Federer, giù il sipario? (di Marco Mazzoni)
La luce sopra Wimbledon era diversa, elettrica. Si avvertiva tempesta, e tempesta è stata. Un uragano. Così devastante che ha letteralmente spazzato via molti big dal tabellone. Se la dipartita di Masha Sharapova pareva “il botto” di giornata, quello davvero grosso è arrivato al tramonto, la caduta di Re Federer. Del tutto inaspettata e quindi ancor più clamorosa, chiusura choc di una giornata sportivamente drammatica, segnata da infortuni, ritiri, drammi sportivi ed umani. Roba mai vista, o molto molto raramente. Beh, chi si lamentava di tornei dello Slam troppo spesso uno fotocopia sbiadita dell’altro, senza sorprese, senza emozioni e con i soliti noti sempre a giocarsi la coppa, avrà di sicuro avuto più di un sussulto e momenti di sportivo piacere nel vivere di nuovo uno Wimbledon – il torneo per eccellenza – così straordinariamente stravagante. Almeno in questi 3 giorni.
Non s’era spenta l’eco della “derrota fatal” di Nadal, ed ecco che cade ancor più fragorosamente Federer. Campione in carica, che interrompe una striscia assoluta di 36 (si, t-r-e-n-t-a-s-e-i) quarti di finale Slam consecutivi. Iron man, quasi divino per resistenza, classe e successi persistendo al massimo livello.
Inutile rivivere di nuovo la cronaca della sconfitta di Roger con Stakhovsky, se n’è già letto abbondantemente, anche sui social network, ieri sera letteralmente impazziti tra la sorpresa generale, il dramma dei suoi tifosi, gli evviva grotteschi dei più acerrimi oppositori. Quel che mi preme sottolineare in questo contributo è come la sconfitta di Roger non sia poi così “straordinaria”, almeno per chi mastica il gioco e segue da sempre le gesta del campionissimo svizzero. Sorprendente che sia caduto ieri, quello sì, quando sulla carta il match era alla portata; ma visto lo svolgimento della partita, la sorpresa è andata via via scemando, materializzandosi in una granitica certezza che covava da diverso tempo.
Non per l’orda sterminata dei suoi tifosi e dei semplici amanti del “bel gioco” in genere, troppo annebbiati dall’amore per la sua classe e dalle sue magie. Per la maggior parte di loro Federer è diventato qualcosa di immateriale, immortale, intoccabile, fuori dal tempo. Immanente al tennis stesso, quasi generato dagli Dei del tennis per riportare il loro “verbo” in campo. In questi 10 anni di suo dominio ha elevato così tanto lo standard tecnico ed estetico del gioco da issarsi ad di sopra del resto dei colleghi, arrivando ad uno status quasi sovrannaturale che lo faceva ritenere intoccabile. E infinito.
Nonostante il fascino di queste sensazioni, le sensazioni “reali” sono quelle che Federer ha regalato in campo con il suo tennis, riportandolo ad uno stato puro, stupendo. Ma totalmente terreno, e quindi non infinito. Anzi, totalmente umano, ricco di molte più debolezze di quelle che tanti hanno capito in questi anni. Anche sua Maestà è fatto di carne ed ossa, emozioni e rabbia (talvolta pure mal celata e amplificata da un ego mica male…), e dopo due lustri di tennis stellare anche per lui il viale del tramonto è ormai a due passi, o già imboccato.
Non è sensazionalismo giornalistico dirlo, nonostante lui si ostini a dire che questo grigio 2013 è solo un momento; che è frustrante vivere sconfitte così, ma che il meglio tornerà; che in estate vuole spingere ancor più forte e che ha buone sensazioni per il futuro. Futuro. Una parola in cui dice di credere fermamente, un futuro che lo vedrà in campo ancora lungo.
Se lo dice lui, non possiamo che credergli. Ma …quale futuro?
Da mesi Mr. Roger Federer non è più quel giocatore che solo un anno fa aveva vinto il suo 17esimo Slam, tornando clamorosamente in vetta al ranking mondiale. L’annata 2012 fu straordinariamente positiva, con tanti successi, fino al termine della stagione che lo vide finalista al Master, battuto solo da un super Djokovic. Da quel Master tutto è cambiato. In modo radicale.
Prendiamo l’annata 2013. Lasciamo fare la recente vittoria da Halle, torneo piccolo e veramente “su misura” per Roger. In stagione Federer ha avuto un solo vero acuto a Roma, dove però è stato beneficiato da un tabellone eccezionalmente “morbido” e schiacciato come un moscerino dalla potenza di Nadal in finale, schiaffo mortale. Gli schiaffi non finiscono qua. Rafa gliene ha “dolcemente” mollato un altro bello duro ad Indian Wells. Brutte sconfitte con match point non trasformati, e all’Australian Open quanto ha penato per superare Tsonga (che poi s’è rifatto nettamente sulla terra di Parigi), uscendo quindi sconfitto da Murray in semifinale dopo una terribile maratona che ha messo a nudo la difficoltà di Roger di tenere alla distanza contro i rivali più tosti e giovani. Da inizio stagione l’unico top10 che è riuscito a battere è stato Tsonga, al quinto set, perdendo invece da Berdych, Nishikori, Benneteau, e ieri Stakhovsky (fuori dai primi 100 del mondo!).
