Hawk eye: il tennis a 360 gradi. Spotlight su Pablo Carreno Busta
Settimana ricca di tornei e di spunti, per quanto riguarda la WTA, quella appena conclusa. A Dubai si ferma in finale la corsa di Sara Errani che esce sconfitta contro una ritrovata Petra Kvitova, che si impone con il punteggio di 6-2 1-6 6-1. Per la ceca è il 10 torneo in carriera e soprattutto la convinzione di aver ritrovato un buonissimo stato di forma sia tecnico che fisico, già intravisto settimana scorsa nel match perso ma lottato contro Serena Williams. Sara ha confermato la propria qualità maggiore, ovvero quella di vincere partite non giocando bene, soprattutto nei primi turni contro la Goerges e la Cirstea. Bel torneo anche per Roberta Vinci che ha giocato un ottimo tennis contro Kerber, Kuznetsova e Stosur, prima di perdere nettamente contro la Errani.
A Memphis trionfa a sorpresa la neozalandese Marina Erakovic che approfitta del ritiro della bella Sabine Lisicki, dopo aver vinto il primo set 6-1. Per Marina è il primo titolo a livello WTA dopo 2 finali perse, la prima nel 2011 in Canada a Quebec, e la seconda proprio qui lo scorso anno. Per Sabine ancora sfortuna, questa volta è un problema gastrointestinale a fermarla, anche se molto probabilmente avrebbe prevalso lo stesso la neozalendese, che dopo aver rischiato e molto contro la Beck nel primo turno, vincendo una partita praticamente persa e dopo aver concesso un set alla Arvidsson, ha vinto facilmente contro Hampton e Voegele.
A Bogotà torna al successo Jelena Jankovic che, dopo aver vinto un match durissimo contro Karin Knapp per 7-6 al terzo, si impone facilmente sulla rivelazione del torneo, l’argentina Paula Ormaechea con il punteggio di 6-1 6-2. Per la serba si tratta del 14esimo titolo a livello WTA. Per i colori azzurri bilancio positivo questa settimana con la finale di Sara Errani e le due semifinali di Roberta Vinci e soprattutto quella della Knapp che è arrivata a 2 punti dal successo contro la Jankovic, ritrovando un’ottimo stato di forma, grazie all’incisività del servizio ed a splendidi rovesci che hanno messo in difficoltà la serba. Deludente ancora una volta Francesca Schiavone sconfitta dall’Ormaechea, nel terzo set conduceva 5-3, mentre Flavia Pennetta è ritornata dopo un lungo stop ma ha pagato la stanchezza ed è stata sconfitta al secondo turno dalla Vecino in tre set, 6-0 il terzo parziale in favore della spagnola. A livello ITF titolo a Maiorca per Anastasia Grymalska, la bella tennista italiana di origine ucraine ha prevalso in finale sulla tennista maiorchina Ivonne Cavalle-Reimers con il punteggio di 6-2 7-6, mentre la Remondina è sconfitta in finale a Macon, in Francia, per mano della tedesca Lottner con un doppio 7-5.
Quello di Marsiglia, uno degli Atp 250 più importanti dell’anno, con ben 5 top ten al via (Tsonga, Berdych, Tipsarevic, Del potro , Gasquet) era l’ultimo torneo indoor di questa prima parte di stagione.
Ad aggiudicarselo è stato Jo Wilfred Tsonga, (tds n.3),
presente nella parte bassa del tabellone, al primo successo stagionale .Il francese ha dovuto impegnarsi a fondo per vincere, soprattutto nei quarti di finale dove è stato costretto ad annullare ben 5 match point a Bernard Tomic autore di un match e di un torneo di ottimo livello in cui ha dimostrato quanto oramai il suo gioco abbia raggiunto il livello dei top ten. Sarà difficile non vedere l’australiano nei top ten a fine anno se manterrà questo livello di gioco. Nella parte bassa da segnalare la sconfitta ai quarti di finale del campione uscente Del Potro( tds n.2) per mano di Simon, anche se questa sconfitta è in gran parte imputabile alle fatiche della settimana scorsa e alla maratona del turno precedente contro Llodra.
