Challenger Recanati: Prima vittoria nel circuito challenger per Gianluigi Quinzi. Il giovane talento italiano si è imposto su Stefano Travaglia per 6-4 al terzo set. Quinzi ha rischiato nel terzo parziale di andare sotto di ben due break
Prima vittoria in carriera nel circuito challenger per Gianluigi Quinzi che questa sera è approdato al secondo turno nel torneo di Recanati (e30.000 H, cemento).
Il giovane talento italiano si è imposto dopo una bella partita ed una durissima lotta su Stefano Travaglia, con il punteggio di 62 67 (6) 64 dopo 2 ore e 26 minuti di partita.
Al secondo turno Gianluigi Quinzi sfiderà Flavio Cipolla, testa di serie n.3.
L’incontro si disputerà nella giornata di giovedì.
Primo set: Gianluigi strappava il servizio a Stefano nel primo game, quando dal 40-15, conquistava quattro punti consecutivi e piazzava il break.
Sul 2 a 1 Quinzi, 30-40, annullava un break point e nel gioco successivo, dal 15-40, strappava nuovamente la battuta al tennista di Ascoli Piceno (ai vantaggi).
Sul 5 a 2 poi il giovane giocatore italiano teneva a 0 il turno di servizio e portava a casa la frazione per 6 a 2.
Secondo set: Quinzi mancava nel primo game dal 15-40 tre palle break.
Sull’1 pari Gianluigi mancava un’altra palla break e da quel momento l’incontro diventava molto più equilibrato.
Sul 5 a 4 in favore di Travaglia, il mancino marchigiano dal 40-15 ed era alla battuta, annullava una palla set e portava la frazione al tiebreak.
Nel tiebreak Steto avanti per 5 a 2, con due minibreak di vantaggio, subiva la rimonta di Quinzi che si portava sul 6 a 5 e match point a disposizione (al servizio c’era Stefano).
Sulla palla match però Gianluigi metteva fuori di pochissimo una bella accelerazione di rovescio e Travaglia conquistava poi la seconda frazione per 8 punti a 6, piazzando il minibreak decisivo nel 14 esimo punto.
Terzo set: Gianluigi in svantaggio per 0 a 2, nel terzo game annullava due palle per il doppio break e riusciva a tenere in qualche modo il game di battuta.
Il giovane talento italiano poi piazzava il controbreak nel sesto gioco e sul 4 pari, dal 15-40 Quinzi, annullava due pericolose palle break che avrebbero portato Stefano a servire per il match sul 5 a 4.
Superata quella situazione di pericolo, nel gioco successivo, invece, Gianluigi strappava a zero la battuta a Travaglia vincendo la partita per 6 a 4.
TAG: Challenger Recanati, Challenger Recanati 2013, Quinzi, Travaglia
SETTIMANA PROSSIMA GQ TORNA A FARE UN TORNEO JUNIOR! IL CAMPIONATO EUROPEO DI TENNIS IN SVIZZERA X LA FIT.VA BE , ALLORA FORZA ITALIA!
CI SARA’ ANCHE BALDI.
@ DiPassaggio (#899366)
Non c’è cosa peggiore di chi giudica le opinioni altrui come stupide e poi la mette sul piano personale.
Bene. Se tieni tanto alla risposta eccola: non ho partecipato alla costruzione di alcun campione 😆 😆
Non ho la pretesa di farlo.. 😆 😆
Continuo a scrivere opinioni 😎 😎 ,
e cerco di interpretare quello che vedo e conosco. 😎 😎
Ciò non è per te rispettabile perché non mi uniformo al pensiero comune di chi scrive di Quinzi? Pazienza.
Non sono considerato da te un vero tifoso? Meglio.
Sai che mi importa delle tue assurdità… 😆 😆
E poi forse ho ragione sul fatto che molto della tua capacità di farti comprendere passi per gesti, che credo non siano affatto eleganti e propri di un linguaggio civile e raffinato 😆 😆
Ma fammi il piacere… Capisco qual’è il tuo livello di comprensione della realtà 😆 😆 😆
Intanto GQ e Virgili hanno superato il secondo turno in doppio. Serve a poco ma è bene che GQ giochi il maggior numero di partite per trovarsi sempre più a suo agio anche nei challenger.
Io non credo che GQ offenda gli avversari. Di sicuro è lontano anni luce dalle urla beduine di un Dioko che quando si esalta mi incute paura.