Che succede a Federer? Succede che sta semplicemente invecchiando. Lo vedi giocare ancora sprazzi di tennis stellare, regalare momenti di quella onnipotenza tecnica da farti sobbalzare, e pensi che sia sempre “lui”. Ma contro avversari veri, tosti, i big del momento, quanti momenti del suo tennis stellare è riuscito a produrre con continuità? Pochissimi. Da fine 2012 gioca con “la maglietta della salute”, a proteggere una schiena non più così a posto, e chissà, forse anche a celare qualche fascia elastica o tutori; argomenti su cui glissa con la solita classe, senza accampare mai alcuna scusa. Eppure di rumors su di una sua schiena “a pezzi” se ne trovano eccome…
Federer fa ancora tutto piuttosto bene in campo, ma lo fa senza quella velocità di esecuzione, intensità e continuità che fa tutta la differenza del mondo. Anche per lui. Fa la differenza tra un tennis quasi imbattibile e quello che puoi cercare di scardinare. Roger non ha mai tirato fortissimo, ha sempre giocato con un mix assoluto di anticipo, angolo, numero di soluzioni e capacità di gestire ogni situazione da rendere il suo tennis una macchina infernale, quasi imbattibile per tutti. Per sostenere un gioco così complesso, difficile e ricco di sfaccettature, serve un atleta sereno, forte, elastico e molto continuo nella prestazione, fisica e mentale.
Roger oggi è meno sereno (basta vederne lo sguardo, in tanti match dell’anno), è decisamente meno reattivo coi piedi, meno potente nello scattare e soprattutto nel ripartire dopo aver colpito. E’ meno continuo nel mulinare i suoi fendenti a tutto campo, trovando spesso errori di dritto invece che le righe con cui flirtava ad ogni match. Nei momenti di difficoltà si è sempre aggrappato al dritto chirurgico e alla continuità al servizio. Oggi Roger non serve più così bene, o solo a sprazzi, e proprio il dritto è il colpo che più lo tradisce, perché è quello che maggiormente tenta di sollecitare nelle fasi complicate delle partite, senza però trovare quelle magie con cui ha ribaltato tante situazioni pericolose. Gli manca intensità, e continuità nella intensità di gioco, sembra giocare al rallentatore, bellissimo ma inefficace contro avversari sempre più forti e potenti.
Stakhovsky ieri ha vinto perché ha semplicemente giocato meglio, e con più continuità, proponendogli i problemi di un vero tennis d’attacco, erbivoro. Il bravo ucraino non ha quasi mai dato il tempo a Roger di trovare ritmo e controbattere. Ha servito bene, ha alternato discese a rete coraggiose a scambi intelligenti, a solleticare i cambi di direzione non così rapidi di Roger ed il suo dritto su palla bassa, ieri molto modesto; e costringendo Roger a passanti continui, su cui lo svizzero è stato troppo timido, come alla risposta.
Soprattutto ha tenuto mentalmente nei momenti importanti, credendoci e trovando un’insperata quanto meritata vittoria. Vittoria meritata sul piano tecnico, tattico. Da giocatore da erba moderno, non serve & volley purissimo, ma molto interessante, e divertente. E’ stato bravo Stakhovsky a crederci, a provarci per davvero nonostante il primo set perso, infrangendo quel muro di intoccabilità di Federer che troppe volte gli stessi rivali non provavano nemmeno a colpire, rispettandolo fin troppo. L’emozione per la sconfitta inaspettata è stata potente, ma sono sicuro che la sconfitta fosse dietro l’angolo, e che sarebbe arrivata a breve anche a Wimbledon a meno di un’improbabile impennata nella condizione dello svizzero.
Dopo l’amara sconfitta di ieri, la sua faccia trasudava emozioni forti, delusione, rabbia, sconcerto. Come mai in carriera. Deve essergli costato enormemente uscire così male dal suo campo, dal suo torneo. Tanto che il suo sguardo mi fa pesare in modo assai diverso le sue parole, quasi vuote rispetto alle sensazioni che avverto, conoscendolo discretamente dal 1998.
Che si fa Roger? La grandezza di un immortale dello sport la si misura anche dall’intelligenza del sapere smetter al momento giusto, senza l’imbarazzo di dover giustificare una fila di secondi turni a Wimbledon e chissà dove. Senza intaccare quell’icona di immortale costruita con un tennis inarrivabile e che non deve essere sporcato da prestazioni troppo povere per appartenerti. Un immortale dello sport deve lasciare da vincente. Ti avrei davvero “amato” se ti fossi ritirato un anno fa, con la tua coppa in mano, sorprendendo tutti con un colpo di teatro pazzesco e tirando giù il sipario su di una carriera irripetibile e leggendaria. Pazienza se hai ancora contratti firmati per alcuni anni, qualche spicciolo per il giocattolino nuovo a Natale alle gemelline dovresti avercelo, no?
Marco Mazzoni
TAG: Federer, Marco Mazzoni, Roger Federer, Wimbledon, Wimbledon 2013
…intanto Federer giocherà a Gstaad e Amburgo… Grandi interessi e contratti in Germania e paesi con lingua tedesca. Come giocherà? Forse il discorso tecnico passa del tutto in secondo piano. Ecco una conferma del senso dell’articolo, da alcuni non capito. Sta accadendo giusto quello che “speravo” non accadesse, ossia un Federer che gioca spinto da interessi vari, alla faccia della bontà della programmazione e della qualità…
E tutti quelli che escono al secondo turno di uno slam dovrebbero ritirarsi? Facciamo giocare gli slam solo ai primi 8 cosi’ sarai contento.
