Key Biscayne: L’Italia che va e quella che latita
Il secondo MASTER 1000 dell’ anno è il torneo di MIAMI, meglio noto come KEY BISCAYNE, che fa anche più figo. La tradizione italiana nel torneo della FLORIDA è sicuramente migliore di quella di INDIAN WELLS, quanto meno nella quantità. Iniziamo col dire che soltanto una volta, nella prima edizione targata ’85, i nostri tennisti disertarono completamente il torneo americano. Quell’ anno il torneo se l’ aggiudicò TIM MAYOTTE, statunitense all’ epoca numero 45 del mondo (arrivato poi molto più in alto), che sconfisse in finale SCOTT DAVIS (n.27). Quella riamane la finale con i giocatori dalla classifica più bassa (o alta, fate voi) di sempre, a KEY BISCAYNE, difatti nessuno dei 2 era testa di serie. Sono 67 le presenze dei nostri a MIAMI. Tra queste, quelle non trascurabili di COLOMBO nell ’87 (lo ricorderete compagno di doppio con CANE’ e buon singolarista), sconfitto da SMID, quella di CORRADO APRILI (best renking 108) nello stesso anno battuto da DARREN CAHILL, quella di DANIELE MUSA (sconfitto da DREEKMANN) nel ’96 , il suo ranking migliore fu la posizione 133 al mondo. Le 67 apparizioni coraggiose al primo turno si sono tramutate in secondo turno per ben 32 volte,incluso il BYE al primo turno di VOLANDRI nel 2006. Nelle restanti 35 i nostri paladini sono rimasti fermi al palo. Una delle migliori “perle” di questa non invidiabile collezione di primi turni sono sicuramente appannaggio del grande(non in quella occasione) FURLAN quando nel ’91 perse dal precursore di NIEMINEM , tale PALOHEIMO finlandese non dedito allo sci ma al tennis, purtroppo per noi e per il tennis. Altra prestazione memorabile la offrì il buon PESCOSOLIDO che in cerca di GLORIA , dopo le 3 sconfitte consecutive dal ’91 al ’93, la trovò nel ’94. Infatti, perse dal sig. LUIS GLORIA, che nella sua evanescente carriera arrivò al massimo alla posizione n.177 del mondo,sempre al primo. Dei 32 tennisti spintisi oltre il muro del primo turno, in 21 se la son goduta poco cedendo di schianto al secondo, mentre 1 in più della metà dei giocatori arrivati al secondo (11) han provato il brivido dei turni più alti, distribuendosi poi al terzo turno (8 apparizioni), agli ottavi (1 soltanto) ed ai quarti in due, quarti che rappresentano il limite dell’ ITALIA del tennis al torneo di KEY BISCANE. Diciamo, inoltre che sono stati in tanti i tennisti italiani che han provato l’ avventura in FLORIDA: 21.
Il più presente è stato GIANLUCA POZZI, con 8 apparizioni a MIAMI. La prima fu nel ’92, dove si arrese a ROSTAGNO al secondo turno. Dopo 3 primi turni e 3 secondi, alla settima apparizione, nel 2000, arrivò agli ottavi dove KUERTEN (poi perdente in finale contro SAMPRAS) lo eliminò. In precedenza il tennista pugliese aveva eliminato BJORKMAN (rivincita del ’95 quando prevalse lo svedese al primo turno), KOUBEK e NOVAK. Con l’ ultima apparizione nel 2001 si concluse l’esperienza di POZZI a KEY BISCANE, vinse solo il match d’esordio. Nella classifica delle presenze, al secondo posto DAVIDE SANGUINETTI con 7 ed un cammino molto simile a quello del barese. Difatti, 3 primi turni , 3 secondi ed un terzo sono il suo score con l’ attenuante di aver perso sempre , o quasi, da giocatori più forti o al massimo dello stesso livello; a differenza di POZZI che le ha prese oltre che dal già citato DERRICK ROSTAGNO, a suo agio sul veloce ma non imbattibile, anche dal canadese NESTOR, doppista prestato al singolo. IL cammino di DADO,infatti, è stato fermato 2 volte da CORIA (dal vero CORIA), 1 volta da LJUBICIC, SANTORO, CANAS, PHILIPPUOSSIS e da CARLOS MOYA nel ’99 quando era il n.1 del mondo. Con un po’ di buona sorte in più avrebbe potuto far meglio del suo unico terzo turno. Cinque a testa le presenze per PESCOSOLIDO e NARGISO. Di PESCO abbiamo già detto dei suoi 4 primi turni consecutivi , con la “perla” GLORIA e la “semiperla” CLAVET, giocatore prevalentemente da terra, striscia negativa cui pose fine nel ’96 quando batté MELIGENI, PHILIPPOUSSIS per poi arrendersi a SPADEA, giocatore tuttora in attività, più o meno come sono in attività DADO e BRACCIALI: attività aerobica!! DIEGO NARGISO, napoletano, iniziò le sue scorribande in FLORIDA nel ’89, le terminò nel ’95. Memorabile la stagione ’92, quando si presentò ai nastri di partenza da n.100 del mondo e ne uscì da n.75. Venticinque posizioni guadagnate grazie alle vittorie su ARRIENS, KRICKSTEIN (il SIMON degli anni 90), KORDA e STARK che gli valsero i quarti di finale. A freddarlo fu il n.1 del mondo dell’ epoca, JIM COURIER, speriamo non tornino più numeri 1 come lui, noiosissimo.
