Hawk eye: il tennis a 360 gradi. Intervista a Michaela Honcova che dichiara ” L’unica cosa che cambierei nel tennis è la brutta sensazione che ho quando perdo un match”
Arrivati quasi a Settembre possiamo fare un punto della situazione sul circuito Challenger che vede l’esplosione ogni anno di diversi giovani che in futuro diventeranno futuri campioni. Leader della Race dei Challenger, che porterà i primi 8 classificati a partecipare al “Masterino” di fine anno(sempre se si disputerà), è il giovane ceco Jiri Vesely.
Di lui abbiamo parlato in lungo e in largo nel corso della nostra rubrica dedicandogli anche uno spotlight alla sua prima affermazione nel circuito challenger, nel torneo di Mersin, alla prima partecipazione in un torneo del circuito challenger del 2013. Nonostante appunto Jiri abbia iniziato a giocare i challenger solamente da Marzo, lo troviamo in cima alla classifica grazie alle due finali in tornei 125k (Projestov e Braunschweig con sconfitte con Stepanek e Florian Mayer) e ad altre due vittorie, nei tornei di Ostrava e Liberec, entrambi nella sua Repubblica Ceca. Vicinissimo al giocatore ceco, troviamo l’olandese Huta Galung che dopo un paio d’anni di difficoltà sembra essere migliorato molto sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista del gioco, miglioramenti che lo hanno portato a raggiungere il best ranking questa settimana al numero 98. Sicuramente uno dei giocatori più migliorati del 2013 è il colombiano Alejandro Gonzalez(classe ‘89), che prima di quest’anno aveva combinato poco (era numero 238 a inizio anno), ma con le vittorie ad inizio anno a Salinas e nell’ultimo periodo a Medellin e Sao Paolo 3 si è portato al numero 111 del ranking mondiale e al terzo posto della race con più di 400 punti,totalizzati in più tornei (14) rispetto ai primi due di questa classifica. A chiudere la top 5 troviamo due giocatori completamente diversi come stile di gioco, Dudi Sela e Carreno Busta. Il primo autore di una buona annata, spera di tornare nei piani alti delle classifiche (era top 30 nel 2009) e deve questo 4 posto ai due successi a Busan e ad Astana (125k). Del secondo abbiamo parlato in lungo e in largo nelle varie rubriche e anche se staccato dai primi 4, è sicuramente uno dei migliori giocatori su terra a livello challenger, e forse anche più, al momento. Chiudono la top 10 Adrian Mannarino, autore degli ottavi a Wimbledon, lo slovacco Andrej Martin che è il tennista tra i top 10 ad aver giocato più tornei challenger (19) e poi tutti vicinissimi Bogomolov, Ungur e il nostro Filippo Volandri, nonostante i soli 8 tornei giocati.
Abbiamo intervistato la giovane slovacca Michaela Honcova, classe 1992 e numero 242 del ranking Wta questa settimana.
Innanzitutto grazie per la disponibilità, Michaela!
“Grazie a te per l’opportunità!”
A che età hai iniziato a giocare a tennis?
“Ho iniziato a giocare a tennis quando avevo sette anni, quindi direi abbastanza presto. Tante ragazze cominciano anche qualche anno dopo! ”
Dove hai iniziato ad allenarti? E quanto tempo dedicavi al tennis?
“Sarò sincera, non ricordo molto di quel periodo! Ricordo che ho iniziato ad allenarmi a Bratislava un paio di volte a settimana”.
Quand’è che è iniziato a cambiare qualcosa? Quando hai capito che poteva essere una cosa seria?
” Direi quand’ho iniziato a giocare i primi tornei a 9 anni. Forse il passo decisivo è avvenuto quando vinsi un campionato regionale, sì.”
Ora, per coloro che non ti conoscono, come ti descriveresti come giocatrice?
“Baseliner’, essenzialmente. Ma da un po’ di mesi sto provando a cambiare qualcosa nel mio gioco”.
Ovvero?
“Cambi di ritmo e variazioni”
Hai degli idoli o comunque dei giocatori a cui ti ispiri?
” Certo! Tsonga e Nadal. ”
Li hai mai incontrati?
“Purtroppo no, ma mi piacerebbe moltissimo. Sarebbe una specie di sogno!”
E invece tra le donne?
“Tra le donne nessuna in particolare, non ho giocatrici a cui mi ispiro.”
Chi sono le tue ‘migliori amiche’ nel circuito? E, approfittando della tua disponibilità, ce ne sono alcune con cui non vai d’accordo?
“Ho tante, buone amiche nel circuito! Tra queste direi Laura Thorpe, Laura Pous Tio, Anastasiya Vasylyeva e Tadeja Majeric, ma ce ne sono altre! Ho avuto solo problemi con Anastasia Rodionova”.
Che genere di sacrifici sei costretta a fare per il tennis? E c’è qualcosa che non faresti?
“No sinceramente, amo tutto del tennis. L’unica cosa che cambierei è la brutta sensazione che ho quando perdo un match”.
E con i tuoi amici fuori dal tennis? Riesci a mantenerti in contatto?
“Certo! Anzi quando mi è possibile provo sempre a vederlo, inutile dire quanto mi manchino”.
Ultima domanda! Obiettivi per la stagione?
“Entrare nelle quali di uno Slam”. (Nota: Michaela ha mancato l’obbiettivo per due soli posti agli Us Open).
Perfetto! Grazie ancora, Michaela!
“Grazie a te!”
Alessandro C.
Daniele Sforza
Alessandro Arone
TAG: Hawk Eye, Honcova, Michaela Honcova
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