Giuseppe Menga: “L’impegno come coach ovviamente occupa una buona parte del mio tempo. Oltre a seguire Laurinas, gestisco un’accademia a Cremona, la Top Team Academy”
Il cremonese Giuseppe Menga è la testa di serie numero 1 del tabellone di singolare dei Campionati Italiani di 2a Categoria in corso di svolgimento presso il Tc President. Mancino, classe 1976 e un’attitudine prevalente ai campi in veloce, vanta un best ranking di 432 al mondo in singolare e di 262 al mondo in doppio.
Per questo, e per la classifica attuale di 2.1, è uno dei principali candidati al successo nella rassegna parmense: ecco le sue impressioni subito dopo essere uscito vittorioso dal suo impegno di primo turno.
Da alcuni anni segui come coach una giovane promessa lituana, Laurinas Grygelis: come riesci a conciliare il doppio ruolo di allenatore e giocatore?
“L’impegno come coach ovviamente occupa una buona parte del mio tempo: oltre a seguire Laurinas, gestisco un’accademia a Cremona, la Top Team Academy, dove alleniamo diversi tennisti agonisti. Gli spazi da dedicare a me stesso sono più ridotti, ma ugualmente sono diminuite le pressioni e oggi posso permettermi di giocare con uno spirito più libero, senza l’assillo di dover dimostrare per forza qualcosa”.
Ti presenti a questi Campionati Italiani da testa di serie numero 1: con quale aspettative?
“Devo sfatare un tabù, perché non ho mai avuto grandissima fortuna con gli Italiani. Non ho mai vinto uno scudetto nazionale, e ci terrei molto a arricchire la mia bacheca con questo prestigioso trofeo: per il momento il miglior risultato è stata una finale risalente a quindici anni fa, ed è dal 2009 che non partecipo ai Campionati. Tra l’altro Parma non mi richiama alla mente un buon ricordo: nel 2005, nell’edizione dei Campionati Italiani ospitata dal Tc Parma, dove ero la testa di serie numero 1 esattamente come oggi, fui costretto al ritiro al primo turno a causa di un colpo di calore. Ma questo per me è solo un altro motivo in più per riscattarmi, e visto il clima non ci sono pericoli di questo genere…”
La tua settimana, qualora dovessi continuare a vincere, si preannuncia piena di match: ti preoccupa un po’ la stanchezza fisica che dovrai affrontare?
“A memoria non ricordo un’edizione dei Campionati Italiani con tutti questi iscritti, al massimo mi sembra di aver partecipato a un tabellone a 128. Questo da una parte offre un torneo molto spettacolare, ma dall’altra costringe tutti i pretendenti al titolo a disputare tanti turni prima di arrivare alla finale che obbligatoriamente si dovrà disputare Domenica. L’incognita dei doppi turni sarà una variabile fondamentale in questa competizione, e molto probabilmente premierà quei tennisti più allenati fisicamente: non dico questo per sollevarmi dalle responsabilità, perché ripeto il mio obiettivo a Parma è vincere e sono ben preparato, però il rischio a 37 anni è di far fatica di fronte a un tale tour de force di partite.”
Oltre a te, chi vedi favorito nella lotta per il titolo italiano?
“E’ molto difficile da dirsi, perché un torneo con un numero tale di partecipanti di ottimo livello è una “giungla” e la resistenza fisica, ripeto, sarà un elemento fondamentale. Credo che elementi esperti come Allgauer e Tarallo abbiano tutte le possibilità per emergere. Ma potrebbe essere un’edizione propizia anche per giocatori molto fisici e regolari, come il campione in carica Marco Simoni o come Federico Raffaelli, che riescono a esprimere i propri livelli con continuità e potrebbero esserne avvantaggiati in questa settimana.”
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2 commenti
Quindi la meledizione di Parma contro Menga continua. 🙄
purtroppo menga scratchato al secondo turno perchè arrivato in ritardo agli italiani a parma….