Leticia Costas si ritira a 23 anni: “Se avessi avuto i soldi, sarei andata avanti nel circuito WTA”
La tennista spagnola Leticia Costas ha deciso per motivi di natura economica di smettere con il tennis professionistico.
Leticia, classe 1990 ed attualmente al n.420 del mondo, è stata per diversi anni una speranza del tennis iberico e nell’ultimo anno ha anche avuto diversi problemi di natura fisica.
Ora la spagnola insegnerà tennis ai bambini al Club de Tenis Barcelona e riprenderà gli studi.
Dichiara la Costas: “E’ stata la scelta più difficile della mia vita. Ma, vista la condizione attuale del paese e del tennis spagnolo, è anche la scelta che ritengo più giusta.
Ci sono momenti in cui i ricavi sono minori delle spese.
Se avessi avuto i soldi, sarei andata avanti nel circuito WTA. Il ritiro non è un capriccio ma è il frutto di un pensiero che avevo sviluppato da molto tempo“.
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Vabbè, ma da quanto ho capito questa smette di giocare a tennis per fare l’istruttrice di tennis. Voglio dire, chi ha raggiunto un certo livello anche se non eccelso, può comunque campare di sport se si sa un minimo gestire riciclandosi come insegnante, che non è male. Mica finisce in fabbrica ad avvitare bulloni eh!
parliamoci chiaro se una tennista non entra
nelle 100 non fa grandi affari
se pensiamo che esistono su 1000 tenniste
900 che tirano a campare si possono capire certe decisioni
meglio smettere subito e trovare altre strade
che rimanere nel limbo di quelle che al massimo arrivano 400
naturalmente stò parlando di quelle che vogliono guadagnare soldi
per le altre che sono ricche di famiglia o sposate con ricconi
fanno bene a giocare a tennis fino alla pensione
@ pierre (#873323)
in teoria hai ragione ma mischi troppe cose…Lippi è Lippi…e i cinesi sono i cinesi
caro Magilla
ovviamente entrambe.
lorenzi avrebbe meritato ( usiamo questo termine ? ) almeno il doppio mentre Rocchi per i 5 mesi in cui ha scaldato un cuscino meno della meta’
anch’ io sono per la meritocrazia e il principio sportivo da te’ descritto pero’ sono anche contro le iniquita’ e gli sperperi ed il calcio ne e’ esempio.
Marcello Lippi ad allenare una squadra di pellegrini cinesi – brasiliani a Canton guadagna 10 milioni Eur / anno, tu mi dirai ” se c’ e’ un pirla che glieli da’ fa’ bene a prenderli” , OK pero’ ci deve essere un limite di decenZa e buonsenso a questo mondo…
Purtroppo, il mercato è cosi. Se sei 400 al mondo nel femminile, (quasi) nessuno ti guarda e non si guadagna niente.
Se ti riferci al profitto massimo, forse nessuno. Se invece stai pensando alla media dei profitti in moltissimi. Se alludi infine alla moda dei profitti praticamente tutti. Bilancio negativo.
Mi porrei altre due domande.
1)Sono più i padri che si illudono che i loro figli siano i futuri Federer o i padri che di questo vengono illusi da chi conosce la ricetta?
2)Stabilito che la ricetta esista, ci vogliamo chiedere come mai nel tennis sia più facile primeggiare rispetto ad altri sport?
@ pierre (#873305)
a sto punto la domanda sorge spontanea…..è lorenzi che ha guadagnato poco per il suo valore assoluto….o rocchi troppo?…..cio’ a prescindere dal paragone ovviamente…….
@ bao.bab (#873288)
perdonami , non per fare il Sexista :-))
non stavo pensando alle donne ma …agli uomini e da amante dello sport ed anche del calcio trovo imbarazzante che un povero Cristo come Paolino Lorenzi in una vita di sacrifici abbia guadagnato tanto quanto Tommaso Rocchi nel semestre Gen- Giu 2013 x aver scaldato il culo nella panca dell ‘ inter di stramaccioni.
circa le donne effettivamente le tenniste ( forti ) se la passano molto bene.