@ Alessandro6.9 (#899338)
Poi sarei anche curioso di spere a quale costruzione di campione hai partecipato, visto che ne conosci le basi. Vorrei anche sapere da chi hai imparato l’italiano, visto che a tua stessa ammissione non capisci il senso delle frasi, o forse capisci solo quelle tra specialisti. Per me argomento chiuso, visto che non mi posso esprimere a gesti.
E’ gratuito, solitamente.. ora chissà che con GQ non si inventino qualcosa e facciano pagare, ma non direi proprio 😉
Visto che sei Dipassaggio…..
Le stupidaggini le hai scritte tu. Ora. Colossali fesserie. “Si carica… decade di rendimento.. carica genuina da leone…tennisti perdenti”(???che significa 😆 😆 se non la sconnessa sequela di frasi che hai scritto??).
Ma piantala. Esprimiti con dei ragionamenti, anziché con frasi senza senso. E se non vuoi vedere certe cose, continua a vivere nella tua….dimensione. Il discorso che ho fatto è molto più largo di quello di un qualunquista tifoso quale tu dimostri di essere. Ed è alla base della costruzione di un campione.
Io credo che alla lunga avrò ragione, vedrai che certi comportamenti cambieranno. E te lo ricorderò per la cialtroneria non-sense che hai espresso.
@ Alessandro6.9 (#899282)
Tutte stupidaggini. Quinzi si carica e basta, è come un pugile sul ring, ha bisogno di farlo e non sarà mai un pesce lesso, quando non lo fa il suo rendimento decade. E piacerà moltissimo per questo, agli sportivi sì e magari non ai tennisti italiani, che sono come Travaglia: proteste frequenti con l’arbitro a sproposito, fermate a rifarsi il trucco solo per innervosire l’avversario, insomma un repertorio di manfrine stizzite, e non una carica genuina da leone come Quinzi. Ma che correttezza, a forza di stare a guardare la TV e conoscere tennisti perdenti vi sieta dimenticati di cosa sia lo sport, e l’empatia che può trasmettere a chi lo segue.
Non serve a nulla fare quello che dici tu su un campo da tennis. Non è un quadrato o un ottagono dove dove gli atleti si devono gonfiare la faccia. E’ una questione di educazione tennistica prima che altro.
Gli affronti nel pugilato vanno bene, nel tennis irritano e ti rendono molto antipatico. A Janowicz non ho mai visto mancare di rispetto l’avversario. Il fatto che protesti contro l’arbitro o abbia urla sovrumane in campo mi sta bene. Mi starebbe meno bene se lo facesse viziosamente per rompere le palle all’avversario.
Nel bene o nel male GQ si porterà dietro la bandiera tricolore, che in questo momento non è ben vista nel mondo. Ci manca soltanto che i luoghi comuni sugli italiani gli vengano appiccicati addosso perché parla troppo, perché sta lì a smoccolare continuamente ecc.. ecc… Ne dovranno tenere conto se arriverà a certi livelli nel tennis professionistico, soprattutto a livello di marketing e di immagine.
Detto da un italiano, quello che hai scritto tu (ben venga … tacchini freddi…) sa molto di sboronaggine e di poca educazione sportiva.
Fuori dall’Italia essere in quella maniera non è accettatto, tollerato e giustificato. E ad un tifoso lo sarebbe ancora di meno
@ Ken_Rosewall (#899224)
refuso di consonanti, già , fa proprio “ridere” 😆
@ Alessandro6.9 (#899176)
Beh venga un giocatore che fa il pugno e guarda l’avversario! … è uno sport mica una partita di scacchi! .. e poi tacchini freddi alla Edberg ne abbiamo sofferti già tanti!
Ben vengano Quinzi e Janowicz, che urlano e pugnano, ma a fine partita abbracciano l’avversario e piangono di gioia!
“in screaming” fa ridere!
intendevo proprio per stile ancor piu che per efficacia.
beh nell’intervista post partita, travaglia ha detto che è stata una gran partita e si è divertito, penso cmq sia proprio una questione fra loro due, di forte rivalità sul campo, e poi GQ ha 17 anni… io mi ricordo ancora le partite di federer a inizio carriera…
Vesely, btw uno dei miei giocatori preferiti, (anzi il mio secondo in assoluto giocatore preferito fra quelli più giovani fra gli =<1993) all'età di quinzi iniziava a vincere qualche turno nei futures…
Grande GQ! Non posso venire qui negli ultimi gg a fare baldoria :mrgreen:, ma lo seguo come un’ombra! Ieri sera gran bella vittoria contro un ottimo Steto, che cmq nn esce affatto ridimensionato! Domani pero’ voglio il salto di qualita’ contro Cipolla! Per me ha serie chances di fare il colpaccio, temo di Flavio solo il fattore esperienza…sul cemento ha giocato a buon livelli e sa cm incartarti!