L’ altro italiano a raggiungere i quarti fu CRISTIANO CARATTI, nel ’91 sconfitto da WHEATON(n.46), poi vincitore del torneo su COURIER. In quella edizione eliminò, tra gli altri anche CONNORS e BRUGUERA, oltre a GILBERT, non BRAD ma tale RODOLPHE. Mah!!! Disastrose le altre 2 apparizioni entrambe terminate repentinamente: col sudafricano STAFFORD (n.169) nel ’92 e lo spagnolo RASCON (n.162) nel ’96. Già detto dei quarti (NARGISO e CARATTI) e degli ottavi di POZZI, andiamo ad esaminare gli 8 terzi turni raggiunti dai nostri, avendo citato precedentemente quelli di SANGUINETTI e di PESCOSOLIDO. Chi ha contribuito di più ad arricchire la nostra collezione di terzi turni è stato PAOLINO CANE’, che li mise in fila ininterrottamente dal ’87 all’ 89 e non senza rimpianti. Il suo giustiziere fu JAY BERGER, il tennista dal servizio più strano che il tennis ricordi, nelle prime 2 apparizioni, la seconda delle quali fu senza attenuanti dal momento che finì: 6-3 6-0 6-2. Evidentemente al buon PAOLO, quel giorno non funzionò il TURBOROVESCIO, e non solo. Sarà stato in una di quelle giornate che gli valsero l’ appellativo di NEUROCANE’, come a ROMA contro JARRYD.
Nel 1989 fu LENDL a sconfiggerlo ed il TURBOROVESCIO avrebbe potuto funzionare come voleva che non ci sarebbe stata partita comunque. RENZO FURLAN, ci regalò il terzo turno nei quarti lo stesso anno in cui vi arrivò PESCOSOLIDO. Un terzo turno un po’ spurio dal momento che il nostro tennista ebbe un bye al primo, vinse contro PETER TRAMACCHI (5 match vinti in atp in carriera,b.r.127) al secondo per perdere poi da TOD MARTIN. Un terzo turno più simile ad un secondo, o ad un primo, visto l’ avversario all’ esordio. Di recente SIMONE BOLELLI, ha portato a 8 il conto dei terzi turni per l’ ITALIA, raggiunti nel 2007, quando eliminò MONFILS e TURSUNOV prima di cedere a FERRER e l’anno scorso, quando fece sognare l’ impresa contro DAVYDENKO, futuro vincitore del torneo. Nell’ 89 e nel ’96 abbiamo schierato una pattuglia di 6 italiani in FLORIDA, e per ben 6 volte soltanto 1. Il dato che più colpisce è che i tennisti “migliori” che abbiamo avuto dall’ inizio del torneo in poi, migliori esclusivamente in ordine di ranking raggiunto, (dato opinabile,evidentemente) risultano clamorosamente “latitanti” a KEY BISCANE. OMAR CAMPORESE, n.18 al mondo una sola volta presente,nel’89, fuori al primo turno sconfitto da CHESNOKOV. ANDREA GAUDENZI, anche lui n.18 al mondo, 3 presenze con 1 solo secondo turno nel 2002 quando vinse la sua unica partita a MIAMI contro PIPPO ROSSET. RENZO FURLAN, 1 primo turno 2 secondi ed il terzo turno “fasullo” di cui abbiam già detto. Insomma, i nostri top 20, han fatto spesso flop a KEY BISCANE, a differenza dei vari POZZI,NARGISO o lo stesso CARATTI protagonisti anonimi sotto il sole della FLORIDA.
VITAS GERULAITIS
TAG: Furlan, Gaudenzi, Nargiso, Simone Bolelli
Dov’è è finito il Coria che teneva Nadal in campo per 5 ore e 14 minuti sulla terra????
solo lui può tenere testa a nadal sulla terra….
yroppo complicato
Anche a me piaceva più il nome Key Biscayne. E’ in un isola e mi ricorda il mistero del triangolo delle Bermude con aviatori ad elica persi su isole che non riconoscono pur avendo sempre volato li 😀 che ha un vertice che termina proprio vicino a Miami!
a proposito di Pozzi, nel 93 dovette rinunciare a giocare il suo match di secondo turno contro Boris Becker, a causa di un attacco di appendicite (a 28 anni!).
Ad ogni modo da sottolineare anche il “grandissimo” torneo di Becker
1t bye
2t batte POZZI per ritiro
3t perde da KULTI per ritiro.
Punti giocati in 3 turni: 0! 😯 😛
Insomma a me tanto anonimi non mi sembrano pesco e caratti…..i nostri attuali quello che hanno fatto loro se lo sognano
x la precisione il torneo del 91 lo vinse Courier in finale su Wheaton e non viceversa 😉
Numeri uno noiosi come courier? L’hai scritto su un agenda dell’epoca quando ancora non sapevi chi sarebbe diventato numero uno nel 2008? La tecnica era carente, da picchiatore ritmico, ma con un gioco non così arrotato e impostato sulla corsa come quello dell’attuale numero uno. Poi faceva anche delle cose folli tipo andare incontro allo smash avversario tentando l’impossibile. E soprattutto ispirava molta simpatia…
Ricordo ancora il quarto di finale di Nargiso con Courier…ottima partenza di Diego che sorprese Courier con il suo serve and volley vincendo il 1°set…
Poi l’americano (allora n. 1 del mondo, se non mi sbaglio) ingranò la sesta e per Diego non ci fu nulla da fare..Comunque fu un grande torneo per l’italiano.
e quest’anno?boooo!!!
Se non sbaglio Caratti nel 91′ raggiunse i quarti partendo addirittura dalle qualificazioni.Fu un vero exploit. 😯