mi sembra che federer abbia detto una volta che si sarebbe ritirato quando non si sarebbe più divertito a giocare, forse si diverte ancora a giocare anche se a me non sembra
uno si ritira dopo una vittoria se pensa di non poter piu dare niente e pensa di non poter piu vincere nulla…dopo il wimledon dell’anno scorso c’era nadal infortunato, djokovic e murray appena battuti proprio in quel torneo….era il giocatore piu in forma nonostante i 31 anni…con un’olimpiade da giocare e un us open da giocare da protagonista…col senno di poi tutti sono capaci di dire dopo un anno di ritirarsi, soprattutto i giornalisti che sparano cavolate ogni giorno pur di vendere giornali etc etc…dopo quella vittoria a wimledon ha fatto finale alle olimpiadi dove non ha giocato xke in semi e’ stato in campo quasi 5 ore con del potro, altrimenti la finale con murray non credo sarebbe finita in uel modo, ha steccato agli us open e al master e’ arrivato in finale battuto solo da un djokovic strepitoso….sinceramnte nessuno a fine anno aveva visto un roger in declino…quest’anno primo slam ha perso al quinto da murray dopo una battaglia…al quinto, non 3 a 0…infatti poi murray la fatica l’ha pagata in finale con nole…è uscito ai quarti a parigi, ma sinceramente chi pensava che potesse ancora vincere sulla terra anche col bel tabellone fino alla finale, vuol dire non capire niente di tennis…ha clamorosamente toppato wimbledon dove probabilmente se fosse stato in forma almeno in semi con murray ci sarebbe arrivato…secondo me è fuori forma, non credo che avere 31 o 32 anni cambi molto, come ha vinto l’anno scorso poteva vincere anche quest’anno, ma senza condizione fisica ormai non potra’ piu vincere..dipende da lui, se avra’ ancora voglia di allenarsi e soffrire potra’ ancora quantomeno lottare x vincere uno slam ancora qualche anno, altrimenti potra’ fare solo qualche bel torneo magari minore ma negli slam 3 su 5 nn vincera’ piu…ma conoscendo roger secondo me fara’ un grandissimo us open…
Credo che nessuno,ma proprio nessuno(né Roger né i suoi tifosi) abbia minimamente pensato al suo ritiro dopo la vittoria dello scorso anno: aveva l’Olimpiade da giocare nel giardino di casa e doveva ritirarsi???
Ora,col senno di poi, vedendo che è arrivato “solo” un argento e – soprattutto – dopo questa bruttissima sconfitta, capisco(anche se non condivido affatto) che si possa avere il rimpianto di non aver visto il più grande di sempre lasciare col trofeo più importante in mano…
Ma non credo, non ci credo minimamente, che l’autore dell’articolo lo scorso anno sperasse nell’uscita teatrale!
@ Rogerina (#882866)
Bastaaaaaaaaaaa
@ marco mazzoni (#882513)
innanzittutto la ringrazio per avermi risposto (le do del lei in quanto non conosco la sua eta’), poi ho capito il suo punto di vista e non avevo approfondito bene la questione contrattuale..in effetti essere legato a dei marchi porta dei vincoli che evidentemente Mr Roger Federer deve onorare..
Anche a me piacerebbe vedere il campione lasciare nel suo momento piu’ alto..lasciare dopo aver vinto..pero’ e’ anche vero se molti campioni dello sport quali Mr Michael Jordan o Mr michael Schumacher hanno potratto la loro longevita’ sportiva anche oltre il limite e questo sono sicuro per pura passione per lo sport che praticavano..
quindi ci troviamo di fronte ad un dilemma che per me va ben oltre lo sport : andare avanti finche’ arde lo spirito della passione per quello sport, anche se ci si deve ridimensionare per l’effettivo calo fisico , oppure smettere quando si e’ all’apice? (metto da parte i contratti..)
prendiamo ad esempio Mr Michael Jordan : aveva vinto tutto e nel 1993 davanti ad una foltissima conferenza stampa dichiaro’ (fonte wikipedia) : Il 6 ottobre 1993, in una conferenza stampa sovraffollata di giornalisti, Michael comunica alla Lega e al mondo la sofferta decisione di lasciare la pallacanestro. Le sue parole sono: “Ho perso ogni motivazione. Nel gioco del basket non ho più nulla da dimostrare: è il momento migliore per me per smettere. Ho vinto tutto quello che si poteva vincere. Tornare? Forse, ma ora penso alla famiglia.”
aveva appena perso il padre assassinato ed era all’apice nel mondo della pallacanestro. Torna dopo 2 anni.
motivazioni del rientro? personali e soprattutto perche’ era un giocatore di baseball mediocre 🙂 ..io credo che dovesse superare il lutto del padre . insomma torna e vince a 32 anni. logico che non si possa fare un paragone con Mr Roger Federer ma cio’ che a me interessa e capire cosa possa spingere uno sportivo a smettere quando sei all’apice o a continuare.
Ma torniamo a MrMichael Jordan. torna e vince . e poi lascia nel 1998. a 35 anni.ed ancora una volta lascia da vincente.
dopo 3 anni nel 2001 torna ancora a giocare . ma questa volta 38 enne non riesce piu’ a vincere anche perche’ in un’altra squadra e poi obiettivamente e’ difficile ad una certa eta’ competere con la fame e la prestanza fisica di chi e’ piu’ giovane.
Era tornato “for the love of the game”, ovvero “per amore del gioco”.
Si ritirera’ due anni dopo.
Ecco questo per dire che bisogna vedere quanta fame ha ancora Mr Roger Federer..se questa sconfitta lo aiutera’ a preparare meglio la prossima stagione..allora sara’ tanto di guadagnato (anche perche’ in cuor mio io non penso che a 32 anni un fisico sia decrepito) ovviamente credo dovrebbe puntare a disputare pochi slam e soprattutto a preparare a vincere l’ottavo Wimbledon per entrare nella leggenda. Questo io credo. Insomma per me e’ presto per pensionarlo . 😉
Io non credo Roger sia ancora entrato nella fase “for the love of the game ” almeno credo sia alquanto prematuro 😉
Quoto 😎
Trovo l’articolo veramente triste, forse perche’ penso che uno sportivo gioca per passione e divertimento, indipendentemente dai risultati e classifiche.