@ bao.bab (#873288)
BERLUSCONI!!!!! 😈
azzz….accetto volentieri la bacchettata …..ma a sto punto voglio anche la giusta forma….ci sono anche genitori che…..?
Ahahahahahahahahah, vedo che l’articolo ha colto nel segno, seppur suppongo involontariamente, viste le “reazioni”, scomposte, di chi si sente punto nel vivo. Troppi ingegneri … troppi avvocati … troppi tennisti, magari anche qualcuno che si fa da solo e non nel “nostro” ovile. E poi, tra un paio di anni, si potrebbe pensare di organizzare gli internazionali al Colosseo piuttosto che al Foro Italico. anche lì i plurivincitori veninano pagati profumatamente.
@ pierre (#873247)
Una domanda: mi sapresti trovare, al livello femminile, uno sport piu’ remunerativo del tennis?
@ pierre (#873247)
Siamo tornati al punto di partenza del discorso: non si può “pretendere” di vivere di sport. Lo sport è altro. E non si tratta di essere decoubertiniani…si tratta di benessere fisico e mentale, prima di tutto.
Poi ci può essere anche il guadagno…ma devi essere almeno bravino. Almeno a livello di sport individuali.
Negli sport di squadra è molto diverso e di sport di squadra vivono non solo i tanti calciatori europei ma anche baskettisti e pallavolisti e lascio perdere rugby e hockey su ghiaccio in parecchi paesi. Ma lo spettacolo offerto dagli sport di squadra è spesso esaltante, come lo è il tifo che li accompagna.
A livello individuale non si pagherebbero biglietti salati per vedere il signor XY. Si paga per vedere i migliori.
Io pago la bolletta di Sky (salata) per vedere i Fab 4, Gasquet, Monfils, Tsonga o Serena, Radwanska, Stosur. Non perdo 2 o 3 ore per Mannarino contro Bubka Jr. a meno che non sia a letto da solo con la febbre.o o in vena di autopunirmi.
Il tennista n° 400 del mondo corrisponde al dorsista n° 30, al velocista tipo Cerruti/Riparelli, al ciclista gregario del campione.
Si può tifare per lui e sperare che sfondi ma non ci si strappa i capelli quando perde. Non è solo la dura legge dello sport…è la dura legge della selezione Darwiniana che governa la nostra vita.
Almeno nello sport vince quasi sempre il migliore…mentre nella vita vincono troppo spesso superricchi o raccomandati di lusso.
Purtroppo hai sbagliato la sintassi… il verbo mandare va coniugato all’indicativo presente piuttosto che al condizionale!
ci sono anche genitori che manderebbero le loro figlie volentieri a cena con berlusconi…..io preferisco la federtennis!
@ pierre (#873247)
io non amo il calcio ma dobbiamo ringraziare questo sport che foraggia tutte le federazioni anche di altri sport….
sugli scudi?
forse esagero ma non amo i vittimismi e chi da colpa ad altri di non essere riuscito nei propri intenti….
onestamente a me non interessa che una che resta una top 200 per 10 anni metta da parte dei soldi…..forse in 10 anni deve riuscire a fare qualcosa di meglio se vuole crearsi una rendita e questo dovrebbe essere l’intento di ogni sportivo
Sicuramente ci sono anche molti casi di genitori tipicamemte italici,ma…tu genitore del 15enne,per ciò che credo ne sai,metteresti tuo figlio/a completamente nelle loro mani???
