Hawk eye: il tennis a 360 gradi. Prima parte – Intervista a Bastian Malla che dichiara “Bisognerebbe incrementare i montepremi dei future. Non si guadagna molto e per molti il viaggio è costoso”
Abbiamo intervistato il giovane cileno, Bastian Malla, classe 1996 autore dei quarti questa settimana nel challenger di Rio De Janeiro.
Comincia a dirmi qualcosa su di te… perché hai iniziato a giocare a tennis? Quali sono i tuoi hobby? Cosa ti piace fare nel tempo libero? Quanto è importante la tua famiglia?
“Ho iniziato a giocare quando avevo 7 anni in una città, Antofagasta, nel nord del Cile ed ho iniziato perché mio nonno e mio padre giocavano a tennis e così ho iniziato a giocare a tennis con mio padre qualche volta e quando ho compiuto 10 anni sono andato a vivere da solo a Santiago del Cile. Nel tempo libero mi piace giocare ai videogames, guardare film e leggere i giornali. Il mio hobby era il calcio ma ho rotto il mio ginocchio un anno e mezzo fa quindi non gioco più. La mia famiglia,invece, è tutto per me, è il mio pilastro”.
Tu hai detto di essere andato da solo a Santiago.. perché sei andato li?
“Perché nella mia città non c’erano abbastanza persone con cui allenarsi e quindi per passare al livello successivo sono dovuto andare a Santiago..”
E come mai da solo? I tuoi genitori non ti hanno seguito?
“Da solo perché mio padre lavora a Antofagasta e la mia famiglia viveva li.. Quando avevo 11 anni è venuto mio nonno mentre da 2 anni sono qui con la mia famiglia”.
Capisco! Tu hai detto di esserti rotto il ginocchio un anno fa… quindi non hai giocato a tennis per un anno?
“Si praticamente ho perso un anno e ho perso anche molta confidenza con il campo da tennis..”
Ora descrivi il tuo modo di giocare a tennis per le persone che non ti conoscono..qual è il tuo colpo migliore? Sei un giocatore difensivo?
“Bene..sono un giocatore attaccante e riesco a giocare bene con entrambi i colpi (dritto e rovescio) a cui aggiungo il top spin. Il mio rovescio è molto buono e lo uso spesso incrociato”.
Capisco…circa i tuoi allenamenti..chi è il tuo coach? Quante ore al giorno ti alleni? In cosa ti sta aiutando? Cosa pensi di dover fare per diventare un giocatore migliore? Quanto è importante la preparazione fisica per un tennista?
“Il mio coach è Andres Schneiter, autore della finale con Mariano Puerta nel Roland Garros. Lui mi aiuta molto a migliorare il mio tennis e il mio carattere, mi aiuta a capire il tennis e crede nel mio gioco. Faccio ogni giorno 4 ore di tennis e 3 ore di fitness e preparazione fisica”.
Dimmi qualcosa a riguardo della tua esperienza a Rio De Janeiro disputatosi questa settimana.. Come ti senti ad essere arrivato ai quarti di finale del torneo?
“Mi sento meravigliosamente ad essere arrivato ai quarti del torneo, per la prima volta poi”.
Come ti sei sentito a giocare con altri giocatori più esperti di te? Ghem non è un avversario semplice..com è stata la partita con lui?
“Mi trovo molto a mio agio e provo a dare il massimo come sempre. Con Ghem ho giocato uno dei migliori tennis della mia vita..”
Quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno e per il futuro?
“Sicuramente proverò a giocare qualche challenger per guadagnare esperienza e migliorare il ranking, ma giocherò anche futures..”
Tu sei un giocatore junior e sicuramente sai qualcosa in più di me… chi è miglior giocatore junior in questo momento?
“(risata) Sinceramente non lo so perché avendo saltato un anno non ho giocato i tornei grand slam junior ma molti giocano bene..”
Qualche nome?
“Sicuramente Kozlov, per l’età che ha e anche Zvever (Alexander).”
Ok… e invece Quinzi lo conosci?
“Si anche lui è un buon giocatore..”
Perfetto… circa l’Italia..sei mai stato qui? Dove? Cosa ti è piaciuto?
“Si a Milano, mi è piaciuto il duomo (penso si scriva così) e ovviamente le ragazze..”
Non ti preoccupare! Circa il doping… Hai sentito dei casi di Troicki e Cilic? Cosa ne pensi? Pensi che il doping esista nel tennis? Ci sono controlli anti doping nei tornei junior?
“(altra risata)… domanda difficile..e mi piacerebbe non parlarne..”
Si..capisco che è una domanda difficile..come mai non ne ho vuoi parlare?
“Non è per me..sono ancora troppo giovane..”
Ok va bene.. circa la distribuzione dei montepremi negli atp-challenger-futures cosa ne pensi? Bisogna incrementare il montepremi per i futures?
“Si sicuramente…non si guadagna molto e per molti il viaggio è costoso..”
Ultima domanda… Cosa ti piace di più di essere un tennista? Cosa avresti fatto se non fossi diventato un giocatore di tennis?
“Sicuramente amo il viaggiare e la competizione che c è per vincere ogni partita. Se non fossi stato un tennista sicuramente starei studiando e sarei andato all’università.”
Ok perfetto Bastian! Ti ringrazio per l’immensa disponibilità..
“Grazie a te!”
Probabilmente il challenger di Rio de Janeiro è stato il torneo più pazzo della stagione 2013. Al di là di ogni ragionevole immaginazione, accade qualcosa che nella sua rarità è comunque eccezionale: delle 8 teste di serie presenti nel tabellone soltanto una, per giunta l’ultima, approda ai quarti. Fuori i favoriti De Bakker, Schwartzman, Capdeville, Alejandro Gonzalez e Joao Souza l’anarchia ha regnato sovrana. Inutile parlare dell’esito uscito dalle fasi finali; molto più interessante segnalare qualcuno dei giovani che si sono messi in mostra.
