La stagione WTA è sempre più vicina al suo epilogo : chi andrà ad Istanbul 2013?
Solo quattro settimane al termine della stagione WTA ed è tempo ormai di fare calcoli in vista della ricca coda finale, per l’ultima volta in Turchia (la prossima edizione sarà giocata a Singapore).
In palio nei sette tornei ancora da giocare prima della chiusura della classifica Race ci sono ancora tantissimi punti che saranno decisivi nella corsa alle prime otto posizioni che regaleranno la partecipazione al Masters di Istanbul del 22-27 ottobre.
Ma già fra due settimane avremo le idee più chiare: sono infatti i due tornei asiatici di Tokyo (Premier 5) e Pechino (Mandatory) che attribuiranno il grosso del malloppo ancora a disposizione.
In particolare l’evento cinese risulterà particolarmente importante in quanto obbligatorio nella top16 delle tenniste.
Dalla necessità per tutte le giocatrici di vertice di inserire questo risultato (per intenderci chi non potrà partecipare pur rientrando nel cut-off prenderà uno zero che potrà cancellare solo fra un anno) nasce lo sbilanciamento fra le classifiche ufficiali e quelle che invece andrebbero analizzate, perché decisamente più veritiere in prospettiva qualificazione. E nel gioco degli scarti alcune delle ragazze finiranno per avvantaggiarsi sulle dirette avversarie in modo decisivo.
Il ranking che è quindi riportato qui sotto non è altro che un “top15” a cui andranno aggiunti i punti ottenuti a Pechino (nel caso di Sharapova e Bartoli si tratterà di uno zero e quindi possiamo parlare di risultati definitivi):
1. Williams 11040
2. Azarenka 7670
3. Sharapova 5891
4. Radwaska 5335
5. Li 4990
6. Errani 4050
7. Bartoli 3172
8. Kvitova 3140
9. Jankovic 3095
10. Stephens 3045
11. Vinci 3030
12. Kerber 2696
13. Wozniacki 2656
14. Lisicki 2651
15. Halep 2585
Chiaramente le differenze (a dire il vero non troppo marcate) con la classifica presente sul sito della WTA sono tanto più evidenti quanto più è alto il numero dei tornei giocati. Inoltre appare evidente come la ormai ex (ma sarà proprio vero?) giocatrice Marion Bartoli probabilmente non riuscirà a centrare le prime otto posizioni e quindi non si troverà nella condizione di dover rinunciare al Masters. Altra considerazione da fare riguarda la numero 3 russa: tornerà davvero per l’evento di fine stagione? Difficile prevederlo, ma Maria non è certo il tipo che si presenta impreparata ad una manifestazione così importante e il numero di partite giocate dopo la finale di Parigi (appena tre con due sconfitte contro Larcher de Brito e Stephens) non è certo incoraggiante.
Il punteggio che attualmente dà la qualificazione è quindi il 3095 della Jankovic, ma probabilmente anche la Stephens (3045) se finisse oggi la stagione sarebbe dentro: una vera beffa per Roberta Vinci che sarebbe riserva per la miseria di 15 punti. Ma il vero svantaggio della tarantina è quello di avere punteggi da scartare più alti di tutte le sue avversarie dirette: il suo peggior risultato è 120 e quindi per lei la classifica finirà per muoversi un po’ più lentamente. Nella sua stessa situazione c’è la Kvitova, messe meglio Stephens (70), Jankovic (60), Halep (30), Kerber, Wozniacki e Lisicki (1) che avranno tutte (tranne Angelica, per questioni regolamentari) la possibilità di giocarsi con più margine di guadagno la cartuccia Linz/Osaka (tornei International) in caso di necessità. La sorte sembra essere comunque dalla parte dell’azzurra (ma non diciamolo troppo forte): il sorteggio di Tokyo ha messo nello stesso ottavo di finale Jankovic e Stephens e almeno una delle due non potrà muovere la classifica con più di una sessantina di punti. Sembra poco ma non lo è: messe così le cose a Roberta potrebbe bastare una semifinale a Pechino (fosse facile) per portare a casa un risultato storico. Ma forse anche meno (soprattutto se le sue avversarie dirette dovessero fallire in Giappone dove lei, purtroppo, è andata subito fuori). Verosimilmente basteranno fra i 3500 e i 4000 punti per qualificarsi: lontanissimi dai 4726 che erano valsi l’ottavo posto di Na Li nel 2012. Le ragioni di questo sbilanciamento stanno probabilmente nei risultati sorprendenti di Wimbledon e nella assoluta mancanza di continuità delle atlete che sono arrivate in fondo nel torneo londinese (in particolare Flipkens e Lisicki).