Se sei 400 al mondo non puoi pretendere di vivere come la Sharapova o Federer: ti tocca cercare un lavoro “normale”, o magari buttarti in politica, lì, in fondo, non è poi così fondamentale essere qualcuno… 😎
Magilla sugli scudi ,
oggi ne hai x tutti.
quello che dici e’ vero pero’ riconoscerai che la ” distribuzione di pane e pesci” potrebbe essere fatta riducendo i grandi prize money e dare la possibilita’ a chi e’ top 200 x dieci anni di mettere da parte 4 soldi.
di calcio vivono decine di migliaia di calciatori , di tennis a malapena 150
e’ un discorso di cosi’ ampia portata che potremmo star qui a disquisire fino a domani e ha a che fare con i ritorni econ, i diritti televisivi e tanti altri fattori….
dico solo che un gran bel giocatore di tennis ( n200 ) di tennis non campa e un terzino dell’ Atalanta a fine carriera 2- 2.5 m Euro ( senza spese ) li ha messi da parte….tutto qua’.
@ Fabiutko (#873159)
forse anche a genitori tipicamente italici che vedono nei figli sempre un panatta e se non lo diventa è sempre colpa di qualcun altro
Se il mondo fosse giusto tante cose brutte non accadrebbero e non ci sarebbero (…forse) neanche i funzionari di banca… pero’ forse e’ anche giusto che a 23 anni se sei la/il 400 al mondo si lasci il posto ad altri…
forse hai dimenticato sciatori,lottatori,boxeur,canoisti,nuotatori……ragazzi ma davvero pensate che i tennisti siano dei santi oltre che dei martiri?….anche perche nessuno costringe qualcuno a fare il tennista……come per i troppi laureati anche per i tennisti ci sono tanti posti liberi nell’agricoltura!!!!!
Andrei Chesnokov campione russo anni 80′ si diceva fosse stipendiato dalla federazione russa che gli decurtava i guadagni dei montepremi in cambio di un ” decoroso” stipendio da ingegnere.
il russo ci rideva sopra affermando che la sua era una vita gratificante: faceva lo sport che gli piaceva, viaggiava il mondo ed era riconosciuto e stimato in patria.
Peccato x lui , fosse nato 10 anni dopo gli sarebbe andata decisamente meglio….
scherzi a parte, il tennis e’ uno sport individuale e di tutti gli sport e’ quello + crudele perche’ e’ senza dimora fissa, sempre in viaggio a scontrarsi tutte le settimane vs gente di ogni dove.
tanti che ci provano e una percentuale minima ci campa, pochi fenomeni guadagnano piu’ del lecito e tanti che si scornano e devono arrendersi.
piu’ che De Cubertain il tennis mi da’ pensare a Charles Darwin e alle sue teorie di selezione naturale.
il mio maestro di tennis Mark Kiel ( ha battuto Sampras al Queens ) mi faceva talmente tenerezza quando mi confidava i suoi NON guadagni che a fine lezione dopo aver pagato campo e lezione gli pagavo pure la birra al PUB.
E´ANCHE INGIUSTO che per diventare comunque 400 al mondo devi prima investire 50.000 euro in maestri.
ho detto all’inizio di questo thread che il tennis è uno sport di élite, su questo non ci piove…
ma non è vero che non puoi passare dal tennis giovanile a quello professionistico, se hai le qualità e lo spirito di sacrificio puoi investire su te stesso e qualcosa salta fuori (se ce l’hai dentro)…
il fenomeno incompreso o il campione bloccato dalla sfortuna sono leggende metropolitane… la base mancante non è determinata dai diciottenni che non possono diventare professionisti, bensì dai bambini di 10 anni che (qualora non possano pemettersi la SAT) vengono spediti a giocare a calcio, ecco perchè dovrebbe intervenire la scuola a livello sportivo…
La mia impressione e’ che si stia trascendendo: qualunque lavoro, se svolto con criterio e professionalita’, richiede sacrifici. Lo sport, che sia tennis, atletica, calcio o golf, e’ fondamentalmente un gioco ed e’ per questo che chiunque vorrebbe farne il suo lavoro… ma non tutti i bambini che sognano di fare il tennista o l’astronauta lo diventeranno. Al mondo vero servono piu’ ingegneri, minatori e (purtroppo) operatori di banca…
Questa ragazza si e’ divertito finche’ ha potuto… ora si dedichera’ ad altro e magari potra’ anche diventare mamma non a 50 anni…
Hai idea di cosa significhi finire sotto l’ala protettrice della Federtennis???