Gioco molto personale sicuramente si. Onestamente non riesco ad affiancargli qualcuno che lo abbia preceduto a cui assomigli. Il fatto che anticipa molto i colpi ed ha un iperdinamismo frenetico nel togliere il tempo all’avversario, provando nello stesso tempo ad allargargli il campo, gli fa personalizzare il gioco.
Quello che non condivido è la fine del post.
Tenere una posizione in campo, quale che sia, è un fattore quasi neutro. Ciascuna posizione in campo ti può dare vantaggi e svantaggi a seconda anche del gioco dell’avversario. Tenere una posizione sulla linea di fondo e ridurre i tempi di preparazione dell’avversario, anticipando tutto, ha delle contromisure tattiche e maggiori margini di errore. Quinzi o non Quinzi.
Il rovescio che ha lui non è il migliore del mondo (fra quelli entro i 21anni). E’ un gran colpo oggi, e in prospettiva domani lo sarà ancora di più. Ma c’è chi ha un rovescio migliore del suo. Vesely per esempio è uno di quelli che tecnicamente è meglio impostato e fra tre anni uno avrà 20anni e l’altro 23. Lo avrà tra i piedi per quasi tutta la carriera.
Ciò che conta davvero per i prossimi due anni sarà capire come dalle sconfitte Quinzi saprà imparare umilmente e senza drammi. Momenti di insicurezza ne avrà come li hanno avuti tutti, lui non è diverso dagli altri, nonostante abbia una determinazione paurosa. Poi una tendenza che vorrei eliminasse da subito sono quegli atteggiamenti non sempre composti. Fare il pugnetto guardando negli occhi l’avversario in segno di sfida (ieri lo ha fatto nel terzo set) non è un gesto bellissimo e vorrei vedere con quanti si permetterà di averlo nel circuito ATP. Con Travaglia se le sono cantate e la partita l’hanno resa nervosa, con mezzi e mezzucci (da entrambi). Beh. Spero che sia un caso e non arrivi a fare di questi comportamenti la regola.
Da questo punto di vista preferisco la tranquillità, la sicurezza e l’educazione di Vesely, che, nei confronti degli avversari è sempre correttissimo e mai sopra le righe.
non avrei saputo dire di meglio!
@ pallettaro (#899127)
Quinzi è come Marvin Hagler. Non ha il colpo del KO ma ti demolisce lentamente e alla 15esima ripresa crolli.
Mappy.it
Durata (1) :3h01
Distanza :278 km Di cui 213 km su strade a scorrimento veloce
Veicolo :Veicolo medio
Carburante :36.90 € (22L)
Domani riposo settimanale per il lavoro.
Quinzi-Cipolla arrivooooooooooooooooo
a proposito l’ingresso si paga?
@ ValerioS (#899116)
grande post. A differenza di tanti che postano proiezioni ranking senza manco vederlo giocare hai buttato giù una bella tabella sul tennis di Quinzi. Posto che è innegabile il netto miglioramento complessivo tecnico di Quinzi mi sembra che abbia confermato anche a livello challenger il suo atteggiamento. Entra in campo con il piglio del campione, senza gli inutili bullismi di Travaglia che ha invece dovuto subito assaggiare le condizioni in campo. Risposte fulminee e piedi dentro il campo con sicurezza e giusta aggressività.
Al contrario di tanti che scrivono che Quinzi non ha colpi vincenti io dico che invece Quinzi è vincente di suo. Intanto perchè come tu dici gioca con i piedi vicino alla riga di fondo, dovendo spesso quindi giocare di anticipo alla Agassi non può certo caricare sempre dei pallettoni. A me la velocità dei colpi di Quinzi soddisfa ampiamente. Se la sua palla viaggia già ora che ha 17 anni, figurarsi a 20, motivo per cui cresceranno di conseguenza anche i vincenti.
Altra cosa, contraria a ciò che dicono molti: Quinzi attacca dal fondo, non sta lì a remare. Certo non attacca come un pazzo su tutte le palle, ma sa già scegliere bene su che palle attaccare. E’ estremamente concreto. Senza fronzoli. Lotta e vince. Ma pare che non vada bene lo stesso. Siamo in Italia.
mia convinzione personale è che cio’ che rende spettacolare una partita sia la differenza di stile fra i giocatori piu che le caratteristiche di uno specifico, il problema è che al giorno d’oggi di base si rifiuta il gioco personalizzato, definendolo “errato” e appiattendo tutto e tutti a un gioco estremamente standardizzato. Tipo djokovic per intenderci.