Nella parte alta del tabellone è arrivato in finale il ceco Thomas Berdych numero 1 del seeding che ha sconfitto non senza difficoltà il lettone Gulbis ,il polacco Janowicz e in semifinale la sorpresa del torneo Dmitry Tursunov. Il russo,proveniente dalle qualificazioni, si è imposto sull’altro qualificato francese Roger Vasselin , sul serbo Janko Tipsarevic (tds n.4) e sul lussemburghese Gilles Muller.
La finale è stata di altissimo livello con Berdych che dopo aver vinto il primo set si è visto annulare 1 matchpoint nel tiebreak del secondo set e con Tsonga che ha dovuto servire una percentuale di prime elevatissima (70% con ben 17 ace) per imporsi in questo torneo. Il ceco ancora a secco di successi in questa prima parte di stagione non deve però rammaricarsi perché ha giocato una ottima partita soprattutto al servizio (68% di prime palle con 11 ace).
In quel di Buenos Aires si disputa il penultimo torneo (Atp 250) della cosidetta tournèe sudamericana. Il torneo è stato saltato dal maiorchino Nadal che ha preferito riposarsi in vista di Acapulco. Al suo posto troviamo il numero 4 David Ferrer che, come da pronostico, si è imposto nel torneo battendo in 3 set lo svizzero Stanislas Wawrinka. Quest’ultimo è arrivato alla finale senza perdere un set nonostante avesse dalla sua parte un cliente ostico e favorito per la finale come Nicolas Almagro che si è fermato appunto in semifinale. Buone notizie per la Spagna (nonostante abbia giocatori a bizzeffe) che sembra aver ritrovato l’ex top ten Robredo approdato in semifinale e sconfitto da Ferrer. Per quanto riguarda le sorprese, due giocatori si sono distinti quali Del Bonis e il tedesco Reister tornato dopo un infortunio che lo ha costretto a saltare parte della stagione precedente. Entrambi i giocatori infatti hanno raggiunto i quarti battendo giocatori del calibro di Montanes e Bedene (ottimo prospetto anche lui).
A Memphis si disputa l’unico Atp 500 della settimana. Tra i partecipanti ci sono il croato Marin Cilic, il canadese Milos Raonic e gli americani Isner e Querrey. Di questi solo Cilic raggiunge i quarti, con molta fatica, battendo in tre set il suo connazionale Dodig e l’olandese Sijsling (molto bravo su queste superfici). Querrey esce malamente al secondo turno contro l’australiano Matosevic, mentre le teste di serie Raonic e Isner escono al primo turno uscendo sconfitte contro il giovane Sock (che raggiungerà i quarti) e l’uzbeko Istomin che sta crescendo molto quest’anno. A trionfare è invece il giapponese Kei Nishikori (secondo titolo Atp dopo Tokio 2012 in cui ha battuto in tre set il canadese Raonic) che si è imposto sul ritrovato (forse) Feliciano Lopez che ha approfittato delle sconfitte dei vari Haas, Raonic, Isner per raggiungere facilmente la finale. Per quanto concerne l’argomento giovani si sono distinti giocatori come Williams (di cui abbiamo già parlato due settimane fa) che ha battuto l’altro giovane americano Johnson e Sock che ha battuto Raonic e l’esperto Blake. Citazione anche per l’ucraino Dolgopolov che si conferma ”Crazy” andando a perdere contro l’australiano Matosevic e non approfittando del tabellone non eccelso.
Pausa forzata per il circuito Challenger. In settimana infatti, a causa della cancellazione dell’unico torneo previsto, quello di Dornbirn in Austria, non si è giocato. Ne approfittiamo ugualmente per alcune considerazioni sulla programmazione e sulle varie vicissitudini di molti tornei che per ragioni economiche non sono stati confermati dalla partenza della stagione 2013.