Chiedilo a buona parte delle nostre allor giovani promesse finite bruciate e famiglie,finiteci chissapperché pressoché tutte in grosso conflitto…
@ Angie (#873136)
la serie A2 un buon giocatore costa 15000 altri ne prendono 6000 non bastano a nulla se devi poi pagarti allenamenti alloggio ecc
@ exodus (#873112)@ exodus (#873112)
la burnett se non avesse tutti quegli aiuti che ha ora avrebbe smesso compreso l’allenatore personale quindi oltre ad avere la stoffa di tuo è necessario avere soldi e tanti soldi(Vedi Fognini)
@ Radames (#873095)
Hai in buona parte ragione sottolineando la specificità del tennis (io aggiungo anche il golf); quindi anche i costi più elevati rispetto ad altri sport. Però a livello giovanile l’attività è poco più che regionale. Se i ragazzi mostrano qualità intervengono Circoli e la Federazione.
Non essendo giovane ho dovuto risiedere per lavoro per mesi all’Hotel Palace Residence di Roma molti anni fa. Che era l’hotel in cui risiedevano per tutto l’anno i ragazzi del centro Tennis di Riano: Camporese, Furlan, Caratti, Brandi, Pescosolido, Mordegan tra gli altri. Erano ragazzi dai 15/16 anni in su. Seguiti da Di Maso, Marzano e altri meno presenti come Panatta e Bertolucci. Costo ZERO.
Quanto alle trasferte: con tutti i tornei da 10/15.000 $ che ci sono in Italia non è che sei costretto per forza a finire in Uzbekistan per giocare. E c’è la serie A dove non devi essere Seppi per guadagnare 15.000/20.000 euro di ingaggio. E puoi giocare anche per circoli stranieri.
I challenger sono più ridotti e devi andare all’estero…OK ma qualche sponsor ce l’hai se hai qualità o ti aiuta la Federazione.
Certo è più costoso di altri sports…ma non è tutto lì. Ci vuole anche tanta abnegazione e capacità di sacrificio e…talento vero.
Come in tutti gli sport.
Grazie comunque per la tua disponibilità al confronto di idee! 🙂
Che sia principalmente un’amara frecciatona rivolta verso la sua federazione,rea di non sostenerla economicamente???
buona parte sono alibi…
il lavoro dell’allenatore incide il 20%
se ce l’hai dentro prima o poi viene fuori, l’allenatore può velocizzare questo processo, ma non può certamente “formare” un giocatore e farlo diventare un professionista se nella testa è un dilettante (o vogliamo dire che è l’allenatore che fa il giocatore ??…)
una considerazione comune a molti giovani tennisti italiani che per problemi economici, non hanno potuto permettersi nel passare dal tennis giovanile a quello professionistico la presenza di un allenatore e ora annaspano nei futures e open(della tommasina,speronello,papasidero,piludo,portaluri fioravante ecc ecc)
certo….totti si è sempre allenato fin da giovane si e no 2 orette dopo una passeggiata con la blasi……ma ci stai prendendo in giro o che?
credo che proprio in questo si situi la maggior differenza tra il tennis e gli altri sport che sono stati citati in questa discussione. Marzia Caravelli o altri azzurri dell’atletica sono stipendiati dai corpi militari, non spendono per i periodi di stage o ritiro, non spendono per le trasferte. Finché fanno sport, il comitato olimpico e i corpi militari si assumono le spese. Nella serie C di calcio, nessun giocatore (anche se prende “solo” 60.000 euro l’anno) si deve coprire le spese dell’allenatore, del massaggiatore, del preparatore, le trasferte, gli hotel, ecc. (inoltre le trasferte sono generalmente limitate al massimo a qualche centinaio di km). Il tennis è uno sport particolare, perché è individuale, globale e ogni tennista è come una piccola azienda, in cui i profitti devono coprire i costi. Poi qualcuno si stupisce perché Volandri va a fare il primo turno di Wimbledon, ben sapendo di perdere contro chiunque!