Ma da questo punto di vista, quinzi è molto piu “personale” di quasi tutti gli altri che io vedo. ditemi chi tiene una posizione in campo come la sua… o chi gioca il rovescio come fa lui…
totalmente d’accordo con quanto detto nella prima parte (tranne la prima frase, ovviamente :-D). infatti, non si discute sull’importanza della partita, che è appunto quella che hai raccontato bene tu. per quanto mi riguarda, però, quello che mi interessa di più è la bellezza del gesto (ma anche qui la soggettività la fa da padrona).
non mi interessa tifare per un tennista o per l’altro, io voglio semplicemente vedere del buon tennis (o Tennis). e ieri l’ho visto molto, ma molto, decisamente troppo, a sprazzi.
ma comunque si discute (come sempre, alla fine) di aria fritta. quello che a me non piace, a te piace, ed è giusto così, non c’è niente di male.
di importante, ieri sera, e secondo me è un fatto oggettivo, c’è stata la reazione di quinzi sotto di un break nel terzo set, dopo aver mancato un match point, quando per un attimo avrà pensato: “no, non di nuovo…”.
@ Koko (#899090)
Quotissimo. I gusti personali non devono incidere più di tanto su come uno valuta il giocatore. E’ chiaro che se arriva uno che gioca alla McEnroe e vince sembrerà più forte di uno che gioca alla Ferrer.
Anche a me Quinzi non incanta vederlo giocare, ma quando su Supertennis vedo giocare Querrey, Raonic, Isner, Karlovic, Ferrer, Monaco…etc che, in misura diversa, hanno ottenuto successi importanti nel tennis allora proprio non capisco di che stiamo parlando. Quinzi è il più forte 96 del mondo, ma non ci va bene perchè gioca un tennis che non ci piace? Coric, Edmund, Zverev o altri giovani invece incantano?
A me piace il tennis di Llodra, ma non sempre anche lui è in grado di dar spettacolo. Quantomeno offre un confronto di stili con il suo avversario e a volte nascono partite esteticamente godibili.
Scrivo anch’io le mie impressioni sul match di ieri sera tra GQ e Travaglia visto live a Recanati. Era la prima volta che vedevo GQ dal vivo e devo dire che ho avuto parecchie conferme di ciò che avevo visto in streaming e sui commenti tecnici letti qui.
1) Servizio: migliorato moltissimo rispetto allo scorso anno. Il movimento è ancora in fase di rodaggio, ha piazzato anche alcuni ace e servizi vincenti di cui il più veloce a 205km/h. La percentuale di prime palle è piuttosto bassa, credo che debba aggiustare qualcosa nel lancio di palla che mi sembra troppo basso e quando colpisce con quella frazione di secondo di ritardo, la palla gli finisce inesorabilmente in rete.
La seconda è molto lavorata e di solito tirata al corpo dell’avversario, lenta ma sempre molto ben piazzata.
2) Risposta: E’ il suo vero marchio di fabbrica, più con il rovescio che con il dritto rispondeva vicino alla riga di fondo con estrema facilità a servizi tirati da Travaglia a 190km/h e lo ha fatto nel primo set e alla fine del terzo (ovvero quando ha messo il turbo).
3) Posizione in campo: Lo abbiamo detto e scritto cento volto, lui gioca con i piedi sulla riga di fondo colpendo la palla di controbalzo, gli altri due-tre metri dietro.
Qualcuno dagli spalti commentava che aveva difficoltà negli spostamenti laterali. Ho fatto loro notare la posizione in campo e il fatto che avesse molto meno tempo rispetto a Travaglia per spostarsi e colpire perchè la palla arrivava prima. Si è costruito anche un bel dritto difensivo tagliato che riesce a giocare molto lungo, vicino all’incrocio delle righe che gli ha consentito di ribaltare l’inerzia del punto.
4) Velocità di palla: potrà solo crescere, i suoi colpi fanno male già adesso, non oso immaginare tra qualche anno cosa potrebbe succedere, nasconderà la palla a molti suoi colleghi.
5) Tenuta mentale: E’ entrato in campo determinato con la sicurezza che gli ha dato vincere il torneo di Wimbledon Jr, il primo set è andato via decisamente in scioltezza approfittando anche del falloso Travaglia. C’è da dire che i giudici di linea, ma anche quello di sedia non sono stati all’altezza della situazione con chiamate dubbie, o meglio mancate chiamate, da entrambe le parti, con il risultato che Travaglia è andato subito in escandescenza al secondo punto.
