Marco Mosciatti rivelazione del giorno in quel di Siena: “Sogno di entrare fra i primi 10 ATP”
Romano, classe ’97, iscritto al Liceo Scientifico Sportivo: Marco Mosciatti, autentica rivelazione della giornata, ha ottenuto il pass per il main draw del torneo Future di Siena battendo con naturalezza e autorevolezza il più esperto Andrea Grazioso.
Timido ed un po’ affaticato per il match appena concluso, Mosciatti ha raccontato se stesso e le sue aspirazioni con il candore che ne contraddistingue l’età.
A che età hai iniziato a giocare e in quale circolo ti alleni?
“Ho iniziato a giocare all’età di quattro anni; tennisticamente sono cresciuto nel Tennis Club Nomentano (Roma) dove tuttora mi alleno”.
Chi è il tuo allenatore? Chi ti segue durante questo torneo?
“Mi alleno con il maestro Fabrizio Zeppieri, coadiuvato dai maestri Valerio Di Fazio e Federico Lucchetti. Durante questo torneo mi ha accompagnato il maestro Lucchetti”.
Visto la tua giovanissima età come ti organizzi con la scuola?
“Non è facile visto che ho deciso di frequentare una scuola pubblica; il Liceo Scientifico Sportivo mi consente però di poter fare alcune assenze in più rispetto agli altri ragazzi, anche se quando torno devo rimettermi in pari con tutti i compiti in classe (ride ndr)”.
Quale sono le tue sensazioni dopo il passaggio al main draw di un futures?
“Sicuramente mi sono sentito meglio oggi rispetto a ieri. Contro Longo ho sentito molto la pressione, ma dopo aver perso il primo set ho deciso di liberare il braccio e giocare molto più sciolto. Oggi ho cercato di fare lo stesso e sono stato sempre propositivo stando vicino alla riga di fondo; sono stato molto contento perché nell’ultimo periodo non riuscivo a riproporre in campo l’ottimo lavoro che stavo svolgendo in allenamento, sinceramente preferisco giocare questo tipo di tornei perché so che non ho niente da perdere”.
Qual è la differenza più rilevante che noti nel passaggio dai tornei Under a quelli Pro?
“C’è veramente tantissima differenza, bisogna soprattutto stare attentissimi a tenere il servizio perché ci sono molte meno possibilità per brekkare l’avversario”.
Quale sarà la tua programmazione per questo 2013?
“Mi concentrerò soprattutto sui tornei ITF Under 18.La partecipazione a questo torneo futures non era assolutamente in programma, venivo dall’unico torneo under 16 (L’Avvenire) che ho disputato quest’anno”.
Obiettivi per il 2013?
“Entrare nei primi 200 al livello ITF Under18 e perché no, riuscire a prendere qualche punto a livello Atp”.
Su quale tipo di superficie preferisci giocare?
“Preferisco sicuramente la terra rossa, ma sul Play-it mi trovo a mio agio”.
C’è un sogno nella carriera di Marco Mosciatti?
“Entrare nei primi 10 ATP”.
Ufficio Stampa
CT Siena
TAG: Italiani, Matteo Mosciatti, Mosciatti
@ Fla13: Forza Eremin! (#875090)
Grazie Fla13 e Marco. Non avevo idea di cosa fosse.
E’ un tipo di torneo molto veloce dove si gioca su pochi games…
@ Marco (#875005)
Rodeo? 😯
Già. Un play it a Ponte nelle Alpi,10 km da dove abito,è velocissimo(fin troppo)la superficie più veloce che abbia mai visto
ad un rodeo del febbraio 2008, 11 anni non ancora compiuti, gli si slacciò una scarpa e mi fece ridere che dovette andare il padre ad allacciarla..
eh non è mica colpa mia se il tablet mi si impalla…ahahah
Dipende sempre su quale superficie è appoggiato il play.it
Ma non mi sembra per nulla lento comunque, una gomma sicuramente più veloce del greenset.
@ Fabio Fognin 4ever (#874867)
Non è vero! Il play. It è molto lento.
l’ho visto spesso da under 14,gran rovescio marco..e divertente da vedere.
E’ anche la superficie degli Australian Open e di Molti tornei internazionali! E’ un sintetico lento.
play-it sintetico indoor italiano
Comunque lui è Marco Mosciatti..Matteo è il fratello
cataflic! puoi ripetere quello che hai detto? 😉 a parte tutto la scheda di miccini sul sito dell’itf alla voce ambition in tennis ancora riporta “essere il n1”. gli avete dedicato un articolo perchè pensate che abbia qualità superiori o perchè lasera si addormenta presto e fa bei sogni?
Considerato che ha pricamente 16 anni io punterei qualcosa di più che un n. 200 u18, perchè l’anno prissimo dovrebbe essere l’ultimo da giocare a quei livelli.
Bravo a qualificarsi,ora con Gaio vediamo che fa…
Considerato che ha pricamente 16 anni io punterei qualcosa di più che un n. 200 u18, perchè l’anno prissimo dovrebbe essere l’ultimo da giocare a quei livelli.
Bravo a qualificarsi,ora con Gaio vediamo che fa…
Ah,sintetico indoor molto veloce.è abbastanza diffuso in Italia,comunque complimenti a Mosciatti!
Questo è Marco Mosciatti, Matteo è il fratello classe ’95
Che sarebbe il Play-it?
lo vidi giocare da under 10 a Brunico, aveva un meraviglioso rovescio ad una mano.
bravo