eddai abba….non è che poi uno sportivo a 33 anni vive su una sedia a rotelle….ti faccio l’esempio di laura golarsa,la garbin,pistolesi o santopadre che non sono stati poi dei nr 1 ma si e no sei top 100 sono degli allenatori che non credo che facciano fatica d arrivare alla fine del mese….molti entrano a fare parte delle varie federazioni….la stessa costas insegnera’ ai bambini probabilmente stipendiata da qualche federazione…..io credo che chi fa sport a certi livelli se è uno che vale viene cmq ripagato degli sforzi fatti!…..per noi esseri normali è piu’ complicato ma non è mica colpa di nessuno…..pero’ non vediamo chi fa sport come martiri…..anzi!…..ancora non ho visto nessun sportivo nemmeno di quelli ritirati suicidarsi per mancanza di lavoro!….eddai siamo seri rispettosi di tutti quelli che lavorano senza negari gli sforzi e i sacrifici di chi fa sport!
Due concetti semplici: Marzia Caravelli vale certamente più di Bolelli, ma fa uno sport dove puoi allenarti vicino a casa, certamente non devi pagarti aereo e albergo ogni settimana. Chiaro che devi fare sacrifici, e se non guadagni ti chiedi se ne vale la pena. Ma almeno non ci rimetti…Gli Abbagnale hanno vinto tantissimo, allenandosi alle 5 del mattino per poi andare a lavorare. Loro erano campionissimi, ma ci sono tanti altri che lo hanno fatto senza vincere nulla. Arrivi ad un certo punto che quando ti suona la sveglia e ti alzi alle 4 ti chiedi chi te lo fa fare. E magari smetti per quello, per mancanze di motivazioni e soddisfazioni, ma non perchè ci rimetti dei soldi. QUi non si parla di sacrifici ma di un tennista professionista che va in perdita.
Soprattutto in Italia questo è uno sport che non tutti si possono permettere, chiaro che sia difficile avere un top10 se invece di contare su una larga scala di potenziali giocatori 4-5 li perdi a causa del reddito non consono. A calcio, ad esempio, possono giocare tutti e se anche sei un poveraccio ha possibilità di diventare un campione. Non potete dirmi che bisogna vivere lo sport con senso di benessere ecc., questi son moralismi. Il tennis a certi livelli è un lavoro, non una cosa che fai in più due orette alla sera.
ti sto dicendo una cosa semplicissima, nella carriera lavorativa hai una vita davanti (soprattutto vista l’età pensionabile…), nello sport 10-15 anni per guadagnare. Non voglio paragonare i sacrifici ma limitarmi a fare un discorso venale e concreto
scusa ma non è scontato che chiunque faccia praticantato come notaio….o l’assistente come ingegnere….diventi poi uno che guadagni tanti soldini….e i soldini che certi tennisti prendono ai 33 anni un architetto non li prende in 2 o piu vite…..sono scelte di vita!….anche perche’ anche fare l’ingegnere comporta molti sacrifici: lasciare l’italia,la famiglia,e spesso fino a 50 anni non vedi una lira!…..insomma io questi sportivi non li vedo come dei morti di fame martiri del loro sport!…..è logico che non tutti possono diventare serena williams o rita levi montalcini…..
lei si ritira a 23 anni e io inizio a giocare proprio a 23 anni 😀 😀
@ abba (#873038)
Io distinguerei tra sport di squadra e sport individuali…e poi ci sono anche tanti sport di squadra in cui non si guadagna praticamente nulla!
Il problema vero mi sembra l’esasperazione attuale del concetto che si “debba assolutamente” guadagnare facendo sport!
Lo sport va praticato per passione, per benessere fisico e mentale, per mettere da parte per qualche ora i problemi e le ansie/nevrosi che la vita moderna impone/provoca a tante persone.