Nel secondo set invece GQ ha “tirato i remi in barca” non spingeva più e rischiava di meno con Travaglia che ha preso fiducia e ha fatto anche parecchi vincenti. L’inerzia del set si è protratta fino al 1-3 del terzo set, dopo aver annullato due palle del doppio break e spezzato il ritmo chiamando il fisioterapista è ritornato a spingere e attaccare. Ho contato anche un parziale di 8 punti a 1. Brivido finale con la doppia palla break annullata sul 4-4… poi fine dei giochi.
Speriamo che questa vittoria lo convinca che può giocare tranquillamente a questi livelli, con maggiore sicurezza di quanto non abbia fatto nei precedenti challenger.
Domani con Cipolla sarà la prova del 9, sono molto molto curioso di vedere come giocherà con un tennista dalle caratteristiche completamente diverse rispetto a Travaglia.
@ Angelo79 (#899106)
Il dato della prima partita challenger vinta non ha nessun senso. Una partita può dipendere da diversi aspetti ad iniziare dal sorteggio. Al primo turno si può affrontare una wc od un qualificato.
Molto più attendibile è la classifica ATP e, in seconda battuta, l’età in cui si è vinto un torneo (che significa battere diversi avversari). Ed anche in questo caso dipende da quanti tornei (e di quale livello) sono stati necessari per vincere il primo.
Limitiamoci ad osservare la classifica ATP e ricordiamoci che i junior di oggi hanno molte più difficoltà nel salire la classifica rispetto ai junior di 10 anni fa.
@ Koko (#899090)
koko, Travaglia ha questo carattere e se tu l’avessi già visto dal vivo (non in screaming) tante altre volte, l’atteggiamento è sempre lo stesso perchè è un fumantino (giusto o sbagliato che sia) e non che abbia riservato solo a Quinzi questo atteggiamento. Se poi vogliamo dirla tutta forse è un pochino più scorretto fare l’ennesima pausa fisioterapica proprio nel momento di massimo calo psichico , mentre si perde, pur non avendo assolutamente nulla. Ma questo è il lato nero del tennis.
@ Koko (#899090)
Penso di capire che per atteggiamenti da “bullo” da parte di Steto tu intenda: starnuti improvvisi sulle seconde di servizio di GQ, scarpe slacciate su palle break, moscerini di ogni genere che ronzavano solo attorno a Travaglia . Giusto??
interessante, anche se ogni giocatore fa storia a se. E comunque non credo che Seppi e Fognini avessero la stessa pressione addosso o la stessa scia mediatica di GQ. o sbaglio?
Se la partita ha annoiato non se ne è capito il senso. Quinzi si giocava la credibilità data dal non poter perdere per l’ennesima volta al primo turno di un challenger, Travaglia non voleva essere il primo pro a concedere tale vittoria challenger e proprio nelle Marche e ha fatto di tutto per innervosire Quinzi sia sul piano del gioco sia con proteste da bullo sudamericaneggiante come mi pare essere (e per questo lo rispetto per il gioco ficcante e aggressivo ma non mi coinvolge a schierarmi per lui). Il tennis non può annoiare nemmeno a questi livelli con tali rivalità personali. Guardare solo l’aspetto tecnico, l’assenza di gioco alla Llodra (che a me annoia invece perchè prova sempre la stessa cosa a rete) ignorando tutto il resto che è la sostanza del gioco è davvero insulso e fa tanto snob!
quinzi (1/02/96) prima partita vinta in un challenger Atp a 17 anni e 5 mesi
Seppi (21/02/84) prima partita vinta in challenger Atp a 18 anni e 2 mesi , prima partita vinta in un torneo Atp a 20 anni e 3 mesi
Fognini (24/05/87) prima partita vinta in un challenger Atp a 17 anni, prima partita vinta in un torneo Atp a 19 anni e 2 mesi
Portiamo rispetto però, per quello che ci ha dato..ricordo sue partite negli slam dove mi ha fatto divertire..
Interessante adesso la partita con Cipolla, che ovviamente parte con i favori del pronostico.
io ieri c’ero.
Grande cornice di pubblico anche se 2/3 erano venuti sulla scia mediatica di GQ e col tennis avevano poco a che fare.
Però è bello vedere un circolo stracolmo di gente e i due giovani marchigiani (anzi permettetemelo i due cresciuti nella Provincia di Ascoli Piceno, come Giorgini e Vagnozzi d’altronde) onorare con tanto impegno il match fino alla fine regalando 2 ore e mezzo di buonissimo tennis e tantissimo ritmo. Io (da tifoso di entrambi) credo che sia stata una delle pagine più belle del tennis recente italiano.
