Andy Murray risponde a C. Rochus sulla questione doping
Andy Murray risponde a C. Rochus che aveva fatto alcune insinuazioni sul presunto doping nel circuito ATP.
Dichiara Murray: “Le cose dette da Rochus sono molto lontane dal vero. Tutti possono controllare quante ore al giorno ci alleniamo e ci sacrifichiamo per avere quei risultati, poi ci sono molti altri sport con un dispendio energetico anche superiore.
Nei tornei dello Slam quando giochi cinque ore, hai un giorno di riposo. Non è sicuramente facile giocare dopo un match molto lungo. Ma non è impossibile“.
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5 commenti
Adesso che lo ha detto Murray ci credo..anche Armstrong era innocente.
…gli argomenti sono sempre gli stessi da almeno 30 anni… Senza doping Ben Johnson faceva 10.40 sui 100. Dopandosi era arrivato a 9.70…
basta con queste cavolate, allora anche seppi è dopato visto che sono 2 partita che va al 5°set, il ciclismo è molto piu’ faticoso del tennis, ma di parecchio come una partita di calcio è piu’ faticosa di una partita di pallavolo, bravo federer ma con raonic si perde
Trovatemi un top 10 che dica che nel tennis esiste il doping !
Ovviamente in attività, il top 10.
Ha ragione Murray: prima di tutto é con l’allenamento che un giocatore diventa forte. Con l’allenamento arrivi a dei livelli e prestazioni inimmaginabili rispetto a uno che si allena poco.
E poi, se uno é già un campione, chi gli assicura che se si dopa diventa ancora più forte? E poi un campione come fa a fidarsi ciecamente di un medico che gli propone l’uso del doping?