Il guadagno emerge quando mostri qualità e lo mantieni solo confermando le tue qualità. Questo anche nell’atletica leggera (forse che l’ottima ostacolista Marzia Caravelli vale meno di Bolelli? Eppure stava per mollare perchè deve lavorare per mantenersi, non solo divertirsi e faticare per saltare bene gli ostacoli)o nel nuoto.
Vi faccio notare che in questi sport di base si guadagna molto ma molto meno di quanto guadagna un mediocre tennista o di quanto guadagna un Cipolla in questa annata per lui disastrosa.
Eppure lo sport continuano a farlo…
Probabilmente se uno nasce povero, al tennis manco si avvicina dati i costi che dovrebbe sostenere ….Più facile che pratichi altri sport meno costosi…Ma non mi sembra la fine del mondo….E finiamola di denigrare sempre il calcio che è uno sport – che io non amo – che consente a tantissimi poveri ragazzini di divertirsi con poco, senza spese, e permette loro di sognare di essere un Maradona, un Beckam o chi volete voi.
E sulla signorina Costas…Ringrazi il tennis che le apre subito una carriera lavorativa non disprezzabile come insegnante di tennis!
@ magilla (#873029)
La citazione l’ho messa semplicemente per porre l’attenzione sulla differente origine dei 2 sport nonche’ sul differente censo di chi appartiene ai vari circoli sportivi… prendiamo il canottaggio e’ vai a vedere gli iscritti ai vari circoli del lungotevere romano… il 90% di quelle persone non hanno mai preso un remo in mano. Ugualmente potrei dire della la duchessa di Kent… Ammetto di essere tendenzialmente giacobino su certi argomenti, il fatto che pero’ ci sia un forte snobismo nell’ambiente del tennis e’ innegabile. Non parlo dei giocatori ma della forma (…e nelle ipocrisie) che girano intorno a questo sport… devo ancora capire se il “Silenzio per piacere” che l’arbitro ripete prima di ogni 15 e’ un invito al pubblico o alle tenniste!
assolutamente sbagliato questo concetto, assolutamente!
ma come normale a 23 anni che le spese superino le entrate? forse per un ingegnere, che deve fare esperienza ma poi guadagnerà fino a 70 anni tanti soldini. Forse per un avvocato, che deve fare praticantato, per un geometra. Ma non per uno sportivo che a 33 anni vede chiudersi la carriera e la fonte principale di guadagno.
la verità è che il tennis impone ritmi e sacrifici da professionisti (viaggi continui, tornei, allenamenti) a tutti quelli che sono in classifica. Ma oltre i top 250 ti constringe a stipendi da dilettante. Chiaro che poi uno si fa due conti e si chiede se ne vale la pena…oppure deve giocare seie A, B, campionato tedesco, francese e quant’altro pur di rastrellare qualche soldino per pagarsi le spese. A discapito magari di una programmazione maggiormente professionale
Post da incorniciare! Ragiona pure con me che parliamo la stessa lingua. A tipi come Ungur interessa solo Nadal e i fab four e sono convinti che il tennis sia solo quello. In realtà quelli non sono il tennis. Sono una cosa a se stante.
Della Costas Moreira, comunque ritenuta anche un buon prospetto in ottica top100 fino a un paio di anni fa, a me importa. Invece non mi importerebbe nulla di leggere commenti come questo.
Importa soprattutto capire il motivo del suo ritiro e ragionare su come il tennis sia ancora uno sport d’elite nel 2013. Ci vogliono tanti soldi, troppi, già per arrivare tra i professionisti. Ore di maestri di tennis strapagate, iscrizioni a circoli costosissime, iscrizioni a tornei carissime, viaggi (vitti e alloggi) da pagare. E poi, quando sei numero 15 di Spagna (non del Congo Belga) non guadagni abbastanza per vivere. Questo deve invitare a profonde riflessioni, almeno chi ne è capace.