Vi sono dei numeri impietosi che indicano quanto oggi sia diventato improbo proporre e organizzare tornei minori. La spia degli ostacoli si era manifestata già lo scorso anno, quando durante l’intera annata ben 9 tornei era stati in un primo tempo annunciati e successivamente seppelliti. Curioso che in questo necrologio tennistico spicchi la nostra nazione con ben 6 tornei defunti, o se si preferisce la versione ottimistica, criogenizzati in attesa di tempi più fausti. Sta di fatto che Courmayer, Alessandria, Parma, Manerbio, Palermo, Napoli hanno perso il loro appuntamento tennistico, per una disgraziata crisi economica che sta annullando ogni impegno, che si situi al confine col superfluo. A titolo di nota ricordiamo che gli altri 3 tornei cancellati nel 2012 avevano interessato il Brasile, con le sedi di San Jose do Rio Preto, Recife e della capitale.
Il 2013 non si è affacciato sotto una buona stella, o quantomeno con una tendenza più luminosa. Se si pensa che nel primo trimestre del 2012 i tornei programmati e giocati furono 30 e che quest’anno saranno appena 20, si comprende immediatamente che qualcosa di preoccupante sta accadendo. Aggiungiamo, in questo quadretto noir, che 2 tornei sono stati cancellati (Singapore e Dornbirn), e soltanto 1 è stato aggiunto faticosamente al calendario (Sydney), per far fronte alla defezioni. La realtà è che molti tornei sono nel frattempo svaniti, alcuni di essi con montepremi elevato (Kazan, 75.000$), probabilmente senza una possibilità di recupero. Ed altri da qui a novembre spariranno.
Qualche considerazione allora diventa obbligata. Si parla dell’ennesima polemica sull’aumento dei premi nei tornei maggiori, forse dimenticandosi che i giovani, tra i 18 e 21 anni hanno necessità di crescere e di giocare. Sarebbe insomma giusto che in una congiuntura tanto difficile l’ATP immaginasse un sistema che mantenga e non tolga opportunità di migliorare; che sostenga il movimento tennistico e non l’affossi; che tuteli quella fase di passaggio che porta al tennis maggiore, perché si potra pure pensare che l’unico tennis che conta è quello televisivo, fatto dai primi 20 del mondo, ma si sbaglierà nel ritenere che questo strabismo non porti a delle conseguenze nefaste verso quel mondo dei challenger, dove tutti i migliori sono stati obbligati e saranno costretti a passare.
Hawk eye: Spotlight
Non essendoci stati exploit eccellenti da parte dei giovani tennisti in ascesa (tolto il raggiungimento dei quarti da parte del tennista americano Sock in quel di Memphis) ho deciso di trattare un giocatore molto conosciuto a livello challenger, Pablo Carreno Busta, il tennista spagnolo sta rientrando dopo l’infortunio occorsogli a Marzo 2012(ultima partita a Marrakesh con il rumeno Hanescu) che lo ha costretto a saltare praticamente la stagione. Carreno non è nuovo a questi infortuni e si spera che possa trovare finalmente un po di pace. Da segnalare anche come Carreno abbia vinto due titoli Challenger entrambi su terra ed entrambi in Italia (Como e Alessandria nel 2011).
Sicuramente il 2013 è iniziato al meglio per lo spagnolo che sembra essere tornato quello del 2011 in cui aveva raggiunto il best ranking al numero 133 ed era pronto per il salto di qualità per entrare nei 100. In questo 2013 lo spagnolo ha perso una sola partita, in Turchia, contro il serbo Ilja Bozoljac, mentre ha vinto 27 partite perdendo in tutto solo 4 set. Da aggiungere anche il fatto che con l’F3 spagnolo di questa settimana ha vinto 3 futures consecutivi.
Carreno è nato nel 1991, preferisce la terra e il suo colpo preferito è il rovescio. Dal punto di vista tecnico lo spagnolo è sicuramente molto apprezzato dagli spettatori in quanto varia molto il suo gioco. Gioca prevalentemente sulla linea di fondocampo utilizzando il rovescio a due mani ma si sposta spesso anche a rete. Può essere definito come uno spagnolo atipico in quanto nonostante prediliga la terra gioca spesso anche su cemento con discreti risultati.