Dai Cipolla!….
@ DiPassaggio (#898946)
Per me è stata una gran partita. Il tipico tennis che porta ad alti livelli.
Il problema, per me, è che c’è solo un giocatore che preferisco a Steto. E questo giocatore è GQ. Non è stato facile tifare ma verso la fine del secondo set è emersa la mia preferenza per GQ.
Più tardi vediamo il doppio con Virgili. Il primo turno non mi aveva entusiasmato. GQ è talmente poco abituato al doppio che Adelchi doveva inserguirlo ad ogni punto per scambiarsi incoraggiamenti. Invece GQ pensava solo a prendere le palline per iniziare a giocare il prima possibile. Adelchi ha rischiato i crampi in questi inseguimenti
intanto è ancora presto per parlare: il buon travaglia non è più che un discreto giocatore..pero mi ha impressionato il carattere: con tutti gl occhi puntati addosso..con un match point perso per poco..sotto di un braak nel terzo..sotto 0-30 è rimasto li e non ha mollato..buonissimo segno!!!! il resto ovviamente crescerà e migliorerà(speriamo)
@ Angeli Pierre (#898925)
Ok. Effettivamente io tifavo per Quinzi, e capisco che la percezione della partita sia stata diversa. Tra l’altro, ho applaudito Travaglia, ma ho un po’ smesso dopo perchè secondo me ha fatto qualche manfrina di troppo, ma ero tifoso, forse mi sbaglio
@ Angeli Pierre (#898865)
L’unica cosa su cui dissento è “GQ è più attaccante di Nadal a 17 anni”: questo non è assolutamente vero. Anzi, Rafa era molto più divertente da vedere quando aveva 16-17 anni: molto più propositivo, perchè non aveva un colpo vincente definitivo come, invece, si ritrova ora col dritto. Rafa doveva sempre cercare di fare il punto 3-4 volte proprio perchè non aveva ancora la potenza dei suoi avversari. L’esplosione l’ha avuta dopo l’operazione a 19 anni; da lì in poi è diventato molto più consistente, ma (purtroppo) un pò più pallettaro 🙁
@ DiPassaggio (#898893)
Ieri la partita me la sono gustata anche con lo streaming ma non c’è confronto con il vedere una partita dal vivo.
Però per guardare 5 ore consecutive di tennis moderno è, secondo me, necessario tifare per uno dei 2 avversari. Io tifo Federer e non riesco a guardarmi l’intera finale di Parigi tra Nole e Rafael. Se al posto dello spagnolo o del serbo ci sarà un GQ o un Travaglia riuscirò anche a seguirmi 5 ore di bombardamenti da fondo campo.
Il discorso della noia è molto soggettivo. Secondo me per non annoiarsi, più che i colpi ben portati, conta la rilevanza che dai alla partita, il conoscere i giocatori e sopratutto le emozioni che scaturiscono dal match che deve essere combattuto. Quindi può essere una partita interessante anche quella tra due veterani over 55 se ci sono questi ingredienti.
Ma la prossima settimana dove gioca Quinzi? Va a Tampere a giocare sulla terra??
@ Angeli Pierre (#898865)
Comunque penso che la vista in TV o streaming, con la possibilità di farsi la barba, ecc., appiattisca molto la percezione di quello che avviene in campo. Personalmente, sempre da profano del tennis, gli scambi a pallate a fil di rete tra Quinzi e Travaglia mi hanno tenuto con il fiato sospeso, immagino cosa possa succedere tra Nadal e Djokovic. La prontezza e sensibilità richieste per rispondere attacco su attacco si percepisce essere davvero notevole, mi ha colpito più dei rari scambi sotto rete. Anche gli spettatori sono molto appiattiti dall’abitudine di divano, telecomando e silenzio, solo alla fine i grugniti di Quinzi hanno ricordato che lì si stava giocando con passione, e lo sport è questo, sia in campo che sugli spalti
A me ricorda Connors per il rovescio e Agassi per il gioco di pressione dalla linea con colpi di controbalzo! Mi auguro che assomigli a loro anche per i successi avuti!
Premesse:
a) Il tennista che più mi diverte (come gioco) è Llodra. GQ e Travaglia non gli somigliano proprio.
b) In un normale match slam tra Djoko, Nadal, Ferrer e Murray io riesco a pranzare/cenare, farmi una doccia con barba, lavare l’auto e sistemare il giardino. Mai e poi mai sono riuscito a guardarmi 5 ore ininterrotte di pallate fra questi grandi tennisti.
