Hawk eye: il tennis a 360 gradi (Seconda parte-Intervista e Spotlight ad Olexandr Nedovyesov vincitore la scorsa settimana a Szczecin)
Abbiamo intervistato dopo la vittoria ottenuta a Szczecin, l’ucraino Oleksandr Nedovyesov.
Descrivi la tua settimana qui Szcezin, è stata una bella settimana?
“Prima di tutto è stata una fantastica settimana qui in Polonia, sono felicissimo di aver vinto. Ho vinto 4 dei miei match in 3 set, ma all’inizio della settimana ero malato e così è stato difficile per vincere i primi due match perché ero davvero fisicamente in condizioni non eccellenti. Dai quarti di finale in poi ho giocato meglio e ho cercato, riuscendoci, di essere più aggressivo”.
Hai 26 anni ma solo quest’anno ti abbiamo visto costantemente nel circuito Futures-Challenger..come mai? Cosa è successo negli anni precedenti?
“Come puoi vedere su internet ero in un college americano, giocando e studiando nell’Oklahoma State University”.
Interessante.. hai una laurea?
“Si mi sono laureato in Economia e Mc in International Studies (specializzazione in Relazioni economiche internazionali)”.
Ho visto che hai una grande personalità nel campo…cosa hai migliorato quest’anno?
“Sono semplicemente diventato più maturo e ho raccolto molta esperienza nel circuito”.
Qual è il tuo colpo migliore? E la tua superficie preferita? Preferisci i campi veloci o lenti?
“Non ho una superficie preferita ed il mio colpo migliore è il dritto..”
Quando eri giovane giocavi su terra o su cemento?
“Quando ero a casa giocavo su terra, poi spostandomi negli Stati uniti ho sempre giocato sui campi veloci”.
Quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno?
“Il mio obiettivo per quest’anno è di entrare nei top 100 ed entrare nel tabellone principale degli Australian Open del 2014”.
Chi è il tuo allenatore?
“Veramente ora non ho un allenatore…”
Veramente? Strano per un top 150, allora dimmi cosa pensi di dover migliorare per diventare un giocatore migliore e raggiungere i tuoi obiettivi.
“Penso di dover migliorare ogni aspetto del gioco…”
Quante ore al giorno ti alleni quando non giochi un torneo?
“Penso sulle 4-5 ore al giorno..”
Come è stata l’esperienza negli Stati Uniti? Sei stato con i genitori? Ti hanno pagato il college?
“No ero da solo e loro non mi hanno dato neanche un dollaro nel frattempo che ero negli Stati Uniti..”
E quindi come hai fatto a pagare?
“Il college ha pagato per la mia educazione..”
Sei mai stato in Italia? TI è piaciuto?
“Molte volte…e ovviamente amo il cibo italiano.”
Qual è la tua miglior vittoria fino ad ora?
“Non lo so… probabilmente contro Zeballos lo scorso anno o contro Stebe ad Astana.”
E il miglior match giocato?
“Non saprei..probabilmente quello di oggi..”
Ok…Cosa ti piace fare nel tempo libero? Quali sono i tuoi hobby?
“Mi piace vedere film,leggere libri, navigare su Internet e passare del tempo con la mia famiglia.”
Chi è il tuo giocatore preferito? Perché?
“Sicuramente Marat Safin per il suo modo di giocare.”
Grazie ancora Olexandr e complimenti per la vittoria di oggi!
“Grazie a te.”
Spotlight:
Olexandr Nedovyesov (15, Febbraio 1987)
La più bella stagione di Oleksandr Nedovyesov sta portando il 26enne ucraino ad un passo dai top 100. Ascesa inaspettata ad inizio anno, che con la primavera è diventata possibile grazie alla vittoria del challenger di Praga la seconda settimana di giugno, e alla finale di Samarkand a maggio. L’altra settimana la grande impresa in uno dei challenger più importanti dell’anno a Stettino, il cui montepremi era di 106,500 euro con ospitalità, massimo nel circuito challenger.
Si potranno invocare tutti i dubbi su una finale tra Nedovyesov e Riba (tds. n. 7 e 8), in un torneo che vedeva tra i partenti Montanes e Andujar, ma i meriti sono evidenti, e sono lì a dimostrarlo, se si vincono partite contro Veic, Schwartzman e Riba, lottando e soffrendo in campo.
La crescita tecnica di Nedovyesov è stata imponente: per anni nell’assoluto anonimato, tra la 500 e la 1500 posizione, soltanto nel 2012, cioè relativamente in ritardo, inizia a scalare posizioni. Dal 720 posto della prima settimana di aprile 2012 a oggi sono oltre 600 posizioni guadagnate. Quando ormai non sembrava fosse più il momento. Fino allo scorso anno Oleksandr non aveva mai giocato una finale challenger; nel 2013 il bilancio è di 3, con saldo positivo, 2 vittorie e una sconfitta.
Dicevamo della crescita tecnica che ha consentito questa performance. Miglioramenti nel servizio, nel dritto e in generale nella tenuta dello scambio, accompagnati da una fiducia nelle armi a sua disposizione e da una riduzione delle pause atletiche.