Chi abbraccia e pratica sport non lo fa per essere un numero in classifica, ma per passione….Federer e’ ancora un giocatore che esprime uno splendido tennis e da spettatore mi auguro di perderlo più tardi possibile…
o sei al Top o e’ meglio lasciar perdere non e’ un bel messaggio… 😎
Ma perché il tennis è solo serve&volley? quindi un giocatore per essere considerato campione deve fare serve&volley altrimenti non può essere considerato tale
Federer guadagna 70 milioni all’anno.
http://www.forbes.com/athletes/list/
Ottimo articolo, come sempre.
Solo due annotazioni;
1) Levare pure il “forse” dal fatto che la maglia della salute cela una fascia per la schiena; è semplicemente così, Roger è da parecchi mesi costretto a giocare con una protezione per la schiena.
2) Ho sempre considerato un argomento che può interessare i divanisti, al massimo i giornalisti, quello per cui la grandezza di una carriera si misura anche dal momento che si sceglie per ritirarsi. Ognuno sceglie il momento che preferisce, la vita è la sua ed io la carriera la giudico solo ed esclusivamente per quanto mi ha fatto divertire ed emozionare un giocatore….
….e quella di Roger per me è stata il top, anche se deciderà di continuare a giocare ed a perdere fino a cinquant’anni.
E che diamine, anche un pò di riconoscenza e benevolenza per il prossimo ogni tanto, che faccia quel che gli pare…
Saluti.
Vabbè, un articolo sbagliato ogni tanto ci può stare, anche per una penna nobile come la sua… come una sconfitta in uno slam… 🙄
A me la cosa che non è piaciuta, a parte il finale che davvero è un po’ troppo forte, se non altro il grassetto si poteva risparmiare, è lo stereotipo del supercampione che per forza deve smettere all’apice del successo, per lasciare a tutti l’immagine perenne di vincente… Invece, per assurdo (ma forse mica tanto), mastrare a tutti il lato della sconfitta, per un campione che appariva imbattibile, per me è umano, molto umano. Molto più umano del campione perennemente imbattibile. Ecco, è lo stereotipo che mi ha colpito negativamente stavolta nel suo articolo, lo stereotipo non è nel suo stile. Opinioni naturalmente.
Sono pienamente d’accordo con l’articolo di Mazzoni.
Per me la cosa triste di Federer è non accettare la realtá e ostinarsi a restare nel circuito a rimediare sonore bastonate. Che tristezza…
sai, sicuramente anche a Maradona sarà capitato in carriera di disputare una partita in cui qualcuno ha tirato le punizioni meglio di lui o dribblato meglio di lui, capita anche ai grandi campioni. Tu pensa che invece altri tennisti non hanno mai saputo e mai sapranno cos’è il serve&volley.
come si fa a scrivere un articolo su questo sito
Dispiace che molti prendano il pezzo solo per la battuta conclusiva (che ho spiegato poi meglio nei commenti e voleva avere un tono anche scherzoso, probabilmente da molti non capito…), senza carprine il vero senso generale, ossia una analisi del momento difficile di Federer, della sua grandezza e sull’opportunità o meno del continuare a scartamento ridotto per uno così grande. Il tema Federer è ovviamente scomodo, per le grandi emozioni che ha regalato nella sua stupenda carriera. Capisco i tifosi arrabbiati, delusi, tutto il resto. Spiace che non si capisca una battuta, cancellando con quella tutto ciò che era scritto sopra…. Chiaro che ogni critica è sempre ben accetta, la verità la sa solo il buon Roger, che avrà tantissima voglia di tennis ancora per continuare a giocare, e spero regalare altrettante forti emozioni. Gli auguro solo di fare la scelta migliore, e non trascinarsi mestamente per il tour 🙂 buon Wimbledon a tutti
@ virginio (#882584)
E’ IL LIVELLO DI UN GIOCATORE NORMALE VIRGINIO,che raramente puo’ ancora tirare fuori la grande prestazione da fuoriclasse.Con l’eta’,diminuiscono sia a livello nervoso,che muscolare,quelle caratteristiche che da giovane,rendono il fuoriclasse unico,cosa che ora con l’eta’ roger non sara’ mai piu’.E’ diminuito il timing,il footwork,la velocita’ di braccio,la continuita’,tutto e’ meno potente,reattivo e veloce.Ed e’ la semplice conseguenza dell’ invecchiare inevitabile.
Scommettiamo che entro fine 2014 King Roger torna numero uno? Accetto scommesse. Mi stampo il post così potrò dire che l’avevo detto.
@ modrillo (#882763)
ti prego di leggere il commento che ho scritto più in basso, a maggior chiarimento. Era anche una battuta, con un fondo di verità a mio avviso.
buon tennis 🙂
@ Ktulu (#882777)
Bravo hai ragione
Ma tu ti ritieni un giornalista? I soldi da fare alle gemelline? Ma perchè caro Sig. Mazzoni tu pensi che lui giochi solo per soldi adesso? Che motivo ne avrebbe? Ha vinto più di 70 milioni di dollari in montepremi nella sua carriera. All’anno guadagnerà minimo 40 milioni di dollari compresi anche sponsor e tutto ..
Io non lo considero un giornalista.
@ modrillo (#882763)
Concordo pienamente!