Alessandro Crobu
Gianni Pagano
Daniele Sforza
Andrea Giuseppe Rossi
TAG: Carreno Busta, Hawk Eye
😀 😀 💡
@ ildiavolovestearmani (#798525)
😉
Io è da molto tempo prima di questo articolo che segnalo Carreno (ci sono decine di post scritti da me prima che iniaziasse a vincere i futures che lo testimoniano) e per tutta risposta a questa segnalazione ero stato deriso da gente che si è dimostrata quindi non competente di tennis. Comunque ciò testimonia che io di tennis ne capisco.
@akgul = se la pensi come dici nel post n. 15 mi spiace per te (e, sia chiaro, lo dico senza ironia e senza voler offendere), ma temo che sarà sempre la Spagna a dominare (es. segnatevi anche lo spagnolo sconfitto nella finale dello scorso future proprio da Carreno, anche quello diventerà molto, molto forte!).
sta settimana ringraziamo per la collaborazione e il prezioso contributo Francesco Sforza, purtroppo per un errore non abbiamo inserito il suo nome
la scuola spagnola è molto differente da quella svedese, anche se la scuola svedese ormai penso che non esista più… poi ci sono delle eccezioni… se prendi feliciano lopez come espressione principale della scuola spagnola sei proprio fuori strada o forse non hai mai visto giocare i vari andujar, ramos, hidalgo ecc…
e nalbandian non è spagnolo e non è neanche arrotino! 🙄
chiarisco…
io non l’ho mai visto giocare a carreno busta, per me può essere anche il nuovo federer ma è la nazionalità che non mi piace, sono stanco di tutti sti tennisti spagnoli!
Anche in quanto a infortuni gli somiglia parecchio… Occhio alla Busta quindi e alla LOTTNER!!
Assomiglia a Giannessi adesso che lo guardo in foto!
Grazie dell’articolo fa piacere conoscere anche comprimari che hanno le possibilità di diventare col tempo qualcuno 😉
Altro che quel bidone di Sock che si fa battere dal playboy di turno 😆 😛
Ottimo, Carreno!!!
Il cercatore di funghi Messi ha trovato un bel “porcino” 😆 😆 😆
Il “noiosissimo” Feliciano Lopez, ad esempio. Tu in pratica quindi capisci come gioca un tennista dalla…nazionalità? 😕
Tipo l’arrotino Nalbandian che quindi non potrà mai ottenere risultati su erba o lo svedese erbivoro Soderling che quindi non potrà mai ottenere risultati su terra rossa. 😕
anke barletta e’ stata cancellata
si vede proprio che l’hai visto giocare.. ah, ne sai..
Grandi ragazzi, ottima analisi come al solito! e attenzione a Carreno, giocatore che a me piace moltissimo… se non lo bloccano altri infortuni, lo vedremo presto nei top 50
P.s.
Arbitri di sedia in Turchia:
Ray Charles
Stevie Wonder
Andrea Bocelli
basta non ne posso più di questi spagnoli… speriamo non diventi mai forte questo carreno busta… i vari ed Entusiasmanti ramos, andujar, bautista-agut, montanes, robredo e compagnia bella bastano e soprattutto AVANZANO!
Complimenti per l articolone
Su CarrenoBusta vorrei aggiungere che ha perso si con il Serbo ma giocando su fei campi “piallati” e con rimbalzo inesistente!
Giocatore bello da vedere e promosso alla grande per semplicita ed educazione!
Bravi ragazzi … bel pezzo 😉
bel giocatore Carreno Busta..
Grandi ragazzi per il pezzo su pablo! Un tennista.che a me piace molto e sta ritornando a suon di vittorie…! Altro tennista giovane che sta facendo molto bene in spagna è il giapponese taro daniel, un giorno lo troverô nei vostri articoli 😛
rip per il circuito challenger 😥