premio in denaro (risata) e nel incredibile livello che hanno i top 100 del circuito professionistico, ma ho iniziato bene e vorrei continuare così nei prossimi anni.”
Anno da incorniciare per Oleksandr Nedovyesov. Il tennista ucraino, che giusto un mese fa (24settembre) era stato intervistato per questa rubrica e a cui avevamo dedicato lo spotlight in occasione della prestigiosa vittoria del challenger di Stettino, in pochi giorni ottiene il pass per le finals del master challenger di Sao Paulo e, sulla scia dell’ammissione, vince il suo terzo torneo nell’anno.
L’ultima impresa, per chi segue il mondo challenger, non stupisce. Il 26enne di Karkhiv si sta infatti imponendo grazie ad una crescita tecnica vertiginosa. Maturità e fiducia sono state le sue grandi armi per scalare la classifica e quest’ultima parte di stagione sta dimostrando quanto Oleksandr sia diventato solido. Siamo contenti per un tennista che nelle scelte sportive e di vita si mostra un esempio di sacrificio e tenacia: la laurea ottenuta in Economia e Relazioni economiche Internazionali a Oklahoma State University, che ne ha rallentato l’esplosione a livello tennistico, sta lì a raccontare quanto formazione universitaria e sport non siano affatto incompatibili se si ha volontà e forza caratteriale.
Nedovyesov vince l’indoor di Kazan giocando meglio i turni caldi, quelli del week end, ossia le partite di quarti, semifinali e finale. E’ vero che perde il servizio tre volte contro Viola (nei quarti) e due volte contro Golubev in finale, ma è tremendamente bravo nei turni di risposta a crearsi innumerevoli opportunità di break, che puntualmente sfrutta. Contro Dustov in semifinale, ossia contro uno specialista del tennis indoor e dal servizio molto efficace, concede il minimo: un break soltanto in tutta la partita e due sole palle break complessive, che limitano la pericolosa verve dell’uzbeko. La parte costruttiva la cesella in risposta, quando articola trame sugli scambi, che con regolarità trasforma in punti.
Nedovyesov è una delle più belle e luminose realtà della stagione. Lo aspettiamo fiduciosi per un gran finale di anno e per conferme nel 2014; Oleksandr ha qualità mentali, equilibrio e caparbietà che lo possono portare lontano.
CHALLENGER KAZAN – Cemento Indoor – $75.000 – SEMIFINALI E FINALE
(4)Golubev b Pouille 6-2 6-1
(3)Nedovyesov b Dustov 7-5 6-2
(3)Nedovyesov b Golubev(4) 6-4 6-1
Il primo turno di Melbourne è un ghiotto menù, dove spicca un incontro apparentemente senza storia: il qualificato Mott contro la testa di serie n.7 Nick Kyrgios. 35 anni in due, con Mott che ancora non è maggiorenne. Sfida senza storia all’apparenza, che infatti si risolve con un due a zero. Fa sensazione che il vincitore sia il tennista più giovane e n. 820 del mondo: Blake Mott, giovanissimo australiano alla seconda esperienza nel circuito challenger. l’esordio a Granby si era risolto con qualificazioni superate e sconfitta onorevole contro Ito (7-6 6-3).
Mott non si accontenta dello scalpo eccellente, gioca un ottavo altrettanto intenso contro Jordan Thompson, dal quale un mese prima aveva subito un pesante 6-3 6-0. La rivincita va in senso opposto: vittoria in tre set per Mott e quarti raggiunti contro un osso durissimo Matthew Ebden. Il suo torneo naturalmente finisce là, ma lo shock dato dalle sue vittorie consiglia di seguirlo con estrema attenzione. La personalità con cui si è presentato abbonda di interessantissimi indizi.
Kokkinakis, dopo un primo turno superato senza difficoltà, incrocia Matthew Ebden al secondo turno. Sconfitta in tre set per “kkkk”, che tuttavia cresce torneo dopo torneo. Crediamo sarà breve l’attesa per il primo colpo della sua carriera professionistica.
Alla fine della settimana Mattew Ebden mette la firma sull’assegno più cospicuo del torneo, quello riservato al vincitore. In finale supera in tre set il giapponese Ito, ultimamente sottotono, mentre in semifinale la partita con Ward ha un andamento alquanto strano. 6-0 6-0 al primo e al terzo set, equilibrati molto più di quello che dice il punteggio, e in mezzo un 5-7, che soltanto per un passaggio a vuoto dell’australiano, sul 5-3 e servizio, non ha prodotto una vittoria più netta.
James Duckworth, semifinalista della parte bassa, si ferma in semifinale dopo un buon torneo. Il terzo set, e il drammatico tie break vinto da Ito per 10-8, è fatale per le ambizioni di vittoria dell’australiano. Per lui ancora progressi ma vittoria rimandata.
CHALLENGER MELBOURNE – Cemento – $50.000 – SEMIFINALI E FINALE
(1)Ebden b Ward(8) 6-0 5-7 6-0
(6)Ito b Duckwort(5) 4-6 6-3 7-6
(1)Ebden b Ito(6) 6-3 5-7 6-3
Alessandro C.
Daniele Sforza
TAG: Hawk Eye, Karen Khachanov
3 commenti
Kachanov in un mese passa da numero niente a numero 511 … battendo tre top 100, due per due set a zero !!! Passa i turni a livello ATP 250 e 500.
Direi che ha già superato purtroppo Quinzi, come livello.
Non in classifica, ma se continua così purtroppo lo farà.
Una nazione come la Russia, con gente come Davydenko, Youzhny e Tursunov lo schiera in Davis.
L’Italia avrebbe schierato Quinzi contro il Sud Africa ?
Non credo.
Io lo porterei come quarto uomo in Argentina, comunque.
A punteggio acquisito, potrebbe già esordire in Coppa Davis, magari sul 3-1 per noi o per l’Argentina. E supererebbe l’esordio scomodo con una grossa responsabilità.
Khachanov interessantissimo
Bella ragazzi! Comunque questo qua ha esordito (vincendo) in Davis lo scorso week-end…se sarà un bluff lo scopriremo…vediamo questa settimana come si comporterà nel challenger di Ginevra