Altre volte ho apprezzato i suoi articoli caro Sig. Mazzoni, ma le ultime righe del suo pezzo non si addicono ad un giornalista, sempre che lei presuma di ritenersi tale. Ci sta il commento tecnico e tattico sul match, ci sta elencare le difficoltà di Federer nel proporre il suo gioco, le difficoltà atletiche, ci sta rimarcare la sua carta d’identita, ma le ultime due righe di sciocco, quasi stupido sarcasmo sarebbero da censurare, non tanto per il rispetto dell’uomo, quanto per l’effettiva stupidità del concetto espresso. Figuriamoci se Federer gioca ancora solo per i contratti firmati, avrà guadagnato in carriera tra prize money e sponsor 200 milioni di dollari(facendo un conteggio per difetto). Sua maestà gioca ancora perchè è innamorato di questo sport, è la passione che lo spinge, ma lei che probabilmente non ha mai provato cosa significa scendere in campo, impugnare una racchetta, giocare ogni punto non pensando a nessun altra cosa non può capirlo, come nessuno può capire le emozioni che si provano entrando nella Rod Laver Arena o nell’Arthur Ashe Stadium, acclamato da 20000 persone in una notte di mezza estate. No nessuno può capirlo! Ed è solo da ignoranti pensare al vile danaro quando sono in gioco simili emozioni.
@ Scrotal (#882740)
non paragoniamo il tennis alle esibizioni a 2 o 4 ruote per cortesia. da una parte c’è l’uomo contro un altro uomo, dall’altra la macchina e l’uomo contro un’altra macchina e un altro uomo.
dico che hai ragione, e ci aggiungo Valentino Rossi
Mazzoni mi permetta di dirle 2 parole: bisogna avere di sè un’opinione veramente altissima per dire BASTA!
Forse Federer ce l’aveva qualche anno fa ma le sconfitte ripetute da Nadal e da Altri devono averla incrinata. Dire BASTA oggi di fronte alle sconfitte che si ripetono non è facile.
Soltanto Greta Garbo è stata capace di dire Stop alla prima sconfitta: l’insuccesso di “Non tradirmi con me”.
E soltanto la bellissima Contessa di Castiglione ebbe il coraggio di chiudersi come una murata viva nella sua casa parigina all’età di 30 anni, all’apice dello splendore, velando di nero tutti gli specchi per non veder spuntare la prima ruga!
Concediamo a Federer il diritto di decidere da sè e non carichiamolo delle nostre amarezze/delusioni/acrimonie di tifosi/ammiratori/detrattori.
Io spero di vederlo in campo tra 18 anni a Wimbledon nel doppio misto assieme alla sua piccola Milah Rose. 😀
mazzoni, sorridi che ci siamo appena ripresi W con un gioco fatto di S&V puro. se ho letto bene l’articolo dell’altro giorno ne dovresti essere felice che ieri ha trionfato il serve and volley.
vorrei far notare inoltre quanto bislacco e poco preciso sia a rete il gioco dello svizzero. ieri l’ucraino ha dato una sonora lezione di S&V a colui che voi chiamate re. gli ha fatto vedere come si gioca a rete, e quando ieri federer ci ha provato ha combinato solo disastri. evviva il tennis ed evviva il S&V, che federer non sa fare.
P.S.
poi, non ci stanno un paio di commentini sulle bombe di federer, almeno due ne ho contate, direttamente al corpo dell’ucraino???
Ma per favore, articolo tristissimo…
Mi sembra un pezzo da detrattore qualunquista.
Mi sembra un pezzo da detrattore qualunquista.
Non penso si tratti dei contratti firmati, penso piuttosto che sia semplicemente e umanamente difficile prendere una decisone che pone fine a una carriera che corrisponde quasi per intero alla VITA, visto che è da quando aveva pochi anni che lotta sui campi, partendo dai livelli giovanili.
Come tutti gli sportivi a quell’età si ritrovano a fare test fisici che gli dicono che è a posto, che corre quasi come ai migliori momenti, che salta quasi come ai migliori momenti.
Quello che i test non possono misurare è il subconscio che gli sta dicendo ad altissima voce BASTA, un “Basta” che appunto va ben piu’ in profondo delle scelte razionali. per essere un tennista devi avere un animo da assassino, l’avversario lo devi uccidere, attraverso il tennis. Roger, non hai più quell’animo, che ti da la furia agonistica per competere a quei livelli.
@ Rogerina (#882633)
Il punto è quello.
Lo so che Federer sempre allenato e senza infortuni potrebbe essere capace di tirare avanti anche 4 anni. In fondo Haas ha 35 anni e sta facendo molto bene. Ma Federer (a parte la relatività dei risultati tra i due, che deve essere diversa) si può dire che mononucleosi a parte è sempre stato in campo. Sono 15 anni che è in campo. Non posso non nascondere la mia preoccupazione.
Il mio incubo è che Federer peggiori ancora e che lui si intestardisca prendendo stese qua e là.
So bene che quello non è un atteggiamento da Federer, ma i grandi campioni sono quasi sempre così. Da junior Federer, incredibile solo ad immaginarsi, era una testa caldissima (cosa che pochissimi sanno). Ogni giorno una racchetta rotta. Ha lavorato molto su se stesso, ma qualche scoria rimane .
A me è sembrato si sia scusato subito dopo ma forse mi sbaglio.
Quoto la seconda riflessione e ho apprezzato il tuo commento precedente! 😉
lezione di stile di marco mazzoni…
però Pallettaro Monica non ha tutti i torti, anche a me non è piaciuto quel comportamento e spero che resti un episodio isolato.
Per rispondere invece all’altro tuo post ti capisco, anche io non vorrei vedere il Re continuare a perdere nei 2° turni nella speranza di vedere qualche lampo di classe; continuare si, ma dipende anche come. Io non gli farei il funerale prima del tempo, aspetterei di vedere come va la 2° parte della stagione e l’inizio del 2014 per appurare la sua competitività.
@ MONICA (#882597)
Non esagerare dai. Intanto nessun grande campione è mai stato capace di perdere. Se sapessero perdere non sarebbero campioni.