Poi comprendo che per uno che fa un commento come questo sia difficile ragionare…
A me suona parecchio come…”se avessi avuto i soldi mi sarei potuta permettere un allenatore/preparatore migliore,quindi probabilmente il mio tennis sarebbe migliore e andrei più avanti nella classifica WTA…con questa classifica,frutto del tennis che esprimo e che non potendomi permettere uno staff migliore non riesco a migliorare,spesso i costi sono maggiori dei ricavi…ecc…ecc…”
Insomma,una catena…
@ UNGUR (#873008)
Se usi il tuo cricetino forse ci arrivi ..lol !!
certi ragionamenti sono allucinanti..bisogna fare solo tanto di cappello a questa ragazza che ha preso una decisione difficilissima per lei e si è dimostrata matura…a livello itf se non vinci o fai un buon risultato le spese sono superiori ai guadagni e spesso vai sotto e se non hai una condizione economica che ti permette di coprire le spese purtroppo devi prendere queste decisioni qua 😥 ..bisogna solo augurarle buona fortuna 😉
a me queste generalizzazioni sull’essere cafoni o meno piace poco…..agnelli era un signore ma era un elegante tifoso di calcio…..baggio è stato un grande signore del calcio…..nalbandian è un grande cafone del tennis…..
e se vogliamo dirla tutta ,quante bestemmie si leggono sulle labbra di tutti i tennisti….perfortuna non c’è l’audio nei campi!
e cmq in uno sport di squadra l’atteggiamento è diverso che da quello di uno individualista!
io credo che a 23 anni….specialmente in questi anni…..sia abbastanza normale che nel lavoro le spese possano superare le entrate……
credo che dipenda anche da quanto credi in quello che fai,da quanti sacrifici sei disposto ancora a fare,e dalla possibilita’ di avere una alternativa di lavoro o meno….
@ rustico gesualdo (#872997)
Non condivido… In Inghilterra il calcio e’ definito come uno sport per signori praticato da cafoni. Di contro il rugby (sport universitario per antonomasia) e’ uno sport per cafoni praticato da signori. Il tennis e’ sempre stato uno sport da signori praticato da signori. Le stesse regole di comportamento per giocatori e pubblico ne testimoniano l’origine aristocratica contro quella piu’ squisitamente borghese e popolare del calcio.
Se sei la 420 del mondo ed in 5 anni di carriera comprendi che quello e’ il tuo livello e’ giusto fare dell’altro… A me sarebbe piaciuto vincere il nobel per la chimica. Purtroppo non mi potevo permettere economicamente anni da ricercatore senza paga… Non credo, pero’, questo sia stato il solo limite… probabilmente c’erano e ci sono ricercatori migliori di me.
Se poi hai una capacita’ economica di base e’ chiaro che puoi permetterti le migliori universita’ ed i migliori coach e medici… cosi’ io non avrei mai potuto vincere un nobel ma magari avrei avuto una carriera universitaria agevolata cosi’ come la Costas sarebbe potuta arrivare alla posizione 100.
Le comparazioni sulle paghe dei calciatori e dei tennisti lasciano il tempo che trovano. La Errani quest’anno, solo in premi, ha guadagnato piu’ del 99% dei giocatori di serie A…
concordo, ma la frase (e specialmente il titolo del pezzo) fanno pensare (molti) che coi soldi puoi andare avanti, mentre invece non è così…
che il tennis sia uno sport di élite è assodato, perchè all’inizio devi investire su te stesso, ma non potrai mai giocare Wimbledon se sei scarso, perchè ci devi arrivare con le tue forze
diverso il caso dell’automobilismo (altro sport di élite) dove puoi arrivare in alto con molti soldi e poca classe…
ti dimostri piuttosto superficiale.
non è il fatto specifico di leticia castas (che molti, tra i quali anch’io, non sanno neppure chi è) a essere posto in risalto, quanto il fatto che in uno sport che genera prize money miliardari, la numero 400 del mondo e quindicesima in un paese tennisticamente evoluto come la spagna non sia in grado di sopravvivere giocando a tennis.
su questo deve volgere la discussione.
Ehm, direi proprio di no. Soltanto in Italia tra 20 squadre di A hai più di 400 giocatori.