Commento:
ieri ho visto un grand bel match che mi ricordava i match degli US Open dei giocatori citati nelle premesse. Gran ritmo, gioco vicino alle righe, agonismo, ecc… è stato uno spettacolo di tennis moderno.
Quando questo match sarà al meglio dei 5 set farò fatica a seguire l’intera partita. Ieri ho guardato solo i primi 2 set e poi mi sono attaccato al livescore che era avanti di 1 o 2 punti rispetto allo streaming.
GQ e Steto giocano un tennis moderno e GQ sembra proprio un Djoko o un Murray. Rispetto agli allora diciasettenni Nadal e Ferrer il nostro GQ è più attaccante.
Nel tennis moderno i tennisiti tecnici diventano ottimi coach per i circolo tennis. Sono perfetti maestri certificati FIT. Per diventare campioni servono carattere, fisico, testa dura, coyones ed un gioco leggermente noioso.
Secondo me GQ e Travaglia faranno tanta strada. Soprattutto il primo che ha solo 17 anni e sembra nato per giocare sul veloce.
comunque è cresciuto di livello in maniera incredibile negli ultimi 2 mesi, ho l’impressione che il servizio sia il colpo con i più grandi margini di miglioramento, gli altri colpi cresceranno come possono fare normalmente con la maturazione di un atleta.
il gioco di volo lo sistemerà come hanno fatto tutti i top, con le partite e con l’esperienza
una cosa è chiara, chi lo definiva pallettaro o “piccolo nadal” sbagliava, come tipologia di giocatore è molto più simile ad un Berdich con gli attributi o ad un Delpo meno potente e più mobile
non ci siamo capiti.
1- la partita mi ha annoiato. ripeto: i gusti sono gusti.
2- sono molto contento del fatto che quinzi abbia vinto. a vederlo (e sono rimasto lì a guardare anche se non mi piaceva molto quello che vedevo proprio perché c’erano due dei migliori giovani italiani), sono convinto che abbia una gran testa e credo proprio che abbia tutto per fare un’ottima carriera. non so se sarà un top 10, un top 23 o un top 37, non mi interessa nemmeno.
3- in linea generale, non considerando i limiti tecnici (che comunque, volenti o nolenti, al momento, e vorrei sottolineare al momento, ci sono) di entrambi, ritengo più piacevole il gioco di travaglia, anche se fa una marea di errori e con la testa non c’è molto, mi sembra. spero di sbagliarmi, ovviamente.
4- quinzi è molto giovane, e sono io il primo a dire che non è il caso di giudicare ora, perché come hanno fatto notare in un altro commento in pochi mesi ha migliorato molto il servizio. nel giro di un paio d’anni magari mette a posto anche il resto!
5- l’hype generata da quinzi trascende l’aspetto tecnico. è un fenomeno che diventerà “commerciale” entro breve. e ragazzini di 17 anni con queste caratteristiche (a vederlo sembra più adulto, peraltro)… avercene!
@ wafer (#898786)
Sì wafer, tu mi capisci. A volte pensavo alla tua definizione, credo, “sia aggira come un muflone”. Stranamente, però, nel secondo set era un po’ troppo politically correct. Ma non è la sua natura.
Non so se riuscirò ad andare domani, spero di sì, dipende anche dall’ora. Saluti
Ma come si fa a sentenziare che Quinzi non ha un gioco vario ed ha lacune? Ha 17 anni ed è il migliore al MONDO tra tutti i minorenni! Migliora di mese in mese in modo evidentissimo. Solo un anno fa perdeva da Di Ienno… Ma riuscite ad immaginare come giocherà tra 1 anno? E tra 5, quando avrà solo 22 anni? Ricordate sempre che tra 5 saranno spariti i moltissimi top 10 e top 100 attuali!!! Intanto bravissimo Gianluigi!!!
mah, sarà stato vilas o gente così.
certo che mi sarei annoiato.
e certo che anche quello è tennis. non ho mai detto R.I.P. tennis. ho solo detto R.I.P. Tennis. c’è una sottile differenza… 😀
ragazzi, i gusti sono gusti.
per dire, io il mio debole rovescino l’ho imparato (e ho detto tutto… :-D) guardando (e riguardando, perché l’avevo registrato) gomez in videocassetta nella finale del roland garros del ’90. ora, gomez era un ottimo giocatore, ma di certo non un istrione. (ho provato a guardare e riguardare anche edberg, ma non ho cavato un ragno dal buco.)