Bell’articolo ma credo che se ne ha voglia debba giocare ancora,è comunque bellissimo vederlo giocare anche oggi.Da sottolineare però che nel 2013 ci sono stati dei veri e propri crolli di alcuni giocatori sulla trentina d’anni.Federer,Muller,Karlovic,e Benjamin Becker che poi si è rifatto sull’erba ma sulle altre superfici non ha vinto una partita..
@ Rogerina (#882460)
Come potrei non capirti, ma credi che abbia senso per Federer un finale di carriera alla (con tutto il rispetto) Corretja?
Un Federer che partecipa ai tornei non per vincerli, ma per tirare avanti? Solo per il gusto, peraltro bellissimo, di fare la vita d’atleta e stare un po di più sotto i riflettori?
Se nei prossimi slam farà altri secondi turni credo di no, se sarà possibile invece giocarsela allora sì, una settimana di buona salute e di ispirazione lo potrà sempre assistere.
Complimenti per l’articolo.
Vorrei anche aggiungere che vedere Federer così triste e rabbioso, vedi pallata tirata addosso al povero avversario, colpevole solo di osare andare a rete a prendersi i punti, e non chiedere scusa ma guardare con odio o disperazione la moglie in tribuna, getta delle ombre sul grande campione che tutti amano. Bisogna saper perdere.
Non condivido come alcuni il finale dell’articolo…… credo possa riuscire ancora a vincere… certo l’amarezza per noi (ma anche per lui è tanta) ma non mi sembra arrivato a un punto tale da doversi ritirare….
Personalmente lo aspetto fiducioso per i prossimi tornei…e anche se non dovesse più vincere i tornei più prestigiosi rimarrà per me un mito dentro e fuori al campo
@ marco mazzoni (#882513)
Sono d’accordo. Anche a me piacerebbe vederlo giocare fino a 40 anni, ma, sinceramente, per vederlo tra qualche anno bastonato dal primo che capita allora no. Adesso Federer è ancora competitivo, ma magari tra 2 anni, se ci saranno altri cedimenti, fossi in lui metterei la racchetta nell’armadio.
Troppo tristi sono i campioni che non sanno mettersi da parte.
Triste vedere un ex numero del mondo (Hewitt) preso a pallate dal buon Brown.
Triste anche il pur competitivo Connors, capace di grosse imprese a quasi 40 anni, ma molto spesso asfaltato da tennisti che non valevano nemmeno 1/10 di lui.
Tristissimo Borg quando lo vidi perdere da Arrese nel suo triste tentativo di ritorno al tennis.
Penoso, a mio parere, fu il ritorno di Muster, masochisticamente contento di farsi macellare da Naso nei challenger, lui che era un leone della terra rossa.
Non è il momento, ma se sarà il momento spero che Federer si dedichi alla famiglia e a tutti gli interessi che un uomo del suo spessore umano è capace di coltivare.
Una domanda: ma secondo voi questo è l’effettivo livello del gioco di Federer attualmente, oppure c’è qualcosa che non va fisicamente? Mi pare, infatti, che non riesca a servire efficacemente come una volta – e forse non ha nemmeno le percentuali di una volta (un paio d’anni fa, mica cinque); ho quasi l’impressione che abbia disimparato a rispondere – palle lente, a metà campo; e che non riesca neppure a spingere sugli scambi (la palla gli viaggia molto più lenta); lasciamo infine stare la precisione dei colpi, perché è straordinario, per quanto ci aveva abituato, il numero dei fuori campo che riesce a inanellare in una partita – manco si tratti di baseball. La questione allora è: il tracollo nel livello di gioco è da spiegare soltanto con l’età, ed i suoi indelebili effetti sul fisico e i riflessi, oppure si tratta del malcelato mal di schiena, tradito dall’inconsueta, ma sempre presente negli ultimi mesi, maglietta della saluta sotto la t-shirt d’ordinanza?
aloha a tutti
Secondo me il finale di articolo è, con tutto il rispetto, “folle”. Cioè uno che si chiama Federer non può più giocare a tennis perchè ha perso al secondo turno di Wimbledon? Mah…. e allora io direi di appendere la racchetta al chiodo anche ai vari Nadal o Sharapova, o anche agli altri usciti prematuramente dal campo…. io sono convinto che Roger avrà modo di stupirci ancora con qualche risultato di livello. Non si può salire sul carro dei vincitori sempre e poi alle prime dipartite (che a 32 anni e dopo tutto quello che ha vinto penso ci possano stare) criticare un eroe del genere con metafore ridicole dei regali alle gemelline…. Seguendo il filo di questa analisi a tennis dovrebbero giocarci si e no allora solo una decina di persone e basta…. Ma per favore…..
E’ un po’ come il dilemma su chi è uscito meglio dalla Juve tra Platini e Del Piero ? Chi ha smesso forse un po’ prima o chi forse un po’ dopo….Secondo me ci sta che Roger sia sceso ma il problema è anche la pianificazione di quest’anno. Se ti prendi lunghi periodi sabbatici durante l’anno (saltare Miami Montecarlo…) vuol dire che sei nel circuito con la testa all’80 % e a questi livelli non puo’ bastare. Certo. E’ giusto giocare un po’ meno. Ma secondo me deve decidere se continuare totalmente ancora un po’ (lo spero) o ritirasi subito.
Riprendiamoci Wimbledon
pero’ questo non sarebbe sportivo….ma presunzione!
Articolo impeccabile per capacità di analisi e di lettura anche extratennistica e se vogliamo romantica di quello che è il momento dei momenti di un supercampione: il ritiro.
Sono pienamente d’accordo sul fatto che un grande campione debba capire quale sia il momento giusto per dire addio. In pochi ci sono riusciti in passato.