Oggi Nedovyesov è un giocatore diverso, non lo vedrete cedere un punto con un dritto strappato, un rovescio azzardato, o con colpi discutibili. Il suo gioco è diventato regolare sulla terra, che pare oggi essere il suo terreno preferito, nonostante l’abitudine al cemento non sia stata del tutto dimenticata. Oggi vicino alla centesima posizione Oleksandr può afferrare l’obiettivo di una carriera e guardare ai prossimi anni con solide credenziali e rinnovata convinzione.
Abbiamo osservato con ammirazione estatica Mikhail Kukushkin giocare le fasi più calde del torneo di Izmir, dopo la meravigliosa settimana di Istanbul. Lo abbiamo seguito perché da guardoni del tennis eravamo certi che, con la forma raggiunta, avrebbe fornito spettacolo ad ogni passaggio di turno, sicuri che più fosse avanzato, maggiori sarebbero state le soddisfazioni per noi osservatori appassionati. Ebbene, siamo stati ripagati degnamente dal tennista kazako, semplicemente formidabile nell’esprimere gioco, a tratti straordinario.
La partita dei quarti con Jaziri è stata esemplare per spettacolarità. Sotto di un set e di un break nel secondo Kukushkin ha riacciuffato la partita, uscendo da situazioni quasi disperate e da una palese difficoltà. Il tunisino era riuscito a costruire una ragnatela perfetta che imbrigliava Mikhail: distribuiva rovesci in back e decelerazioni mortifere ai tentativi di innalzamento del ritmo del kazako. Ci riusciva fino ad intravedere il traguardo, ma ad un passo Kukushkin registrava la misura e la velocità del dritto che per quasi un’ora e tre quarti aveva cercato e trovato ad intermittenza. Jaziri annulla tre set point sul 4-5 15-40 del secondo set, poi da un recupero impossibile, un lob beffardo di Kukushkin che lo portava all’1-4 nel tb, risaliva fino ad avere due match point, che non trasformava. Nel terzo set ancora Jaziri sul 4-2 aveva tre palle per il 5-2, ma una volta di più le accelerazioni di Kukushkin non lasciavano spazio al bravissimo Malek.
In semifinale Kukushkin incrociava Cipolla. Per un set il romano ripeteva la tattica mostrata da Jaziri, giocando sulla falsariga del tunisino, ma mettendoci meno potenza e meno cambi di ritmo rispetto a Malek. Per un’ora buona intrappolava Kukushkin, portandolo a rischiare oltre il dovuto per aprirsi il campo. Nel secondo set e nel terzo Mikhail innalzava velocità del dritto, cominciando l’opera di demolizione grazie alla profondità dei colpi .
In finale Kukushkin pescava Louk Sorensen, partito dalle qualificazioni e con un gioco nettamente differente dalle varietà di rotazioni di Jaziri e Cipolla. Sui colpi piatti però Mikhail ci va a nozze, ed impiegava poco più di un’ora per sbrigare la formalità e vincere il secondo torneo consecutivo.
Sia consentito un piccolo inciso per Louk Sorensen, tennista irlandese di 28 anni, bersagliato dagli infortuni, che nell’ultimo anno e mezzo non ha praticamente giocato. Torneo sorprendente il suo e vittorie confortanti contro Ignatik e Gojowczyk. L’augurio è di vederlo nel circuito challenger con la frequenza di un atleta integro.
CHALLENGER IZMIR – cemento – 64,000 euro – SEMIFINALI E FINALE
(1)Kukushkin b Cipolla(8) 5-7 6-1 6-4
(q)Sorensen b Wu Di 6-4 6-2
(1)Kukushkin b Sorensen(q) 6-1 6-4
Sicuramente uno dei più promettenti brasiliani è il classe 93 (31 dicembre 92), Guillaume Clezar che nonostante non fosse accreditato di una testa di serie, si è imposto nel torneo senza perdere nemmeno un set. Da segnalare come Clezar abbia battuto solamente giocatori argentini, tra cui tre teste di serie (Pella, Gonzalez, Andreozzi). Ottima prestazione per Bagnis che ha raggiunto la finale e per lo statunitense Fratangelo, con prestigiosa vittoria su Velotti. Segnaliamo i quarti di finale del brasiliano Romboli, al rientro dopo la squalifica.
Challenger Campinas- 35.000$- terra rossa- Semifinale e finale:
Clezar b. Gonzalez 63 64
Bagnis b. Fratangelo 61 64
Clezar b. Bagnis 64 64
Il Torneo di Quito presenta diverse sorprese e una di queste è sicuramente la vittoria del torneo da parte di Estrella. Finalmente un buon risultato per l’argentino Trungelliti, apparso non in ottima forma nell’ultimo periodo. Ottima prestazione per l’esperto Lapentti, giustiziere di Souza e del nostro Quinzi.
Challenger Quito 35.000$- terra rossa- Semifinale e finale:
Estrella b. Lapentti 63 62
Trungelliti b. Buchanan 64 62
Estrella b. Trungelliti 26 64 64
Alessandro C.
Daniele Sforza
TAG: Hawk Eye, Oleksandr Nedovyesov
1 commento
grande kukushkin..l’unica sua pecca..e’ il gemello di ricardo alvarez dell’inter ..