comunque sia, se scende in campo janowicz, lo guardo (a prescindere, anche se gioca male, perché un cavernicolo con la racchetta da tennis non l’avevo mai visto, ha tutta la mia simpatia), se arriva nadal, cambio canale. i gusti sono gusti. è una mia opinione che nadal, djokovic, murray, quinzi e altri (toh, barazzutti, per dirne uno appartenente al passato) non rappresentino il Tennis. opinabile. di certo non rappresentano il tennis che mi piace (ovvero agilità, abilità in tutte le zone del campo, tocco, potenza quando serve). se il tennis è cambiato per sempre, pazienza, mi limiterò a guardare solo alcune partite di alcuni giocatori. non è un dramma.
ieri ho visto diversi vincenti, non c’è dubbio. ma una marea di errori e una marea di scambi che potevano finire prima.
il tuo nic-name è appropriato. Io l’ho vista dal vivo e ti posso garantire che è stata una gran bella partita. O lo streaming non ti funzionava o capisci veramente poco di tennis o devi per forza sparare sentenze invece di essere contento di un giovane con tante potenzialità e in continua e costante crescita….forza GQ ci vediamo giovedì!
nelle movenze Travaglia ricorda molto Bonadio
GQ rispetto solo a marzo (l’ho seguito in diretta alla Copa Gerdau) è già un altro giocatore, di livello ben superiore.
Il servizio è più incisivo e un po più costante (anche se ha ancora ampi margini, soprattutto nelle percentuali). Il dritto l’ha cambiato, e si è visto chiaramente. L’apertura è più decente, e anticipa molto meglio. Ha finalmente capito che quando il punto è quasi fatto deve scendere per chiudere, altrimenti non vai da nessuna parte. E soprattutto un altra solidità nei colpi da fondo, un altra convinzione. Insomma è cresciuto, indubbiamente.
Ha solo 17 anni ricordiamocelo. Chi vuole vedere un Edberg o un Rafter si accomodi fuori dalla porta, ha sbagliato stanza. Ma chi vuole sostenere un giovane di belle speranza, tosto, fighter, dal tennis solido e concreto, allora si accomodi.
Forza GQ
@ DiPassaggio (#898744)
E’ la cosa che amo di piu’ di GQ, che si percepisce quando uno vede una sua partita a bordocampo, questo suo incitarsi parlando che e’ passato dal repertorio di un anno fa con frasi sconnesse in spagnolo, inglese e italiano, al repertorio attuale dove gia’ al challenger di Milano emetteva un verso gutturale che sembrava uno scoppio di una pentola a pressione: hwuoh! 😆
Per il resto si e’ vista la costruzione di un gioco di controbalzo di pressione che in futuro gli permetter’a di fare meta’ strada dei suoi avversari, compreso il fatto che gioca sia di dritto che di rovescio senza spostarsi tutto da una parte.
Ti invidio di brutto perche’ adesso assisterai ad un’altra partita.
@ Pietro Pistola (#898719)
Noi italiani siamo così. Abbiamo il migliore 96 al mondo in termini di classifica e risultati ed iniziamo a cercare il pelo nell’uovo invece di due belle fette di focaccia.
Aspettarsi di vedere del bel tennis in un challenger sul duro tra il numero 403 del mondo 17enne e un Travaglia poco distante mi sembra un pò come andare a funghi sulla spiaggia.
In un buon ATP sul veloce, con i vari Raonic, Querrey, Isner, Harrison e compagnia cantante vediamo del bel tennis? Ma su…
Consideriamo i progressi fatti da Quinzi nell’ultimo anno, dal punto di vista del gioco offensivo.
L’anno scorso al Bonfiglio tra semifinale e finale, credo non sia andato più di 5 volte a rete (credo nessuna volta contro Coric in semi).
Nella partita di ieri sarà andato a rete almeno una ventina di volte, anche se almeno la metà dei casi, non ha avuto bisogno di giocare la volè, tanto era buono l’attacco.
Soprattutto l’attacco col rovescio in lungolinea è una cosa fantastica!
Detto questo, ritengo assolutamente necessario che impari a seguire a rete il servizio, non come schema fisso, ma come variante tattica.
Ieri Travaglia sulla prima di Quinzi si limitava a giocare un colpo in chop che passava ben sopra la rete, lento, e obbligava Quinzi a prendere rischi per chiudere di forza col dritto su una palla morta.
Fosse andato a rete avrebbe chiuso con dei colpi di volo elementari.