Certo che se poi vedo la passione di tommy haas e il livello di gioco che ancora riesce ad esprimere, mi convinco che Federer possa fare sicuramente meglio.
Anagraficamente ha ancora dai 3 ai 5 anni di tennis, ma in che modo li deve fare? Una cosa è restare tra i primi 10 e sapere che non vincerai più nulla dei tornei di prima fascia, un conto è essere consapevoli di poter competere ad un livello più basso (quello dei 500 e 250).
Lui, per quello che è stato e ha dato al tennis, non può pensare in termini di diminuzione di possibilità.
E’ per questo che l’idea del ritiro sia da prendere in considerazione entro un termine più o meno vicino (dai 6 ai 18 mesi)
Il ragionamento di Marco Mazzoni da questo punto di vista è perfetto 😎 😎
@ Rogerina (#882460)
bellissimo post da sua sincera tifosa 🙂 e sarei il primo ad esalutare per una sua nuova grande vittoria, visto che il suo tennis è sempre molto spettacolare. Però considera che il tennis andrà avanti anche dopo Federer, e che ci saranno altri campioni da scoprire, magari diversi ma altrettanto affascinanti e divertenti. Il tennis “non è Federer”, lui è un interprete sublime del tennis. Ma il tennis non è finito dopo Hoad, dopo Laver, dopo McEnroe, dopo Sampras, e non finirà dopo Federer. Resteranno sempre le emozioni che ha saputo regalare, per chi le ha apprezzate ovviamente.
Post meraviglioso…
Viva Roger, per tutto il resto della mia vita!!!!
@ vanangel (#882455)
Ciao, e grazie del commento 🙂 rispondo a te, precisando a tutti. Ammetto che la chiusura è un po’ forte. Però la specifico meglio, probabilmente non mi sono espresso a pieno. La mia idea di “ritiro” per un campionissimo (i Federer, Nadal, Sampras, ecc) è di sicuro un po’ romantica, sono il primo ad ammetterlo. Sarà certamente un mio limite. Ma quando siamo di fronte ad uno sportivo immenso, uno che resterà nella storia dello sport, qualsiasi esso sia, a me piacerebbe che lo facesse da vincente. al top. Perché vedere uno dio sportivo che si trascina stancamente perdendo da primo carneade di turno, è avvilente per la grandezza del campione stesso. Chiaro che ognuno è liberissimo di giocare e divertirsi come meglio crede 🙂 anche perdendo in turni anonimi di un altrettanto anonimo torneo, dopo aver più Slam in bacheca. L’esempio di Schumacher è calzante: non mi è piaciuto il suo ritorno. Come non mi piacque quello di M.Jordan, e via dicendo. E’ una opinione, una sensazione personale, del tutto opinabile. Federer non credo giochi “per soldi”, di sicuro crederà ancora di poter continuare a vincere, e quando si è stati immensi e si è sostenuti ad un ego altrettanto immenso come il suo… non è facile dire basta. Di soldi ne ha a palate… però attenzione: soldi e contratti sono cose ben diverse. Rompere contratti è complicato, anche per uno come lui. Ci sono mille cose coinvolte, tante persone ed interessi. E’ una cosa molto più comune di quello che si pensa, che ha toccato fior di campioni. Non è un caso che in passato tantissimi campioni, guarda caso…, hanno smesso giusto quando si erano esauriti i contratti più importanti. Federer resterà un testimonial per sempre… quando non giocherà più lo stesso mille sponsor continueranno a premiarlo come uomo immagine, e sarà ancora stra-pagato. saluti e buon wimbledon, ci sarà ancora molto da divertirsi 🙂
😉 vedo una fine alla Michael Schumacher 😆 voi che ne dite?
certo che se tutti giocassero solo per i soldi….i cogl….saremmo noi a seguirli e ad amarli…..
un idolo lo si ama anche per il suo aspetto umano che come tale invecchia e perde competitivita’…..ma che tristezza sarebbe se alle prime sconfitte si ritirasse…..come disse una canzone storica bisogna saper perdere ed anche ad un campione puo’ succedere senza rimetterci in dignita(e i primi ad accettarlo devono essere i suoi fans)’…anzi…..e soprattutto ne acquisisce in umanita!…..
Lei scrive davvero bene. Qualche giorno fa leggevo in un articolo :” I successi ci esaltano, le sconfitte invece si vendicano, nascondendoci il traguardo della saggezza”. Negli ultimi tempi percepivo un Federer un poco vanitoso in certe situazioni e forse la vanitá lo porterá a non vedere questo traguardo della saggezza. Ma ovviamente è una sensazione soggettiva. La partita di ieri è stata straordinaria per emotivitá. Stakhovski percepiva di aver davanti l’occasione della vita e solo quando avanti di un break ha sentito l’odore della vittoria si è smarrito in qualche punto. Il Federer di un tempo ne avrebbe approfittato. Il Federer di ieri aveva attimi di rabbiosa frustrazione, apparsa evidente in quella bomba sparacchiata contro l’avversario a rete, che si è salvato sdraiandosi sull’erba. Non avevo nulla ieri contro Federer, ma ad un certo punto mi sono trovato a tifare l’ucraino, ricordandomi della tristezza infertami da Roger in quella bellissima partita del 2001 in cui sconfisse Sampras nei primi turni di Wimbledon. Sampras poi arrivó in finale agli Us Open, perse presto nel suo ultimo Wimbledon 2002, ma ebbe il sussulto finale con la vittoria degli Us Open 2002. Roger dopo la serie infinita di vittorie negli Slam e semifinali, non puó far seguire a tale striscia meravigliosa delle sconfitte ai primi turni. Gli auguro un sussulto finale, ma se non avverrá presto,allora meglio dire addio al tennis, con il sorriso.
ne hai dimenticata una : può succedere che l’erbivorissimo Mahut perda dal non erbivoro Robredo…
solita minestra su come dovrebbe comportarsi i campioni secondo i desiderata dei loro idoli
io non credo che Roger continui a giocare per soldi, è una persona che ha bisogno di mettersi continuamente alla prova, di affrontare nuove sfide, anche quelle quasi impossibili, come quella di essere competitito a 32 anni dopo tanti anni al vertice contro avversari più giovani e molto attrezzati alteticamente.