Bastian Malla, 16 anni cileno, partito dalle qualificazioni, disputa due partite degne di nota. Supera Andre Ghem (tds n.7) e Tiago Lopes agli ottavi, per poi perdere nettamente da colui che avrebbe poi vinto il torneo, Agustin Velotti. Lo abbiamo osservato nella partita contro Tiago Lopes dove grazie alla mobilità in campo e la velocità dei colpi è riuscito a mettere in difficoltà l’avversario, per poi riuscire a concludere al tie-break. Avrebbe potuto concludere prima se non avesse perso il servizio sul 5-4 del secondo set. Contro Velotti non c’è stata partita. La profondità dei colpi dell’argentino ha messo in un angolo il giovanissimo cileno, forse già appagato per i due turni superati.
Christian Garin, altro giovane cileno di belle speranze, parte pure lui dalle qualificazioni. Estromette Demoliner, ingaggia una lotta senza quartiere contro Trungelliti e ai quarti cede al cospetto di Edoardo Schwank, dopo due set ben condotti. Rispetto alla secca sconfitta contro Souza di San Paolo, dove non era riuscito ad impensierire il più esperto avversario, contro Trungelliti, Garin ha espresso un tennis qualitativamente superiore per continuità e aggressività. Alla fine la spunta riuscendo a rimontare due volte un break di svantaggio in un terzo set, indecifrabile, caratterizzato da 7 break.
Blaz Rola è il nome nuovo di agosto. Il suo avanzare in classifica inizia a stupire. Apprezzabile il suo stile di gioco aggressivo, a metà strada tra il connazionale Zemlja e lo slovacco Klizan. Il servizio incisivo e la capacità di aprirsi il campo sono sembrate le soluzioni più efficaci del mancino sloveno. La vittoria contro Schwartzman dimostra le potenzialità del 22enne di Ptuj, che nelle ultime tre settimane ottiene due semi e la finale di Rio.
Di Agustin Velotti si stavano perdendo le tracce, causa le tante sconfitte in cui è incappato durante l’anno. La fame di vittorie ha fatto da propellente per la conquista del trofeo. La decisione con cui ha affrontato quarti, semifinali e finale dice con quanta determinazione volesse la vittoria 6-0 6-1 a Malla; 6-2 6-2 a Schwank e il 6-3 6-4 a Rola sono il sigillo su questa folle settimana carioca. Per Velotti, al primo titolo challenger, potrebbe essere l’iniezione di fiducia di cui aveva bisogno per affrontare il finale di stagione, ne tentativo di avvicinamento ai 100 (best ranking 170 a novembre 2012), bruscamente interrotto nell’anno in corso.
CHALLENGER RIO DE JANEIRO (terra) – $50.000 – SEMIFINALI E FINALE
Rola b Gomez 6-0 6-4
Velotti b Schwank 6-2 6-2
Velotti b Rola 6-3 6-4
Il torneo più importante della settimana si svolge ad Aptos e vede tra i partecipanti due top 100 (Pella e Donskoy) insieme a tanti giovani interessanti, americani e non. La vittoria è andata al ventiduenne di Poway, Bradley Klahn che con questa vittoria ha migliorato il suo best ranking al numero 123. Non una vittoria semplice per l’americano che ha dovuto faticare sia contro Odesnik (62 al terzo) sia contro Donskoy (era sotto 2-0 nel terzo vinto poi 64) e soprattutto contro Daniel Evans. Partita difficile quella contro l’inglese, autore della seconda finale consecutiva che lo ha portato ad arrivare al 169 posto del ranking questa settimana. La partita si è decisa sicuramente sul 63 65 Evans servizio Klahn quando l’inglese si era portato sullo 0-30, complice un nastro fortunoso poi grazie al servizio Klahn è riuscito a recuperare e a portare il game ai vantaggi, poi un passante di rovescio lungolinea di Evans aveva portato l’inglese ad avere un match point, non sfruttato a causa di un errore banale nello scambio. Arrivati al tie equilibrio fino al 3-3 e al cambio campo, poi un altro passante di rovescio lungo linea sembrava portare Evans vicino alla vittoria, ma con un ottimo servizio Klahn si portava 6-4 e dopo aver mancato malamente il primo match point (smash salvato da Evans e errore di dritto di Klahn) riusciva a chiudere al secondo. Nel terzo set Evans, nonostante avesse problemi al servizio a causa del sole riusciva a tenere il servizio facilmente fino al 4-4 poi complici alcuni gratuiti di troppo perdeva la partita e vedeva trionfare Klahn incitatissimo dal pubblico di casa. Sorpresa della settimana è anche la semifinale dell’uzbeko Dustov, giustiziere di Rochus, McGee e Sandgren. Delle teste di serie solo una è arrivata in semifinale(Donskoy) mentre altre 3 si sono fermate ai quarti (Pella, Odesnik e Zverev).
Challenger Aptos-Cemento-100.000$-Semifinali e finale
Evans b. Dustov 76 63
Klahn b. Donsko 76 57 64
Klahn b. Evans 36 76 64
Alessandro C.
Daniele Sforza
TAG: Bastian Malla, Hawk Eye, Malla
2 commenti
Ku Klux Klahn da’ il peggio di se’ contro tennisti come Dustin Brown?
Ottimo articolo, probabilmente Garin riuscirà ad entrare nei top 300 entro fine stagione..