Senza contare tutti gli altri maggiori campionati europei, dato che la classifica ATP/WTA è su scala mondiale e quindi vanno considerati tutti i campionati del mondo.
La sproporzione esiste, inutile negarlo. Nel calcio si guadagna mediamente di più (e con più facilità, basta essere ingaggiati per guadagnare anche disputando partite orrende), ed arrivare ad alti livelli è anche relativamente più facile.
un numero 420 che lascia? e importa a qualcuno???
@ rustico gesualdo (#872997)
Quelli che acchiappano milioni nel calcio sono l’elite. Mica penserai che un qualsiasi giocatore del chievo, atalanta, catania, siena, cagliari ecc prenda quella cifra. Poi non parliamo di un giocatore di serie B o C.
Se rapporti la numero 420 del mondo al calcio, stiamo parlando di serie B o C. I giocatori in serie C sono semi-professionisti è guadagnano in media 60.000 euro.
Ogni sport importante ha i suoi privilegiati, e dietro una serie di sportivi che sognano di arrivare a guadagnare tanto, poi alcuni devono accontentarsi di fare i comprimari.
io credo che les 2 interpretazioni evocate da “exodus” sono compatibili.
In altri termini: “se avessi avuto i soldi avrei continuato, perché mi piace il tennis, sperando di riuscire a guadagnare sufficentemente per finanziare la mia attività agonistica e, se possibile, il mio fururo post agonismo”.
Ma, e L.C. lo dice chiaramente,i ricavi sono a volte inferiori delle spese.
Inoltre i diversi problemi fisici e la concorrenza emergente non l’incoraggiano certamente a sperare di riuscire….
Dunque logicamente dopo matura riflessione (dixit L.C.) smetto.
Condivido pienamente il tuo pensiero!
decisione giusta se si è resa conto di non poter sfondare…è stata un po’nella situazione la nostra Burnett qualche tempo fa quando la madre disse che senza aiuti Asia avrebbe smesso!
….per fortuna è ancora lì e migliora a vista d’occhio! 😀
bisogna guardare in faccia la realtà: una federazione può supplire alla mancanza di denaro di un giocatore se vede in lui/lei un potenziale da top 100. In questo momento storico, anche le federazioni devono fare delle scelte, e trovo inevitabile che spendano nella formazione di giovani promesse, anche data la situazione poco florida del tennis femminile iberico (al contrario del maschile). Nello sport, o ti foraggia la federazione, o prendi i soldi direttamente dallo stato (negli sport olimpici-tramite i corpi militari in Italia), oppure i tuoi guadagni sono commisurati a quanto porti in termini di visibilità agli sponsor.
decisione tristissima per tutti quelli che, come me, amano il tennis e (da qualche anno) disprezzano il calcio.
Questa decisione ci insegna che purtroppo il tennis e’ ancora uno sport di elite. Basta vedere quanto costa un’ora in in qualsiasi campo in terra o anche sul veloce.
Raggruppare invece 22 persone che corrano tra sputi e bestemmie costa molto meno. Ed e’ piu’ redditizio.
Ci vorrebbe in nuovo Panatta ( almeno per noi italiani).
E se no …. tutti sulle tribune laterali ad inneggiare come idioti a furbacchioni che acchiappano milioni di euro e se la ridono degli scemi del villaggio ( i tifosi).
I romani dicevano … non date le perle ai porci.
…se fossi stata capace sarei arrivata ad un punto tale dove i ricavi superano le spese e sarei rimasta nel circuit5o WTA…
la frase è estremamente ambigua…
sarei andata avanti nel circuito wta significa “avrei continuato a giocare da 200 o 300 nel mondo (perchè mi piace)” oppure significa “sarei diventata 50 nel mondo (perchè i soldi fanno la differenza)” ??…
detta così lascia spazio ad interpretazioni varie e, in qualche caso, scorrette
oltretutto il titolo esacerba questo concetto
ragionamento lucido, decisione logica, merita i nostri auguri di successo per le sue prossime attività.