Io ero tra quelli che nel 2011 pensava che non avrebbe più vinto uno slam e invece mi ha smentita l’anno scorso, vincendolo con mia sorpesa dopo aver battuto due del calibro di Djokovic e Murray, che anche quest’anno sono riusciti ad approdare al 2° turno, cosa non da tutti. Io non vorrei che arrivasse mai il giorno del suo ritiro, anche se questo 2013 è abbastanza brutto dal punto di vista del gioco e dei risultati. Spero solo che sia capace di sorprendermi ancora, ma stavolta ne dubito. In ogni caso nulla potrà cancellare tutto quello che ha fatto, e inoltre anche se non vincerà più tornei importanti può bastare anche un solo 15 in tutta una partita disputato da lui per giustificare il prezzo del biglietto…
signor mazzoni non discuto della qualita’ dell’articolo ma le ultime righe sono eccessive..saranno anche cavoli suoi se vuole continuare a giocare..anche schumacher e’ andato in macchina sino a 40 e passa anni jordan lo stesso nel basket..magari le scelte non credo siano dovute a motivi pecuniari,ma anche solo divertimento di giocare e credo sia doveroso rispettarle da parte di tutti..i grandi campioni si rispettano sempre sia nella vittoria che nella sconfitta
ma prendere in analisi una volta il fatto che comunque……a prescindere da tutto……wimbledon offre un tennis fuori dal tempo,anacronistico…..che non tiene conto dei reali valori sportivi…..
-puo succedere che nadal perda ad un 1° turno da un ex tennista
-puo succedere che federer perda al 2° da uno fuori dai top 100
-puo succedere che la sharapova perda al 2° da una tennista che da sette anni è una promessa mai esplosa
-puo’ succedere che la errani perda sull’erba al 1° turno da una giovane in ascesa
-puo succedere che la jankovic perda in 2 set da una serba acquisita a malapena nelle 100
-puo succedere che la wozniacki perda in 2 set miserabili da una a malapena nelle 200
-puo’ succedere che una giocatrice in ascesa come la kirilenko neo top 10 perda in 2 set da una da poco top 50
-puo succedere che la ivanovic raccolga solo 6 games contro una canadese che ancora in pochi conoscono
-puo succedere che si infortunino azarenka,oprandi,shvedova,kohlschreiber,pella,cilic,tsonga,stepanek,isner,darcis
MA CHE TUTTO QUESTO SUCCEDA NELLO STESSO TORNEO NON è UN PO’ STRANO?
non è questo il modo di fare del tennis uno sport vario e sorprendente!
Bell’articolo,finale provocatorio che non mi è piaciuto
Marco Mazzoni aveva gioito per la prematura dipartita di Nadal da Wimbledon, e ora definisce grotteschi quelli che gli hanno fatto il verso per la sempre prematura uscita di Federer. Evviva la coerenza.
Non credo che la questione sia “contratti” credo piuttosto che sia la “fame di successi” a cui è abituato e non sa rinunciare.
Credo che Roger non riesca a farsene una ragione un po’ come Valentino Rossi che inanellando figure del….. mai viste ha tentato fino all’ultimo ad opporsi al fatto che non era più il nr.1 da mo’..
Penso sia normale anche altri grandi stavano per fare c..ate di questo tipo (vedi Sampras che ad un certo punto quando vedeva il suo record di Wimbledon crollare ha misermante cercato di riprendere la racchetta in mano ma poi una suonata in esibizione da Verdasco l’ha rimesso sulla poltrona..) da non confondere con quelli che invece tipo Connors a suo tempo o Hewitt ora continuano a giocare secondo me proprio perchè amano farlo e probabilmente non riescono rinunciare al profumo dell’agonismo.
Col senno di poi da registi si può sempre giudicare quale sarebbe stato il miglior epilogo possibile ma “a carte viste” tutti sono buoni di giocare 😉
Spero con tutto il cuore che questo immenso campione riesca a rivincere uno slam e poi si metta al centro del campo, saluti tutti e abbandoni la scena….
non
si
riprende
Wimbledon
Questo era il giusto finale.
Se proprio doveva succedere meglio da Stakhovsky. Giocatore frizzante e sindacalista del tennis. La classe operaia per un giorno va in paradiso.
Non riesco a leggere l’articolo: soffro ancora troppo per ieri…
Bellissimo articolo, centra in pieno i problemi di Roger…..Per vedere la differenza rispetto a quel mostro che era basta rivedere l’ultima finale vinta a Wimbledon contro Nadal, davvero eloquente….Quello era il Vero Roger che forse mai rivedremo più…Il mio rammarico più grande è di non esserlo riuscito a vedere dal vivo….
Finale troppo duro. Forse dettato dal dispiacere di vedere un grandissimo del tennis perdere da un signor nessuno.
Anch’io, al posto di Federer, dopo le vitorie dell’anno scorso avrei continuato a giocare, soprattutto se (come credo) si sentisse ancora competitivo mentalmente e fisicamente.
Quest’anno è diverso, se la stagione continua così, con pochi acuti e altre brutte botte, è meglio lasciar perdere.
Ma credo che anche lui lo sappia
Tanto di cappello a Stakhovsky, ha giocato benissimo proponendo un tennis eccellente e bello da vedere. Chapeau 😀