Questo significa che le prime 5 giocatrici sono già praticamente in Turchia (Williams e Azarenka già con il conforto della matematica) e che Sara Errani ha un piede e mezzo a Istanbul, dando prova di essere ormai una vera top player, per la seconda volta in carriera fra le migliori tenniste del mondo. L’azzurra in questo periodo sta giocando meno bene del solito ma quest’anno è riuscita a fare un salto di qualità notevole, confermando soprattutto nella prima parte della stagione la sua grande continuità anche in tornei di livello superiore a quello degli International che era abituata a frequentare nelle stagioni passate. I risultati di Parigi indoor, Dubai, Doha, Miami, Indian Wells, Madrid, Roma uniti alla semifinale del Roland Garros sono i fiori all’occhiello di una stagione senza dubbio molto positiva. Meno bene è andata negli Slam ma la tennista romagnola potrà sorridere nel momento in cui scarterà i deludenti risultati di Melbourne, Wimbledon e New York (110 punti in tutto: solo la Kvitova e la Wozniacki fra le top10 hanno raccolto meno di lei nei quattro major di quest’anno).
Per i due (o tre) posti restanti la lotta pare restringersi a Kvitova, Jankovic, Stephens e Vinci, con la possibilità di inserimento di una o due outsiders: i nomi più papabili sono quelli di Kerber, Wozniacki, Lisicki (tutte in discesa però, le prime due ormai top ten “a tempo determinato”…) e Halep (lei certamente la più temibile del quartetto). Non sono però da escludere sorprese: chiunque fra le prime 30 (Pennetta inclusa) dovesse collezionare almeno 1200 punti fra Tokyo e Pechino (difficilissimo ma non impossibile) rientrerebbe prepotentemente nei giochi.
Non ci resta che stare a guardare. Appena due settimane e tutto potrebbe essere già in freezer, con la speranza di non dover attendere decisioni altrui (“oi Marì, oi Marì” qualcuno cantava) per poter festeggiare il record di due italiane fra le migliori otto del mondo sia in singolare che in doppio. Aspettando che gli uomini…
Luca Piemontese (lucappi)
TAG: Errani, Masters WTA Istanbul, Masters WTA Istanbul 2013, Vinci
6 commenti
Master:
il cuore di italiano mi spinge a tifare per la Vinci, da tifoso del bel tennis, ritengo che due autentiche mine vaganti sarebbero invece Halep e Kvitova, in grado di battere chiunque e sicuramente in possesso di quelle qualità tennistiche necessarie a garantire grande incertezza in tutti gli incontri del master.
Sicuramente sarebbe un evento Storico,
con due italiane partecipare al Master.
Speriamo bene e forza Vinci.
Dato il possibile, e ormai probabile, rientro di masha per la fine della stagione, per roberta il master è ora lontanissimo. Ci vorrebbe un gran colpo di fortuna. Speriamo che possa andarci almeno come prima riserva, e sperare di giocare almeno una partita, almeno per prendere qualche punto e dire di esserci stata, entrando nella storia. Sara ormai dentro, stephens potrebbe farcela, ma non è in gran forma. Jelena a mio parere non merita il master, ma i punti li ha raccolti come le altre… Vedremo alla fine di tokio la situazione aggiornata…
la halep andrà avanti a tokio vista la sconfitta di vika.peccato per la vinci ha sprecato l’ennesima occasione.forse le manca un pò di cattiveri adi cinismo nei momenti decisivi
Williams
Azarenka
Sharapova
Radwanska
Li
Errani
penso che tutte e 6 siano qualificate. Poi vedo piu probabili Kvitova e Jankovic che Stephens e Vinci.
Tra le outsiders quella piu pericolosa penso proprio sia la Halep…
Ma spero vivamente che Roberta possa entrare, sarebbe molto importante per concludere la sua carriera.
io tifo per Halep e Stephens. Eviterei volentieri le polacche kerber e Wozniacki e pure la Jankovic